Capitolo 12 | Giacomo
''In questa via, abita Melissa.''-indico una piccola stradina mentre camminiamo uno affianco all'altra.
''Ed è a casa ora?''-mi chiede improvvisamente.
''Penso di sì, perché?''-domando con le guance che vanno a fuoco.
''Volevo conoscerla, ma se non vuoi non importa. Volevo anche farti capire che non ho niente contro di lei.''-spiega guardandomi negli occhi.
''La chiamo, aspetta un secondo.''-le dico abbassando lo sguardo.
Mi allontano da lei di qualche metro e inizio a cercare il numero di Melissa in rubrica.
''Pronto?''-pronuncia una voce assonnata dall'altra parte del telefono.
''Ciao, scusa ti disturbo?''-le chiedo.
''No tranquillo, mi sono appena svegliata. C'è qualcosa che non va?''-mi interroga.
''No, assolutamente. Ero da queste parti con Vanessa, quella di cui ti avevo parlato. Lei stessa voleva conoscerti e volevo sapere se eri a casa.''-dico velocemente.
''Certo, venite pure. I miei non ci sono, quindi saremo da soli. Potete venire tra dieci minuti? Non voglio farmi vedere in queste condizioni.''-ridacchia.
''Non c'è problema, a dopo. Ti amo.''-dico riattaccando.
''Ecco, quella è casa sua!''-esclamo indicando una casa.
La casa di Melissa si distingue molto bene, dato che è l'unica casa rosa in questo quartiere. È la prima volta che vado a casa sua e da fuori sembra molto grande. Mentre i muri sono rosa, le tapparelle sono verdi. I suoi genitori svolgono dei grandi lavori. Suo padre è il capo di una banca e invece sua madre insegna nella mia ex scuola.
''Ben arrivati. Entrate.''-ci ospita.
''Grazie.''-diciamo insieme io e Vanessa.
''Tu devi essere Melissa. Ciao, io sono Vanessa.''-le stringe la mano.
''Piacere mio.''-si sorridono a vicenda.
''Giacomo mi ha parlato molto di te.''-dice Melissa versando del succo all'arancia nel mio bicchiere e in quello di Vanessa.
''Grazie.''-le dico sottovoce.
''Non l'avrei mai detto.''-dice Vanessa battendo le mani.
''Eppure è così. È proprio imprevedibile il nostro Giacomo vero?''-mi fa l'occhiolino e le sorrido.
''Sai che lei è la figlia della prof. Settari?''-le chiedo a Vanessa che per poco non si soffoca con la bevanda arancione.
''Cosa?! Cioè in questo momento mi trovo nella casa della mia ex professoressa di francese?''-sbarra gli occhi.
''Vane, è solo una professoressa!''-ride Melissa.
''Beh per te è una cosa assolutamente normale, perché è tua madre.''-pronuncia.
''Ma io non ti ho mai vista alle medie in cui insegnava tua madre.''-aggiunge.
''Perché ho fatto il primo anno lì e infine, gli ultimi due anni li ho trascorsi in una scuola privata. Avendo un anno in più di te, quando io ero in prima tu eri ancora alle elementari.''-le spiega chiaramente.
''Ora mi è tutto più chiaro. Quando torna tua mamma, se posso sapere?''-esulta Vanessa.
''In realtà è via a Londra per due giorni, ma se vuoi te la posso salutare.''-propone.
''Si grazie.''-le sorride Vanessa.
''Andiamo?''-le chiedo alzandomi dalla scomoda sedia.
''Non volete rimanere per cena?''-ci domanda con sorpresa Melissa. Dopo la parola cena, Vanessa si gira subito verso di me e annuisco.
''Non vorremmo disturbare, ma se per te non è un problema per noi va bene. Però lasciaci pagare la cena.''-intervengo.
''Va bene, ordiniamo delle pizze?''-chiede.
''Per me va bene.''-dice Vanessa.
Tutti insieme ordiniamo le pizze e aspettiamo il ragazzo addetto al trasporto.
Durante l'attesa noto che Vanessa e Melissa hanno tante cose in comune e si trovano bene insieme. Sono contento che siano diventate amiche e che io non avrò nient'altro da nascondere a Vanessa.
Hanno legato veramente tanto.
Appena arrivano le pizze, prendiamo i cartoni, ci sediamo sul divano e guardiamo un film.
Ovvero, loro guardano il film. Non sono mai stato un vero amante degli horror.
Allora mi metto in un angolino e decido di guardarmi una partita di calcio sul telefono.
Questo è quello che veramente mi piace!
Un po' meno le reazioni di Vanessa e Melissa durante il film.
''Prima o poi ci vediamo.''-si sono promesse e si sono abbracciate.
Poi io e Vanessa siamo ritornati a casa, abbastanza tardi.
È stato veramente tutto molto bello e sono felice per loro due e per la nascita della loro formidabile amicizia.
Adesso si conoscono appena, ma sembrano già aver legato tanto.
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