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Capitolo 2

Diana

I ragazzi hanno dato il massimo per la partita inaugurale, anche mio zio ne è rimasto colpito, sa che con questi giocatori può arrivare alla vetta.
Ho osservato tutte le tecniche, Archer sembra l'unico principiante in squadra. Caleb invece è furbo, sa sfruttare al massimo i punti deboli dell'avversario ed inizio a capire perché è stato selezionato.
'Che ne pensate di questa squadra?' Il mister mi lascia tra le mani il fascicolo con i giocatori scelti e sia io, che mia cugina Camelia iniziamo a leggere.
'Papà, perché hai scelto anche Hawkins?' chiede curiosa, dato che è colui che non sembra saper giocare.
'Credo che l'abbia scelto a causa della sua forza nelle gambe, non ha toccato nemmeno il pallone, ma è bastato un suo calcio in aria per bloccare il tiro di Dark Shadow' le rispondo io al posto del padre conoscendo già la risposta.
'Sono sorpreso che tu l'abbia capito così facilmente, comunque credo possa diventare davvero un bravo calciatore' e noi annuiamo consapevoli che ormai, la decisione è stata presa.
Ci avviamo tutti insieme sul campo, così da poter dare la notizia agli altri, dato che pensano ancora che sia Hillman il loro allenatore.
'Ragazzi congratulazioni a tutti voi per aver dato il massimo, e complimenti a Mark e Jude che sono riusciti a tirare fuori le vostre migliori qualità' e i due calciatori citati, tirano un sospiro di sollievo.
'Vi presento il vostro nuovo allenatore, Percival Travis' espone facendoli ammutolire.
'Aspetta cosa? Perché non sarai tu il nostro allenatore?' Chiede quello che dovrebbe essere il nuovo capitano dell'Inazuma Japan.
'Ho scelto lui perché sono sicuro, che tirerà fuori il meglio da ognuno di voi' si guardano negli occhi e poi, Evans sorride annuendo.
'Se sentite il vostro nome, rispondete solo sì' dice seriamente l'allenatore, per poi iniziare ad elencarli.
Vedo sorrisi spuntare man mano dalle labbra di coloro che sono stati chiamati, e tristezza di coloro che invece, sono stati esclusi.
'Questo è tutto, mi aspetto il massimo impegno da tutti voi' dice andando subito via.
'Quelli che sono stati scelti, hanno il dovere di portare avanti le speranze di coloro che invece, sono stati scartati' parla filosoficamente Seymour, facendo un cenno di intesa con il capitano.
'Da domani cominciano gli allenamenti, alle 7:30 dovete scendere per la colazione. Mi raccomando, non fate nessun ritardo' dico rivolgendomi a tutti loro.
'Non potremmo mai fare tardi il primo giorno, non sto più nella pelle. Ragazzi finalmente sfideremo il mondo!' Urla Evans esaltato contagiando tutti gli altri.
Sorrido ad osservare la scena e poi, insieme alle ragazze, mi incammino verso i dormitori per andare a sistemare le mie cose.
'Spero davvero ti troverai bene qua con noi' mi parla Celia, che da quanto ho sentito dire, è la sorella del nostro centrocampista.
'Se hai bisogno, non esitare a chiedere!' Continua Silvia, mettendomi una mano sulla spalla.
'Ma certo, sento che diventeremo grandi amiche!' Mi unisco a loro abbracciandole strette.
'Scusate ragazze, in Italia comportarsi in questo modo con persone appena conosciute, è molto normale' mi metto una mano dietro la nuca imbarazzata.
'Tranquilla, non ci ha dato fastidio' parla la blu al posto di entrambe.
'Vado a sistemare le mie cose, ci vediamo questa sera a cena' le saluto, per poi correre in camera mia.
Salgo velocemente le scale e sull'ultimo gradino inciampo, aspetto il duro contatto con il pavimento che però non arriva.
'Diana certo che sei parecchio sbadata' alzo lo sguardo, e due occhialini da aviatore mi compaiono dinanzi.
'Ciao anche a te' rispondo leggermente imbarazzata, ed anche questa volta, mi sono fatta subito riconoscere.
'Sto scherzando, l'importante è che stai bene' sorride leggermente il bel ragazzo, bello perché di certo non posso pensare il contrario.
'Andate a fare queste smancerie altrove, non davanti ai miei occhi, perché potrei vomitare' ci passa accanto quel cretino del pelato.
'Caleb non stavamo facendo nulla del genere' risponde alla provocazione Sharp.
'Perché ti scaldi tanto allora?' Dice ancora alzando divertito un sopracciglio.

Quel sorrisetto dalla faccia, glielo toglierei a suon di pugni.

Se non intervengo a dividerli subito, questi due si azzuffano, e visto che è mio il compito mantenere l'ordine, mi metto in mezzo a loro distanziandoli con le mani.
'Ora basta, i bambini vedete di farli da un'altra parte, non qui' fulmino l'ananas con lo sguardo che non accenna ancora a tirarsi indietro.
'Stonewall mi hai sentita?' Urlo al diretto interessato per irritarlo.
'Sì, signora. Tuttavia, non me ne voglia: ma non credo di obbedirle' mi prende il braccio in una morsa dura.
'Lasciala subito!' Cerca di allontanarlo l'occhialuto ma lo fermo subito: 'no fermo, voglio proprio vedere dove vuole arrivare' e gli guardo fisso il viso.
'Ragazzino sai benissimo che potrebbero espellerti dalla squadra, quindi lasciami e vai in camera tua' dico a voce bassa, la mia vuole essere una velata minaccia.
Mi lascia il braccio, e prima di girare per andarsene, mi fulmina con quei suoi occhi ghiaccio.
'Inizio a comprendere perché l'allenatore Travis ti ha scelta. Ora se vuoi scusarmi, vado a fare una doccia, puzzo ancora di sudore' annuisco e con una mano lo saluto.
Il ragazzo in questione sembra essere molto intelligente per la sua età: non a caso, è uno dei migliori registi del Giappone.
Arrivo finalmente sul mio letto, questa è stata una giornata dura, e non immagino come saranno le altre da oggi in poi. Una cosa è certa, sicuramente non riuscirò ad annoiarmi mai.
Alla fine i ragazzi, chi più e chi meno, sembrano simpatici; sono sicura che se riusciranno a trovare un punto di incontro tra loro, possono davvero arrivare lontano.

-Il mattino seguente-
Mi sveglio ancora molto stanca, alla fine sono andata a dormire tardi per sistemare la valigia.
Vado subito in bagno per darmi una sistemata, pettino i lunghi capelli castani lasciandoli mossi con un codino basso e indosso la mia solita divisa, gonna e camicetta.
Dopo una buona mezz'ora, scendo in sala per aiutare le ragazze a servire l'abbondante colazione.
Questa mattina penso di essermi alzata con la luna storta, per questo quando arrivano i ragazzi, me ne esco con un misero 'buongiorno'.
'Ehi sergente perché te ne stai da sola, che hai?' Chiede Hurley scherzando con gli altri.
Mi giro e lo guardo male facendolo immobilizzare.

'Diana la mattina è molto suscettibile, è meglio lasciarla stare' spiega mia cugina a tutti i presenti mentre io, con calma, inizio la mia fottuta colazione.
'Quindi non sono l'unico ad avere un caratteraccio' mi prende in giro anche il pelato.

Quel ragazzo vuole sicuramente fare una brutta fine.

Spazio Autrice
Eccomi qui con il secondo capitolo, spero vi piaccia!
Vi chiedo scusa per la gif, ho provato a tagliarla ma non ci sono riuscita. Se avete qualche programma per farlo, consigliatemelo nei commenti.
Volevo anche avvisarvi che questa storia durerà meno dell'altra, penso non scriverò più di 30 capitoli; anche perché, ho tantissime altre idee da mettere in pratica.
Se vi è piaciuto il capitolo, non dimenticate di lasciare una stellina!
-Diana se la cava bene a tenere a bada in nostro Caleb, no?
Il prossimo capitolo uscirà tra lunedì e martedì, a presto ragazze!

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