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Quanto manca ad arrivare a te

Quell'odio-amore esternato dall'arazzo💫

"Just gonna stand there and watch me burn
But that's alright,
because I like the way it hurts
Just gonna stand there and hear me cry
But that's alright,
because I love the way you lie
I love the way you lie."
-Rihanna, Eminem

<<Uno, due, tre, quattro...>>, Hermione si fermó, <<MALFOY! QUATTRO PASSI!>>

<<Nuovo record.>> Le disse, incrociando le braccia, con un sorrisetto da sbruffone.

<<Uno, due, tre, quattro, cinque, sei...>>

<<Benone, Granger! Ora puoi vantarti con i tuoi amichetti per aver fatto sei passi.>>
Lo guardó male ma lui continuó a sorriderle.

<<Lo trovi divertente?>>

<<Non mi perderei questa occasione per nulla al mondo. Guarda.>>, venne verso di lei, <<Uno,>> Continuò a guardarlo per poi abbassare lo sguardo sui suoi piedi, <<Due>>, il cuore perde un battito, <<Tre>>, pensó di essere sotto incantesimo, <<Quattro>>, un bruciore le invase il fisico, <<Cinque>>, cosa le stava succedendo?, <<Sei>>, non riuscí a fermarlo, <<Sette>>, continuó a sorriderle, <<Otto>>, non riuscì a mandarlo via, <<Nove>>, non fece niente per allontanarlo, <<Dieci>>, si fermó e il cuore eseguí una capriola.

<<Sai contare fino a dieci, congratulazioni.>> Riuscí solo a dire.

<<Non volevo farti fare una figura di merda dato che sono nel cortile di casa con non so quante persone che attraversano la strada. Almeno siamo due stupidi da rinchiudere in una cella ad isolamento.>>

Picchiettó sul petto di lui,<<Non fai ridere.>>

<<Ah, no?>> La mise alla prova, non avrebbe dovuto farlo.

<<No.>>

Inclinó la testa, le fece l'occhiolino e lei non riuscí a sentire i piedi a terra. Forse perché l'aveva letteralmente sollevato...
Condusse le gambe di lei attorno a lui e la fece volteggiare mentre la miscela di menta e tabacco invase l'aria in contemporanea alla vaniglia. Procedette con il farle il solletico e lei non riuscì ad orientarsi su dove potesse trovarsi. Rise a crepapelle, tentando di liberarsi ed a non soffocare.

<<Questa volta ho vinto io.>>

<<Non è ancora detto la parola.>>

<<Ovvero?>>

<<Non avrei mai immaginato che mi sarebbero bastati pochi passi per arrivare a te.>>

<<Che cosa intendi?>> La lasciò scendere.

<<Credo di avere un problema; non riesco a ricordare di cos'è fatto l'odio.>> Le sfuggì completamente, senza controllo.

<<Basta guardarmi.>> Il platinato s'indicó.

<<Non->>

<<Non è abbastanza? Devo continuare a sorriderti per farmi odiare? O devo muovermi i capelli? Devo forse sfilarmi la maglia? Insultarti? O forse->>

<<Non riesco a ricordare di cos'è fatto l'odio perché è colpa tua, è sempre stata colpa tua. Non odio più perché il mio stomaco va in sobbuglio quando sorridi, vorrei spaccarti la faccia quando non stai fermo un attimo perché vuoi avere dei capelli perfetti, i miei ormoni impazziscono quando ti togli la maglia e quando mi insulti voglio coprire i miei silenzi come fai tu quando sbadatamente ti cade l'occhio sul Marchio Nero.>>

<<Non sto capendo.>>

<<Non ti odio. DANNAZIONE, NON TI ODIO!!!!>>

Dalla bocca di Draco uscì una nuvoletta d'aria, un fiato quasi insignificante.

<<Sono riuscita a toglierti le parole di bocca...>> Deglutí.

<<Ripercorrendo il discorso...>>, le sorrise, <<qualche tempo fa sei entrata nel bagno,>> spostó il ciuffo nell'altra direzione, <<hai spezzato la distanza che incombeva tra noi>>, la riccia distolse lo sguardo, <<mi hai baciato.>>

<<Non->>Mise un dito sulla bocca per farla tacere.

<<Ma non ho avuto modo di fare qualcosa io. Perciò>>, lei alzó di scatto lo sguardo su di lui, <<ora metterò le mani sui tuoi fianchi, ti terrò in piedi e...>>, sfioró le labbra della ragazza, <<Sono così morbide...>>, non riuscì a muoversi, <<ma io non posso...>>, si ritiró indietro, lasciandola fluttuare come nello spazio.

Quello era odio.
Lo ricordò solo allora.

<<Io e te non saremo mai amici. Io e te non staremo mai insieme. Io e te ci odiamo. È questo quello che la vita ha scritto.>>

<<Io->>

<<Odiami, come io odio te. È questo che dobbiamo fare.>>

La lasció lì, mentre si sedette su un gradino.
E quando arrivó la notte, e restó sola con sé, la testa partí, andó in giro, in cerca dei suoi perché.
Sconfitta, la vita poteva sconfiggere, ma l'amore sarebbe continuato.
Non trovava risposte, il sole dov'era?

Una guerra infinita, un amore potente quanto auto-distruttivo, sogni schiantati, punti interrogativi grossi, due gocce parallele sul vetro di un parabrezza, ognuno sulle sue, con il pensiero sempre quei due uniti. La verità stava nei loro occhi, ma avevano spento ogni segnale.
Malfoy fece il suo ingresso, lentamente.

<<Uno, due, tre...>>

La Granger lo guardò colta alla sprovvista.
Lasció scendere gli occhi sul suo outfit: uno smoking elegante, i capelli una volta tanto scompigliati, le scarpe nere lucidate a fondo.
Anche lui non fu differente al vestito della bellissima ragazza qual era. Le fasciava i fianchi in maniera semplice, senza addobbi, una collana a forma di stella le contornava il collo, le ballerine ai piedi, il seno nella media, le forme accentuate.

<<Sei bellissima.>>

<<Sei un deficiente.>>

Quella sera il cielo era illuminato dalla luna, una luna a metà che attendeva il completamento dell'altra parte.
Una luna testimone di quando ghiaccio e fuoco si erano fusi.
La bacchetta venne fatta illuminare da lui da piccole scintille, il biondo le prese la mano e le avvolse i fianchi.

<<Dov'eravamo rimasti?>>

Quella sera gli occhi azzurri di lui si erano illuminati per la prima volta dopo tanto tempo. Il sorriso di Hermione era più largo.

<<A quando mi hai avvicinato e avresti voluto baciarmi, appassionatamente.>>

<<Sei ambiziosa, dunque. Ho svolto bene il mio lavoro.>>

<<Promettimi...promettimi che mi amerai anche quando mi odierai.>>

<<Ma noi non siamo fatti d'amore o di odio. Noi siamo fatti di odio e amore.>>

<<Promettimi che mi amerai e mi odierai.>>

<<Prometto che ti amerò e ti odieró.>>

<<Non siamo in una favola.>>

<<E dove siamo?>>

<<L'unica favola che conosco sei tu.>>

Le labbra si congiunsero in sincronia, come se non avessero aspettato altro.
In un mondo magico, la magia si era incarnata in loro.
Stavano maledettamente bene insieme, un amore malato, non sano, proibito, ma soddisfacente. Un amore dannatamente degno di essere vissuto.

Spazio autrice

Un piccolo regalino, solo perché sono nata in questa fredda giornata di gennaio e quindi sono stata buona🙈.
Spero vi sia piaciuto il capitolo e che la storia non vi stia annoiando, anche perché è solo l'inizio e c'è ancora tanto da leggere🤭.
Per qualunque considerazione particolare, dubbio, sclero, o curiosità, scrivete pure nei commenti.
Pensate durerà questa pace?
Chi credete che arriverà a breve?
Qualche film mentale?

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