Lunedì 3 settembre 2007

«Sono uscite le classi, lo sapevi?» aveva pronunciato la voce della mamma di Matilde, mentre si sentiva armeggiare con le tazze del caffè.

«Ah, non sapevo che fosse oggi! Ma senti, quindi tutto ok? Sono in classe assieme?» aveva domandato la mamma di Caterina.

«Sì, sì, sono in classe assieme, meno male, non potevo immaginare se le avessero divise, poverine! Così unite! Non è come con le altre, loro sono veramente unite!»

«Abbiamo fatto bene a fare la catena, per lo meno non sono andate a finire in certe altre classi»

«Mamma mia, lasciamo perdere. Mi hanno detto... ti ricordi quel bambino pestifero che è andato alle medie l'anno scorso?»

«Sì, credo di aver capito, quello straniero.»

«Sì, lo hanno bocciato e quindi qualcuno se lo doveva pigliare, ma non noi fortunatamente!»

«Non ci sono ripetenti da noi?»

«Ce n'è uno, ma è un cognome della zona.»

«Ma che cognome è?»

«Fontana, lui ha un nome strano, tipo Aron. Forse è adottato.»

«Ah, ma conosco! I figli di quelli dell'agenzia immobiliare Fontana, ma la sorella piccola ha l'età delle nostre.»

«Come si chiama?»

«Ashley. Che nomi a 'sti poveri figli!»

«Ma è lei, sì, è in classe con le nostre!»

«Oh, bene, bambina deliziosa, famiglia seria. Chi altro c'è?»

«C'è questa Romina Poni che io sono pressochè sicura sia la figlia di Poni che ha un paio di alberghi a Pinarella. Aveva sposato una ragazza tedesca, ma si sono separati, e la madre è tornata in Germania.»

«E ha lasciato i figli qua? Ma è pazza!»

«Quello che ho pensato io, ma i tedeschi sono persone un po' fredde. Solo che adesso Poni sta con una donna romena, ovviamente molto più giovane.»

«Figurati, manco a dirlo!»

«Ah, a proposito. Ci sono un paio di nomi stranieri, per carità, magari sono bravissime persone.»

«Sì, certo, ci mancherebbe! Noi come sai abbiamo alcuni autisti stranieri, la maggior parte sono bravissime persone. Sono quelli che sono qui senza famiglia, senza moglie, senza figli, che hanno più problemi.»

Silenzio, risucchi di caffè con le labbra.

«Eh, certo, senza il supporto della famiglia, che ti sta vicino, è difficile, si cade in qualsiasi vizio.»

«Sì, purtroppo è così. Basta vedere certi ragazzini.»

«Non dirmelo, Mauro passa davanti all'alberghiero tutte le mattine. I soggetti che ci sono!»

«Per non parlare della gente in giro la sera. C'è veramente da avere paura. Ci sono un sacco di ragazzini nordafricani, ma veramente un sacco.»

Sospiri. Tazzine.

«Beh, cerchiamo di vedere gli aspetti positivi. Della nostra classe ci sarà anche Noemi, e anche Lorenzino.»

«Lorenzino! Che bambino dolce! Speriamo cresca perché è veramente piccolo di statura. Ma è vero che faceva delle cure?»

«No, no, ha fatto delle visite ma nessuna cura. Crescerà, come mi dicono sempre per Caterina.»

«Suvvia, Caterina è carinissima. E' solo minuta, non farti dei problemi! Pensa a Matilde che non mi cala. Mia suocera la rimpinza!»

«I nonni sono terribili! Poi sono, mhh, fuori luogo! E poi fanno quei regali adatti a bambine di otto anni.»

«Se fosse quello il problema, è che sono un po' preoccupata per Matilde. Lo dico per lei, anche per un suo benessere fisico.»

«Non ti preoccupare che quando sarà il momento, magari inizierà a confrontarsi con le amiche. E poi sai bene che quando inizieranno a esserci di mezzo i ragazzi...»

«Mio dio non me ne parlare! Spero che succeda quando sarà già all'università»

Altre risate.

«E' un mondo sempre più difficile. Io spero sempre che Caterina abbia la testa sulle spalle, magari trovi un ragazzino serio. Di quelli che studiano. O anche che non studiano ma hanno idee ben chiare.»

«Io Matilde la vedo lontanissima da tutto questo. Disegna, scrive, gioca con i peluche. gioca ancora tantissimo con i peluche. E poi, ripeto, spero succeda all'università perché nei ragazzi non vedo certo idee chiare, anzi, vedo molta incertezza ma anche molta strafottenza. I ragazzi oggi rispondono molto male.»

«A volte la stessa Caterina mi stupisce delle risposte!»

«Per ora Matilde no, speriamo che le conoscenze alle medie non peggiorino la situazione!»

«Che già ci sono bastate quelle delle elementari.»

Silenzio.

Cosa ho imparato dai dialoghi tra mamme: che a confronto, la chat delle mamme non è poi così male

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SPAZIO "DILLO A CHIARA"!

Certo non è che abbiamo ancora scoperto molto delle protagoniste, ma come vi sembra questo avvicinamento alle medie? 

E soprattutto, secondo voi cosa significa NFRIUGENT?

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