•Capitolo 21•
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Capitolo 21
Apro lentamente le palpebre,che sento ancora troppo pesanti.
Schiudo un po gli occhi,il tanto per mettere a fuoco una parete blu cobalto.Ma camera mia non è blu cobalto
Alzo di scatto il busto,ma prima di poter riaprire gli occhi stringo le palpebre per il mal di testa
«ma dove sono?»neanche il tempo di dirlo che esce Josh dal bagno con un'asciugamano in vita.
Osservo i capelli gocciolanti,che grondano sul petto scolpito
Gli lancio un cuscino coprendomi gli occhi.«ma copriti cazzo!»non tolgo le mani e sento solo la sua risata echeggiare per la stanza. Ho voglia di togliere le mani ma poi si monterebbe più di quanto già sia.
«pensavo che a questa visione saresti crollata»il solito ghigno impresso sulle labbra mi far venir voglia di lanciargli qualcos'altro«ben svegliata»
«ma cosa ci faccio qui?»biascico con la voce impastata dal sonno, sbadigliando.
Friziona i capelli con le mani«ehm...»si gratta la nuca
Strano gli occhi«abbiamo scopato?»urlo impaurita dalla risposta.
Mi tappa la bocca«no no,non abbiamo fatto niente»mi rassicura«c'è mia madre giu»mi avverte ridendo.
Mi Tingo di rosso sperando che la signora Fould non mi abbia sentita.
«mi rispondi?»chiedo troppo confusa
«hai iniziato a chiedere scusa,tremavi e io non sapevo cosa fare,ti sei accasciata per terra e »si gratta la nuca imbarazzato «poi ti sei addormentata ed ho pensato che portati a casa non fosse una buona idea»torturo il labbro inferiore
«hai detto qualcosa ai miei genitori?»scuote il capo e sospiro di sollievo
«stai bene?»chiede in un sussurro
«credo di si»ammetto,anche se il vorticare di pensieri non è cessato.
Josh,ancora vicino a me,mi rivolge un sorriso flebile,visto troppe volte nella mia vita.
«non provare pena Josh,fa schifo»butto il capo indietro,ispirando profondamente« tremendamente schifo»specifico.
«non provo pena per te Natasha»mi rassicura.Annuisco poco convinta.
«Shasha»una testolina ramata corre verso di me
«Zoe!»tuona«non correre!»l'ammonisce.Zoe arresta la sua allegria camminando lentamente verso di me con lo sguardo basso.Mi alzo andando le in contro,e in tralice vedo Josh guardarla...frustrato.
«ciao Zoe»le carezzo una guancia paffuta«hai visto che alla fine sono tornata?»mi sorride gettandomi le braccia al collo.
«vieni a vedere»prende la mia mano con la sua,decisamente più piccola,conducendomi in una stanza tappezzata di rosa.
Indica una delle mura e noto subito il disegno del mio occhio appeso al muro e il suo sguardo adorante che lo ammira
«oh,sono molto contenta Zoe»le dico sorridendole.Ricambia subito.
«vuoi mangiare con me?»i miei occhi si illuminano all'istante
«Zoe non dovevi dirlo.Ora diventerà la tua ombra»Josh poggiato sullo stipite della porta,si prende gioco di me mentre Zoe si tortura le mani sorridendomi.
«ma sta zitto»lo liquido velocemente ridendo.
«accetto il tuo invito»passo davanti a Josh «andiamo»Zoe cammina lentamente vicino a me e come al mio solito salto gli ultimi tre scalini
«fallo anche tu Zoe»la invito eccitata
Una luce mai vista prima le passa negli occhi,ma si spegne all'istante e con il capo chino scende gli ultimi gradini
«non posso»spiega soltanto in un sussurro
«perchè?»oso chiedere,sapendo che non sono affari miei
«non può e basta»Josh fa capolinea in cucina «ma tra un po potrà anche lei vero?»Zoe annuisce,come per fargli un favore. Un silenzio abbastanza imbarazzante avvolge la stanza
«prendo la nutella?»chiedo a Zoe che annuisce indicando mi il mobile.
Guardo il mobile,decisamente troppo alto per me.
Josh è concentrato sul telefono.Lentamente mi arrampico e mi sento tipo una scalatrice professionista.
«cosa diamine stai facendo?»la voce imponente di Josh mi fa sbandare e per poco non cado.
Segue la sua risata che fa sorridere anche Zoe.
«non ci arrivo!»protesto incrociando le braccia.
«potevi semplicemente chiedere no?»dice ovvio
«mi avresti presa in giro come al solito»scendo dalla sedia e la rimetto al proprio posto.
Flette un braccio e prende Il barattorolo facilmente. Essendo costantemente a maniche corte,posso osservare il braccio grosso muoversi ma distolgo subito lo sguardo.
«lo faro comunque,nana malefica»sbuffo contrariata a quel soprannome,anzi insulto,fastidioso.
«Shasha ho fame»urla Zoe di soppiato.Sto per dirle che mi chiamo Natasha ma scuoto il capo sorridendole.
«anche io!»afferro il barattolo dalle mani di Josh e prendo del pane.
Apro un cassetto a caso,come se fosso a casa mia e prendo un coltello.
«ferma!»Josh mi toglie il coltello dalle mani come se avessi commesso un reato
«ehy,dammi quel coltello,dobbiamo sfamarci»spiego confusa
«tu con un coltello,con mia sorella?»allude spaventato scuotendo il capo
«oh avanti,non sono un'incapace!»mi sbraccio contrariata.
Mi lancia un'occhiata e poi prepara dei panini."Dei" perche per me ne ha fatti di più,a sua detta "se ne avesse fatto uno mi sarei mangiata sua sorella". Ma che esagerazione!
«Zoe,come fai a vivere con una persona simile?»indico Josh che mi guarda burbero.«immaggino sia complicato»annuisce divertita e Josh rotea gli occhi «oh ma tranquilla Zoe, non sono tuo fratello»sbuffa ironicamente
«disegni per me?»chiede sbattendo le ciglia dolcemente.Annuisco pulendomi e pulendo gli angoli della bocca di Zoe.
Mi porta dei fogli e svariati colori sulla tavola
«cosa vuoi che ti disegni?»picchietto la matita sul foglio.
«una principessa!»saltella felice
«come la vuoi?bionda? Castana?Rossa?»mi porge il colore nero e poi carezza i miei capelli.
Disegno la sagome addossando le un vestito con un'ampia gonna.Immagino che siano cosi.
«la voglio come te»sussurra avvicinandosi
Annuisco volendole chiedere perche mi USA come soggetto dei suoi disegni,ma sto zitta e proseguo.
Vorrei dirle che non somiglio neanche vagamente ad una principessa ma non le dico neanche questo
«il vestito come lo vuoi?»
«blu»dice subito
Accenno un mezzo sorriso e finisco di disegnare il busto e il viso,per poi finire la gonna vaporosa.
Coloro i lunghi capelli neri,e la corona poggiata sulla testa.Le labbra rosse e gli occhi blu.
Le maniche del vestito in tulle e il busto aderente per poi aprirsi in una gonna che mischia blu e azzurro.Le scarpette di cristallo proprio come Cenerentola e mi compiaccio dello sguardo adorante di Zoe quando glielo porgo.
«Josh lo appendi come hai fatto con l'altro?»incollo lo sguardo al suo mentre lui annuisce fissandomi.
«be..io vado»mi gratto la testa«grazie Josh,ci vediamo domani»poco convinto annuisce.
«vuoi che ti accompagni?»mi chiede mentre Abbasso la maniglia
Scuoto il capo in senso di diniego «non voglio che rimani Zoe da sola»mi chiudo la porta alle spalle.
Mi tocco il viso,bollente come il resto del corpo,quando quei due carboni si incollano a me e sembrano trascinarmi verso di lui.
Il cielo,colorato da mille sfumature inizia a dar spazio ad uno spicchio di luna.
Resto qualche secondo a fissarlo,ma niente.Nessuna stella brilla più delle altre.
Avevi detto che saresti stata la mia stella. e ora dimmi,in mezzo a queste infinite luci flebili dove sei?Tu che brillavi più di tutti,ti sei spenta sotto un cielo stellato..
«credi davvero che ti avrei fatta tornare da sola a casa?»mi volto verso Josh,posato sullo stipite della porta.
«non importa..»mi interrompe«Zoe rimarrà con Travis»annuncia come se bastasse questo a portarmi vicino a lui.
«posso tornare anche da sola»
«è buio»prova a convincermi
«me la so cavare»dico solo,scostando una ciocca di capelli da davanti al viso.
«Natasha,è solo un passaggio, voglio assicurarmi che tu torni sana e salva a casa,ti va bene cosi?»è un modo contorto di preoccuparsi per me?
«come vuoi»entro nella macchina e lui mi affianca accendendo il motore.
Lui non parla.Io non parlo.Cosi trascorrono i restanti minuti che mi portano a casa mia e devo ammettere che ho fatto bene a farmi accompagnare visto il buio.
«a cosa pensi?»guardo fuori dal finestrino e non scosto lo sguardo
«a niente»sentetizio in fretta
Annuisce con un cupiglio fin quando non siamo davanti al cancello di casa.
Apro il cancello con il telecomando e percorriamo il vialetto che ci porta a casa.
«grazie allora»apro lo sportello per scendere
«non mi dai nemmeno un bacino?»ed eccolo il ghigno fastidioso che prende possesso del viso
«lascio quest'onore alla tipa che ti farai stasera»mi guarda sbigottito e cammino velocemente verso la porta.
«e se la tipa sarai tu?»urla di rimando.
Scoppio a ridere per la stupida idea che ha sfiorato la sua mente«non lo sarò tranquillo»lo liquido con la mano.
«lo sarai»dice convinto «l'importante è crederci»entro in casa e mi chiudo la porta alle spalle.sento il cuore sbattere contro la gabbia toracica e il sangue scorrere più velocemente nelle vene.
La testa pulsa di pensieri che devo mettere a freno,che non possono uscire.Tornare qui è stato un'errore.
Il telefono inizia a ronzare nella tasca.
«pronto?»il numero è sconosciuto
«vieni a correre Nat»non ho neanche il tempo di dirgli di non chiamarmi Nat che riattacca.
Non posso uscire ora,Dany mi ha già vista. Dannato Kyle e la sua strafottenza.
Prendo le chiavi e infilo il giubbino di pelle senza neanche pensarci.Dany mi chiama ma l'unico suono che voglio sentire è quello della mia moto che squarcia queste strade mentre mi immettono nella periferia.
Urla provengono dal famoso 'circuito' e basta poco per capire cosa sta succedendo
«vado via»sussurro a me stessa.
Riaccendono il motore ed esco dal vicolo ma una moto che riconosco mi blocca il passaggio
«dove pensi di andare?Vieni con me»Kyle mi si para di fronte
Scuoto il capo«forse non sono stata chiara:io non corro in quella maniera»preciso
«vieni e basta,voglio solo farti conoscere il mio mondo »mi porge la mano per invitarmi
«è un mondo di merda»gli ricordo
«lo so»ride«ma il tuo non sembra migliore»scatto con la testa indietro
«che ne sai di me?»ringhio
«niete,assolutamente niente.Ma non sembri messa meglio di me,tutto qui.Hai gli occhi di chi ha vissuto troppo»rimango per un attimo a fissare le mani strette sul manubrio e mi maledico per essere cosi trasparente.
Senza fiatare faccio ruggire il motore e vado verso quelle urla che si fanno sempre più intense man mano che mi avvicino.
Le moto in pista si snodano fra ostacoli vari e sgommano tra barili posizionati appositamente.Dietro le sbarre tantissime persone che danno soldi ad un tizio incappucciato che passa.
Ho sempre letto nei libri cose del genere,ma avere la scena di fronte è tutta altra cosa.Niente a che vedere con il profumo di un bel libro.
Sfilo il casco per respirare meglio e osservare lo spazio circostante.Scuoto la testa per aggiustare i capelli e mi guardo intorno per recepire altri dettagli.
«porca puttana!»urla Kyle«seguimi!»scatta velocemente verso un muro abbastanza alto e intravedo l'insegna di un bar che prima non avevo mai notato.
«Bet!»una ragazza dai capelli color cenere è seduta su un tavolino circondata da due ragazzi.
Appena sente la voce di Kyle spalanca gli occhi di un azzurro limpido e la bocca prende la forma di un perfetta O.
«che cazzo ci fai qui?»la tira bruscamente per un braccio indicando i due. Sobbalzo restando con gli occhi incollati a quella stretta.
«lasciami Kyle»protesta strattonandosi «faccio quello che voglio»si libera massaggiandosi il braccio rosso.
«quindi hai intenzione di fare la puttana con ogni ragazzo che passa»i suoi occhi si coprono di un velo lucido,a quell'allusione
«pensi questo di me?»chiede con la voce spezzata dalle stille pronte a solcarle le guance
«no,ma tu eri li con quei due.. Sai cosa ti avrebbero fatto?»le urla in faccia,fregandosene delle lacrime che le rigano le guance.
«avevo tutto sotto controllo,li avrei fermati»Kyle ride istericamente
«certo li avresti fermati!Ti saresti messa contro quei due e l'avrebbero fatto con o senza il tuo consenso»si tira le punte dei capelli.
«ti avrebbe cambiato qualcosa?»urla di rimando lei
«non deve toccarti nessuno»guarda ogni persona li presente«Bettany James ha scritto il mio nome sul culo»urla ai presenti
«non puoi fare cosi,Kyle!»punta i palmi sul petto e lo spinge«io non sono di nessuno,tantomeno puoi evitare che io stia con un ragazzo,non puoi più »sussurra le ultime parole come se le facesse male pronunciarle
«cosa stai blaterando ?»le si avvicina
«basta Kyle»si pulisce gli occhi«io non ci riesco più.Sono stanca,davvero.Com'è possibile che ogni sera devo venire in un locale a prenderti,perche sei ubriaco perso e trovati con la lingua in gola ad una ragazza?»urla mentre nuove lacrime solcano il viso dai dolci lineamenti«ero ubriaco.Me lo dici sempre »guarda il cielo
Lui prova a parlare ma viene di nuovo interrotto«non me lo merito tutto questo!»urla con la voce spezzata.
Decido di andarmene,non voglio farmi gli affari loro
Mi siedo sulla mia moto dall'altra parte del muro e guardo il cielo.Neanche oggi una stella,come ieri,l'altro ieri e sempre.Nessuna luce speciale.
Accendo una sigaretta e la tengo tra le dita.
Sento lo scricchiolare del tabacco che si brucia e rimango a guardarla finché non si consuma tutta.
«e quindi hai iniziato a fumare?»mi sfida
«pensa alla tua fidanzata,coglione»ringhio
«non è la mia fidanzata »si accende una sigaretta
«doppiamente coglione» sussurro
«nessuna donna potrà mai superare l'amore che provo per l'adrenalina» punto lo sguardo al cielo nuvoloso.
«l'adrenalina dura poco,Kyle,l'amore dovrebbe essere per sempre»spiego.
«Bet mi fa impazzire»confessa«ma non me la merito»punta gli occhi al cielo calciando il niente. Un nube di polvere si alza.
«è partito tutto per caso,la incontrai a scuola che correva con i libro in mano perche era in ritardo»guarda un punto indefinito come se stesse vivendo la scena«l'ho fermata,mi piaceva,non avevo mai visto una ragazza cosi innocente e bella,un angelo»sussurra«volevo attaccare bottone,mi conoscono tutti a scuola e pensavo che questo bastasse a farle crollare ai miei piedi,ed è cosi»urla torturandosi il ciuffo ramato«lei non mi ha neanche guardato in faccia, mi ha semplicemente liquidato con un "levati di mezzo,devo andare a lezione»sorride di sbieco«sai quante ragazze pagherebbero per essere guardate da me?»
«calma il tuo ego mister sexsymbol»lo ammonisco.Continua senza ascoltarmi
«quel giorno sono andata a prenderla a lezione chiedendole se ora avesse tempo per me.Arrossi subito,da capo a piedi.Annui solamente,avvisandomi di avere solo un'ora di tempo.La portai via da li subito»trema con la voce
«la portai a mare,perché i suoi occhi mi ricordano il colore limpido dell'acqua»si passa una mano tra il ciuffo«non provó a baciarmi,tantomeno ad avvicinarsi a me,come tutte le ragazze con cui esco. In quel momento mi sono sentito un'adolescente alle prime armi. Non sapevo cosa fare»sbuffa frustrato
«appena le ho sfiorato la mano si è immobilizzata,e mi ha rivolto uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto»il secondo mozzicone cade a terra ed una nuova sigaretta si fa spazio tra le labbra carnose.
«ma non riesco a tenermela stretta.L'hai vista? È la ragazza perfetta,studia,ha progetti per il futuro e tante aspettative dalla sua vita.E io?Sono solo un casino dal quale non riesco a tirarmi fuori e se me la prendo la tiro giù con me»vorrei urlargli che lo capisco,che quella sensazione la provo anche io,quella di far annegare qualcuno con me,pero mi limito ad annuire.
«lascia decidere a lei se tu vai bene»dico dopo svariati secondi di silenzio
«si fara male»contesta
«non mi pare che ora stia meglio»indico la ragazza rannicchiata a qualche decina di metri da noi
«le passerà»toglie lo sguardo da lei,sapendo che se la guardasse ancora correrebbe a gambe levate
«il dolore non passa Kyle, è come una malattia che sbuca all'improvviso.Puoi scordartene per un po',ma dentro rimane sempre»do voce ai miei pensieri che si affollano troppo nella mente per rimanere chiusi.E glielo dico che questo dolore che mi consuma mi ricorda sempre quanto il destino sia ingiusto con alcune persone.
«fa più male lei che il resto»confessa
«e allora prenditela Kyle,o ci penserà qualcun'altro.Stando insieme vi fate male,ma evitandovi la situazione peggiora.Goditi il tempk dove non vi farete male.Anche un solo respiro»
«da quando sei cosi romantica Nat?»
«non chiamarmi Nat,sia chiaro.Sono Natasha.E poi non sono romantica,sono realista»ringhio
«mi sento preso per il culo quando sto con te »gesticola provando a spiegarsi«mi parli tanto,ma quando torno a casa mi accorgo che alla fine non hai detto niente che mi porti a conoscerti»distolgo lo sguardo chiudendo per una manciata di secondi le palpebre
«devi correre?»svio l'argomento.Da un'occhiata veloce all'orologio da polso.
«corri con me»supplica osservando il circuito
«scordatelo.Devi smetterla anche tu»indietreggio rifiutando la proposta«ci vuoi proprio affogare nella merda eh?»
«se corri con me smetto»si impunta ghignando
«non riusciresti mai a smettere cosi velocemente,lo sappiamo tutti e due»indico prima lui e poi me.
«avanti è solo una corsa,sei fifona?»mi provoca
«no,se mi piace correre,corro da sola.Buonanotte Kyle, me ne vado»sbotto infastidita posizionandomi sul sellino
Saetta lo sguardo da me alla ragazza ancora rannicchiata per terra lontana da noi,al circuito e poi a me.
«fanculo Nat»ghigno,quando sale sulla moto.Non lo riprendo per avermi chiamata Nat perche almeno non ha corso e mentalmente mi batto il cinque per essere cosi persuasiva. Brava Natasha 1-0 per me!
«aspetta»corre verso il muro parallelo a questo accasciandosi di fronte alla ragazza seduta per terra.
Non comprendo ciò che si dicono,ma lei sembra piuttosto arrabbiata mentre lui sbuffa.È un attimo che Kyle se la carica in braccio mentre lei si dimena urlando.Un sorriso sorge spontaneo sul volto quando mi vedo in quella situazione.Scuoto il capo per scacciare i pensieri.Si accavallano troppo e diventa solo un vorticare confuso di idee disconnesse.
Una volta scesa dalle spalle larghe di Kyle lo fulmina con lo sguardo e poi pulisce, per quanto può ,con le mani,il jeans chiaro.
Il mascara colato sulle guance è segno della bastardaggine del moro che la guarda in tralice.
«sali»le indica la moto e lei sale senza protestare.
Stringo le gambe intorno alla carrozzeria appena il ruggito della moto mi strappa il suolo da sotto i piedi.Abbasso la visiera del casco e con un giro del polso,scatto in avanti per immettermi nelle strade principali di Manhattan.Kyle mi affianca e il corpo esile della ragazza è ancorato all'estremità della moto
«attaccati a me Bet o cadi giù!»urla lui prima di accelerare.L'avrà fatto apposta,mi dico,stupido ego maschile.
Lei cinge subito la vita del ragazzo che,mi gioco tutto, stará ghignando soddisfatto,sotto la visiera scura del casco
Accelero ancora per superarlo e una volta avanti a lui,faccio lo slalom per lasciarmi dietro solo polvere.
L'unico rumore che sento è quello del vento che sferza la moto mentre brividi di pura adrenalina mi attraversano.Possibile che questa moto mi faccia stare meglio di quanto possa fare una persona?
Kyle mi sta dietro fino casa e davanti al vialetto gli faccio un cenno del capo a mo di sauto mentre Bet sventola le dita imbarazzata.
Maledico il karma quando noto la macchina dei miei nel vialetto e le luci del salone ancora accese. Mi sembra inutile adesso spegnere la moto ed entrare a piedi,sicuramente mi avranno già vista e mi aspetta una delle più grandi sgridate di tutta la mia vita.
E infatti le espressioni corrucciate dei miei genitori anticipano l'imminente litigio.
«dove sei stata?»la voce rauca di mio padre risulta più come una minaccia che un'innocente domanda.
«ero in giro»rispondo vaga,appendendo il chiodo di pelle su'appendipanni
«Pensi che questa risposta sia valida?»
«è pur sempre una risposta »abbozzo un sorriso sghembo per irritarlo
«smettila di rispondere cosi,è irritante»si trattiene dall'urlare
«perche esci ancora con quella dannata moto?»la voce di mia madre esce in un urlo stridulo «l'avevo detto che dovevi disfartene Ron»lo rimprovera.
Tiro un lungo respiro,per trattenere le parole che supplicano di uscire.
«non ci vedo nulla di strano,mi pare che io sia qui,quindi non è successo niente»rispondo con il tono più calmo che posso.
Non lo vogliono capire,che,alle volte sembrano troppo ossessivi e mi sento soffocata dall'obbligo di accontentarli.
«non centra ora!Come riesci a far finta di niente?»si impunta mio padre«devo ricordati cos'è successo o te lo ricordi?»mi provoca
«davvero stiamo litigando perche mi sono fatta un giro in moto?»chiedo sconcertata dall'esagerazione che assumono.
«di notte»precisa mia madre«senza sapere dove e con chi»conclude mio padre.
«ero per le strade principali,da sola»rimarco.
«tu non prenderai più quel veicolo» sentetizia mio padre come se questo bastasse a risolvere il problema
«cosa?Ma scherzate?»mi sbraccio infuriata.A saperlo non sarei mai uscita.
«neanche un po»dicono all'unisono.
«tanto quello che voglio io passa in secondo piano vero?»ringhio«si fa solo quello che si deve,mai quello che si vuole» e assottiglio lo sguardo.
«stavi rischiando la vita quel pomeriggio,e non commettero lo stesso errore due volte»il senso di colpa invade la voce di mio padre.
Corri.Corri e basta.La bella giornata fa da sfondo alla corsa senza limiti nella quale mi spingo.Senza fermarsi.Un nube di polvere si innalza al mio passaggio e l'adrenalina prende possesso del corpo
Più accelero,più forte colpisce il vento,ma il dolore è superfluo in questo momento. Ora.Che qualcosa più grande di me è venuto fuori.
Avrebbe senso fermarsi a pensare se solo parlarne con me stessa fa male?E queste due ruote che girano velocemente sull'asfalto che stride sono tutto quello che voglio ora,il resto rimane dietro,tutto rimane dietro.
Ma neanche questa corsa disperata riesce ad alleviare il dolore al petto che pulsa sempre più forte.
Una macchina sbuca da un vicolo.Premo sui freni,ma vado troppo veloce.Il tonfo sordo dell'impatto della ruota della mia amata moto contro il cerchione del SUV è l'ultimo rumore che sento prima che vengo catapultata ad una decina di metri distante,cado assumendo una posizione innaturale e per la seconda volta,il nero mi avvolge,Ma stavolta sul serio.
💋💋💋💋💋
Ecco il capitolo 21!!
Ho deciso di annullare i giorni di aggiornamento come avevo anticipato per gli svariati impegni.Il capitolo è più lungo ma anche molto intenso.Conosciamo di più Kyle e Bettany.Teneteli sempre presenti come ogni personaggio.Ve lo ricorderò per tutti i capitoli perche non dovete davvero sottovalutare nessuno.Non c'è neanche un personaggio messo a casaccio,ognuno di loro è nella storia per un fine.
Ma la ship??commentate per la migliore
I NASH
I FUNDERS
I NOSH
Lasciate 🌟🌟🌟 e al prossimo capitolo!
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