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Capitolo 4 "Non ne ho voglia"

In somma, fu così che iniziò la mia vita con i Di Rigo. Riccardo fu un fratellone meraviglioso. Il primo anno passò in fretta e arrivò il mio primo giorno alla Raimon :-Se non ti sbrighi arriverai tardi!- mi rimproverò lui :-No ma scusa- gli mostrai la gonna della divisa femminile :-Che è sta cosa?- lui mi guardò confuso :-Una...gonna?- la guardai :-Ma...è cortissima! Siamo in una scuola non in un Harem!- scoppiò a ridere. Lo fulminai con lo sguardo e in risposta mi sorrise :-Se proprio non vuoi metterla puoi indossare la tuta- lo guardai stranita :-Si può fare?- :-Se fai il provino per il club di calcio sì- era arrivato dritto al punto. Non era che non volessi fare il provino, era che prendermi l'impegno di partecipare attivamente alle attività del club non mi esaltava. In somma, non ne avevo la minima voglia :-Non mi convincerai così facilmente. Ok, si gioca con altre scuole di calcio ma tutto qui. Ho bisogno di stimoli- dissi mentre indossavo la tuta e legavo i capelli in una coda alta :-Fidati, ne vedrai delle belle- uscì dalla camera, presi una mela e mi diressi verso l'esterno :-Andiamo a piedi? Magari incontriamo Gabi- quest'ultimo era il miglior amico di Riccardo, ci aveva presentati lui e, non appena prendemmo confidenza, scoprimmo che entrambi eravamo degli Otaku, cioè amanti degli anime. Passavamo ore intere a dibattere su quale personaggio fosse il più figo e quale anime il più entusiasmante. :-Non ci sperare troppo- si intromise :-È un ritardatario- concluse affiancandomi. Camminammo in silenzio mentre mangiavo la mia mela :-La colazione a casa no, eh?- mi stuzzicava ogni tanto lui. Appena arrivati ci dovettimo separare :-Io vado in sala congressi per la divisione e il conteggio delle classi- lo avvisai :-Io vado al club, sai com'è, sono il capitano- e lì ci dividemmo...



Riccardo p.o.v.'s

Mi diressi a passo spedito verso la sede. Quel peso sulla coscienza era insopportabile. Quel giorno ci avrebbero dettato le nuove direttive del quinto settore. Ormai gli allenamenti non erano più seguiti da nessuno. Per questo volevo che Luna entrasse a far parte della squadra, avrebbe di sicuro tirato su gli animi dei giocatori e, chissà, iniziato una rivoluzione. Entrai nella sede e vidi gli sguardi avviliti dei miei compagni. Una macchina di lusso era parcheggiata fuori. C'era solo una spiegazione: il Quinto Settore era arrivato.

Victor p.o.v.'s
Osservai con una certa gioia gli sguardi vuoti dei componenti della squadra di calcio, a terra. Era bastato solo un tiro per metterli tutti k.o. . Un ragazzo che prima non era presente mi si mise di fronte :-Sono Riccardo di Rigo, il capitano della squadra di calcio- mi guardò con rabbia, se fosse stato un cane avrebbe ringhiato. "Bene" pensai "Mettiamo questo pallone gonfiato al suo posto"

Luna p.o.v.'s

Mi allontanai dalla sala. Mi avevano allontanata per un commento sulla cortezza delle gonne. Bah! Andai in giro a zonzo finchè non mi ritrovai di fronte al club di calcio. La curiosità era troppo forte così aprì la porta. Ciò che trovai fu uno scenario a dir poco incredibile: un'intera squadra di calcio a terra, inerme. Un ragazzo in piedi che li guardava con uno sguardo gelido. Solo dopo mi accorsi che tra i ragazzi c'era anche Riccardo. Non appena i nostri sguardi si incrociarono mi fece cenno di andarmene, probabilmente aveva paura che il ragazzo mi vedesse. Troppo tardi, il ragazzo dalla pelle chiara e i capelli blu elettrico mi aveva vista :-Cosa...?-

Victor p.o.v.'s

Una ragazza guardava la scena confusa. Aveva i capelli legati in una coda alta e indossava una tuta al posto dell'uniforme. Che fosse un membro del club? No, sembrava del primo anno. :-Luna, vattene!- era stato il capitano a parlare :-Sì Luna- dissi in tono derisorio :-Vattene prima di farti male- feci per andarmene.

Luna p.o.v.'s
:-Rifiuto la tua offerta- lo vidi ghiacciarsi sul posto :-Perchè dovrei andarmene? Perchè me lo hai detto tu? Haha, no- lui si girò verso di me, visibilmente arrabbiato. Presi un pallone lì vicino e iniziai a palleggiare, con lo scopo di irritarlo. :-Se non te ne vai io...- minacciò lui per poi fermarsi. Presi il pallone e lo misi sotto braccio :-Tu cosa? Avresti intenzione di far del male a una ragazza? Non farmi ridere-

Victor p.o.v.'s
Mi stava letteralmente sfidando a colpirla, ma non potevo farlo! Non potevo colpire una ragazza. Lei si avvicinò e, con uno scatto rapido, tiro un calcio al pallone verso di me. Fermai il pallone con una certa fatica. "Che potenza" pensai, sbalordito. Lanciai la palla lontano e me ne andai

Luna p.o.v.'s
Il ragazzo si allontanò e venni acclamata da alcuni ragazzi. "Si esaltano per poco" pensai. Dopo tante pacche sulla spalla mi venne posta la domanda :-Perchè non entri a far parte del club?- e io risposi :-Nah-

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