Senza scampo
Sì, un sorriso può essere un'arma potentissima, confonde, distrugge, destabilizza; d'altronde si tratta di una rielaborazione umana dell'aggressivo digrignare i denti animale. Non proprio incoraggiante, nevvero? La fiducia che nutrivo in esso e con cui sono cresciuta, l'ingenuità che mi ha sempre portata a considerarlo una pura manifestazione benevola, sono state ormai brutalmente estirpate. Per settimane la mia stabilità è venuta pericolosamente meno, sono stata costretta a concedermi tempo per racimolare rinnovato ordine. Tuttavia, l'inquietudine non accenna ad attenuarsi; anzi, è alimentata da continue e crescenti domande.
Il sorriso, in certuni casi, potrebbe assumere il ruolo di scudo? E fino a che punto può spingersi?
Come mai, l'idea che funga da paravento per il dolore, mi spaventa ogni giorno di più?
Hazbin Hotel, ore 6:15
I primi bagliori di sole sono arsi e infuocati come il cielo di Pentagram City, ma non importa, le tinte che i raggi vanno a lambire all'interno sono sempre calde e avvolgenti, ma tenui e rilassanti sfumature pastello. Una sinfonia di rose bianche, corallo e gialle ha sostituito i tetri intarsi cremisi e neri sulle pareti della stanza di Charlie e Vaggie, osservandole sembra quasi di percepirne la fragranza. Le tende del letto a baldacchino sempre viola, però di una impalpabile e svolazzante stoffa trasparente, l'allegoria tangibile di una cappa opprimente ormai archiviata per sempre. Che poi, un gradevole profumo di fiori freschi si spande davvero nell'aria. Angel adora le zinnie variopinte, perciò l'ex attore pornografico adorna, ogni giorno, con nuovi bouquet ogni stanza di chi gradisca il pensiero. A essere sinceri, solo Lucifero ha declinato l'offerta non considerando il gesto abbastanza virile per uno della sua risma. Charlie sorride al recente ricordo della faccia quasi disgustata del papà, nel profondo sono consapevoli entrambi che la presa di posizione del Re ha la mera funzione di schivare la presunta perdita di reputazione agli occhi di Alastor. Lucifero gradisce eccome, la figlia lo ha più volte pizzicato col naso immerso tra i petali colorati e l'espressione trasognata.
Charlie occhieggia la pigra danza di ombre e luci sul vetro lustro, accenna un sorriso. Non si stupisce più della sua, ormai cronica, abitudine di destarsi quasi un'ora prima della sveglia, non ne risente, è sempre pervasa di esplosiva energia, e pensare che un tempo era Vaggie, tra le due, l'inguaribile mattiniera. Fantastica su quanto sarebbe bello se una delle parti più scure dell'ambiente si allungasse da qualche angolo nascosto per sfiorarla, e poi la prelevasse per portarla via con sé. Fantasia di principessa priva di un nome e di un perché.
Da quando Hazbin Hotel è stato ricostruito più grande e accogliente di prima, fatica a prendere sonno, parla a mitraglietta ritrovandosi le fauci aride dopo poche frasi, mangia pochissimo e corre nelle circostanze in cui tutto il resto del mondo cammina e basta. Non si tratta di pena, a limitarle la capienza dello stomaco è, piuttosto, traboccante entusiasmo. Il rapporto con Vaggie non è mai stato così idilliaco; la compagna, contagiata dalla sua costante eccitazione, ha smesso di rimuginare sul proprio passato da esorcista e i vani sforzi per insabbiare il tutto. L'ex angelo è lo specchio di Charlie, se la principessa sorride, lei lo fa sua volta; se si trova in uno stato di galvanizzazione costante, Vaggie non si chiede certo le ragioni, si accoda ai sentimenti della fidanzata colmando di essi l'intenso vuoto e l'estrema insoddisfazione di sé. Charlie se ne avvede solo velatamente, è un treno in corsa, una palla da demolizione ormai lanciata che nessuno ha il potere di fermare.
Charlie si stiracchia e il brivido è piacevole, non le viene da sbadigliare perché non si è mai davvero addormentata profondamente. Non le riesce più da quando ha riallacciato buoni rapporti con suo padre. No, forse da prima. L'appianarsi del legame col papà le ha solo chiarito alcuni aspetti già avviati in precedenza, ma rimasti in sordina.
Vuole davvero sentirselo spiattellato in faccia da qualcuno? Ormai la frittata è fatta, però la perenne esaltazione le impedisce di crucciarsene.
Si posiziona su un fianco, sposta lieve la lunga ciocca dal viso di Vaggie ancora addormentata per baciarla sulla tempia. Poi la foga ha il sopravvento e la fa balzare giù dal letto. Si libera del completo da notte bianco pronta a tuffarsi nella doccia, farà in modo che il bagno sia libero prima che Vaggie venga a fare la quotidiana manutenzione dell'orbita vuota. In realtà, questo non dovrebbe rappresentare un problema per una coppia ormai consolidata, ma, evidentemente, l'ostacolo non è stato completante abbattuto, almeno da parte di Charlie. La principessa si sofferma un secondo a riflettere sulla neonata remora, in effetti il suo esordio si è plasmato all'inizio della nuova fase di pace. Pazienza, troverà il tempo per discuterne con Vaggie, ne hanno in abbondanza e la compagna non pecca certo di disponibilità. Sospira di sollievo per la scarsa rilevanza del problema, poi lo sguardo le cade sul candido completo seminato sul pavimento. Il rosso ha smesso di far parte del suo abbigliamento e dell'arredamento dell'Hotel, è scomparso lentamente, sottovoce, ne è rimasta traccia solo sul vistoso fiocco con cui Vaggie ama agghindarsi i capelli. E allora? Meglio così, è un colore monopolizzante che rischierebbe di distogliere gli ospiti dal loro arduo lavoro di crescita personale. La sua limitazione è un'ottima scelta.
Charlie saltella e compie una solitaria giravolta, sorride alla proficua giornata che sta per iniziare.
Vaggie fa il suo ingresso in bagno quando Charlie è già pronta, ha terminato di truccarsi e sta spazzolando i lunghi capelli biondi. L'impegno principale di tutte le mattine è smorzare le due mele rosse delle guance ereditate dal papà, Charlie lavora a lungo le tinte finché non diventano rosa antico. E... non si mostra a Vaggie se non a lavoro ultimato. Che sia uno dei motivi per cui desidera sempre essere pronta prima che la compagna apra gli occhi? Charlie s'interroga brevemente su quanto ormai sia vasta la sua missione di cancellare il rosso da ogni superficie su cui non ha il diritto di alloggiare, un'infida vocazione che le sta insidiando vaghi tentacoli ovunque. La principessa scrolla la testa per dissipare la pericolosa ragnatela d'insensatezza.
"Buongiorno, tesoro!" Charlie salta al collo di Vaggie e la bacia. La prima roboante esclamazione di una serie interminabile che si spegnerà solo la sera successiva al momento di coricarsi. Almeno con le parole, perché l'ebbrezza terrà accesa Charlie tutta la notte. Ancora e ancora.
"Calma, caterpillar, sono appena riemersa dall'oltretomba." Vaggie redarguisce scherzosamente la compagna e ricambia il bacio, Charlie emette un'acuta e innaturale risata mentre le stropiccia i candidi capelli ancora arruffati. "Buona fortuna per la trasmissione, amore. Anche se, lo sai, quella vipera continua a non convincermi."
Charlie sfiora la guancia color malva della compagna, si abbevera della sua espressione accomodante e addolcita. "Finalmente ha abbassato la spocchiosa cresta decidendosi a riconoscerci i meriti. E poi, se Katie vorrà redimersi dall'omofobia sappia che le mie porte sono spalancate."
"Non è certo l'unico difetto che sfoggia, Charlie." Vaggie incrocia le braccia al petto e assottiglia l'unico occhio. "È subdola e cercherà comunque di fregarti, non ha dimenticato come l'hai trattata e le sue sviolinate non sono gratis. Fai attenzione."
"Il comune e dilagante pensiero è che io sia un'inguaribile ingenua, lo so" Charlie ringrazia segretamente la compagna protettiva "Ma andrò appunto lì per dimostrare che non è come l'unanimità crede."
"Ho piena fiducia in te, e questo non cambierà mai." Vaggie sorride rasserenata.
"Come sto?" Charlie allarga le braccia, gira su se stessa affinché la fidanzata analizzi il suo nuovo abito beige.
"Sei perfetta, s'intona con i tuoi occhi." Vaggie le afferra le mani, la tira cercando di attutire l'irrefrenabile eccitamento "Vai e spacca tutti. Occhi aperti, mi raccomando, non farti accecare dall'euforia."
Cara, materna, amabile Vaggie; Charlie preferirebbe morire piuttosto che deluderla. Ma fino a che punto è possibile storpiare la voce del cuore per non ferire qualcuno?
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro