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•Capitolo 28•

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Capitolo 28

Sono letteralmente fuggita. In macchina,verso casa, credevo mi stesse per venire una crisi di nervi, tant é che ho dovuto accostare per tranquillizzarmi.

Possibile che ogni persona,ogni luogo,ogni cosa, sia sempre collegata a Josh? Dannazione!

Mi sento una vera cretina,sono due gocce d'acqua,se non fosse per la corporatura,come ho fatto a non capire?

Ero troppo presa da me stessa,come al solito,non ho mai chiesto il suo cognome o qualche informazione in più su di lui , semplicemente perché volevo che lui mi riservasse lo stesso trattamento.

Per non dimenticare  il fatto che non ho salutato, tantomeno ringraziato Danielle, non che fossi una ragazza modello,ma i miei genitori mi avevo dato un certo tipo di educazione fin da piccola:poche regole ma essenziali,non potevo andare via in quel modo, era un concetto di base.

Sbuffo sonoramente picchiettando le dita sul bancone della cucina,Dany mi guarda sorridendo in silenzio seduta di fronte a me.

Sono una codarda.

«cosa c'è che non va,signorina?» alzo gli occhi al cielo per la sua insistenza nel chiamarmi "signorina" ma non glielo ricordo,tanto non mi da comunque retta.

«combino solo guai» ammento guardandomi le unghie.

Ridacchia sottovoce prima di sorridermi amorevolmente «è sempre stata cosí signorina,dove c'erano guai,c'era anche lei»

Le sorrido flebilmente,adoro la voce di Dany,è bassa e pacata e piena di benevolenza, e mi si stringe un attimo lo stomaco ricordando tutte le volte che provava a parlarmi e non le ruspondevo o se lo facevo,in modo sgarbato.

«un giorno mi farò perdonare» dico alzandomi. Si forma un cipiglio sul suo volto e decido di andare a dormire,da quando sono qui,le mie giornate si fanno sempre più stancanti.

«signorina,ma di cosa sta parl-» la interrompo stropicciandomi gli occhi.

«buonanote Dany,salutami Jack,non lo vedo da stamattina» la lascio in cucina con aria interrogativa e vado nella mia stanza.

Non ci metto molto prima che mi addormenti.

                            ****

Che succede? Dove sono?

Tocco il pavimento e riconosco subito della moquet,abbasso il volto a guardarla...ed è proprio quella moquet. Quella della vecchia casa.

Tutto prende colore e mi rendo conto di essere stesa per terra,guardo le mie mani,piccole e bianche,poi vedo i miei polsi,viola,serrati da due mani enormi. Guardo le mie gambe.

Pezzi del mio vestito sparsi intorno al mio corpo.

Alzo lo sguardo verso quei due occhi azzurri colmi di odio...ma verso chi?

Mi fa un sorriso sghembo e caccia un coltello dalla tasca.

Inizia a incidermi le gambe,mentre piango e mi dimeno per sottrarmi a quella tortura

«sta fermauno schiaffo mi fa girare il volto.

Nessuno me ne aveva mai dato uno prima e brucia...parecchio.

Provo a guardarmi intorno e strabuzzo gli occhi quando vedo mia sorella bloccata da due uomini che urla per venirmi incontro..ma non la sento...l'unica cosa che fa rumore è la voce del mostro che sta provando ad abusare di me bloccando mi mani e piedi.

Piango ancora,le lacrime non vogliono fermarsi,non ci riesco

«i deboli piangono» mi sussurra cattivo.

Improvvisamente si stacca dal mio corpo,e cocci del costoso vaso portato da mia madre di ritorno dalla Grecia mi cadono addosso. Blaire mi guarda ansimando,mi sorride flebilmente porgendomi la mano,ma viene velocemente riafferrata e attaccata al muro.

Provo ad alzarmi ma le gambe sanguinano e bruciano,inizia a strisciare e riesco ad arrivare quasi vicino a lei,ce la sto facendo Blaire,guardami.

Provo ad attirare il suo sguardo ma la vedo le sue iridi verdi colme di terrore allo stato puro. Il mostro dagli occhi azzurri punta la pistola verso di lei.

No! No! No! Penso dentro di me ma non ho la forza di urlare.

Rieccheggia lo scatto del grilletto ma il tutto pare fermarsi e anche il proiettile che rimane a metà percorso,tra mia sorella e il carnefice spietato.

"Se lo tocchi prenderai il suo posto" una voce indefinita mi sussurra nella mente.

Come per magia,spariscono i tagli,il mio vestito e riacquisto le forze,mi alzo in fretta e senza pensarci troppo mi dirigo verso il proiettile fermo in aria per afferrarlo e stringerlo forte.

Una risata di scherno riecheggia nella stanza, tutto prende vita e in meno di un secondo mia sorella cade sul pavimento ormai priva di vita,con un proiettile in petto e un lago di sangue misti alle mie lacrime che si versano sulla moquette.

Sono tornata io, quella di 18 anni e corro verso di lei,per battere i pugni sul suo petto e pregarla di resistere

La risata di scherno diventa sempre più forte.

«non prenderai mai il suo posto,perché lei è MORTAcalca quella parola che non sono mai riuscita a pronunciare e metto le mani sulle orecchie per smettere di sentire quella voce ridere del mio dolore.

«No! Non toccarmi!» urlo alzando di scatto il busto. Sono nella mia stanza, in un bagno di sudore, stringo tra le mani le lenzuola,tremando come mai prima.

Non mi era mai capitato un sogno del genere, è stato il peggiore di tutti questi anni,aveva qualcosa di diverso ed inquietante che mi innervosisce non poco.

Do a pugni il materasso urlando come una dannata,non me ne frega niente se mi sentiranno.

La porta si spalanca facendomi trasalire e mia madre,dopo aver accesso la luce,si catapulta verso di me.

«Natasha»mi sussurra carezzandomi i capelli. Se mi avesse chiamato Nat,sarei impazzita e mia madre è molto attenta su queste cose.

Serro di scatto i suoi polsi,ma quando capisco che sono al sicuro smetto di stritolarla.

Fisso i suoi occhi, lucidi all'inverosimile e mi dispiace creare questa bolla di dolore intorno a me,per colpa mia deve ricordarsi quella notte per sempre, perche lei non piange per i miei incubi ,ma per quello che contengono,Blaire,la mia violenza,la mia condanna,il mio marchio.

Una volta mi confessó che lei e mio padre si sentivano in colpa per non aver potuto proteggerci e scoppió a piangere. Era ancora il periodo in cui non parlavo ne guardavo negli occhi mia madre,erano identici ai suoi. Mentre piangeva sulle mie gambe,fissavo il vuoto con le mani dritte sui fianchi.

Ancora oggi mi è difficile guardare negli occhi mia madre e mio padre non mi guarda per più di qualche minuto in faccia.

«mi dispiace cosi tanto» sussurra con il volto immerso nei miei capelli «odio vederti cosi,non lo meriti»

Insiste per rimanere a dormire con me,ma la tranquillizzo e,una volta che se n'è andata,dormo le ultime poche ore.

                                 ***

La sveglia suona ininterrottamente e la mia testa è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.

Strascico fino al bagno,dove prende coscienza del mio stato pietoso..

Le occhiaie,violacee,incorniciano gli occhi spenti e semichiusi,mentre i capelli sono un ammasso disordinato impossibile da districare.

Noto sfortunatamente che il correttore non copre le occhiaie quindi opto per un paio di lenti da sole,Tral'altro è una bella giornata quindi sono giustificata.

Indosso velocemente un jeans chiaro che veste abbastanza largo,fermandolo in vita con una cintura,aggiungo un maglioncino all'interno e carico lo zaino in spalla pronta per uscire di casa.

Per fortuna,o per caso, non è tardi e non dovrò correre per arrivare in tempo,anche perchè non ne avrei le forze.

Bevo al volo del succo e saluto i miei genitori prima di uscire di casa.

Riesco a prendere l'autobus e arrivo a scuola con dieci minuti di anticipo.

Vedo subito Crystal davanti al cancello con Jackson e Josh.

Mi incammino verso di loro e Crystal mi squadra da testa e piedi con un sorriso dolce.

«cambio look?»chiede divertita.

«no,solo mancanza di alternative»

Scoppia a ridere e sorrido anche io.

Josh mi fa un cenno con la testa mentre Jackson ammicca malizioso. Lo trucido con lo sguardo e questo sembra solo provocarlo.

Appena ci incamminiamo verso la scuola,arriva James correndo e urlando il mio nome.

Mi fermo e sento Josh borbottare qualcosa.

«Natasha,ti cercavo,è una cosa urgente»dice affannato.

Lo guardo preoccupata «James,è successo qualcosa?»

I ragazzi mi salutano e vanno a lezione mentre io rimango li.

«no..beh,in realtà si. Sto seguendo il corso di fotografia e ci avevano affidato il compito di fotografare delle ragazze scelte da loro da una compagnia,il problema è che la ragazza che dovevo fotografare è malata e non tornerà prima di due settimane, ma io devo consegnare questo compito la settimana prossima» annuisco confusa

«Mi dispiace,ma non so cosa fare per te»

«ecco»si tinge di rosso «quello che volevo chiederti era se volessi sostituirla e farti fotografare»

Sbarro gli occhi «James,sei un bravo ragazzo e so quanto è importante per te ma non posso aiutarti»

Mi guarda deluso

«sono poche foto,e sarai sempre vestita» prova a convincermi

«James..»piagnucolo mentre lui sorride trionfante.

«ti mando un messaggio per farti sapere dove e quando»

                              ***

Arrivo in mensa distrutta,mentre Crystal già è li ad aspettarmi.

Lascio che lo zaino cada al mio fianco muovendo le spalle. È un macigno.

«cosa voleva il tuo compagno?» mi chiede sospettosa riferendosi a James.

«nulla,un'informazione su alcuni corsi»le spiego vaga.

Non le ho detto la verità perche mi sento in imbarazzo, non sono neanche sicura di poterlo aiutare, insomma, a quel compito verrà assegnato un voto e se per colpa mia non dovesse andare bene mi sentirei in colpa, anche perchè di base James aveva un modella, più bella e spontanea nelle foto rispetto me.

Crystal mi guarda dubbiosa ma poi inizia a mangiare il suo pranzo, mentre si aggregano anche gli altri al tavolo.

Noto subito Milly sedersi con Josh, mentre Jackson si mette vicino a Crystal.

Inizio a mangiare in silenzio ma finisco per giocare con il cibo non avendo fame, non sento neanche di cosa parlano, vorrei solo dormire.

«Natasha,tu vieni?» alzo lo sguardo e noto che tutti mi fissano aspettando una risposta, persino Milly aspetta che risponda.

«va tutto bene? » Jackson mi guarda preoccupato.

Annuisco sorridendo flebilmente

«sono solo stanca, comunque, dove dovrei venire? »

«pensavamo di stare tutti insieme domani pomeriggio» Crystal mi guarda, pregandomi con lo sguardo di venire. Poi guarda Milly, bene ci sarà anche lei.

«allora ci vediamo domani a casa nostra? »chiede Crystal.

Alzo le spalle, per me va bene.

Anche se non dovrei, continuo a chiedermi come mai Milly e Josh si sono avvicinati così tanto, anche se Josh ha messo in chiaro la nostra situazione.

Improvvisamente James arriva al nostro tavolo cingendomi le spalle con il braccio, mi volto verso di lui e mi ritrovo ad un centimetro dal suo naso.

Questa cosa sembra non toccarlo e inizia a parlarmi.

«iniziamo domani, mandami l'indirizzo che vengo a prenderti a casa»sussurra e senza darmi il tempo di rispondermi se ne va.

Annuisco mentre gli altri mi guardano dubbiosi, tranne Crystal che ammicca maliziosamente. Ma cosa le prende? Dov è la dolce e timida Crystal?

«devi dirmi qualcosa? »mi guarda sorridendo e non capisco a che gioco stia giocando. Tutti mi fissano, persino Milly sembra interessata.

Nascondo il viso tra le mani imbarazzata, odio essere al centro dell'attenzione. Alzo la testa nascondendo le guance, sicuramente rosse, tra i capelli.

Jackson mi guarda strano, mentre Josh sembra paralizzato, Milly sembra contenta invece.

«non farti strane idee, è mio amico»rispondo velocemente.

Prima che possa farmi altre domande ridmpo la bocca di cibo, così da averla occupata per un po'.

L'incubo di stanotte si fa sentire, e oltre la stanchezza accumulata, mi incupisco ripensandoci.

Mi guardo attorno, Crystal ride per qualcosa che ha detto Jackson, subito dopo lui la tira verso di sè e le accarezza i capelli.

Josh parla normalmente con Milly, e, anche se mi fa strano dirlo, lei sembra davvero interessata a lui, non so di cosa stiano parlando ma lei pare presa da ció che dice e risponde allo stesso modo.

Poi ci sono io.

Petrolio nel mare.

Li reputo miei amici, ma non c'entro nulla con loro,con il loro stile di vita.

Non riesco a immaginare la Natasha che sarei se mia sorella fosse ancora con me.

Non so se avrei comunque questo carattere o sarei più simile a Crystal, o addirittura a Milly.

Ma sono sicura che sarei felice, che io sia una Crystal o una Milly, sarei felice davvero.

Mi alzo, lentamente e in silenzio, non se ne accorgono nemmeno, carico lo zaino in spalla, e quando Crystal chiama il mio nome sono già lontana dal tavolo, da tutti.

Corro in bagno, sciacquo la faccia e guardandomi allo spacchio noto che gli strati di correttore sono spariti con l'acqua e le lentiggini e le occhiaie sono tornate a essere padrone del mio viso.

Lo odio, odio tutto di me, i tratti del volto, i capelli, la forma del naso e delle labbra,una fotocopia perfetta.

Una condanna perfetta.

«fantastico»dico amaramente guardandomi allo specchio.

Controvoglia mi avvio in classe per l'ultima lezione che passo a dormire.

Appena torno a casa non mi fermo neanche a mangiare, salgo in stanza e mi butto sul letto, senza neanche cambiarmi.

Riesco a dormire in pace per qualche ora e appena sveglia passo un paio d'ore a studiare.

Il non aver mangiato a pranzo si fa sentire così decido di cenare e farmi una doccia prima di mettermi di muovo a letto.

                             ***
La mattina mi sento riposata e, stranamente, nessun incubo stanotte.

La mattinata a scuola passa in fretta e mi ritrovo in mensa con i ragazzi al solito tavolo.

«oggi per le 15:00 a casa nostra, dillo a Milly» ci avvisa Crystal, rivolgendosi poi a Josh che annuisce. La situaziome tra noi sembra migliorare.

Non ho neanche il tempo di pensarci, nella mia vita non ho mai dato a spazio a questi pensieri, tral'altro Josh ci è passato tranquillamemte sopra e sta davvero tormando tutto come prima,anche se non ci rivolgiamo la parola.

Mi chiedo solo cosa sia successo davverro quella sera, perchè mi ha baciata? Per gioco? Per provare? Infondo Josh, quando si parla di ragazze, sa sempre come ottenere ció che vuole, eppure mi sembrava sincero quella sera.

Smetto di pensarci e sorrido a Crystal che mi guarda preoccupata.

                                ***

Maledetto ritardo!

Dovevo essere da Crystal 10 minuti fa, mio padre mi aspetta in macchina richiamandomi a suon di clacson e io sto ancora allacciando le scarpe.

Per fortuna sono riuscita ad aggiustare i capelli e a mettere un po di trucco per rendermi decente.

Arrivo davanti casa Fould con 20 minuti di ritardo.

Non male rispetto al solito,.

Saluto mio padre e busso alla porta, un secondo dopo mi trovo tra le braccia di Crystal che mi stritola come al solito.

«N-non respiro» finalmente si stacca e appeno arrivo in salotto noto che Jackson e Milly stanno parlando con Josh, quindi sono arrivata per ultima.

Quando ho finito di salutare tutti decidiamo di guardare un film mentre Crystal fa i pop corn.

«che film proponete? »chiede Josh.

«d'azione»«d'amore» dicono all'unisono Jackson e Milly, prima di trucidarsi con lo sguardo.

«niente film strappalacrime» Jackson la guarda divertito.

«niente film di corse clandestine, omicidi o catastrofi»dice irritata Milly

Jackson sbuffa e capisco che è inutile stare qui ad aspettare, vado da Crystal a vedere a che punto sono i pop corn.

Osservo le due enormi ciotole vuote mentre lei li sta facendo in padella tranquillamente

«ma sono pochi, fai altre due ciotole, come credi di sfamarmi? »sporgo il labbro per convincerla.

«invece vanno bene, sono grandissime le ciotole»sbuffa divertita.

«ma io voglio una ciotola tutta mia, due non basteranno mai, in realtà neanche e tre»

«ok basta! Avrai una ciotola tutta tua»si arrende alla fine.

Sorrido vittoriosa aspettando che i pop corn siano pronti.

Appena riempiamo le tre ciotole andiamo in salotto e Josh scuote il capo arreso quando capisce che una ciotola è solo mia.

Alla fine optiamo per un programma televisivo essendo che non riuscivamo a metterci d'accordo.

All'improvviso suona il telefono e quando vedo il nome di James brillare sul display capisco di essermi completamemte scordata di lui.

«Natasha ciao, vengo a prenderti,puoi darmi l'indirizzo? »chiede nel suo solito tono gentile.

«sono a casa di Josh, ti mando la posizione, a dopo»appena riattacca corro in cucina a prendere la borsa e vado a recuperare il cappoto vicino alla'entrata.

«ragazzi scusatemi ma devo andare via, mi ero dimenticata che James doveva venirmi a prendere»

«appuntamento romantico? »chiede Jackson fissando Josh.

Scuoto il capo imbarazzata «devo aiutarlo a fare una cosa, sarà per la prossima volta» neanche a dirlo,James mi manda un messaggio, è già fuori.

Josh mi guarda con un sorriso amaro prima di dire

«Divertitevi»

💋💋💋💋💋

Ciao a tutti!

Non ho abbandonatoa storia, semplicemente non ho mai tempo, mi sembra un sogno aggiornare.

In questo capitolo pare che tra Josh e Natasha sia finito tutto mentre c'è qualcosa con Milly, vedremo...

Al prossimo capitolo allora!

💋💋💋💋

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