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•Capitolo 30•

LEGGETE LE NOTE PER FAVORE

Capitolo 30

Natasha

5 giorni.

5 giorni dall'ultima volta che ho rivolto la parola a Josh.

5 giorni da quando Kyle mi chiama ed è sempre piú nervoso.

Ed oggi è il giorno dell'evento, non ricordo nemmeno quanti vestiti ha proposto mia madre,ovviamente nessuno approvato da me.

Crystal ha preteso di venire a casa mia per preparami perchè a sua detta se mi avesse lasciata da sola mi sarei presentata in ciabatte. La solita esagerata.

Crystal e Jake invece continuano a vivere nella loro bolla d'amore.

Milly continua a stare con noi a pranzo ma non guarda in faccia nessuno,non siamo certo diventate amiche solo perché l'ho difesa ma dubito che stia cosí per Josh.

«Natasha mi ascolti?»alzo la testa dal banco e trovo lo sguardo di Crystal osservarmi dolcemente,quasi con compassione.

«scusami»dico soltanto,voglio dormire e allo stesso tempo spaccare la faccia a qualcuno,qualcuno in particolare.

La lezione finisce e ,silenziosamente,andiamo a pranzo.

Per pochi secondi alzo lo sguardo e trovo Milly che si guarda le mani,Jackson che sorride a Crystal e Josh che mi fissa fin quando non si accorge del mio sguardo.

Mentre gli altri iniziano a mangiare gioco con il telefono.

«ho le allucinazioni o davvero non sta mangiando?» Jakcson mi guarda seriamente stupito e non so se sia davvero cosí stupido.

«ha ha ha, simpatico. Non ho fame»

«rimango sempre piú scioccato» e dopo questa,tutto continua in silenzio.

«Natasha possiamo parlare?» James si gratta la nuca imbarazzato.

Gli sorrido dolcemente annuendo. Questo ragazzo è troppo tenero.

Sento Josh borbottare qualcosa.

Lo ignoro e vado nel cortile con James.

«volevo chiederti delle cose per stasera,tipo a che ora devo venirti a prendere» ridacchia .

«ti manderó un messaggio non preoccuparti»

«perfetto,a stasera»

«James» lo blocco «grazie per aver accettato l' invito»

In risposta mi sorride e poi va via

Lo saluto e torno dai ragazzi ma stranamente Milly è sparita. Crystal e Jackson si baciano e Josh li guarda infastidito.Tipico.

Per fortuna posso tornare a casa e dormire prima della tragica festa. Non so nemmeno io motivo per il quale ho acconsentito ad andare.

Per fare un dispetto a Josh.

No,sicuramente no.

Entro in casa e mia madre mi salta letteralmente addosso.

«Natasha ti ho preso un' infinitá di vestiti,vai a sceglierne uno» mette le mani a mo' di preghiera «elegante per favore» sporge il labbro inferiore e non posso fare altro che sbuffare e andare in camera.

Ed eccomi due ore dopo davanti lo specchio dopo aver provato tutti i vestiti tre volte non essendo convinta di nessuno.

Il campanello suona e una Crystal con una zaino e un borsone entra in stanza mettendo tutto sotto sopra.

«hai scelto il vestito? È tardi» sembra una pazza isterica e qualche riccio esce dalla crocchia che aveva fatto.

«no,sono orribile con tutti»ammetto. «tu quale metterai?»

Ignora la mia domanda ammirando i vestiti stesi sul letto. «sono tutti perfetti sicuramente ti stanno da dio ,non credevo fossi una persona insicura»

In effetti non lo sono,sono semplicemente realista,sono quasi tutti dei bei vestiti se non fosse per le scollature che non riempo minimamente sentendomi una bambina in fase di sviluppo,per gli spacchi sulla schiena che metterebbero in mostra la mia schiena martoriata dalle cicatrici.

«non lo sono infatti,ma è evidente che non mi stiano bene»provo a farle capire osservando tutte quelle scollature ma a quanto pare non intuisce.

«Natasha,non riesco a capire cos'hai che non va,sei abbastanza alta,magra,hai un viso perfetto,non vedo il problema» mi arrendo sospirando.

«niente scollature»metto in chiaro,mi sono esposta fin troppo.

Mentre selezione dei vestiti la osservo in tutta la sua figura,alta, magra,curve al posto giusto,pelle ambrata e una bontá inconcepibile. Non ha niente che non va.

Non è mai stato un problema per me il mio corpo,e non lo è nemmeno ora anche perchè prima non avevo ne amici ne tantomeno volevo sedurre ragazzi. Ma comunque quando guardo Milly o Charlotte, nonostante i loro caratteri, non posso negare la loro bellezza e i loro corpi perfetti.

«eccolo!e non tenere quella faccia,devi sorridere»

Mi passa un vestito in tessuto sottile nero brillantinato,morbido e aderente lungo fin sotto i piedi,con un piccolo spacco sulla gamba,una scollatura profonda dietro la schiena e abbastanza scollato anche avanti.

«no»scuoto il capo deglutendo, questo vestito rappresenta tutto ció che non voglio mettere.

Mi guarda triste come se le facessi pena «provalo solo»

Scuoto il capo,vedrebbe troppo,mi fido di lei,ma non mi fido di me stessa,non ho mai amato fare la vittima ma questo vestito davvero non posso indossarlo.

«Crystal credimi,non posso»

«devi provarlo! Non hai nulla che non va Natasha,una taglia di seno in piú non fa differenza,mettilo subito»mi dice ,e sembra cosí arrabbiata dal mio comportamento che vado in bagno a cambiarmi.

Lo indosso e osservandomi,non sono poi così male oltre per la scollatura a barca che accenna quel minimo di rotondità del seno.

Ma appena mi giro mi si sbatte in faccia la realtá,ogni centimetro della mia schiena é scoperto e strizzo gli occhi mentre osservo le lunghe cicatrici.

Una lungo la spina dorsale,la prima operazione quella per aggiustare i problemi avuti con l'impatto,una nella parte bassa,quella per permettermi di camminare di nuovo e aggiustare la ossa e una che per fortuna non si vede,lungo tutto il bacino nella parte frontale del corpo e guardandole sento ancora il dolore. Lunghe e spesse ,impossibili da non notare. Sembra una croce

Esco dal bagno e trovo Crystal aspettarmi seduta sul letto.

«ti sta benissimo dannazione,tu e le tue paranoie»

Sorrido flebilmente lasciandomi osservare fin quando il sorriso di Crystal scompare e i suoi occhi sono fissi sullo specchio alle mie spalle.

Si alza di scatto girandomi .

«o mio dio!» si porta le mani alla bocca allontanandosi e vedo i suoi occhi tremendamente lucidi.

Rimango impassibile a guardarla fin quando non spezza il silenzio.

«cos'hai fatto?» mi indica con le dita tremanti e una mano a coprirle la bocca. Avrei potuto evitare la solita bolla di dolore che mi porto dietro.

«un'incidente» ammetto.

Subito mi abbraccia «non volevo arrabbiarmi con te Natasha ma ti stimo davvero tanto e vederti insicura mi ha fatto male»

«non preoccuparti» la rassicuro.

«in tal caso il vestito ti sta d'incanto vedrò di trovare un qualcosa per coprire la schiena,solo i capelli é rischioso»

«non dirlo a nessuno» dico subito «per favore»

Troviamo finalmente un giubbino da poter tenere anche dentro l'edificio sempre nero e vedo spuntare sul volto di Crystal un sorriso quasi malefico.

«metti i tacchi,poi siediti che facciamo i capelli e il trucco» annuisco sconfitta guardando con orrore quelle scarpe.

Sono semplici decolte nere lucide che non sembrano per niente comode.

Mi siedo davanti la scrivania lasciandole piastrare i capelli.

«non capisco perchè li leghi sempre, sono molto belli» dice sincera.

Crystal è una di quelle persone che tutti dovrebbero conoscere,è genuina in tutto ciò che fa,non programma mai nulla,non mette malizia in niente,non agisce mai per cattiveria. È semplicemente Crystal e non so cos'abbia fatto per meritarmela come amica.

«grazie» dico torturandomi le mani.

«ora ti trucco,ma sta ferma altrimenti sembrerai un panda»

Avvicina al mio occhio un pennello intinto di una roba nera appiccicosa,ritraggo la faccia.

«eyeliner,conosci?» scuoto il capo,non è il mio campo forte.

Sento scorrere il pennellino per tutto l'occhio,poi applica del mascara,almeno quello lo conosco.

Fatto sta che dopo un quarto d'ora stiamo lottando per del lucidalabbra,lei prova a tenermi ferma per il mento e io le mordo la mano

«ti faccio chiudere in un canile»piagnucola massaggiandosi la mano.

Scoppiò a ridere e in un attimo sento il pennellino scorrere sulle labbra,ora quella a ridere è lei.

Si passa una mano in fronte  teatralmente «abbiamo finito»

Mi alzo osservando la mia figura allo specchio,la scollatura mi mette a disagio ma la coprirò con il giubbino,i capelli,ora portati avanti le spalle mi sfiorano le cosce perfettamente liscii, il trucco sembra non esserci tranne una nota marrone,a sua detta in quel modo non sarei sembrata Mortisia della famiglia Addams con quella pelle bianca vestita di nero.

«andiamo? È arrivato Jake» è già avvolta dal suo vestito rosso e perfettamente truccata. Ma quando è successo?

«oddio James!» metto le mani in testa afferrando il telefono che mi scivola da mano.

Provo a chiamare attendendo gli squilli.

«Natasha sei pronta?» dice calmo.

Beato lui.

«oddio James scusami ,mi sono completamente dimenticata di avvisarti,se vuoi ci vediamo direttamente lì, sono un'imbranata!»

«tranquilla ti passo a prendere tra 10 minuti» ride leggermente.

«va bene,grazie. A tra poco»

«a tra poco» chiudo la chiamata e mi siedo sul letto sospirando sotto lo sguardo indagatore di Crystal.

«c'è qualcosa tra voi due?» mi scruta attentamente.

«è solo un amico,non so nemmeno perchè gliel'ho chiesto» alzo le spalle.

«per far ingelosire Josh ,perchè sapevi sarebbe andato con Milly» dice ovvia, come se fosse scontato.

Spalanco la bocca scuotendo il capo

«non è così,Josh fa ció che vuole»

Ride facendo finta che abbia ragione mentre io incrocio le braccia contrariata.

Scendiamo le scale e dopo aver evitato che mia madre si emozionasse e mio padre svenisse usciamo fuori dove ci sono Jake e James nelle rispettive machine.

Apro lo sportello e salgo da James.

«ciao Natasha,bello questo vestito potremmo fare altre foto,che dici?» mi sorride a 32 denti mentre io sto in silenzio senza espressione.

«penso di aver già dato» sorrido flebilmente.

Per tutto il tempo parliamo della scuola ,delle sue feste sull'arte e sulle mie foto che vorrebbe usare per una delle sue manifestazioni.

Parcheggia e mi viene ad aprire lo sportello offrendomi anche il suo braccio.

«mi hai appena salvata da una pessima figura» gli sussurro nell' orecchio superando il buttafuori all'entrata.

Scoppia a ridere mentre io mi guardo i piedi per evitare cadute o di incastrarmi in qualcosa.

Appena alzo lo sguardo incontro quello di Kyle nel tavolo con la sua famiglia ,al suo fianco,Josh alterna lo sguardo su di me,sul mio braccio legato a quello di James che sta ancora ridendo.

Mi avvicino al loro,la mia famiglia sta al tavolo affianco e mi divincolo dalla presa di James per avvicinarci a salutare.

«Natasha!»mi saluta Danielle «sei bellissima» mi squadra incantata.

La saluto arrossendo «grazie»

Mi avvicino a Kyle e lui si sporge verso il mio orecchio «non pensavo rimorchiassi sfigati» per fortuna sussurra e gli do un lieve schiaffo sul braccio.

Saluto Zoe e il signor Fould e lascio per ultimo Josh,stranamente solo.

Appena mi avvicino e mi sporgo verso di lui mi cinge la schiena e i fianchi con un braccio avvicinandomi a lui,lo guardo negli occhi facendogli capire che c'è la sua famiglia,ma sembra non importargliene ,mi saluta e poi mi lascia. Mi squadra da capo a piedi non curandosi degli altri e io mi allontano.

Sento il freddo scavarmi dove lui prima aveva il braccio.

«chi è questo bel ragazzo?» chiede Danielle osservandolo.

Sia Kyle che Josh la guardano male mentre James annaspa.

«è un mio compagno del corso di arte,James,siamo amici»James stringe la mano a tutti sempre sorridente.

«ci vediamo dopo allora» dico per smorzare l'imbarazzo.

Siamo incollati da un'ora su queste sedie nell'attesa dei vari piatti tra un discorso noioso e un altro.

Finalmente decidono di interrompere tutte le chiacchiere con un po' di musica lenta e vedo i miei genitori alzarsi. Ditemi che non stanno andando a ballare un lento...

Fisso la porta dall' altro lato e vedo una figura a me conosciuta entrare,fasciata da un vestito blu,aderente e scollato che mette in evidenza tutto ciò che ha..ecco a voi Milly.

Si guarda intorno spaesata,ma quando vede la famiglia Fould cammina sicura verso questa direzione.

Si siede accanto a Josh che la saluta a stento mentre Kyle e suo padre la guardano di sottecchi,Danielle invece attacca subito bottone.

Mi volto a guardare James e lo noto fissare in modo strano Milly, sembrerebbe scontato ma non ho mai visto James guardare qualcuna,anche quando passavano le cheerleader mezze nude per i corrdoi o Charlotte.

Ad un certo punto mi alzo provando a raggiungere Crystal,ma arrivata al centro della pista,fra le varie coppie,la vedo ballare e ridere con Jake.

Mi avvio verso il tavolo ma vengo presa per il polso sbattendo sul petto di qualcuno. Kyle.

«ti va di fare questa stronzata? Non c'è nient'altro da fare»alza le spalle come se non gli importasse. Fare queste cose non è da lui in effetti.

Annuisco accennando un sorriso.

Non mi avvicino troppo a lui che sembra capirmi. Rimaniamo fermi per due minuti. Il rapporto che ho con Kyle è strano, non siamo affettuosi ma in un certo modo ci capiamo.

«io non so ballare» dico.

«nemmeno io»

«improvvisiamo» muovo un passo indietro e lui mi segue,poi uno avanti,laterale e di nuovo la stessa cosa e sembra andare bene per un po'.

Dopo un po' mi scordo l'ordine e Kyle mi viene completamente addosso facendoci cadere rovinosamente a terra.

Sbatto la testa sul pavimento in marmo mentre Kyle mi si toglie di dosso.

Sento un dolore atroce sul retro della testa,fisso il soffitto sperando che la vista torni ad essere nitida.

«Natasha,respiri?» incontro gli occhi di mio padre colmi di preoccupazione.

Annuisco lentamente «ti fa male qualcosa oltre la testa?» scuoto il capo e sembra tirare un sospiro di sollievo.

Non distolgo lo sguardo dal soffitto,vedo ancora quelle macchie nere.

Appena sento di star girando gli occhi all'indietro mi arriva uno schiaffo in pieno viso che mi fa tornare in me.

«Ron ,falla alzare ,stará meglio» mio padre mi solleva, sento il sangue tornare a fluire nel resto del corpo e il dolore alla testa si fa sentire.

«andiamo in ospedale» mi stringe per un fianco mentre sono ancora in procinto di alzarmi.

«non ci vado» mi stacco dalla sua presa barcollando leggermente.

Non riesco a guardarmi intorno, ma la musica suona ancora forte,presumo non se ne siano accorti in molti per fortuna.

Qualcuno mi carezza il viso e riconosco gli anelli freddi di mia madre,vorrei urlare,non riesco a girare gli occhi e guardare cosa sta accadendo.

Sbatto gli occhi e riesco ad avere di nuovo il controllo di me stessa.

Kyle è in piedi,sembra scandalizzato mentre James arriva velocemente verso di me.

«Natasha stai bene? Ero uscito un momento ,mi dispiace» mi tiene per le spalle osservandomi bene.

«sto bene,non preoccuparti » mi coglie alla sprovvista quando mi afferra e mi abbraccia.

Sento vari sguardi addosso tra cui quello adorante di mia madre e quello infuriato di mio padre e Josh, uno di fianco alla altro.

«stai diventanto un'amica molto importante per me» mi sussurra James nelle orecchio.

Appena mi lascia gli sorrido flebilmente, mi sento stordita e le ginocchia sembrano non mantenermi.

Faccio qualche passo, poi mi appendo a James che mi offre il suo aiuto.

«vuoi andare in ospedale? hai sbattuto molto forte la testa Natasha, mi sto preoccupando» James sembra quasi spaventato.

«No» dico secca. Io lí non ci voglio più entrare, sarebbe un incubo, il mio secondo incubo.

«va bene» si arrende sospirando.

«Natasha» la voce di Kyle arriva dietro le mie spalle e mi volto lentamente per paura di sentirmi male.

«scus-»«non è colp-» diciamo all'unisono.

«scusami» dice lui alla fine, devo ancora conoscere questo lato di Kyle.

«non fa niente Kyle, so che non l'hai fatto apposta,sono un'imbranata» mi sorride in modo tirato.

Gli Poggio una mano sulla spalla.

«Kyle davvero,non è successo niente»

Mi interrompe subito «Natasha, stavi per perdere i sensi, a tuo padre è venuto un infarto e Josh stava per prendermi a pugni,non è successo niente?»

«mio padre è fin troppo protettivo e Josh è un megalomane,non è successo nulla di grave Kyle,è stata solo una caduta,non darci troppo peso» finalmente mi fa un mezzo sorriso sincero.

In poco tempo torna tutto come prima, sono sola al tavolo, James sta parlando con un' imprenditore amico di suo padre, Jake e Crystal stanno su un divanetto a ridere e parlare, Josh cinge scocciato il fianco di Milly mentre lei parla con un'altra coppia. Mia madre non mi stacca gli occhi di dosso e mio padre le parla irrequieto.

Kyle sembra sparito e l'unica persona che sembra scocciata tanto quanto me è Zoe.

Mi alzo, ma sono costretta a stringere gli occhi e poggiarmi al tavolo,mi fa ancora male,stringo le tempie per alleviare il mal di testa ma nulla.

Mi avvio verso la porta principale e tento di togliermi dalla testa la mano di lui sul suo fianco.

L'hotel, ovviamente di lusso, ha un giardino con tanto di piscina sul retro e mi stendo su una di quelle sedie sdraio.

Fisso il cielo e niente, nessuna stella in particolare, solo qualche piccolo punto luce qua e là mentre la luna, piena, fa brillare la città.

Sono grata a mio padre che non ha insistito per portarmi in ospedale, sa che sarebbe peggio però mi sento stordita e i muscoli fin troppo rilassati, gli occhi vogliono girare all' indietro e lasciarsi andare ma non posso svenire, sono sola qui dietro.

Provo a lottare con me stessa con tutte le mie forze. Il telefono inizia a suonare e non so con quali forze riesco a premere il pulsante verde.

«Natasha dove sei?» non riconosco nessuno, rantolo qualche parola ma poi cedo , gli occhi si chiudono senza che me ne accorga.

💋💋💋💋💋💋

Sembra un secolo dall'ultima volta che ho scritto ma vi assicuro che ho lavorato molto su questo capitolo, l'ho cancellato un'infinitá di volte per renderlo il più verosimile possibile.

È inutile che vi faccia mille scuse, quando ho ispirazione scrivo, e in questi periodo ne ho molta,quindi il prossimo capitolo non sarà molto lontano.

Spero la storia vi stia piacendo,NON CI TENGO AI VOTI, PREFERISCO COMMENTI E/O CRITICHE E CONSIGLI ANCHE IN PRIVATO ho davvero a cuore questa storia, mi sto impegnando a correggere vecchi capitoli e anche vari errori nei più recenti.

ALLA PROSSIMA

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