Capitolo 25
Ringraziate droggy, non volevo farla morire d'ansia quindi... ho aggiornato.
Spero vi piaccia🌹
P.s.: capitolo rating rosso✔
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~Allison~
Corro veloce verso l'entrata dell'aeroporto, facendomi spazio tra il via vai delle persone all'interno della struttura.
Mi fanno malissimo le gambe per lo sforzo a cui le sto sottoponendo, ma non mi importa.
Mi importa di vedere Daniel, di abbracciarlo, di dirgli che sono una stupida per non avergli creduto e di baciarlo fino allo sfinimento.
Voglio provare a farlo rimanere con me. Non importa se poi vorrà partire, è una sua decisione, ma voglio che sappia che io l'ho perdonato e che lo amo.
Cerco con lo sguardo qualcosa che mi ricordi il mio Daniel, disperandomi e passandomi la mano tra i capelli più e più volte.
Devo fare in fretta, l'aereo può partire a momenti.
Ricomincio a correre, spingendo le persone e urlando il nome del ragazzo di cui sono completamente innamorata, sapendo però che non mi sarei fermata finchè non mi avrebbe presa tra le braccia.
Ma non lo trovo.
Non lo vedo.
L'altoparlante annuncia l'imminente volo per l'Australia e io faccio in tempo ad arrivare alla grande vetrata della sala di attesa per veder l'aereo spiccare il volo.
No...
NO!
Mi accascio tenendo le mani sopra la vetro. Le lacrime scorrono veloci lungo le guance e appoggio una di queste contro l'enorme finestra.
Piango disperata guardando il cielo che si sta oscurando di pioggia: l'amore della mia vita è su quell'aereo, comodamente seduto su un sedile che osserva l'oceano sotto di lui.
Non ci credo che lui non ci sia più per colpa mia e per la mia stupida gelosia ed orgoglio.
Momenti bellissimi passati insieme sembrano non esserci più. Svaniti.
Partiti con lui.
Insieme all'altra metà del mio cuore.
Ormai non c'è quasi più nessuno, e quei pochi che ci sono mi stanno guardando straniti.
Ormai sono sul punto di addormentarmi lì, sperando che sia solo un sogno.
Un orribile sogno.
-Allison?-
Sento anche la sua voce, incredibile quanto io mi sia addormentata velocemente.
-Amore...- una mano si posa sulla spalla, sento il suo immenso calore attraverso la stoffa dei miei vestiti.
Apro leggermente gli occhi e ciò che vedo non può essere che una visione.
Un sorriso smagliante, due occhi verdi incorniciato da folte ciglia nere e i capelli scompigliati sono il ciò che più amo del mio Daniel.
Ed è qui. Proprio davanti a me.
Accovacciato per essere alla mia stesa altezza che mi guarda amorevolmente.
Spalanco gli occhi. Non è un sogno!
-Daniel!- esclamo, buttandogli le braccia al collo e poggiando la testa sulla spalla.
Il suo profumo mi investe di nuovo, lo stesso aroma di cui sono completamente drogata.
Mi abbraccia a sua volta e sento che le lacrime stanno per uscire ancora.
Scoppio a piangere dalla gioia contro la sua spalla, mentre lui prende ad accarezzarmi.
-Ehy, non piangere- mi prende il viso tra le mani e mi asciuga le lacrime con i pollici.
-Scu... scusami- singhiozzo, mentre poggio una mano sulla sua.
-Non hai niente di cui scusarti amore mio- mi culla tra le sue braccia.
Non ci credo, è qui con me. Che mi abbraccia. Che mi accarezza. Che mi consola.
-Perchè non sei partito?- gli domando appena o singhiozzi mi abbandonano.
-Non riuscivo a lasciarti- confessa. -Sono venuto a trovarti all'ospedale per tutto il tempo in cui sei rimasta in coma, ma già alla prima ricaduta ho deciso di partire. Non volevo vederti in quel letto solo sperando che tu ti risvegliassi. Amore mio, non ce la facevo a starti vicino se tu eri in quelle condizioni, ero completamente distrutto-
Wow, non pensavo che stesse così male per colpa mia.
-Non volevo lasciarti, ma tuo padre ha ragione: ti ho fatta soffrire in un milione di modi, e volevo che ti rifacessi una vita dopo noi, con un bel ragazzo che ti stia sempre accanto e che ti rendesse felice. Ma sono troppo masochista per abbandonarti e quindi sono rimasto. Avrei combattuto per riaverti, per poter dire ancora "noi". Io ti amo troppo per partire e dare a qualcun altro l'onore di averti-
Ed ecco la stoccata finale. Il mio cuore è letteralmente K.O.
Solo con questi discorsi capisco che l'ho perdonato da tempo e che non vedevo l'ora di ritornare tra le sue braccia.
In più, sono pronta a compiere un passo importante.
Voglio donarmi a lui. Voglio essere sua.
Lo sono già con l'anima, il cuore e la mente. Ora manca essere sua carnalmente.
Lo attiro a me e lo bacio con foga, con passione ed amore.
La sua lingua mi accarezza la bocca rude ma allo stesso tempo con delicatezza. Gli prendo il labbro inferiore tra i denti e mi sento realizzata quando lo sento gemere.
Ma voglio di più.
Mi stacco e mi alzo, prendendogli la mano e correndo verso l'uscita.
Lui mi segue ridendo, sa già che cosa voglio fare.
Chiamo un taxi e, appena si ferma, mi fiondo all'interno trasportando con me il mio ragazzo.
-Il primo albergo che è sulla strada- dice Daniel all'autista, che parte immediatamente appena il ragazza posa quattro banconote da cinquanta dollari sul sedile anteriore.
La pioggia inizia a battere contro i vetri e io guardo con la coda dell'occhio il mio uomo. È sempre più affascinante ogni giorno che passa.
Arriviamo davanti a un hotel a quattro stelle, piccolo ma elegante.
Sinceramente non noto altri particolari significativi perché Daniel mi trascina immediatamente alla reception.
Una ragazza bionda sui venti anni si trova dietro alcuni bancone. I capelli biondi sono raccolti in una cocchi ordinata ed indossa un paio di occhiali dalla montatura nera.
-Buongiorno, vorremmo una camera per questa notte- ordina Daniel, picchiettando freneticamente un dito sul bancone.
-Ma certo, aspetti un secondo... ecco, stanza 34, secondo piano- lascia la chiave davanti a noi e ritorna a fare ciò che aveva precendemente interrotto.
Corriamo verso l'ascensore e, appena le porte si chiudono le porte, Daniel mi spinge contro la parete gelida, baciandomi appassionatamente.
Le sue mani scendono ad aprirmi la giacca e si fanno strada sotto il maglione, mentre io allaccio le mani tra i suoi capelli setosa e morbidi.
Il suo sapore inonda la mia bocca e il suo tocco mi fa rabbrividire dal piacere.
Ora che mi sento pronta non riesco a tenere giù le mani, non riesco a trattenermi quando lui è nei paraggi.
Lo amo da star male.
Mi accarezza possessivamente il fianco mentre mi mordicchia le labbra, mentre io passo le mani ai lati del suo collo.
I battenti si riaprono e noi usciamo non riuscendo a staccarci. Mentre stiamo cercando la stanza sempre mantenendo il contatto tra le nostre labbra, una coppia di anziani ci guarda schifato e orripilati.
Ma sinceramente non mi importa niente.
Daniel si stacca solo per poter infilare la chiave nella toppa e spingermi all'interno della camera, per poi chiudere la porta all chiave.
Osservo la camera: I muri color crema fanno pendant con le coperte del letto moderno e le tende spesse ricamate. La porta del bagno si trova affianco affianco a quella di entrata.
Molto carino, ma l'unica cosa di cui mi preoccupo saranno le coperte del letto.
Mi giro e noto che Daniel mi osserva con gli occhi carichi di desiderio.
Fa un passo avanti e si riappropria delle mie labbra, togliendomi in definitiva la giacca.
L'indumento emette un leggero fruscio mentre cade a terra insieme alla sciarpa mentre anche io tolgo la giacca a Daniel.
È buffo come io sia sicura del mie movimenti, è la mia prima volta ma con Daniel che mi fa sentire amata e desiderata non vedo perché dovrei essere goffa e maldestra.
Voglio che dopo questa notte, lui mi desideri ancora. E ancora. E ancora.
Il mio maglione e la sua camicia vengono gettati in un remoto angolo della stanza. Daniel inizia ad accarezzarmi il collo con le sue seducenti labbra mentre le mie mani toccano i suoi muscoli, dalle spalle al ventre piatto e scolpito.
Gli sbottono i jeans e glieli sfilo accompagnandoli fino alle caviglia e lui se ne libero con uno strattone.
Mentre mi appresta a baciarmi, mi afferra per le cosce e mi issa con le mie gambe attorno al bacino.
La passione mi annebbia così tanto la mente che non mi rendo conto di ritrovarmi con la schiena appoggiata al materasso del letto e mi godo la figura possente di Daniel sovrastanti quasi del tutto nudo, con solo un paio di boxer a coprirlo.
È talmente sexy che non posso che essere ammaliata da tale visione.
Mi slaccia i bottoni del jeans e me li toglie baciando ogni centimetro della mia pelle, alternando laccate e morsetti che mi eccitato da morire.
-Sei così morbida- sussurra, mentre avvicina i nostri visi.
Gli sorrido grata del complimento e lo bacio, ricominciando da dove ci eravamo fermati.
La sua mano parte dai miei slip blu notte e le porta ad accarezzarmi in ventre mentre mi bacia l'avvalamento tra i seni. Sento che il reggiseno di pizzo anch'esso blu si sta allentando e presto i mie seno sono liberi, mostrando i capezzoli turgidi e gonfi.
Daniel ne prende uno tra i denti e lo morsica delicatamente, facendomi emettere un gemito.
Continua il suo lavoro soddisfatto dei risultati e quando si stacca il mio respiro è affannato.
Lascia una scia di baci infuocati lungo il mio ventre e si avvicina agli slip.
La mia testa sprofonda tra i cuscini quando mi toglie l'ultimo pezzo di stoffa che lo separa dalla mia intimità.
Ma ciò che fa non me lo aspettavo minimamente.
Infila un dito dentro di me e massaggia il centro della mia femminilità. Il mio respiro si velocizza sempre più.
Urlo quando raggiungo il culmine. Non ho mai provato nulla di simile.
Così intenso.
Così unico.
Daniel sembra soddisfatto, si alza dal letto e raggiunge i jeans che sono stati lanciati sulla poltrona affianco alla finestra.
Protesto mugugnando. Voglio che ritorni subito qui.
Lui ridacchia e afferra una bustina argentata dalla tasca dei pantaloni. Appena giunge davanti a me si sfila i boxer rivelando la sua erezione.
Adesso ho un pò paura.
Si avvicina a me mentre si infila il preservativo, mentre seguo i suoi movimenti.
Si stende sopra di me appoggiando gli avambracci vicino alla mia testa, mentre la sua erezione scivola tra le mie labbra, fermandosi.
-Se vuoi, posso fermarmi- mi propone, e sebbene io abbia un pò paura, non voglio affatto smettere adesso.
Voglio arrivare fino in fondo.
Scuoto la testa.
-Fallo Dan. Voglio essere tua-
Mi penetra lentamente fino a che non raggiunge la barriera della mia verginità. Quando questa diventa inesorabilmente sua, inizio a sentire in lieve bruciore che piano piano si intensifica, divenendo insopportabile.
Contraggo la faccia in una smorfia di dolore.
-Ehi, stai bene? Vuoi che mi fermi?- la voce di Daniel è carica di preoccupazione.
-Tranquillo- lo calmo. -Va avanti-
-Adesso starò fermo per farti abituare alla mia presenza, poi quando ti senti pronta, inizierò a muovermi okay?- Annuisco solo con la testa.
Quando sento quel fastidio al basso ventre scemare, guardo negli occhio Daniel e annuisco.
Inizia a muoversi, aumentando le spinte. E in questo preciso istante mi sento le gambe molli per l'emozione.
Lo guardo negli occhi mentre sento montare l'orgasmo e ci lasciamo andare entrambi quando raggiungiamo la massima estasi mente ci baciamo focosamente.
Quando Daniel esce da me e butta il preservativo, mi sento frastornata. Non ho mai provato niente del genere.
Daniel ci copre con la coperta bianca del letto e mi abbraccia.
-È stata la più bella e meravigliosa esperienza della mia vita- mi bacia la fronte.
-Daniel?- domando, sentendo le palpebre che stanno inesorabilmente abbassandosi vinte dal sonno.
Prima di addormentarmi voglio dirglielo anche se già l'ha capito.
-Si?-
-Ti amo-
-Ti amo anche io, per sempre-
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💕Angolo Autrice💕
Secondo aggiornamento della serata strano ma vero...
Non sono brava a scrivere scene da rating rosso, mi sono sferzata tantissimo, spero appreziate🌹
Buona serata a tutti e al prossimo capitolo!
Lety🌌
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