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Capitolo 4

Intanto Thomas si trovava ancora all'interno della navicella e stava effettuando il viaggio di ritorno su Nibiro.

Non durò molto, nonostante dovette attraversare dimensioni ancora sconosciute all'uomo, il viaggio di ritorno si risolse in pochi minuti, e la navicella si ritrovò di nuovo all'interno della montagna, proprio nella stessa posizione assunta prima di partire, ovvero in verticale, in modo da permettere agli occupanti di poter scendere.

T Siamo già arrivati?

S Certo!! Attraversiamo lo spazio, il tempo, e le dimensioni in pochi minuti, un piccolo privilegio della tecnologia.

T Ne dobbiamo fare di strada prima di arrivare a voi!!

S Non credo!

T Io credo di si! Non so quando nascerai, ma nella mia epoca siamo lontani anni luce da voi.

S Quello che ancora non hai capito è che nessuna civiltà, per quanto ne sappiamo, sopravvive al rimodernamento della propria era, senza rischiare l'estinzione della specie, salvo che qualcuno non intervenga.

T Come avete fatto per la civiltà Sumera?

S In quel caso abbiamo dato l'input per un'impronta di civiltà, ora parliamo di altro.

S Cioè?!

S Parliamo di evitare che il genere umano finisca come i dinosauri!

T Mi stai dicendo che un meteorite colpirà la Terra e provocherà un'altra estinzione di massa?

S Certo che no!! Quello ve lo abbiamo evitato un sacco di volte.

Parlo di fare il salto di qualità, tu sarai il nostro messaggero, creerai un collegamento tra noi e la tua gente.

T A che scopo?

S Quello di salvarvi

T Scusa ma non credo molto nel altruismo.

S Lo sappiamo, ed è un problema del vostro tempo. Vedi, voi siete il risultato di un'alterazione genetica creata dai geni di creature che abitavano la terra milioni di anni fa, con i geni degli Annunaki, loro vi considerano loro figli.

La struttura morale della società di questo pianeta è totalmente diversa dalla vostra, è una delle poche cose che non siete riusciti ad ereditare dai loro geni.

T E cosa abbiamo ereditato da loro?

S Una parte dell'aspetto, e l'intelligenza, che ancora non siete riusciti a sfruttare.

T E cosa dovrei fare io?

S. Dovrai portare un messaggio.

T Quale?

S Per questo dovrai aspettare di incontrarli.

T E dovrò aspettare molto?

S Sei più impaziente di vedere loro o per il contenuto del messaggio?

T Non saprei...... forse più di vedere loro.

S Cosa ti aspetti?

T Mi hai detto che noi somigliamo molto a loro, quindi credo di non dovermi spaventare nel vederli, e.........

S E per il messaggio?

T Non ho la minima idea di cosa possa contenere.

S Va bene, ora andiamo da loro....

T (eccitato) Perfetto!!

S Ascolta, non dire una parola se non ti chiedono qualcosa, fai parlare loro, in fondo anche per loro è la prima volta che incontrano un umano della tua epoca, cioè evoluto, e sul loro pianeta.

T E tu?

S Io sono un incrocio.....

T Già!!

Simon andò verso una parete, si aprì un passaggio che dava accesso ad un lungo corridoio, entrambe lo attraversarono e dall'altro capo si aprì una porta.

Quello che appariva sembrava somigliare ad una stazione della metro, una galleria lunghissima che si perdeva nel buio e al posto dei binari c'era una lunga pedana di metallo.

T Dove siamo?

S In quello che voi chiamate metro!

T Ma non c'è nessuno ad aspettarla?

S No!

T E come mai?

S Perché ognuno ha la sua!

Dalla parete di fronte alla banchina dove si trovavano, si apre una parete ed esce un mezzo che si posiziona in gareggiata.

Di colore bianco non era più lungo di tre metri, era grande come una nostra utilitaria, dall'aspetto aerodinamico, assomigliava ad una macchina sportiva, dopo qualche istante si aprirono i portelli verso l'alto e Simon invitò il compagno di viaggio ad entrare.

T Comodi questi sedili!!

S Sei comodo? Gli interni li ho scelti io, reggiti forte perché ora si parte!

T Tranquillo! Sono abituato alle metro americane.

S Questa è un po' diversa.

Al termine della frase Simon schiaccia il pulsante di partenza e il mezzo passa dalla posizione di fermo a quella di movimento ad altissima velocità in un istante, quasi da togliere il fiato.

In pochi minuti attraversarono tutta la città arrivando fino alla regione della conoscenza.

Il mezzo si ferma rallentando dolcemente, le porte si aprono e Thomas con Simon scesero.

T Avevi ragione, è diversa dalla metro.

Siamo arrivati? (mentre si guardava intorno)

S Certo!

T Dove siamo esattamente?

S Nella regione della conoscenza.

T Che posto è?

S E' il posto dove vivono i saggi?

T E chi sono?

S Sono quelle persone che hanno raggiunto un livello di coscienza e conoscenza talmente alto da poter governare questo mondo.

T Quindi anche voi fate distinzione tra eletti e non?!

S Non proprio, da noi tutti hanno la possibilità di scegliere, lo facciamo sin da piccoli.

T Non ho ben capito cosa fate

S Scegliamo cosa fare da grandi.

T Anche noi lo facciamo, ma poi ci troviamo a fare altro.

S Ti garantisco che è totalmente diverso, arrivati all'età dell'adolescenza, ognuno di noi esprime il desiderio per il proprio futuro, e insieme ad un tutor, si stabilisce se la cosa sia possibile, anche il desiderio di governare il paese viene preso in considerazione, in quel caso il percorso è più faticoso.

T Non c'è il rischio che poi da grandi ci si accorge di aver sbagliato scelta?

S I tutor non sbagliano mai.

T E il vostro sistema politico in qualche modo non è soggetto a qualche forma di corruzione o pressione di altro tipo.

S Assolutamente no!! Il nostro sistema non prevede denaro, ne lotta di classe ne altra forma di guerra bianca.

Abbiamo cancellato il denaro dalla faccia di questo pianeta milioni di anni fa, è da allora che tutto funziona bene.

Per far andare il sistema ognuno lavora per il collettivo non esiste baratto ne abuso, viviamo in un sano equilibrio.

T Bene! Proprio come sulla terra!!

S E' questo l'obiettivo che dovreste raggiungere.

Mentre parlavano i due raggiunsero l'esterno della zona di trasporto e si trovarono davanti ad un maestoso edificio.

T Caspita!!! Una piramide a gradoni!!! Non credo che sulla Terra ce ne siano di più grandi! Che cos'è?!

S E' il palazzo dei congressi, in quell'edificio noi governiamo questo mondo, monitorando ogni zona, persona ed evento.

Qui si varano le leggi che mandano avanti il sistema, tutte le leggi vengono discusse con il popolo, attraverso una rete telematica, ognuno esprime il proprio consenso o dissenso e poi in democrazia si prendono le decisioni.

T Un paradiso terrestre!

S A quei tempi non era così!

T Lo immaginavo. Non vedo guardie all'ingresso!?

S Non ce n'è bisogno, su questo pianeta esiste solo un esercito civile non armato che svolge mansioni sociali.

T E come vi difendete, in caso si attacco?

S Attacco da parte di chi?

T Non so! Altre nazioni, da altri pianeti, non lo so!!

S Su questo pianeta esiste una nazione unica, tra i vari pianeti esiste un'alleanza che prevede il reciproco rispetto e patto di non belligeranza, comunque se dovesse succedere qualcosa di spiacevole, i cyborg hanno un programma di tattica di guerra con un arsenale non indifferente, ma sono secoli che non se e fa uso.

T Insomma non succede mai nulla di entusiasmante su questo pianeta!!

S Certo che si!! Noi usiamo tutte le nostre risorse per la ricerca scientifica, di ogni tipologia, possiamo curare qualsiasi male, e poi............. Credi che abbiamo aiutato solo voi ad evolvervi?!, l'universo è pieno di pianeti simili ai nostri.

T E per la riproduzione?

S Quella cosa è rimasta uguale ai vecchi tempi, cioè come da voi,anche se qualcuno preferisce l'inseminazione artificiale.

T Immagino quante cose saprete del nascituro prima che venga alla luce!

S A dire la verità, diamo la possibilità di scegliere due percorsi, il primo è quello naturale, il secondo ti permette di poter programmare ogni singolo parametro del DNA del piccolo, in modo che venga perfetto come mamma e papà vogliono.

T Sulla terra se ne comincia a parlare.

S Lo sappiamo........

T Questo lo cominciavo a sospettare.

S Bene!! Visto che hai ben chiaro come funziona il nostro sistema, credo sia arrivato il momento di entrare e parlare con i governatori.

T Già!! Non vedo l'ora!!

Simon e Thomas, entrarono nell'edificio.

Come in tutti i locali la luce invadeva ogni angolo, ma non se ne percepiva la fonte.

T Scusa Simon, ma come illuminate gli ambienti, non riesco a trovare il punto di origine della luce.

S Questa è la cosa fantastica, energia luminosa naturale.

Questa roccia con cui vengono rivestiti gli interni degli edifici, ha, come tutti i minerali, una sua luminosità, la differenza sta nel fatto che se colpita da energia termica assume una luminosità tale da illuminare a giorno gli ambienti.

T E dove la prendete l'energia termica?

S Dal sottosuolo, sotto la crosta questo pianeta è ricco di energia termica dovuta dall'attrito di zolle tettoniche e del magma dei vulcani sotterranei, sfruttando le risorse del pianeta non inquiniamo e abbiamo tutta l'energia che ci serve gratis!!

T Al mio ritorno ne devo parlare con il Presidente.

S Sicuro!! lo farai.

T Non credo che sarà una cosa facile.

S Lo sarà, lo sarà............................ Ci siamo dietro questa porta ci sono loro, sei pronto?

T No!! Però andiamo lo stesso.

Simon con entrambe le mani aprì la gigante porta che separava l'incontro tra le due civiltà.

Thomas rimase dietro Simon, che una volta aperta la porta si fece da parte e lo invita ad entrare.

L'ambiente era enorme sulle pareti c'erano cartine geografiche di molti mondi diversi, in mezzo a tante riconobbe la sua Terra, mentre guardava tutto questo, passo dopo passo, si avvicina in fondo alla stanza dove c'era una lunga e ovale tavola, con loro seduti ad aspettarlo.

Rimase con gli occhi sbarrati e smarriti, Simon aveva ragione, somigliano molto a noi, erano tutti alti almeno due metri, capelli biondi, lunghi e con dei fitti boccoli, i loro occhi erano di un intenso blu, attraverso i loro aderenti abiti si percepiva un corpo atleticamente perfetto, se avessero avuto le ali si potevano scambiare per angeli.

Uno di loro, seduto a capo tavola si alzò spostando indietro la sedia su cui era seduto, si avvicinò verso Thomas che irrigidito rimase fermo sul suo posto.

E (allargando le braccia) Benvenuto Thomas, io sono Enki.

Thomas per qualche istante rimase muto con tutti i pensieri bloccati da un senso di impotenza che lo pervadeva, in tutta la sua vita aveva fatto molte esperienze ma nulla che lo avesse preparato a questo evento.

Lui si trovava a rappresentare la sua razza davanti ad un' altra ideologicamente molto più evoluta della sua, inoltre se Simon aveva raccontato la verità sulla storia di questo popolo, Thomas stava conoscendo i creatori della civiltà umana.

Come ci si comporta davanti a chi ha permesso che tu oggi sia quello sei, qual è l'atteggiamento da adottare, sudditanza, rispetto, sottomissione, umile riconoscenza. In che direzione Thomas dovesse andare non lo sapeva, ma tutto questo era parso chiaro ad Enki.

E Non aver paura, accomodati qui sulla mia sedia.

Thomas lentamente guadagnò la posizione e mentre si accomodava guardava negli occhi tutti gli anunaki che erano seduti al tavolo.

Enki poggiò una mano sulla spalla di Thomas e con voce ferma parlò a tutti i presenti.

E Lui è Thomas, uno dei nostri figli, hanno finalmente raggiunto la loro prima casa, ora, dobbiamo mostrargli la strada che gli permetterà di crescere ancora.

Molto tempo fa, quando li abbiamo aiutati ad evolversi e creato la loro civiltà, non immaginavamo che questo giorno sarebbe arrivato, loro erano stati creati per altri scopi, fino a che non abbiamo capito che il loro potenziale era alto, e nel tempo siamo intervenuti ancora salvandoli da certe catastrofi e dandogli una spinta per certe loro......... chiamiamole scoperte.

Oggi Thomas trasformerà il suo essere, sulla Terra lui è un guerriero, qui da noi imparerà l'arte della diplomazia, carpirà il messaggio che dovrà trasmettere al suo popolo e cosi potremmo di nuovo unirci a loro.

T Io vi ringrazio,ma non credo che io sia la persona più indicata.

E Nessuno viene scelto a caso, neanche Simon, vero?

S Certo!

E La terra è continuamente visitata da popoli di altri mondi, quelli che voi chiamate alieni. In realtà nessuno può fare questo senza il tacito consenso del popolo che governa il pianeta stesso.

T Vuol dire che i nostri governi sanno di queste visite?

E Non solo! Con alcuni di loro hanno raggiunto un accordo.

T Che tipo di accordo?

E Con il popolo dei Rettiliani, il vostro governo, in accordo con i governi degli altri stati della Terra, hanno raggiunto un accordo di massima che prevede lo scambio di risorse energetiche per i rettiliani, che a loro volta vi rendono tecnologie applicabili agli apparati militari.

Quello che voi non sapete è che quelle tecnologie si evolveranno fino a portarvi all'auto distruzione, così quando il tutto si realizzerà i rettiliani saranno i padroni della Terra e ne sfrutteranno tutte le risorse, visto che il loro mondo oramai è inesistente.

T E' possibile che nessuno si sia accorto di questo doppio gioco?

E certo che se ne sono accorti, anzi è stato raggiunto un accordo con alcuni dei tuoi governanti, il loro pensiero è che quando tutto questo accadrà loro non saranno in vita e quindi la cosa non li tocca, l'unica cosa che a loro interessa adesso è stare bene, vivere una vita agiata, tanto il futuro non gli appartiene.

T E come lo impediamo tutto questo.

E Passerai del tempo con noi, assorbirai l'essenza della nostra politica, vivrai dal vivo la creazione della vostra civiltà, dovrai assimilare ogni singola informazione e solo vivendola potrai ben capire qual è il nostro progetto.

Infine riporterai tutto ai tuoi capi...............

T ............Che non mi crederanno!?............

E Giusto, per questo Antuky verrà con te.

T Antuky?

Dal centro della tavola si alza un Annunaki,

A Io sono Antuky, l'aiuterò in questa missione.

Di tutti quelli seduti alla tavola, Antuky era quello più alto e più fisicamente prestante, metteva sicurezza ad averlo vicino, al contrario averlo contro non sarebbe stata una buona idea.

T Adesso mi sento al sicuro.......

E (sorridendo) Di questo ne siamo sicuri, ma........... vedi Thomas, noi non pratichiamo la violenza.

T E come pensate di poter combattere i rettiliani? Insomma, .......... Da quello che mi dite, sono un popolo senza scrupoli!

E I rettiliani conoscono la nostra potenza.

T Se è lecito, in cosa consiste la vostra potenza?

E Tra i vari popoli dell'immenso universo, è stato raggiunto un patto di non belligeranza, inoltre al nostro popolo è stata affidata un arma di spaventosa potenza, che usandola potrebbe dissolvere un intero sistema solare, è stata affidata a noi solo perché siamo stati gli unici ad aver raggiunto un equilibrio di pace.

T Scusate, ma se utilizzerete quell'arma la Terra verrebbe dissolta in granelli di polvere.

E E chi ti dice che l'arma verrà utilizzata sulla terra!

T Ma allora come avete intenzione di fare?

E Se i rettiliani non dovessero lasciare la terra con le buone, verrebbe organizzato un congresso con i vari rappresentanti delle razze dell'universo, insieme si decide se annullare l'esistenza della razza invadente.

T E come fareste?

E Ogni popolo ha una chiave, tutte insieme attivano una macchina che permette di trasferire nel tempo la forza distruttiva dell'arma.

Una volta azionata l'arma verrà trasferita indietro nel tempo sul pianeta dei rettiliani, nel periodo che ancora non avevano iniziato i loro viaggi, e annienterebbe la loro civiltà.

T In questo caso non siete diversi da noi.

E Non abbiamo mai avuto bisogno di utilizzarla.

T Se non l'avete mai usata come sapete che funzionera?!

E I nostri viaggi nel tempo ci hanno permesso di tornare indietro fino all'era della creazione dell'universo...............

T Il Big Bang!

E Si! 

T E cosa è successo?

E Siamo riusciti a catturare l'elemento creatore della materia.

T La particella di Dio?!

E Si voi la chiamate così. Studiandola negli anni siamo riusciti a stabilizzarla e a poter gestire le sue cariche.

La pace nell'universo è stata necessaria in quanto molte razze di molti mondi hanno raggiunto un livello di civiltà talmente evoluto da poter raggiungere qualsiasi altro pianeta, di questi, molti sono in pericolo perché ancora non sufficientemente evoluti............

T Come la Terra!

E Appunto, la sottomissione ad alcune razze geneticamente belligeranti, era inevitabile, quindi insieme abbiamo raggiunto un accordo, lavorando tutti a questa particella, in modo che ognuno ne conoscesse la reale potenza.

Gli unici a non voler aderire al patto, nonostante conoscessero il pericolo dell'esclusione dal patto, sono stati i rettiliani.

Fin quando la loro presenza non crea squilibri, noi rimaniamo a guardare, oggi è tempo di intervenire.

T E se la loro reazione sulla terra fosse tutt'altro che pacifica?

E Loro sanno cosa rischiano, piuttosto mi preoccupa l'avidità di alcuni tuoi governanti.

T Già a volte è peggio di un invasione aliena.

E Facciamo in questo modo, come ben sai, per noi il tempo è relativo, ora insieme a Simon e Antuky, scenderai sulla Terra al tempo della creazione della civiltà Sumera, per noi è iniziato tutto da lì, cerca di capire il perché abbiamo fatto tutto questo, impara più che puoi, solo vivendo di persona certi eventi, potrai riportare quanto serve ai governanti della terra.

T E se fallissi? Non è un incarico troppo pesante per un uomo che a mala pena ha capito che caspita sta succedendo?

E Il fallimento non è contemplato, non si viene scelti a caso, tu credi che i tuoi comandanti abbiano mandato te perché eri il primo in ordine alfabetico?

T Cosa vuol dire?

E Vuol dire che sulla terra non ci sono solo i rettiliani, ma anche alcuni dei nostri.

T Io non ne ho visti, siete simili a noi ma ripensandoci vi ricorderei.

E Al tuo ritorno capirai molte cose, e riconoscerai di chi fidarti.

Ora è tempo che tu vada.

Thomas si alzò dalla sedia, e insieme a lui anche Antuky fece la stessa cosa, Simon si avvicinò di nuovo alla porta, aprendola mostra la strada a Thomas.

Attraversarono tutta la grande stanza prima di arrivare alla porta, Thomas si girò guardando ancora per un attimo la tavola con tutti quegli esseri di una bellezza mai vista, guardandoli in viso non si percepiva il loro sesso i lineamenti erano delicati e forti allo stesso tempo, poi girandosi per prendere la porta, diete un' occhiata alle mappe di tutti quei mondi e si chiedeva se avessero fatto la stessa cosa con ognuno di loro.

Infine la porta si chiuse dietro di loro e Enki con tutti quelli che gli facevano compagnia, si dissolsero sparendo dalla stanza.

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