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Tradimento

In quei giorni Thomas aveva osservato attentamente la lenta ripresa di Newt.
Si vedeva che aveva voglia di uscire e dare una mano, ma puntualmente veniva fermato da Alby che continuava a ripetergli che aveva bisogno di riposo, altrimenti non sarebbe mai guarito.
Quando finalmente gli fu consentito di alzarsi e muovere i primi passi il biondino notò fin da subito che non avrebbe più avuto un'andatura normale, perchè zoppicava, e questo gravava moltissimo sul suo umore.
Quel zoppicare costante gli ricordava ogni giorno che aveva ceduto e non era stato abbastanza forte, preferendo la via più facile per uscire di lì.
Quando Thomas rimaneva davanti al monitor fino a tarda notte guardava Newt sdraiato sul letto che cercava di soffocare i singhiozzi nel cuscino; ed era in quei momenti che Thomas avrebbe voluto essere lì accanto a lui, per abbracciarlo e farlo sentire meglio, ma non poteva.

Altri ragazzi erano stati mandati nel Labirinto, tutta gente che non conosceva, dato che le sue giornate erano costituite dallo stare solo ed esclusivamente davanti a un monitor e scambiare una volta ogni tanto una parola con Teresa.

«È già il giorno della spedizione?» chiese Thomas alla dottoressa Paige.
Si trovavano in una stanza simile a quella in cui veniva fatta l'iniezione per cancellare i ricordi, ma questa era molto più grande e attrezzata.
«Si» rispose velocemente la donna.
«E dov'è il ragazzo?» chiese nuovamente.
Era molto schietto nelle domande, ormai gli veniva difficile essere non sembrare scontroso quando parlava con lei.
«Ecco Thomas...noi»
Il ragazzo cominciò a temere che avrebbe ricevuto una brutta notizia.
Ci sarebbero state altre spiacevoli sorprese?
«S-si? »
«So che ti avevo promesso che avresti saputo tutto, ma mi hanno costretta a farti rimanere all'oscuro»
«Di che sta parlando?» chiese ancora più spaventato.
«Voglio dire che è vero, ti avrei informato personalmente di tutto, ma dobbiamo anche ricordarci che sei un soggetto; non possiamo condividere tutte le informazioni con te. Affinché tutto ciò funzioni abbiamo bisogno di mantenere un po' le distanze, perchè potremmo compromettere i risultati se dicessimo troppo»
«Quindi cosa ha intenzione di fare?» chiese seriamente preoccupato.
«Mi dispiace» disse la donna, ma era palese che non le dispiaceva affatto.
Thomas si sentì pizzicare il braccio e si girò di scatto vedendo un uomo con una siringa in mano.
«Che cosa mi avete... » cercò di dire, ma la sua bocca non riusciva più a far uscire una parola.
«Quel che mi ha sempre commosso è la tua capacità imprevedibile di fidarti degli altri» disse la dottoressa Paige, guardandolo tristemente negli occhi. I contorni del suo volto avevano cominciato a sfocarsi.
«E mi dispiace di averne approfittato così tante volte. Ho solo fatto quello che andava fatto»
Si alzò, ma adesso lui vide la sua immagine triplicata deformarsi ed espandersi.
Thomas si stava accasciando sul pavimento, le sue gambe non lo reggevano più, cercò di appoggiarsi al lettino per stare in piedi ma fu inutile.
«Sei sempre stato il mio preferito» disse la dottoressa Paige; poi si rivolse a qualcuno che non rientrava nel suo campo visivo.
«Prepariamolo»

Thomas era sdraiato sul lettino, sempre più incosciente, incapace di muoversi.
Si sentiva tradito. Sapeva benissimo cosa stava per succedere. Lo avrebbero spedito nel Labirinto  togliendogli i ricordi.
L'idea non era così tanto brutta, almeno avrebbe rivisto Newt, ma come avrebbe fatto a ricordarsi di lui se stavano per cancellargli ogni traccia dei suoi ricordi?
Il suo cervello cercava di mandare impulsi alle braccia e alle gambe dicendogli di dimenarsi, ma esse non rispondevano e questo lo frustrò molto.
W.C.K.D. lo aveva ingannato. ma in fondo non aveva sempre saputo che erano fatti così? 

Quelle persone non erano altro che mostri manipolatori a cui non importava altro che trovare quella maledetta cura ad ogni costo.
E ovviamente la dottoressa Paige aveva confermato tutti i suoi sospetti.

Venne pervaso da un'angoscia insopportabile.
Prima di chiudere gli occhi definitivamente però vide una figura femminile entrare nel suo campo visivo. 

Era Teresa.

Il ragazzo cercò di dimenarsi per chiederle aiuto, ma naturalmente era stato paralizzato e quindi tutto fu vano.

La ragazza però non sembrò allarmata più di tanto; anzi, lo guardava con un sorrisetto e gli accarezzava i capelli.
«Andrà tutto bene Tom» poi gli appoggiò una mascherina sulla bocca continuando ad accarezzargli i capelli.
«Ricorda Thomas, W.I.C.K.E.D. è buono» continuava a ripetergli, fino a quando non chiuse gli occhi e fu pervaso da una forte sensazione di sonno che lo portò via con sé.


*Angolo scrittrice del 2018*
Alloraaaa, ecco qua che avviene il colpo di scena: Thomas comincerà la sua nuova avventura nel Labirinto e come al solito Teresa (oltre Ava) è la traditrice di turno.

Vi avviso inoltre che questo sarà il penultimo capitolo di questo libro e che già nelle bozze ho il sequel.
Ma non vi dico altro al momento, vi darò maggiori informazioni la settimana prossima, quando pubblicherò l'ultimo capitolo.


*Angolo scrittrice del 2024*

Ed eccoci di nuovo qui, nell'ultimo (anzi, penultimo) capitolo di questa storia.

Mi rivolgo a chi aveva già letto la storia: non so se qualcun* di voi abbia trovato la voglia di rileggere questa storia, se così fosse ci tengo a ripetere (per evitare qualsiasi dubbio) che ho eliminato il personaggio di Ellie (che non aveva uno scopo ben preciso quando l'ho inserita, ai tempi mi piaceva l'idea ma ora mi sono resa conto che non aveva senso ahahahah) e che ho sistemato alcuni particolari scritti male.

Questo è tutto, ci ''vediamo'' nella storia ambientata nel Labirinto che finalmente, dopo anni, ho deciso di riprendere in mano.

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