Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Sigaretta solitaria

Quell'odio-amore esternato dall'arazzo💫

"I know I can treat you better
Than he can
And any girl like you deserves a gentleman
Tell me why are we wasting time
On all your wasted crying."
-Shawn Mendes

Hermione sorrise, intenerita. Lo affianco' sotto le coperte e guardò la sua pancia;
<<Mi rendi fin troppo sensibile>>, spostò lo sguardo su Malfoy e gli sistemò il ciuffo di capelli dagli occhi. Lui si mosse un po', sentendo i fantasmi del passato afferrarlo per le spalle e trascinarlo via. Vide sua madre, e gli sorse spontaneo sussurrare una frase che le avrebbe ripetuto all'infinito: << Ti prego, resta.>> Lei sfiorò il basso ventre e affondó la testa sul suo petto. Inspirò il tabacco e menta proveniente da lui e guardò un punto indefinito, intrecciando le dita alle sue. A seguito del fidanzamento, aveva imparato a conoscere il suo compagno. Aveva il sonno leggero, era in grado di udire qualunque cosa gli volessero mentre era nel mondo dei sogni e ricordarlo il mattino.
<<Sono giorni in cui hai messo sulla bilancia il cuore. Hai trovato casa al nord, pianto tanto per una storia andata male al sud. Mi ripeto che sei il mostro che non fa niente per gli altri, mi convinco che per le statistiche dell’affetto è possibile che a sbagliare sia sempre tu. Oggi il cielo è tornato grigio, ti è salita di nuovo quella malinconia che silenzia le parole. Fai fatica a spremerle fuori, non sopporti quando dentro è caos ma la carta resta bianca. Eri alla finestra e hai visto passare il vicino con in braccio il suo cagnolino.  È depresso, il cane è cieco e sordo e sta morendo di tumore. Eppure in cima alla salita si sono fermati, vicini in un abbraccio, e uno di quei rari sorrisi barbuti si è fatto vedere. Dicono che sono piccole cose, ti ripetono che prendi di petto la vita e le persone invece preferiscono la superficialità. Allora guardi il mio cuore sulla bilancia, ne osservi i segni e le parti in ombra. Puoi rispondere che le cose piccole non sono mai piccole e che la vita in superficie è qualcosa che ti auguri di non sperimentare mai? Tu vuoi le mie ferite, per quanto male facciano. necessito di arricchire della libertà di camminare sempre al mio passo, perché mio e di nessun altro. Perché per quante motivazioni io possa trovare per odiarti, nessuna riesce a farmi smettere di...trovarti accettabile. Perché sei una persona nuova, o magari non sei mai stato quello che apparivi. Ma l'orgoglio ci blocca, l'odio ci deve annebbiare, i pregiudizi infondono a loro volere. Sarà una guerra continua dopo che, alla fine di tutto, noi saremmo l'uno davanti all'altra come nemici. Nient'altro che nemici. Ma io ti amo. Noi ci amiamo.>>
Quelle parole sciolsero il cuore della Serpe e raffreddarono le membra allo stesso tempo. Si guardó attorno nel sogno; da un lato c'era una piccola manina, che gli chiedeva di seguirla. Fece un passo verso quella mano, ma poi si giró. Vide i due fantasmi che lo perseguitavano da una vita, lo chiamavano, invitandolo ad andare da loro, così mosse due passi verso di loro. Poi si ricordo' il sangue, il dolore e le urla. Fu allora che afferró quella mano sospesa nel buio, che lo portò chissà dove, ma lontano dalle sue crepe.

<<Siamo in ritardo!>>

Si sedette sul letto e domandó con voce rauca: <<Per cosa?>>

<<Per il matrimonio di Potter!>>

<<Oh ma c'è tempo...è solo... oggi.>> Si stese, chiudendo gli occhi.

<<Tre, due, uno...>>

<<OGGI?!!>> Si alzó di scatto, le gambe tremarono e cedettero in una frazione di secondo. Malfoy si ritrovó un peso tra le braccia, che riconobbe immediato come la Granger.

<<Stai bene?>> La guardó.

<<Sì...>> Rischió di perdersi nelle grandi pozze d'acqua riflesse negli occhi dell'altro e si fece aiutare nel cambiarsi. Il vestito le fasciava perfettamente i fianchi e le gambe snelle, penalizzate dalla prospettiva in secondo piano. Si era rifiutata di una sola pennellata di trucco perché le piaceva il naturale, mostrarsi per com'era in realtà. L'abito era semplice, del suo amato rosso beige che risaltava l'ambra vivente nella luce dei suoi occhi. Un magone le si bloccó in gola quando percepí lo sguardo di lui farle la radiografia da capo a piedi.

<<Andiamo.>> Si schiarí la voce.

<<Aspetta, abbassati.>>

<<Vuoi baciarmi o...?>> Ghignó.

<<Idiota, smettila.>>

<<Che cosa stai->>

Tolse il nodo alla cravatta e la legó in modo impeccabile. <<Ora va meglio.>>

<<Grazie.>> Disse, sorpreso.

***

<<Con il potere da me conferito, vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa.>> Ginevra era diventata una Potter, aveva conorato l'amore che bramava molto.

La testimone dei due si commosse sia per la felicità sia per essersi persa il loro fidanzamento. Malfoy le era vicino, a prenderla puntualmente in giro.

<<Shhh!>> Si lamentò una donna dietro.

<<Signora, non bisogna fare silenzio.>> Ribattè lui.

<<Malfoy non->>

<<Perché mai?>> Domandó la quarantenne.

<<Perché chissà cosa faranno a breve con il sipario calato! Bisogna sovrastare certi rumori, per la salute dei bambini!>>

La donna indignata cambió posto ed Hermione rise tra le lacrime, asciugandole.

<<'Mione.>>, Ronald la raggiunse, <<Sei incantev->>

<<'Mione? È un gatto? O volevi imitare il miagolio?>>

<<Taci, non sto parlando con te.>>

<<Malfoy>>, lo riprese e gli fece cenno di lasciar perdere, riuscì a fargli "mollare la presa".
Per cui, il biondo si mise da parte mentre osservava i due parlare, lei che era quasi sotto effetto dell'Amortentia per quella zazzera rossa che non valeva una scarpa di Draco ( a sua detta).
Era comparso dal nulla senza aver fatto niente, stava vincendo comunque.

La stretta allo stomaco finí quando la vide sorridere. Lei era felice, lei stava bene e lui sarebbe stato altrettanto felice dopo, liberatosi dell'ultima paziente per poi oziare con i soldi che di certo non gli mancavano.

"Sono una sigaretta solitaria, a terra come le altre sul marciapiede abbandonata a sé, nascosta però sotto una macchina mai spostata, dimenticata dal globo terrestre. Una sigaretta solitaria, consumata, piccola, che ripercorreva la strada non compiuta nella sua breve esistenza quando ancora era la sigaretta più o meno speciale. Solo, guardava gli altri vivere con spenseriatezza ignota", pensó serio, applaudendo ai protagonisti della cerimonia.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro