•Capitolo 36•
Capitolo 36
Natasha
Corri. Corri. Corri.
Devo assolutamente rimediare ai miei infiniti ritardi, prima o poi ne pagheró le conseguenze.
Se ti svegliassi qualche minuti prima, magari...
Arrivo ansimante davanti all'ingresso della scuola, prima di entrare regolo il respiro e passo una mano tra i capelli per sistemarli.
«buongiorno» entro silenziosamente in classe, nella speranza che nessuno si accorga di me.
«Sunders, sei arrivata prima del solito» l'insegnante di letteratura antica mi guarda annoiata.
Borbotto delle scuse e prendo posto di fianco a James.
«ehi» mi saluta gentile, come sempre.
«ciao»
«ho delle novità riguardo le foto che abbiamo scattato qualche tempo fa, ricordi?» bisbiglia chinandosi su di me.
«ho quasi contratto la polmonite, non posso dimenticarle» abbozzo un sorriso, sperando che colga l'ironia.
Ridacchia «ci ho lavorato nell'ultima settimana, credo siano pronte per essere esposte»
«esposte? Non erano un compito per il corso?» indago stupita.
«si, principalmente servivano per il corso, solo che sono piaciute molto quindi abbiamo deciso di scegliere alcune delle migliori foto che ho scattato ed esporle alla mostra di fine anno, chiaramente non saranno messe in vendita» come se questo possa tranquillizzarmi.
«è necessario?»
«assolutamente» alza la voce, attirando su di noi l'attenzione della classe. Si scusa imbarazzato.
«dicevo che si, è assolutamente necessario che ci siano, abbiamo lavorato molto per quelle foto, ed è giusto che vengano mostrate»
«se lo dici tu» alzo le spalle non troppo convinta. Non mi entusiasma molto sapere che delle persone potranno guardare quelle foto.
Cammino lentamente verso la mensa, avvertendo un lieve disagio nel l'incontrate Crystal e Josh, ogni volta che mi viene rivelata una parte così intima della loro vita, sento di portare un peso, come se non sapessi come comportarmi, anche se infondo non è cambiato nulla.
Prima di fermarmi al solito tavolo prendo un vassoio e del cibo.
«buongiorno» dico verso i ragazzi. Crystal e Jake sono attaccati come cozze mentre si sorridono a vicenda, Josh discute con Austin e Milly riguardo una partita. Appena i miei occhi focalizzano la sua figura sento un gorgoglio allo stomaco, chissà se Josh la frequenta ancora...in quel senso.
Ricambiano velocemente il saluto prima di tornare a ció che stavamo facendo. Inizio a mangiare in silenzio quando d'istinto pesco il telefono dallo zaino andando a finire su un unico contatto.
Kyle
Mi chiedo dove è, se è nei guai, come sta. Nonostante non ci sia alcun rapporto di affetto, sento un senso di protezione verso di lui, non credo che il motivo sia la semplice differenza di etá, è che sembra solo un ragazzo sofferente e un po' ribelle.
Prendo coraggio e digito sulla tastiera
Natasha: "stasera, solito luogo"
Non attendo risposta, anzi, rimetto subito il telefono al suo posto notando Milly fissarmi intensamente.
«hai bisogno di qualcosa?» chiedo rude.
Sobbalza, come se fosse stata colta sul fatto, Josh cala lo sguardo su di me abbozzando un ghigno, mettendo in mostra una striscia di denti bianchissimi.
«no..» balbetta «non ho bisogno di nulla»
Alzo le spalle quando noto Crystal guardarmi divertita mentre scuote il capo. «quanto sei gentile» dice sarcastica.
Caccio la lingua e lei scoppia a ridere.
«fate sempre così?» chiede Austin.
«ancora non ti sei eclissato?» chiedo scocciata.
«sei innamorata di me, dolcezza, è inutile nasconderlo» Josh lo fulmina con lo sguardo e io sbuffo.
«io vado» passa una mano nei ciuffi ramati prima di alzarsi senza rivolgermi un'attenzione e va via.
Non mi ha rivolto nemmeno uno sguardo, men che meno una parola. È assurdo il modo in cui si comporta.
Crystal sembra leggermi negli occhi e scuote il capo arresa. Come me ormai.
Passo il resto della giornata tra le varie lezioni e dopo qualche ora riesco finalmente e prendere una boccata d'aria in tranquillità.
Non faccio in tempo ad avanzare due passi che la macchina di Josh mi affianca dal marciapiede e la testa riccioluta di Crystal spunta sorridente dal finestrino calato.
«sali, ti accompagnano» Josh fissa il volante senza girare lo sguardo. In un normale contesto avrei rifiutato per non disturbare, ma oggi non mi importa, che faccia pure il giro della città.
Le sorrido di rimando e prendo posto dietro Crystal.
Scambio uno sguardo con Josh dallo specchietto retrovisore e spero che in quel breve istante sia riuscita a trasmettere il mio disappunto per il suo comportamento.
Crystal inizia a parlare delle lezioni che ha seguito stamattina, la ascolto a tratti, e improvvisamente, il suono di una notifica galleggia nell'abitacolo della macchina.
Pesco il telefono alla velocità della luce, gesto che non passa inosservato a Josh.
Kyle : "a stasera"
Abozzo un sorriso. È fatta.
Crystal lo nota subito e si volta completamente verso di me
«devi dirmi qualcosa per caso?» ironizza «hai un appuntamento?»
Gli occhi di Josh scattano sulla mia figura. Rifletto per qualche secondo. Infondo lui si comporta come niente fosse, anche perché non c'è nulla, quindi perchè non fargliela pagare?
«a quanto pare» borbotto sottovoce. Crystal inizia a battere le mani eccitata e mandare qualche urletto.
La macchina inchioda interrompendo il momento.
«siamo arrivati» proferisce nel silenzio senza voltarsi.
Scendo dall'auto, e con tutta la rabbia sbatto lo sportello, tanto per innervosirlo.
Infantile è immaturo.
Avanzo a passo di marcia verso casa, è una volta spalancata la porta, saluto a denti stretti i miei genitori e Danny, tutti e tre abbastanza stupiti dal mio arrivo.
«tesoro tutto bene?» chiede mia madre
«tutto benissimo, stasera non ci sono, non aspettatemi per mangiare» dico in fretta
«possiamo almeno sapere dove vai? O non abbiamo il diritto di chiedere?» interviene mio padre
«esco con un amico»
Mi guardano sospettosi prima di annuire.
Entro in camera. Abbandono lo zaino al lato della porta prima di lasciarmi cadere a peso morto sul letto. Sento le spalle e la schiena rilassarsi all'istante. Sospiro.
Godo di quest'attimo di silenzio prima che il vorticare di pensieri mi trascini in uno stato di trance infernale.
Passo il pomeriggio a studiare prima di scendere a cena.
Danny è ai fornelli, mio padre conversa con mia madre è Jack è intento ad appendere qualcosa al muro.
«Natasha» proferisce mio padre «hai passato il pomeriggio a studiare?»
Annuisco dando conferma.
«hai qualche idea per il college?» Aggiunge mia madre. Il college è un altro dei pensieri che devi affrontare seriamente, non so ancora cosa fare della mia vita.
In realtà è già stato programmato, mio padre vuole che io sia capace di gestire la sua attività, quindi necessito di un corso di studi che mi renda competente a tal punto. Eppure non mi soddisfa, l'idea di avere la strada già spianata non mi stimola.
«non c'è bisogno di pensarci, continuerò con economia» borbotto annoiata.
«Natasha» sospira mia madre «noi vogliamo solo il meglio per te, il nostro sacrificio verso il lavoro è servito e serve per permetterti di proseguire nel miglior modo possibile, non pensare che sia una costrizione o un obbligo» mi accarezza una guancia «ma non credo farebbe piacere nemmeno a te cedere l'azienda di tuo padre ad un estraneo, inoltre puoi fare altre cose»
«altre cose?» chiedo un po' titubante.
«non esiste solo il lavoro, puoi coltivare delle passioni e fare ciò che ti piace nel tempo libero, una scelta non implica l'abbandono delle tue passioni» spiega.
«sono d'accordo con tua madre» proferisce mio padre al mio fianco.
Annuisco continuando a mangiare.
Fisso l'armadio inerte, con le braccia abbandonate lungo i fianchi.
Infilo alla svelta un jeans aderente nero e una giacca di pelle del medesimo colore.
Spazzolo i capelli fortunatamente già lisci e sciacquo il viso.
Può andare. Infilo velocemente il telefono in tasca e corro verso il garage.
Allaccio il casco sotto al mento prima di mettere in moto e partire.
Rispetto i limiti di velocità e dopo qualche minuto riconosco il familiare vicolo per accedere alla periferia e al luogo infernale dove Kyle gareggia.
Giro tra i palazzi ma non c'è nessuna traccia della sua moto.
Accosto e ripesco il telefono .
Natasha: "dove sei?"
Attendo qualche minuto mamma non arriva risposta.
Mi costringo ad avvicinarmi al circuito dove gareggiano di solito sperando di non trovarlo lì.
Avanzo lentamente tra le altre moto e i gruppi di persone.
Sospiro quando lo vedo accostato ad un muretto.
Lo raggiungo velocemente.
«Kyle» lo richiamo. Si volta lentamente. Era da quella sera alla festa che non lo vedo, spero sia una faccenda chiusa. «come stai?»
«ciao» risponde solo. Se non mi avesse risposto al messaggio penserei che non vorrebbe nemmeno essere qui.
«mi dispiace per quello che è successo, ma sappi che non ti ho dato nemmeno per un attimo la colpa di ciò che è accaduto, sono stata distratta e sono caduta»
«ho di nuovo deluso tutti» sussurra.
«Kyle davvero, qualsiasi cosa ti sia stata detta non ha importanza, io, che sono stata male, ti dico che non è colpa tua e che sarebbe successo con chiunque perché la colpa è stata mia» sfilo il casco rimanendo seduta «credi di poter uscire dall'ombra e accettare ció? Crystal soffre molto di questa situazione, e anche a me dispiace un po' non vederti» ironizzo.
Abbozza un sorriso e finalmente mi guarda «posso provarci»
Non abbiamo nemmeno il tempo di renderci conto, una moto arriva correndo verso di noi frenando ad un palmo dalle nostre moto. Provo ad identificare la figura ma il faro acceso me lo impedisce.
Rimaniamo entrambi immobili.
Il rombo della moto cessa e il farò si spegne, la figura sfila velocemente il casco e sento il cuore arrivare sotto i piedi.
Josh. Josh è qui.
«tu che ci fai qui?» ringhia minaccioso.
💋💋💋💋💋💋
L'attesa è stata lunga, lo so, mi dispiace se qualcuno a causa di queste tempistiche perda l'interesse, ma ripeto che scrivo solo quando ho l'ispirazione, altrimenti dovrei pubblicare un capitolo vuoto e senza narrazione.
Allora, parlando del capitolo, Kyke torna, e a quanto pare un piccolo cerchio si chiude. Josh scoprirà che suo fratello e Natasha si conoscevano già da tempo?
Ovviamente ha già capito che Natasha possiede una moto e quant'altro, vedremo quando e se scoprirà mai dell'incidente.
Al prossimo capitolo, 💋
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro