Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

•Capitolo 13•

Casa Fould.

"Sei un cretino Josh,non ti coprirò anche stavolta" Crystal sbotta contro di me.

Oggi è il giorno della cena,mio padre è abbastanza agitato e anche io,sara una cena abbastanza importante per l'azienda

Il vero problema è che ieri sono andato ad una festa e mi fa male la testa per la sbronza,e mio padre non deve assolutamente saperlo.

"Lo so Crystal,il tempo che mi faccio una doccia e mi riprendo"la prego,ancora seduto sul letto,dato il forte mal di testa.

Crystal mi guarda con le mani sui fianchi,poi scuote il capo ed esce dalla stanza

" solo per poco!"urla da fuori la porta

Sorrido e vado nel bagno per farmi una doccia,mi sbarazzo dei vestiti lasciandoli cadere al suolo.

Mi lascio crogiolare dal calore dell'acqua per calmare almeno un po il mal di testa.

Avvolgo un asciugamano in vita e torno in camera ancora gocciolante.

I capelli bagnati si attaccano alla fronte mentre le goccie percorrono il mio fisico tonico.

Finisco di asciugarmi e indosso la camicia bianca e il pantalone nero.

Fono i capelli e invece di spettinarli con le mani come sempre, li tiro indietro con del gel.

"Josh tra poco partiamo scendi!" mia madre urla agitata dal piano di sotto

Mi avvio per le scale abbottonando la camicia.

Ed eccola qui,Daniele Oward,ovvero mia madre,avvolta in un vestito turchese di seta,che corre qua e la come una pazza.

"Josh" urla spaventata

Mi guardo attorno saettando lo sguardo ovunque

"Metti la giacca!" mi arriva una giacca nera in faccia e sbuffando la metto.

Si avvicina aggiustandomi il colletto e sorride dolce

"Sei bellissimo figliolo" annuisco imbarazzato e ci avviamo in macchina

"Ci sara anche una ragazza e un ragazzo,figli di soci,potresti conoscerli" si gira speranzosa verso di me,mentre mio padre resta muto e parte

"Già" dico poco convinto.

Guardo fuori il finestrino,Manhattan passarmi velocemente davanti.

Non mi stupisco quando noto che il ristorante è uno dei più lussuosi della città, certo non mi sarei potuto aspettare una semplice pizzeria.

Entriamo e dopo aver detto i nomi il signore sulla porta ci da il numero del tavolo

Le uniche persone che ci sono sono tre ma immagino che il resto debba arrivare

Infatti come arriviamo ci avvisano"Ron arriverà tra poco"mio padre annuisce e inizia a dialogare con il ragazzo e l'uomo che suppongo sia il padre.

"Mio figlio è appassionato dell'arte ma comunque prenderà l'azienda di famiglia" il ragazzo sembra poco convinto ma rivolge un sorriso di cortesia al padre.

"Ah eccolo Ron,finalmente!" mi giro e quasi inciampo sui miei piedi,quando vedo la signora Tomson a braccetto con Natasha.

Natasha!È avvolta da un vestito nero aderente che le arriva quasi al ginocchio,mette in Mostra la sua vita sottile,e la scollatura non è per niente profonda

I capelli sono perfettamente piastrati e le arrivano quasi al sedere,cammina poco decisa sui tacchi e come al solito non ha trucco,tranne per le ciglia allungate,penso,grazie a qualche trucco.

Quando incontra il mio sguardo mi guarda stralunata

"Scusate il ritardo ma abbiamo avuto un imprevisto" i due guardano male Natasha e lei sorride innocente.Immagino non si sia voluta mettere il vestito e l'abbiano obbligata.

Si siede e il ragazzo non smette di fissarla,ho una strana voglia di cavargli gli occhi

"Piacere Mason Crawford" la mano stringe quella di Natasha che è un po titubante.

"Natasha Saunders"lui le sorride cordiale ma Natasha non ricambia distogliendo lo sguardo.

La sua pelle pallida incornicia il vestito nero, i capelli e le sue labbra rosse

"Piacere"mia madre porge la mano a Natasha" Daniele Oward,sono la madre di Josh"

Natasha stringe la sua mano "già conosci Josh?" lei annuisce

"Purtroppo si" la guardo infastidito e mia madre scoppia a ridere

"Mio figlio è complicato lo capisco"

Natasha viene affiancata dal padre"vi assicuro che mia figlia è più complicata del dovuto"le poggia un gomito in testa e lei si imbroncia ancora di piu

"Gnoma!" urlo puntandole un dito contro.La faccia del padre diventa vagamente divertita,quell uomo incute timore,e la figlia non è da meno

"Sei uno scimmione senza cervello" esclama aggrottandosi

"Solo perche ti sei una nana da guardino non vuol dire che io sono troppo alto" ringhio avvicinandosi

"Chiamami un'altra volta nana da giardino e ti infilo la testa nel vaso" ringhia avvicinandosi.

Mia madre la guarda soddisfatta mentre il padre si sbatte una mano in fronte

"Natasha,sii più cortese" la avverte il padre

"Mi ha chiamata nana da giardino quest'imbecille" mi indica "cosa avrei dovuto fare?Invitarlo a casa a giocare con le bambole?" a quanto pare il sarcasmo non piace neanche a suo padre che scuote il capo arreso

"Andiamo a sederci"ci sediamo tutti a tavola e osservo meglio il ristorante

All'entrata ci sono vari archi che portano nelle sale,dei grossi lampadari di cristallo illuminano le sale,la sala è piena di gente e poi guardo Natasha.

Se non fosse cosi..diversa, penserei di farmela come le altre.

Sta parlando con quel Mason e sembra piuttosto interessata.

Provo ad ascoltarli per capire cosa suscita tanto interesse in questo pesce lesso.

" vorrei aprire una galleria con tutti i miei quadri e i miei scatti"dice serio

"Penso sia bellissimo" dice adorante Natasha.Non sapevo le piacesse cosi tanto l'arte.

"Già" Natasha mi guarda stranita e poi scoppia a ridere.

Sorrido automaticamente e chiudo gli occhi

"...A volte chiudo gli occhi per imprimere nella mente le immagini che voglio ricordare..."

Mi ritrovo come un ebete ad occhi chiusi a meditare su quelle parole che disse nell'aula di informatica che le morirono in bocca appena si rese conto di aver detto tutto ad alta voce.

Voglio imprimere nella mente il suo sorriso,uno dei più belli che io abbia mai visto,e lo imprimo nella mente perchè è la seconda volta che la sento ridere.

"Allora,ho organizzato questa cena" inizia il padre di Natasha"perché quest'anno ci espanderemo in Cina,e mi servono dei soci per compiere al meglio questo obbiettivo"la serietà nella sua voce mi ricorda vagamente quella che usa sua figlia ogni tanto

"E per quale motivo dovrei accettare?" chiede mio padre alzando un sopracciglio

"Fuold,renderá anche a lei e la sua famiglia non solo a me" Il signor Sunders sembra titubante e Natasha osserva tutto senza espressione

"Non mi è indispensabile partecipare a questo suo obbiettivo" Natasha aggrottata le sopracciglia

"Scusami Josh" sussurra prima di alzarsi.Sbatte le mani sulla tavola e punta le sue pietre blu negli occhi di mio padre

"Senta,Signor Fould,questo sarebbe un grande passo anche per lei,e il fatto che mio padre abbia preso in considerazione lei per questo impiego dovrebbe solo farla felice,quindi smettiamola con questo patetico teatrino e risponda:o è si o è no"il respiro di Natasha è sostituito dal fiatone e i suoi occhi sono ridotti a due fessure mentre tutti la guardano perplessi

" pensi che debba accettare?"chiede mio padre pacato

Natasha si ricompone"penso di si"poi si rivolge ai genitori"vado al bagno"

Cammina spedita tra la sala nonostante i tacchi e tutti hanno lo sguardo incollato al suo corpo.

Automaticamente mi alzo e fulmino mio padre con gli occhi raggiungendola.

La trovo nel bagno con i tacchi in mano e non posso far a meno di ridere

"La tua uscita di scena ha avuto delle conseguenze?" chiedo tra le risate

"Scusami ma tuo padre mi ha fatta alterare" si massaggia i piedi doloranti

"Capisco,sono abituato" una nota di amarezza prende posto della mia voce.

"Non faro mai più un uscita di scena con dei tacchi, sarei potuta venire con le ciabatte" dice seria.Non controbbatto perche so che ne sarebbe stata capace.

Si piega davanti e me e i capelli quasi toccano terra.

Senza rendermene conto ho i suoi capelli neri tra le mani mentre lei mi guarda immobile

"Cosa stai facendo Josh?" balbetta senza guardarmi

"Per una volta lasciami stare Natasha" il suo nome mi muore in bocca e le sue guancie diventano rosse e noto le lentiggini che le ricoprono insieme al naso

Mi metto dietro di lei continuando a carezzarle i capelli.Poggio la testa sulla sua spalla e soffio sul suo collo,il suo corpo viene percorso da un brivido.

"Josh...non mi toccare" la sua voce tremante e le pupille dilatate la tradiscono.

Prova a divincolarsi ma la prendo per la vita e la stringo a me.

Accarezzo la pancia ricoperta dal tessuto elasticizzato del vestito.

A quel punto il suo corpo diventa . pezzo di legno e si stacca bruscamente da me

Per un attimo mi manca l'odore di frutti di bosco della sua pelle.

La vedo andare freneticamente avanti e indietro mentre si tira i capelli.

"No Josh!Non puoi toccarmi cosí!" continua il suo sfogo mentre il corpo prende a tremare come quel giorno in classe.

Si rannicchia su se stessa e dice parole disconnesse.

Provo ad avvicinarmi ma non me lo permette.

"Allontanati!" mi avvicino lentamente"Non mi toccare!"rimango fermo sul posto

Non voglio farti niente Natasha"continuo ad avvicinarmi

La sua pelle diventa più pallida di quanto già non sia e le sue labbra diventano livide

"Natasha!Cazzo ma cos'hai?"mi avvicino ancora e faccio la prima cosa che mi viene in mente:l'abbraccio.

La stringo forte tra le mie braccia mentre lei continua a farfugliare cose che non capisco.

Lentamente,il suo respiro torna regolare e le labbra tornano rosse.

Si divincola dal mio corpo e incastro i miei occhi nei suoi.Siamo cosi vicini che se mi muovessi di un solo millimetro,mi titroverei con le labbra sulle sue.

Porto lo sguardo su quelle labbra rosse e carnose e mi ritrovo a chiedermi che sapore abbia la sua bocca.

Soffio sulle sue labbra e mi allontano.

Il mio cuore batte all'impazzata e guardo Natasha intenta ad osservarsi le scarpe imbarazzata.

Aggiusta i capelli ed esce senza proferire parola.

Cosa diamine sto facendo?

Esco anche io e trovo tutti intenti a parlare.

Natasha sta parlando nell orecchio del cameriere e il padre la guarda torvo.

Il cameriere di prima le porta una coppa di gelato,piena di caramelle cioccolate sopra

La guardo con disgusto mentre i suoi occhi sono a forma di cuoricino.

Il padre si sbatte una mano in fronte e tutti la guardano sbigottiti.

Divora quell intruglio in pochi minuti

"Natasha andiamo" la madre la richiama e lei si alza sbuffando.

Menomale..non lo fa solo con me!

Tutti escono fuori e io seguo i miei.

Fermo Natasha nel vialetto.Impiego un po prima di parlare.

"Ci vediamo domani Natasha?" dico sperando in un si

Annuisce e un sospiro esce dalle mie labbra.

"Perchè prima hai chiuso gli occhi?" chiede lasciandomi di stucco

"Volevo imprimere un'immagine nella testa" ripeto le sue parole

"Non pensavo mi stessi ascoltando" dice sorridendo

"A quanto pare..." dico vago

"Cosa volevi imprimere?" chiede a voce bassa.

"Una cosa bella"abbassa la testa imbarazzata e io sorrido

" allora a domani"mi saluta e sia avvia alla macchina imprecando per i tacchi e io me la rido.

Entro anche io in macchina

"Sanders è decisa" dice mio padre

"Il signor Ron?" dico annoiato

"No la figlia" mi scappa una risata

Non mi piace parlare con mio padre,ogni volta finiamo ad urlare e mi scoccio anche di farlo.

Appena arriviamo nel vialetto di casa mia,scendo per primo dalla macchina e corro in camera per liberarmi di questi vestiti.

Immagino già Natasha in casa che venera qualche Dio inesistente per non essersi rotta una caviglia e ora si sara messa una di quelle sue tute legando i capelli in un tuppo.

Vado in camera di Crystal e appena apro la porta rimango sbigottito

"Ma..." Crystal tiene sollevata Zoe dalla maglietta

"Lascia quel dannato telefono Zoe!" Zoe si arrende e le lascia il telefono scappando in camera sua

No ma non salutarmi...non sono tuo fratello in fin dei conti

"Com'è andata?" chiede lasciando perdere il telefono sul comodino

"Oh...da favola" dico sarcastico"il socio di papa è Ron Jack Saunders,nonché padre di Natasha"si porta una mano alla bocca stupita

"È venuta con un vestito?"...immagino che non abbia capito il resto

Annuisco pensando al suo corpo stretto in quel tessuto

"Ci ho messo un millennio per farle indossare quel vestito,tra l'altro era anche un vestito sobrio" dice lagnosa

"Quello di stasera per niente" e rivedo le sue gambe snelle che camminano decise verso il bagno

"Ehy,la mia amica non si tocca" una scintilla di malinconia passa i miei occhi

"Natasha non la tocca nessuno"

💋💋💋💋
Ciao readers!!

Stiamo scoprendo capitolo per capitolo cosa è accaduto a Natasha e se ricollegate le varie cose capirete qualcosa,attenti ad ogni gesto e parola.

"Natasha non la tocca nessuno"...ma i misteri non sono finiti!!!

Lasciate🌟🌟🌟 e a Martedì!!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro