Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

UNO / Nuove mura, nuovi volti





youtube

TRASLOCO A MILANO - IL MIO COINQUILINO È INSOPPORTABILE! | Ludso

02.09.2015




"CIAO a tutti ragazzi! Io sono Ludso. E visto la mia assenza di simpatia, creatività, e forza di volontà, sono tornata con un nuovo video vlog." nello schermo era presente una ragazza che si riprendeva, aveva i capelli biondi cenere, gli occhi di un azzurro spento e un sorriso a quarantotto denti che occupava il suo volto.

"Come avrete letto dal titolo oggi è un giorno grande, grandissimo, gigantesco, imponente, colossale, oserei dire addirittura ciclopico!"

"Perché, rullo di tamburi... finalmente mi trasferisco a Milano!" la ragazza girò leggermente la telecamera e nell'inquadratura dietro di se riprese la sua camera, completamente vuota "Per chi non lo sapesse io abito a Roma e il nove inizio l'università, per l'appunto a Milano. Siccome devo ancora trovare un lavoro fisso per lasciare in pace mamma e non sopporto l'idea di stare in una casa senza vita, ho dovuto pregare in giro alcune mie conoscenze per trovare un coinquilino adatto a me."

La ragazza ridacchiò pensando a ciò che stava per aggiungere, il sorriso sembrò crescerle ancora di più "Cioè qualcuno che sarebbe disposto a sopportarmi sette giorni su sette" gli occhi erano illuminati dalla gioia e la curiosità per questa nuova avventura che l'aspettava. Ma quelli che la conoscevano veramente, dal vivo, avrebbero potuto notare facilmente anche qualcos'altro nel suo sguardo, ansia.

"Dopo una lunga e faticosa ricerca sono riuscita a trovare il candidato perfetto" si spostò una ciocca di capelli dal viso "Non ne sono certa ma credo proprio che voi lo conosciate, perciò dovrete vedervi tutto questo lunghissimo e noiosissimo vlog con la curiosità che vi divora prima di scoprire chi sarà il mio nuovissimo compagno di colazioni"

Un rumore le fece girare la testa di lato, si guardò intorno per capire cosa fosse mentre continuava a tenere alta la telecamera, quando scoprì la causa del frastuono lascio fuoriuscire un impercettibile sospiro di sollievo "Madonna santa Mimmi, mi hai fatto prendere un colpo" poggiò la telecamera su una mensola e si piegò per raccogliere l'animale da terra "Scusate ragazzi ma sapete che Mimmi è una forza inarrestabile" reggeva tra le braccia un gatto norvegese, grigio, con il pelo talmente lungo che lo faceva sembrare almeno tre volte il suo vero peso.

"Saluta tesoro!" prese la zampa del micio e gli fece salutare la telecamera, mentre si avvicinava allo schermo "Un besos! Ci vediamo nella prossima clip" le labbra della ragazza si avvicinarono allo schermo fino a rendere l'immagine completamente nera.

      "Allora, mia madre mi ha aiutato a preparare la valigia, adesso ci avviamo verso la stazione. Da quel che ho capito siamo in ritardo, come sempre, perché lei voleva stare là una cosa come tre ore prima e invece abbiamo solo" la ragazza, Sara, guardò l'ora sul suo orologio prima di perdersi un secondo nel vuoto "un ora e ventisette minuti di anticipo"

      "Poi se perdi il treno ti voglio vedere" si sentì in sottofondo la voce della madre che provava a sembrare severa, ma si sentiva chiaramente l'umorismo nella suo tono.

      "Smettila di dirlo che poi succede veramente!" si lamentò la giovane mentre rideva "Stazione Termini arrivo!"

"Piccino sei arrabbiato" nell'inquadratura era presente solo il gatto. Era seduto su un mobile di legno e si guardava intorno in silenzio, il suo muso avevo uno sguardo che sembrava quasi offeso e l'animale si rifiutava di girarsi verso lo schermo.

La ragazza passò la telecamera in mano alla madre e lo prese di nuovo tra le braccia "Ciao amore mio, picci picci." Sara fece una vocina acuta mentre stringeva a se il suo gatto, ora mai di dieci anni "Mi mancherai tantissimo tesoro" lo riempì di baci e il micio ricambiò le emozioni miagolando.

"Non far arrabbiare mamma" la ragazza cercò di imitare un tono minaccioso, ma stare faccia a faccia con il 'muso più dolce d'italia' le rese la sua piccola missione impossibile.

Il vento del finestrino le smuoveva i capelli, una ciocca le copriva il volto nonostante avesse già provato a spostarla varie volte. Grazie all'angolo dell'inquadratura si potevano vedere una valigia marrone e una borsetta nera poggiate sul sedile dietro di lei.

Sua madre guidava mentre lei filmava, una canzone in sottofondo proveniente dalla radio le accompagnava in questo piccolo viaggio, le prime note musicali fecero spalancare gli occhi alla ragazza che si affrettò a premere qualche pulsante.

"Non ci credo mamma!" urlò Sarà mentre alzava il volume dello stereo, la madre sorrise all'eccitazione della figlia "Hai capito che canzone è?"

"Certo, la metti in continuazione"

"Buon viaggio, che sia un andata o un ritorno, che sia una vita o solo un giorno, che sia per sempre o un secondo" la ragazza iniziò a cantare — leggermente stonata — ora mai l'aveva imparata a memoria a forza di ascoltarla a ripetizione e ciò si poteva notare anche dalla madre che accennava qualche parola qua e là.

"L'incanto, sarà godersi un po' la strada. Amore mio, comunque vada" le due si girarono per guardarsi negli occhi mentre ripetevano ciò che diceva Cesare Cremonini "fai le valigie e chiudi le luci di casa."

"Coraggio, lasciare tutto indietro e andare. Partire per ricominciare, che non c'è niente di più vero di un miraggio." la bionda alzò il braccio al cielo e chiuse gli occhi mentre muoveva la testa a tempo con la musica.

Poco dopo riaprì gli occhi e lasciò fuoriuscire una risata "Tra tutte le canzoni che potevano partire, proprio questa, dev'essere un segno del destino!" commentò Sara sinceramente sorpresa.

La canzone continuava in sottofondo mentre lei spingeva la mano fuori dal finestrino per sentire il vento contro i polpastrelli, come se quello che le stava scompigliando i capelli non bastasse. E mentre si godeva quel piccolo momento di paradiso non potè fare a meno di ricominciare a cantare.

"Share the love, share the love, share the love, share the looooooveee"

Avevano entrambe gli occhi lucidi mentre si salutavano, le lacrime della madre le rigavano il volto mentre quelle di Sara cercavano di non cascare giù.

"Mi raccomando." fu ciò che le disse la più grande prima di stringere la figlia in un forte abbraccio, lei annuì in risposta contro la sua spalla mentre la sua tristezza le faceva accrescere i già presenti dubbi "Divertiti" aggiunse poi la madre. Quella singola parola era risuonata nella vita di Sara almeno un milione di volte, la mattina prima di andare a scuola, quando usciva per vedere i suoi amici, o semplicemente tutte le volte che si chiudeva alle spalle la porta di casa.

      Sempre detta dalla stessa persona, lei.

      E anche se la voce era sempre la stessa i sentimenti della giovane ragazza erano completamente opposti all'ultima volta che si era sentita dire quella parola, infatti la malinconia prese il sopravvento e le lacrime aumentarono.

      Una sola domanda risuonava nella sua testa 'Sto davvero facendo la scelta giusta?'

      Ma una madre conosce e capisce, senza il bisogno della parola. Poggiò una mano sulla guancia della ragazza, la asciugò con il pollice e le accarezzò il viso.

      "Non dubitare mai di te stessa." le mormorò con uno sguardo dolce e apprensivo, mettendo a tacere tutte le voci che echeggiavano nella sua testa. Le lascio un baciò sulla fronte prima di lasciarla andare. "Ora va, è il tuo momento."

"C'è una puzza su sto treno" la ragazza iniziava così la nuova clip, era seduta su uno dei sedili grigi del frecciarossa mentre aveva poggiato la borsa nel posto libero accanto a lei. Anche se non si poteva vedere nella ripresa, la valigia era sopra nella cappelliera "Di piscio!" sussurrò nel microfono.

"Allora ragazzi!" Sara scelse di cambiare argomento, di parlare di qualcosa di meno disgustoso, e posò la telecamera sul tavolino difronte a lei "Mi aspettano quasi quattro ore di viaggio in treno e poi un'altra ventina di minuti col autobus prima di arrivare alla mia nuova casetta." sorrise, non poteva farne a meno se pensava a ciò che l'aspettava.

Infilò le mani nella borsa e tirò fuori un paio di cuffiette, si notava subito che il filo era tutto arrotolato "Ma per fortuna ho qui le mie amiche, pronte a farmi compagnia durante questo fantastico viaggio" iniziò a scogliere i nodi dei cavi mentre parlava "Probabilmente editerò anche gli ultimi video di questa settimana. Sempre se non mi addormento, cosa molto, molto, mooooolto probabile."

"Ho un succo rigorosamente alla pesca nello zaino che andrò ad aspirare tra poco perché sento già quel buco nero della mia pancia che inizia ad aprirsi." finalmente, dopo aver sciolto quelli che sembravano dei nodi infiniti, si posizionò le cuffie alle orecchie "Vi terrò aggiornatiii"

"Ho una bellissima notizia" ora la ragazza teneva la telecamera in mano, era sempre seduta ma si riprendeva solamente il volto "Ho trovato delle merendine nella borsa!" allontanò il braccio in modo da fare vedere il cibo che teneva nell'altra mano, lo addentò con un grande boccone e masticò sorridendo.

"Oggi sembra essere una giornata fantastica" disse mentre inquadrava il cielo limpido fuori dal finestrino "E non dico solo per questo spettacolo qua fuori" girò la mano e si riprese di nuovo "Ma perché il mio fantastico coinquilino, il quale ovviamente non ha ancora la patente e che quindi mi stava lasciando a morire per strada, ha deciso di venirmi a prendere con un suo amico"

"Piano piano acquista punti, ma mi raccomando gente" puntò con l'indice verso la telecamera "Non fatevi abbindolare così facilmente, gli uomini sono tutti dei falsi ipocriti!" per un momento rimase con un espressione arrabbiata, ma poi la ripresa zummò e la scena divenne in bianco e nero, lei lasciò andare una risata.

      "Forse dovrei abbassare la voce quando dico certe cose"

      Il cappuccio della felpa ricopriva la sua testa, si poteva vedere chiaramente nei suoi occhi che la stanchezza era aumentata. Nel finestrino il paesaggio era immobile, il cielo era ancora limpido e il verde dei campi si espandeva all'orizzonte. La gente parlava o meglio si lamentava.

      "Ovviamente c'è stato un piccolo problema tecnico e siamo fermi da quindici minuti, la fortuna di Sara colpisce ancora" sbuffò leggermente annoiata la ragazza.

      La mattinata era cominciata nel migliore dei modi, ma se qualcosa di così semplice come una canzone alla radio poteva rallegrarle il morale l'opposto poteva succedere con un piccolo intoppo. Infatti lo sguardo della ragazza risultava quasi spento e mentre si mordeva un unghia, si guardava intorno per cercare di capire cosa stesse succedendo.

Il treno fece un gran rumore e piano piano ripartì, gli alberi fuori sparirono dalla visuale e una voce parlò nell'altoparlante per rassicurare tutti i passeggeri "Okay, di nuovo in marcia" la ragazza alzò il pollice e sorrise.

"Ed eccoci quiiiii" Sara girò su stessa mentre si riprendeva, la stazione era abbastanza affollata e le voci echeggiavano in lontananza. L'altra mano era occupata a tenere la valigia e la borsetta era poggiata sulla spalla.

"Devo solo capire come uscire da qui e-" la voce le si fermò in gola, gli occhi le si illuminarono di nuovo e il sorriso si allargò "E devo trovare il mio coinquilino" finì la frase sottovoce, senza guardare in telecamera.

"Posso?" chiese sempre lei indicando con la testa verso l'attrezzo che aveva in mano, nel video si sentì una risata e una risposta indecifrabile prima che la ragazza si decise a mostrare chi c'era difronte a lei.

Un ragazzo dagli occhi e i capelli dello stesso scuro, era alto almeno dieci centimetri più di lei e sul volto aveva un'espressione che copiava quella di Sara. Si avvicinò a lei ed entrambi guardarono in telecamera, le loro spalle si toccavano e le loro teste erano vicine.

"Ma posso fare la mia introduzione?" domandò quasi timidamente il ragazzo, girando leggermente la testa per rivolgersi a lei.

"Certo, devi."

"Ciao a tutti ragazzi qui è Awed, Owed, Od, Simone Paciello, ho una crisi d'identità!" alzò la voce il moro, le sue parole fecero uscire una risata dalla bocca della bionda che poggiò il braccio attorno alle spalle di Simone e lo strinse a se.

"Ecco l'unico uomo che riuscirà a sopportarmi per ventiquattro ore su ventiquattro. O almeno così dice!"

"No infatti, prima vediamo come va, che poi magari aropp' na' iurnata nun te soppòrt cchiu'!" il napoletano del ragazzo prese il sopravvento e Sara si morse il labbro per cercare di trattenere un'altra risata.

      "Ao! Non inizià a parlà così che finimo male" rispose a tono lei, il suo romano altrettanto marcato e lo sguardo altrettanto scherzoso. Per un momento si guardarono in silenzio senza dirsi nulla ma poco dopo entrambi scoppiarono a ridere.

      "Meglio andare va!" sorrise lei.

      Il video mostrava Simone che portava la valigia della sua coinquilina, ogni tanto lui le tirava degli sguardi veloci dietro la telecamera e lei nel frattempo filmava la scena col sorriso.

      "Il coinquilino peggiore del mondo sta cercando di farsi perdonare che non può portarmi in macchina portandomi la valigia" mentre lei parlava il ragazzo iniziò a fingere di non riuscire a portare il peso della borsa, fece una scena di utilizzare tutte e due le braccia, lasciando uscire dei versi di sforzo.

"Drammatico!" lo rimproverò Sara.

In un primo momento lui rise, subito dopo però trasformò la sua faccia in una di offesa. "Io? Sempre." ribatté lui prima che i due ricominciarono a camminare normalmente.

Nella scena successiva la bionda si copriva la bocca con la mano, era chiaramente stupita e si girò per condividere uno sguardo con il moro prima di parlare "Quando hai detto 'un'amico' non pensavo intendessi lui"

"Lo prendo come un complimento" parlò una terza voce.

"Assolutamente" rispose la ragazza. Allungò la mano per presentarsi "Sara Di Luongo" e il ragazzo ricambiò "Riccardo Dose"

"Grazie ancora del passaggio" si rivolse a tutti e due Sara dai sedili posteriori, i due amici sedevano davanti. Riccardo aveva una mano sul volante e l'altra sul cambio delle marce, Simone si girava a guardare dietro dal suo posto accanto al guidatore.

"Almeno il primo giorno volevo fare una buona impressione" disse quest'ultimo, girandosi di nuovo a guardare avanti per nascondere il sorriso.

"Sta tranquillo che hai fallito" rispose il biondo al posto della ragazza. Mentre i due iniziarono a battibeccare in sottofondo lei girò la telecamera per riprendersi, si sistemò i capelli e mandò un bacio in camera.

"In teoria siamo vicini con la macchina quindi dovremmo arrivare in pochi minuti" Sara guardò oltre la telecamera e rise per qualche insulto che si tirarono i due prima di tornare a parlare con i suoi spettatori, si avvicinò ancora di più e poi sussurrò "Sono super eccitata, si nota? Se si non ditelo in giro grazie"

Riccardo Dose salutava col braccio fuori dalla macchina mentre si allontanava, aveva appena lasciato i due ragazzi fuori dall'appartamento e ora Sara riprendeva gli ultimi saluti.

Spostò la ripresa sulla faccia di Simone, il quale guardava in basso mentre cercava di trovare la giusta chiave. Il ragazzo imprecò sottovoce tra se e se ma dopo qualche ultimo tentativo riuscì nella sua missione.

Entrarono, presero l'ascensore per raggiungere il terzo piano, e si ritrovarono difronte la porta della loro nuova casa. Simone la conosceva già, mancava solo Sara a vederla, eppure il moro si ritrovò a condividere la stessa emozione della ragazza.

"Eccoci qua!" spinse la porta e la bionda trattenne il respiro. Per un momento rimase in silenzio immobile, ma durò solo un attimo. Passato questo primo istante corse dentro la casa e si guardò intorno "O mio dio!" esclamò.

"Ti piace?" chiese lui dopo aver chiuso la porta dietro di loro. Sembrava quasi nervoso da come si muoveva, un ragazzo sembra aperto ed estroverso come lui ridotto ad un paio di parole e gentili gesti.

"E me lo chiedi pure? È stupenda!"

La casa in se non era niente di che, appena entravi ti trovavi difronte la cucina e il salone che erano separati da una semplice porta ad arco. Un corridoio continuava alla destra del soggiorno e successivamente si divideva in due camere da letto, una delle quali col bagno interno. L'altro bagno era difronte l'altra camera sul lato opposto del corridoio. Era ammobiliata con tutto il necessario ma era spoglia da una qualsiasi cosa che dimostrava che ci vivesse veramente qualcuno — senza contare gli scatoloni qua e là.

Eppure gli occhi di Sara erano grandi e cercavano di raccogliere più dettagli possibili su ciò che la circondava. Nella sua testa già si immaginava come decorare ogni stanza per renderla sua, per renderla loro.

      "Bhe ragazzi, che dire..." la ragazza guardò dritta in camera mentre girava su se stessa per riprendere anche il moro. Lui si avvicinò alle sue spalle, e copiò il suo sguardo. "Qui è il paradiso, domani dovrebbero arrivare i miei scatoloni così mettiamo un po' di color per la casa."

      "Noi ci sentiamo presto, vi aggiornerò su instagram." la bionda lanciò un piccolo sguardo al ragazzo per spronarlo a parlare. E così fu: "Iscrivetevi che è gratis e mettete un bel pollicione" fece il gesto con la mano.

      "Un besos!" urlarono i due in coro prima di coprire la telecamera con la mano.

     

52.9k MI PIACE | COMMENTI

user1:
COSA COSA COSA COSA???? AWED DOSE E LUDSO??!!!!! NECESSITO UNA COLLAB ORAAAAA

user2:
Che bella che sei, sempre col sorriso stampato in faccia! 😊

user3:
La faccia di Sara quando Mimmi la spaventa ahahahahaha

user4:
Ma mi sono persa qualcosaaa? Come si conoscono? Stanno insieme? Per quanto convivranno? Perché Mimmi rimane a Roma??? NECESSITO RISPOSTE!
user5:
      No, no, sono solo amici (per ora 😉). Se non sbaglio Ludso conosce Nunzia, la sorella di Awed, ma non mi ricordo perché. Mimmi rimane a Roma perché Ludso ha detto che non vuole lasciare la mamma completamente da sola.
user6:
      Mi sa che Sara ha conosciuto la sorella di Simo a un centro estivo, comunque non hanno detto niente sui tempi ma immagino fino a che Sara non  finisce l'università.

user7:
Ma quanto sono carine Sara e la madre che cantano buon viaggio 🥺❤️

user8:
Necessito un video di loro tre insieme ORA

user9:
Se due anni fa qualcuno mi avesse detto che Awed (Napoletano doc) e Ludso (La romana che più romana non si può) sarebbero andati a vivere INSIEME A MILANO gli avrei riso in faccia. E invece eccoci qui.

user10:
Ma tutti questi sguardi tra Sara e Simooooo? Questi due nascondono qualcosaaaaaaa

user11:
Lei romana e lui napoletano, i vicini fanno meglio a pregare che sti due non litighino mai.

youtube — chiuso










NOTA DELL'AUTRICE:
La foto sopra è di un video di
emma chamberlain.
Già li amo sti due,
sono la mia nuova ossessione giuro.
Spero che vi piaccia questo format
(e questo capitolo), ero un po' indecisa
ma non riesco a non pensare a Simo in
questi giorni, quindi eccomi qua.
Ovviamente questi primi anni li
farò passare più velocemente rispetto
al presente, ma ci perderò comunque
un bel po' di tempo.
Ho tantissime idee e spero di riuscire
a mostrarvele tutte e renderle interessanti
tanto quanto lo sono nella mia testa.
Se vi va lasciate una stellinaaaa
Tantissimi baci, Sa

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro