OOC/OS
Frutto della mia mente, nata dopo aver ascoltato a ripetizione Nera negli ultimi due giorni.

Filippo sprofonda sempre più nel divano bianco situato a pochi passi dal prato. Se ne sta disteso e tranquillo, con le braccia incrociate dietro la testa, a pensare. Sente le risate di Emma e Simone che provengono dall'interno della casetta. Si morde il labbro inferiore e getta all'indietro il capo. Sono rimasti soltanto loro tre. Dovrà passare l'intera settimana a guardarli mentre si scambiano effusioni. Dovrà passare l'intera settimana a guardare braccia non sue stringere il corpo di Emma. Dovrà fingere, come sempre, di stare bene. Chiude gli occhi e gli tornano in mente alcuni versi di Nera, la canzone che è stato felice di cantare in terza fase. Alcuni versi che ha scritto pensando ad Emma. Come ha potuto non notarlo nessuno?

Quanto sei fine quando arrossisci per un complimento

Ripensa al giorno in cui erano soli in giardino. Ripensa al suo 'hai una voce magica, Emma' e alla risata imbarazzata della ragazza. Le guance della bionda si erano tinte di rosso. Al buio, lui, era comunque riuscito a notarlo.

Continua, ancora oggi, a non perdersi nemmeno un dettaglio di Emma.

Solleva il cappuccio bianco della felpa per coprirsi la testa. Nera continua a risuonare nella sua mente.

Lo vedi quanto ti vorrei

E' palese. Palese dalla sua voglia di starle sempre accanto.

Sorride pensando al giorno in cui la produzione regalò ad ogni concorrente una propria foto da appendere in casetta. Ricorda le grida di gioia di Emma e il suo istintivo voltarsi verso di lei per ammirarla. Ricorda di averle sorriso una volta tornati in casa e di aver appeso la sua foto sul frigorifero accanto a quella della bionda.

E' palese il suo desiderarla dalla paura di deluderla.

Ricorda con gioia il loro primo duetto sulle note di Demons, il cercarla sul palco durante la canzone e la sua mano coprire il dorso di quella della bionda, posata sul suo torace, sul finale del pezzo. Aveva stonato e non riusciva a darsi pace. Si scusò più volte con Emma e lei gli disse sempre di non preoccuparsi. Ma lui non se lo perdonava e quando assegnarono ad entrambi 7 Years fece del suo meglio per renderla orgogliosa di lui.
Si sfrega una mano contro la tuta e si sente allegro. Ricorda i sorrisi che si scambiarono, durante quel duetto riuscito, sul palco. Erano entrambi felici. Ricorda anche di aver manifestato, senza contenersi, la sua gioia davanti ad Emma e a Simone in giardino. Il biondo, quel giorno, era alle sue spalle e Filippo è certo di aver ricevuto da lui qualche occhiataccia. Ed è lecito. E' pur sempre il fidanzato di Emma e non è lui ad essere in difetto. Sospira.

L'amore è complicato, specialmente quando è nato da un colpo di fulmine andato sul cuore sbagliato

Non doveva capitare proprio a lui, ma non ha potuto fare nulla per evitarlo. Si è legato ad Emma già dopo la prima settimana di convivenza. Passavano la maggior parte del tempo insieme. Ricorda l'abbraccio che lei gli diede una sera in giardino. Ricorda, come se stesse vivendo di nuovo quel momento, il cuore martellargli nel petto. Come poteva non innamorarsi degli occhioni azzurri della bionda o del suo meraviglioso sorriso? Come poteva ignorare la dolcezza di Emma? Dolcezza che si è manifestata a tutti il giorno in cui la ragazza ha ricevuto dalla produzione una foto della sua cagnolina, Pearl. Sorride pensando alla gioia della bionda alla vista dello scatto. Avrebbe voluto stringerla forte a sé e baciarle la fronte, ma non lo ha fatto. Ed è giusto così.

Brindiamo all'invidia per ogni ferita che sarà servita per stare con te

Continua a mordersi il labbro inferiore in modo energico. Non dovrebbe, ma ci spera. Spera che per loro, un giorno, possa esserci una possibilità. Spera che la sua sofferenza abbia un senso. Che abbia avuto un senso l'aver mascherato la delusione la settimana in cui la produzione non ha assegnato più un duetto a lui e ad Emma, ma a lei e a Simone. La delusione celata fortemente nel momento in cui il ragazzo l'ha baciata in diretta nazionale sul palco fra le grida del pubblico estasiato.

«Fil, non vieni a dormire?»

Schiude le palpebre e si volta di scatto verso la porta che collega il giardino all'interno della casetta. Emma lo osserva. Ha gli occhi un po' arrossati e sembra triste.
Filippo si mette seduto. E' una settimana difficile per lei. Rischia l'eliminazione.
Il ragazzo dai capelli ramati si gratta la nuca. Non c'è tempo per pensare a loro. Adesso, è il momento di pensare soltanto a lei. Si alza e la raggiunge. Le accarezza un braccio e le sorride.

«Eccomi» , le dice.

La segue in casa, consapevole del fatto che non si metterà a letto senza prima dirle quanto sia fantastica. Lo pensa realmente. L'ammira molto e, fra l'altro, non vuole vederla piangere. Gli si spezza il cuore quando ciò avviene. Farebbe qualsiasi cosa per farla sorridere.