"Stai diventando un animale sociale, e mentirei se ti dicessi che la cosa non mi preoccupa neanche un po'" esclama Ellie non appena arriviamo all'indirizzo che era indicato sul volantino, ed io mi limito a guardarla con un sopracciglio inarcato prima di fare cenno ad una delle tante ragazze.
"Non so se noti la differenza tra le ragazze veramente sociali, con tanto di vestiti e -orrore- tacchi alti, e me, che sono venuta con il mio pigiama" ribatto, indicando la mia incantevole mise composta da un paio di leggins, gli anfibi ed un maglione grigio scuro infilato sopra la canottiera con cui dormo.
"Effettivamente devo dire che ti sei data da fare stasera per mostrarti in tutto il tuo stile 'disperata scappata di casa'".
"Buonasera, signore" esclama una voce entusiasta dietro di noi, e riconosco immediatamente non solo il proprietario, ma anche il rossore che cresce piano piano sulle guance di Ellie.
Ma proprio il Viscido doveva piacerle?
"Ciao, Michael. Sei qui per rovinare la vita di qualche tapino?" Domando, incrociando le braccia al petto, facendo sorridere Michael che si accorge della mia presenza per la prima volta, troppo impegnato a guardare Ellie come se fosse una torta al cioccolato.
"No, stasera ho la serata libera. Credo che mi concentreró su una ragazza" risponde lui, guardando Ellie con un sorriso a dir poco adorante, facendola arrossire leggermente.
All'improvviso un ciuffo color del grano attira la mia attenzione, e lanciando uno sguardo a Ellie mi allontano, raggiungendo Luke, impegnato a versarsi quella che sembra essere vodka in un bicchiere di plastica blu.
"Perchè non eri a scuola oggi?" Domando, appoggiandi al tavolo, e Luke sembra leggermente confuso quando nota la mia presenza.
"Ti sono mancato, Pesca?" Chiede a sua volta, portando il bicchiere alle labbra, facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Era strano avere tutta quella tranquillitá" mi limito a rispondere, omettendo la mia vera preoccupazione.
"Ammettilo che adori stare in mia presenza, Princess Peach. Non riesci a stare lontana da me, anche se affermi di non volere altro".
La sua voce è suadente, vellutata, avvolgente, ma io non mi lascio intimidire, prendendo il bicchiere dalle sue mani.
Oh, l'ironia: è vodka alla pesca.
"Ti piacciono proprio le pesche, eh?" Domando, guardando Luke negli occhi, facendolo sorridere leggermente prima che mi afferri per un polso, portandomi su per le scale, probabilmente cercando un posto più silenzioso della festa.
"Solo una pesca" sorride malizioso non appena arriviamo in una stanza tranquilla, probabilmente la stanza del proprietario, quando alzo gli occhi al cielo.
"Hai dei tentativi di rimorchio davvero banali. Ora cosa mi dirai? 'Ti sei fatta male quando sei caduta dal cielo?'?" Domando, avvicinando nuovamente il bicchiere alle labbra, amando la dolcezza che la pesca lascia sulle mie labbra, quando Luke si avvicina con il suo solito fare malizioso.
"No, ma posso consigliarti di ricordarti il mio nome, dato che tra non molto lo gemerai".
Una risata fragorosa lascia le mie labbra a quelle parole, incredula di come Luke possa pensare di sedurmi in questo modo.
"Sei esilarante, Hemmings" mi limito a sospirare, scuotendo piano la testa, quando Luke prende nuovamente il bicchiere dalle mie mani, ed io glielo lascio fare, osservandolo mentre lo porta alle labbra.
"E sexy, Princess Peach".
Sorrido piano, divincolandomi dal suo corpo che mi imprigiona contro il muro, quando mi passa nuovamente il bicchiere.
"Mi hai chiesto di starti lontana, eppure sei tornata da me".
"Perchè non ti avevo visto a scuola e...".
"E cosa?" Mi incalza, osservandomi attentamente, come se sapesse già la risposta, e nonostante mi crei incredibile fastidio il sorriso sulle sue labbra, mi mordo la lingua ed ammetto la mia colpa.
"Ed ero preoccupata".
"Sei adorabile, pesca".
"Oh, ma taci, Hemmings" borbotto, ed effettivamente nemmeno un secondo dopo tace, posando le sue labbra sulle mie.
Sarà la vodka o la preoccupazione che finalmente comincia a scemare, ma non riesco a ritrarmi dal bacio, anzi, lo approfondisco.
Oh, mannaggia alla promessa.