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•Capitolo 27•

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Capitolo 27

Natasha pov's

Non è possibile,non può esserlo. Me lo sto ripetendo da una decina di minuti ormai. Cosa ci faceva Josh con Kyle?

Spero non mi abbia riconosciuta,ma è impossibile,mi ha guardata negli occhi e ho visto il suo stupore,lui ha capito. Stringo i capelli tra le mani. Perché Kyle conosce Josh?

So che Josh tempo fa è entrato in un brutto giro,ma una paio di anni fa Kyle avrà avuto circa 14 anni,non possono conoscersi per questo motivo,sarebbe folle,anche se da Kyle mi aspetterei di tutto.

Tra l'altro,come mi è venuto in mente di vestirmi così? Osservo il mio corpo fasciato da un pantalone di pelle e una felpa con la cerniera in pelle. Mi cambio velocemente,e quando mi vedo fasciata da una comoda tuta mi tranquillizzo.

Ho i pensieri così confusi. Sto pensando nello stesso momento al fatto che Josh ha definito il mio primo bacio una stronzata e che Kyle si è presentato con Josh alle spalle.

Che vita ricca di emozioni...

Ormai gira tutto intorno a Josh,è ovunque,inevitabilmente. Abbiamo gli stessi amici e le nostre famiglie son in affari insieme, evitarci a lungo termine è impossibile,in un modo o nell'altro ci vedremo,anche non volendo e non posso scappare.

Probabilmente Josh si sarà già scordato della faccenda del bacio,l'avrà fatto cosí tante volte con così tante ragazze che mentre parlava non si è curato delle parole che diceva. Josh non parla mai usando il cervello,e questo gli ha creato parecchi problemi,almeno con me.

È stato il mio primo bacio dannazione! Non che pretendessi di riceverlo sotto un arco a forma di cuore con tanto di ragazzo in smoking e rose rosse in mano.

Quello che mi ha dato Josh è stato molto più di quello che avrei potuto desiderare, eravamo solo noi,e,cosa più importante,mi sono sentita protetta,come se con lui niente mi avrebbe fatto più del male. Mi sono stupita di me stessa,non ho dubitato per un solo secondo che fosse sbagliato quello che stavamo facendo e detto da me che penso trecento volte na cosa prima di farla,è tanto.

E poi l'ha sminuito così, in un modo disgustoso,una "stronzata", sono sicura di non essere stata il suo più bel bacio, non sapevo neanche cosa fare,probabilmente non l'ha trovato entusiasmante,è abituato a ragazze più esperte lui.

Non può essere stato il miglior bacio che abbia dato,ma di una cosa sono sicura, perché io l'ho sentito,l'ho sentito forte il suo cuore che vibrava,appena mi ha sfiorato le labbra tremava,io lo sentivo. Perché poi mi ha detto quelle parole?

Lego i capelli in una crocchia disordinata mentre provo a fermare i pensieri su Josh,ma appena riesco a deconcentrarmi da lui,vanno veloci verso di lei, come se fossero automatici,e ritorna tutto il rancore,il dolore,quella morsa allo stomaco per il senso di colpa,se fossi stata zitta,se non avessi pianto,niente sarebbe accaduto,è stata solo colpa mia. Te l'ho giurato Blaire,non ho pianto piú,niente lacrime o capricci, neanche quando all'ospedale mi hanno cucito le ferite sulle gambe,sono stata zitta,mentre quell'ago doppio mi passava nella pelle a crudo,sentivo un dolore atroce,ma quello di vederti li per terra a confronto era un lieve fastidio.

Percepisco ancora la stretta della mamma che mi teneva la mano piangendo. Ha pianto anche per me ,mi disse,perché nessuno mi avrebbe più toccata,mi promise che sarei stata bene, ma quella promessa non è riuscita a mantenerla,per colpa mia.

Se fossi qui probabilmente avrei avuto meno problemi,sarei dolce e non avrei paura di farmi abbracciare o toccare,avrei avuto dei fidanzati e delle amiche come tutti gli adolescenti, Josh non sarebbe stato il mio primo bacio ma il terzo,o forse,anche il quarto,chi lo sa,non avrei gli attacchi di panico quando qualcuno mi tocca,non avrei gli incubi, le cicatrici bianche sul corpo e i problemi comportamentali,non avrei questo dolore allo stomaco tutte le volte che ti penso.

Se ci fossi stata tu non avrei fatto l'incidente sulla moto,che mi ha costretta a stare su una fottuta sedia a rotelle per 9 mesi. All'inizio pensavano che non avrei più camminato,ma avevo troppa paura, non volevo perdere anche le mie gambe.

Appena la ferita dell'operazione si è sanata,mi sono data da fare con le fisioterapie,e anche a casa ,nonostante il dolore,provavo ad alzarmi. È stata la seconda volta che ho visto papá piangere,Blaire.

Quando caddi a terra dopo l'impatto mi vide un ragazzo che era al bar,che ha chiamato l'ambulanza che a sua volta ha chiamato i miei genitori.

Non sapevano come muovermi da li,avevano paura di danneggiare qualcosa,non ricordo di preciso le parole che hanno usato,mi avevano data per morta,anche io credevo di stare per morire, sorrisi amara,o almeno l'ho pensato,alla fine se non mi avevano ucciso quei bastardi,mi ero uccisa da sola.

Ma poi ce l'ho fatta,dopo le urla,il mio odio verso tutti,il mio rifiutò verso chi voleva aiutarmi,volevo fare tutto da sola,ho fatto i primi passi da sola,non volevo mi mantenessero come una bambina intenta nel fare i primi passi. Potevo farcela. Sono caduta,si,si sono strappati spesso i punti,ma io la mia liberta la volevo,e la mia liberta consiste nel poter correre sulle mie gambe,come ho sempre fatto.

Trasalisco appena vedo mio padre di fronte a me.

«dany ha appena cucinato qualcosa,dovresti mangiare» mi consiglia. Annuisco d'accordo con lui,in effetti ho un leggero languorino.

Mi dirigo a passo svelto in cucina e non vedendo Dany mangio da sola.
In questo momento avrei voluto che lei fosse qui, almeno avrei distolto i pensieri da Josh per qualche minuto. Dany,Se pur in silenzio,mi ha sempre un po capita, capiva quando era il momento di dirmi qualcosa e quando era meglio lasciarmi in pace. Come s e avessi una confidente in casa,una seconda mamma. Non ricordo un momento in cui lei e Jack non siano stati in questa casa.

Mentre mastico sento il telefono squillare,lo pesco dalla borsa e appena vedo il numero di Crystal mi preoccupo.

«pronto,Crystal tutto bene?»

«Ciao Natasha,sono Danielle,scusami se ti chiamo ma vorrei chiederti un favore»il suo tono di voce risulta quasi strano,ma non ci faccio caso.

«oh...va bene»dico titubante...spero non riguardi Josh.

«Zoe vorrebbe davvero vederti,mi chiede di te da giorni..oggi pomeriggio potresti passare? Anche solo per pochi minuti» effettivamente,non mi dispiace la compagnia di Zoe,nonostante la tenera età,è più matura di molte ragazze della mia scuola.

Eppure,ho notato quanto Danielle,in modo per niente fastidioso,sappia bene o male,le cose che succedono ai suoi figli e non sono tanto sicura che mi voglia a casa sua per fare compagnia a Zoe.

«allora verrò oggi pomeriggio»manda un urletto eccitata e questo non può che confermare le mie teorie.

Passo il resto del pomeriggio a studiare,provando a non pensare ai miei problemi e mi chiedo quanto tutto fosse più semplice a Londra.

Solo io e il mio dolore che mi squarciava la pelle.

Indosso un Jeans morbido e una maglietta a maniche corte per poi aggiungere un cardigan.

Legò i capelli in uno chignon disordinato,alcune ciocche cadono ai lati del viso,ma poco importa.

Prendo il telefono e le chiavi della macchina ed esco.

Il viaggio lo percorro nel silenzio più totale,non accendo nemmeno la radio,cosa che,per compagnia,solitamente faccio.

Arrivo davanti casa Fould con un cipiglio Sul viso,spero che Josh sia agli allenamenti, non ho voglia di vederlo. Non capisco più un cazzo.

Come se solitamente tu capissi qualcosa...

Zitta diamine! Busso alle porta e viene ad aprire Danielle con un sorriso stampato sul volto. Mi abbraccia come se il giorno prima non l'abbia vista in lacrime,come se non mi vedesse da anni,come se tutto andasse bene. Invidio la sua forza.

«grazie per l'invito» neanche il tempo di dirlo che una piccola peste mi salta in braccio.

«Zoe,sta attenta!» la rimprovera preoccupata e la guardo con comprensione.

Rivolgo il mio sguardo a Zoe che mi guarda adorante e mi chiedo cos'ho fatto per meritarmi il suo bene. Le sorrido sincera, mi era mancata.

Senza dire niente mi trascina,letteralmente,nella sua stanza.

«hai appeso anche questo?» carezzo il disegno della principessa che le disegnai un po di tempo prima,protetto da uno strato sottile di vetro,e mi sento parte di qualcosa,anche se poco,parte di qualcosa di vero e innocente.

Mi siedo accanto a lei sul pavimento.

«mi sei mancata,avevi detto che giocavi con me e non l'hai fatto» spezza il silenzio con tono di rimprovero e mi volto a fissarla.

«anche tu piccola Zoe,non sono potuta passare prima»

«ora che lo sai....giocherai ancora con me?» chiede con voce tremante.

Sgrano gli occhi «perchè non dovrei? sei speciale Zoe, tutti abbiamo dei problemi, ma l'importante è saperli affrontare,non lasciare che ti distruggano,mai»

«non posso fare niente» ammette sconfitta torturandosi le dita delle manine.

«Zoe guardami» mi posizionò davanti ai suoi occhi «faro qualsiasi cosa mi è in potere di fare per farti stare bene,qualsiasi cosa,anche l'impossibile,ma sarai felice,hai la mia parola»

Mi guarda dura «lo dite tutti »

«fidati di me Zoe,ti aiuterò» mi stupisco ancora una volta per la maturità che dimostra nonostante l'età,è impressionante.

La voce di Danielle che urla di sotto ci interrompe «Josh,Kyle,dove siete stati?» e quasi mi sento di svenire.

Josh.Kyle. Josh ha due fratelli...uno di 29 anni e un altro di...16!

Come ho fatto a non pensarci,ora che ci penso si somigliano anche tanto. Porca puttana! Non ci credo.

Prendo velocemente il telefono e saluto Zoe in fretta,mi dispiace lasciarla cosi,ma devo andarmene subito.

Faro qualsiasi cosa per farti essere felice...hai la mia parola...e poi scappi! Non ho parole per te

Scendo velocemente le scale,devo attraversare il salotto per uscire e...ovviamente sono in salotto.

Senza pensarci troppo faccio capolinea nella stanza e sento tre paia d'occhi puntati su di me.

Alzo lo sguardo titubante e Kyle sembra sbiancare,Josh mi fissa stranito,squadrandomi da capo a piedi senza pudore mentre Daniele sorride soddisfatta.

«Natasha, già vai via? Vorrei presentarti mio figlio Kyle» e ora capisco tutto,ogni cosa,tutto sembra incastrarsi alla perfezione.

Saetto lo sguardo sui due fratelli e non so davvero cosa dire.

«devo andare..ho delle cose da fare» balbetto imbarazzata. Kyle mi guarda in modo strano,ha conosciuto solo la parte sicura di me,quella sfrontata e arrogante,con il casco calcato in testa e ora probabilmente mi ha presa per un alieno.

«allora piacere di conoscerti,Natasha» rompe il silenzio Kyle,calcando il mio nome e stringendomi la mano.

«piacere» non credo di essere mai stata cosi in imbarazzo in tutta la mia vita.

Josh saetta lo sguardo tra di noi, come se stesse riflettendo su qualcosa.

Chissà come la prenderebbe se sapesse che accompagno suo fratello a fare corse clandestine. Non credo bene. Ma alla fine non faccio nulla di male,gli impedisco sempre di fare stronzate e poi non sapevo fosse un membro della famiglia Fould.

Josh,dopo avermi lanciato un ultimo sguardo, va verso le scale e Daniele torna in cucina,cosi rimango sola con Kyle.

«piccolo il mondo eh?»ghigna sfrontato.

«ma che diamine...tu sei il fratello di Josh,perché non me lo hai detto?»mi irrito sbattendo i piedi per terra.

Si mette subito sulla difensiva «non sapevo neanche fossi un'amica di Josh,andate a letto insieme? Me lo avresti potuto dire prima» ammicca maliziosamente e mi trattebgo dal tirargli uno schiaffo.

«no,non vado a letto con tuo fratello,ha già abbastanza puttane intorno non credi?» sorrido adesso io «siete identici» sembra colpito ma ritorna di nuovo indifferente.

«sei la figlia di Ron Sunders vero? Mio padre non ha fatto che parlare di voi per un'intera settimana» cambia velocemente discorso.

Annuisco.

«e allora dobbiamo presentarci per bene,iniziamo da capo»mi tende la mano. «piacere,Kyle Fould»

💋💋💋💋💋💋
Ciao a tutti?

Ecco il nuovo capitolo,finalmente Natasha capisce chi è davvero Kyle...o forse no?

Scusate l'immenso ritardo ma ho veramente poco tempo per scrivere,al prossimo capitolo!!

-kiss💋

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