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capitolo 7

Non so bene cosa provo per Luca,  nonostante sia passata una sattimana da quando sto con lui. Gli voglio bene, e sí lo amo anche, però io non sono qui per trovarmi un ragazzo, ma per guarire. La mia guarigione è al primo posto, Luca al secondo, e su questo non c'è da discutere.
"Aurora, allora come va?" mi chiede la dottoressa Angela.
"Bene"
"Girano parecchie voci su di te in questo momento"
"Ah si? Quali?"
"Quella più comune è che tu e Luca vi siete messi insieme. Hai fatto colpo, è un bel ragazzo"
"Bhe, si... Lo sanno già tutti?"
"Direi di si. L'altra voce è che fra cinque giorni è il tuo compleanno"
"Ah si..."
"Vedremo di fartelo passare al meglio"
"Grazie"

"Aury!" sento urlare dalla camera, "Aury dove sei?" sento chiedere.
Improvvisamente la porta del bagno si apre e vedo Luca sulla soglia della porta seduto sulla sedia a rotella.
"Ma esci!" urlo e lui sorride.
"No cavolo, esci, penso che ci vedi bene e avrai visto che mi sto facendo la doccia"
"Si ci vedo, ma tanto sei in costume"
"E lo stesso"
"Si e va bene. Ti do una mano"
"Ma anche no! Esci!"
"Eddai"
"E ma che cazzo! Ce la faccio, davvero"
"Sicura?"
"Si, cinque minuti e esco" chiude la porta e io continuo a lavarmi. Dopo qualche minuto esco dal bagno sulla sedia a rotelle e noto Luca seduto sul mio letto.
"Bello l'accappatoio" dice non appena mi vede.
"Grazie" mi avvicino al mobile e prendo il pigiama con i pantaloni corti e una maglia a mezza manica.
"Per il tuo compleanno che si fa?" chiede e mi fissa mentre mi vesto.
"Niente"
"Come niente?"
"Voglio star tranquilla"
"Che palle" sbuffa e mi siedo di fianco a lui.
"Voglio passar la giornata con te" dico e lo bacio sulla guancia.
"Solo con me?" chiede e mi fissa negli occhi.
"Tu, io e nessun altro"
"Ma quanto ti amo" dice e mi abbraccia.
Sorrido quando ci stacchiamo e lui fa lo stesso,
"Quando mi darai il primo bacio?" chiede.
"Non so"
"Io queste labbra le aspetto dal primo giorno che ti ho vista, non dureró ancora a lungo"
"Trattieniti" dico e l'allontano da me con la mano.
Mi stendo sul letto e lo guardo, "io vorrei dormire" dico.
"E allora dormiamo" dice e si stende a sua volta anche lui mettendomi un braccio intorno alla vita.
"Notte" sussurra e mi bacia la gancia.

"Buongiorno" dice Luca non appena apro gli occhi e mi bacia la fronte.
"Giorno"
"Meno quattro" dice entusiasta.
"Meno quattro cosa?" chiedo senza capire.
"Al cinque giugno"
"Ah"
"Non sei contenta?"
"Ho detto che non lo voglio festeggiare, voglio stare con te e basta" dico e mi avvicino di più a lui.
"Hai freddo?" chiede e faccio di no con la testa, "non posso voler stare accoccolata al mio ragazzo?" chiedo.
"Certo" mi stringe forte a se e mi sorride.
"Tesoro!" si sente urlare in camera e io mi giro subito verso la porta.
Vedo mio babbo in piedi nella stanza con la bocca spalancata e una busta in mano. Luca si stacca immediatente da me e si mette su a sedere.
"Ciao babbo..." dico imbarazzata.
"Che succede qui?" chiede.
"Voleva un po' di compagnia" risponde Luca e scende dal letto, mettendosi sulla sedia a rotelle, poi si avvicina alla porta.
"Poteva stare con una femmina" ribatte mio babbo.
"Perché dovrebbe stare con una femmina quando può stare col suo ragazzo?" chiede Luca.
"Il suo ragazzo?" chiede sconvolto mio babbo e si gira verso di me. Io annuisco e poi riguarda Luca,
"Ragazzo" dice mio babbo e gli mette una mano sulla spalla,
"Sí...?" chiede Luca.
"Congratulazioni" conclude mio babbo e Luca sorride prima di uscire dalla stanza.
"Allora" dice mio babbo "ho una sorpresa" dice e alza la mano in cui tiene la busta.
"Dammela!" urlo emozionata.
"Tieni" dice e me la passa, l'apro e in alto leggo il nome di mio fratello.
"È di Gabri!" dico e mio babbo sorride,
"Leggila ad alta voce"
Annuisco e comincio a leggere:
"Cara sorellina,         Vienna 29 maggio                                              
Prima di tutto voglio farti notare che ho messo la data e il luogo in alto a destra, così non mi scassi le palle.
Allora, come va?
È tanto che non ci sentiamo e mi manchi tanto, i soldi per il cellulare nuovo ancora non li ho, quindi dobbiamo aspettare un altro po' prima di poter parlare giornalmente come prima. Qui a Vienna le cose sono monotone ma è sempre bella come sempre, i magnifici parchi, i bei castelli... Un giorno li vedrai, te lo prometto. Se per caso stai leggendo questa lettera ad alta voce davanti al babbo smetti di farlo e leggi nella mente, okay?"

Il bobbo mi guarda, "scusa, se Gabri dice che non puoi leggere vuol dire che è una cosa tra me e lui" dico e continuo a leggere, però nella mente.

"Ti ricordi che al cellulare ti avevo parlato di una certa Veronica? Ecco, ieri, il 28 maggio, le ho chiesto di venire al mio dormitorio e lei ha accettato. È stata una notte movimentata, però è stato carino, alla fine mi ha anche dato il numero e mi ha detto di chiamarla, più tardi lo farò. Mamma mia come sono eccitato!
Continua a leggere nella mente... So che sei una tipetta molto furba e sono più che sicuro che hai conquistato qualche cuoricino nell'ospedale. Non è vero? Riesco già a vedere il tuo sorriso sulle labbra" infatti è vero, sto sorridendo.

"Per oggi direi che è tutto, non comprare della carta per scrivermi, non ce ne è bisogno, di qui a poco ci sará una sorpresa.
Baci, il tuo fratellone Gabri"

"Ha detto che di qui a poco ci sará una sorpresa" dico al babbo.
"Davvero?"
"Si!"
"Però adesso parliamo di un'altra cosa..."
"Sarebbe?"
"Luca"
"Ma babbo! Stai tranquillo! Ho quindici anni non l'abbiamo ancora fatto e non lo faremo!"
"Brava, tuo fratello non mi avrebbe dato ascolto" dice e mi metto a ridere pensando a quello che ho letto poco prima su lui e Veronica.

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