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Capitolo 19

Caleb
Leggo il messaggio che mi è stato appena inviato, e per la prima volta in vita mia, non so cosa poter rispondere.
Non ci sono scusanti per quello che ho combinato, come potrei solo pensare di far finta di niente?
I miei genitori, seppur da assenti, mi hanno insegnato valori importanti da rispettare, valori, che non ho seguito.
È una completa delusione, non solo non sono stato bravo ad essere il migliore in tutto, ma ora, faccio anche del male ad una ragazza.
In più si aggiunge il fatto che 'non mi perdonerà mai'.

Abbiamo preso questa mattina l'aereo e stiamo per atterrare sull'isola di Liocott; dovrei pensare solo al calcio, ma non faccio altro che essere preoccupato per lei.
Averla qua tutti i giorni è un conto, saperla dall'altra parte del mondo, né è un altro. L'allenatore Travis, ci ha parlato ieri sera e da quel che so, Diana non gli ha spiegato nel dettaglio quello che è successo. Lui ha acconsentito senza farle ulteriori domande, essendo anche un uomo molto taciturno.

Diana
I giocatori italiani sono molto simpatici, tutti tranne il loro allenatore biondo platino. Paolo ha preferito sedersi con un suo compagno di squadra, mentre Morgana, è seduta di fianco a me.
'Stai scherzando vero?' Domanda, spalancando gli occhi per la sorpresa.

Le ho raccontato tutto.

'Purtroppo no, però ora sto meglio. Tuttavia, non riuscirò più a guardarlo in faccia' spiego disperata, mettendo una mano sul viso.
'Se può farti felice, ha già eliminato il profilo. Non voglio giustificarlo, le sue azioni sono state terribili, nonostante ciò, credo ci sia dell'altro dietro. Se era così cattivo come dici, ad oggi, quelle foto erano ancora di visione pubblica' mi abbraccia stretta, come se volesse darmi un po' della sua forza.

'Non vedo cosa potrebbe esserci, con me si è sempre comportato da completo stronzo' parlo quasi con rabbia, perché infondo, mi stavo affezionando anche io a quella testa di cazzo.

Arriviamo dopo quello che sembra un tempo infinito: l'immenso spazio, è stato attrezzato per contenere ondate di tifoserie, provenienti da ogni parte del mondo.
I colori delle bandiere, spiccano sulle strade sfaldate, inoltre per ogni nazione, c'è un'area additata ad ospitarli.
Il viaggio sul bus è molto breve, in poco tempo arriviamo nel nostro quartiere; quello che vedo mi lascia a bocca aperta.
Davanti ai nostri occhi, c'è una fedele riproduzione della città di Venezia.

Caleb
Atterriamo in aeroporto verso l'ora di pranzo, e per tutto il viaggio, non ho fatto altro che provare a mantenere la calma.
Il sangue pompa velocemente nelle vene, ho un brutto presentimento, ma lascio correre una volta seduto al mio posto nel pullman.
I diversi distretti sono curati nei minimi particolari, l'associazione calcistica ha davvero superato tutte le mie aspettative.
'Quel ragazzo ha un perfetto controllo del campo, dalla difesa all'attacco, è incredibile!' Urla dal fondo il nostro capitano.
Giro la testa e per un attimo, mi sembra di scorgere una familiare capigliatura castana e la sua solita gonna bianca.

Mi sarò sbagliato, è impossibile che sia qui.

Diana
La paura che possa trovarmi attanaglia il mio stomaco, e per non essere riconosciuta, alzo il cappuccio della felpa sulla mia testa in completo stile Axel Blaze.

I primi due giorni passano velocemente, e per fortuna, non ho incontrato nessuno della mia squadra.
La spiaggia a quest'ora del giorno è sempre deserta, il sole all'orizzonte sta per tramontare e la mia figura, è immersa nella più completa solitudine.
'Sapevo che ti avrei trovata qua' il suo tono di voce arriva forte e chiaro alle mie spalle.
'Pensavo che la spiaggia non ti piacesse' è inutile nascondermi, ormai mi ha trovata.
'Hai ragione, non mi piace. Ma dovevo accertarmi di non aver preso un abbaglio, sono venuto qui tutti i giorni ed oggi, finalmente ci sei anche tu' spiega sedendosi sulla sabbia cocente, poco distante da me.
'Bene, ora che te ne sei accertato, puoi andare via' il rancore che porto dentro, sembra essere troppo forte, anche solo per girarmi e guardarlo in faccia.
'Non posso e non voglio andare via' stringo un pugno al sentire le sue parole.

Vuole prendersi ancora gioco di me, ma non glielo permetterò.

'Caleb perché l'hai fatto, e questa volta, voglio le vere motivazioni' affermo spezzante stendendo le gambe.
'Non lo so. Che cazzo vuoi che ti dica?' Alza la voce, spostandosi più vicino alle mie gambe.
'Perché mi hai fatto questo?' Domando con occhi lucidi a causa dell'umiliazione subita.
'Non rispondere ad una domanda con un'altra' prova a ridestare il mio obiettivo.
'Pretendo delle scuse' e finalmente, dopo aver preso coraggio, giro il viso.
I suoi occhi ghiaccio, sembrano sorpresi dal gesto appena compiuto con forte irriverenza; le sue sopracciglia appaiono aggrottate e il suo piccolo ciuffo, viene mosso dal vento.

Non so perché, ma ho un'incredibile voglia di toccarlo.

'Sai benissimo che non le avrai mai e poi, a prescindere, non mi perdonerai: quindi non servono a nulla' espone, ed ha ragione.
Per un attimo ho desiderato dimenticare tutte le cose terribili che mi ha fatto, ma sappiamo entrambi, che non è possibile.
Il danno è fatto, non si può tornare indietro.
'Per favore, almeno agli altri, non dire che sono qua. Non sono ancora pronta ad affrontarli, e non lo ero nemmeno con te' mi alzo dal mio posto preferito, e con una mano, pulisco il mio pantalone dai granelli bianchi.

Non mi volto, non ne ho bisogno e non lo sopporterei.

Caleb
La guardo andare via, l'abito che svolazza facendo intravedere le sue piccole gambe, i capelli scompigliati che vengono subito coperti da un cappuccio rosso.
Sono un orgoglioso idiota, e vederla ancora una volta in questo stato a causa mia, mi fa sentire sempre di più uno sporco bastardo.
'Perdonami Diana' dico al mare, perché con lei, non ne ho avuto il coraggio.
E decido di ammetterlo almeno a me stesso: mi manca, e forse, credo di aver capito il motivo del mio gesto.

Ero semplicemente geloso.

Spazio Autrice
Appena posso, correggo anche gli errori!
Capitolo uscito una merda, mi dispiace, ma non avevo la più pallida idea di come continuare.
Dopo quattro giorni lontani l'uno dall'altro, i due si sono rivisti. E se Caleb inizia a comprendere i motivi del suo cattivo gesto, Diana appare sempre più distante, non disposta a perdonarlo.
Ci vorrà ancora del tempo per farla venire allo scoperto, però più avanti, potrebbe accadere qualcosa di molto bello.
Qualcosa che non vi aspettate.
A presto, stefy❤️

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