Sul collo arcuato
lascia scie di ricordi

Il seno colma
di graffi e di piacere
al suo passaggio
l'areola s'arrossa
e il capezzolo s'erge

Son trilli di risa
se l'ombelico carezza
e coi fianchi gioca

Il fulcro del mio godere
s'esalta al suo sfregarsi
e labbra tumide
s'aprono
al suo passaggio

Sul mio viso
rorida di nettare
al fin torna
la tua barba del mattino