Capitolo 20
~Allison~
Da Stalker🙈:
~Ehi! Ti va di andare ad una festa stasera?~
Siamo arrivati a metà agosto e purtroppo fa molto caldo qui a New York.
Dico purtroppo perchè il mio ragazzo ne approfitta per inviarmi ad una festa.
Come adesso.
Io e Daniel stiano insieme da circa due mesi e la nostra relazione va a gonfie vele. Certo, i litigi non mancano, ma quando facciamo pace il nostro rapporto si solidifica sempre più.
Passiamo molto tempo insieme, passeggiando lungo le sponde del lago di Central Park o anche solo parlando stesi sul letto, e sento che ogni momento trascorso con lui stia contribuendo a innamorarmi ancora di più di lui.
Però continua ad inviarmi ad andare alle feste che vengono organizzate, ma io rifiuto sempre e lui ci va con gli amici. Più volte ha cercato di convincermi ma io ho resistito fino all'ultimo.
La storia delle feste non mi convince molto. Già non amo le feste in cui tutti limonano tranne la sottoscritta, ballano e si ubriacano fino a stare male la mattina dopo.
È già tanto se ho sopportato la festa di fine anno, e, considerato ciò che è successo alla fine della serata, non posso dire di averne un bel ricordo.
A Stalker🙈:
~Non lo so... sai come è andata a finire l'ultima volta~
Da Stalker🙈:
~Dai Al, Ci sono io con te! Ti pregoooooo🙏~
Sbuffo, aprendo le labbra in un sorrisetto ironico. Non sopporto quando fa il protettivo, mi viene voglia di accettare ogni sua proposta.
Poi quando mi chiama con quel nomignolo... se mi chiedesse di buttarmi giù dall'Empire State Building lo farei senza pensarci due secondi.
A Stalker🙈:
~E va bene, vengo! Hai vinto, sei contento?~
Da Stalker🙈:
~Sì, molto! Ti passo a prendere alle 21... grazie amore! Ti amo❤~
Sorrido intenerita. Come posso non amarlo, dai?
A Stalker🙈:
~Ti amo anche io~
Mi alzo dal letto, su cui ero sdraiata a pancia in giù, e guardo l'ora.
Bene, sono le 20 in punto. Ho un'ora sola per prepararmi, quindi vado verso l'armadio e ne apro le ante, guardandoci all'interno.
Tiro fuori un vestitino nero con lo scollo a cuore, le spalline sottili che arriva a metà coscia. Infilo i sandali con il tacco beige ai piedi, una collana lunga fino sotto il seno al collo e degli anelli alle dita.
Mi dirigo verso il bagno cercando di non morire su questi affari, che tra l'altro non ricordavo così alti, e mi trucco con un filo di mascara e il mio immancabile rossetto rosso.
Prendo una borsetta nera, in cui ho infilato il telefono, la carta d'identità, la patente e il portafoglio, e scendo al piano terra.
-Tesoro, dove vai?- Mamma si affaccia dalla cucina, con un mestolo in mano e il grembiule azzurro allacciato in vita.
Bene, il fatidico momento è arrivato: dire a mia madre che esco con Daniel per andare ad una festa.
Sebbene io abbia diciotto anni, con patente e testa a posto, lei continua a controllare ovunque io vada e persino ogni movimento che compio.
Mal che vada mi tirerà il mestolo in testa.
-Esco con Daniel- cerco di dire tranquilla, mentre inzio a torturare uno degli anelli che porto sul al mano sinistra.
Quando sono agitata focalizzo la mia atte zone su un qualsiasi oggetto e ci gioco finchè questo non mi calma. Ma questo mio metodo con mia madre, pericolosa quanto un leone pronto a balzare sulla prossima vittima, non funziona come dovrebbe.
-Dove andate di bello?- mamma torna in cucina, dove la scopro intenta a lavare i piatti quando noto con orrore che c'è una bella padella nell'acqua.
Altro che mestolo, rischio una padellata in testa!
-Ad una festa- rispondo con la voce tremante. Adesso la mano arriva alla gonna, ne prendo l'orlo e inizio a rigirarlo in tutti i modi.
-Ti conviene sbrigarti, conosco il tuo ragazzo e, puntuale come è, sarà già davanti alla porta-
Guardo stupita mia madre. Mi sa che la padellata l'ha ricevuta lei.
-Mamma stai bene?- mi avvicino cauta e le posò una mano in fronte, per sentirne il calore.
Non scotta, di solito delira solo ai 39 gradi di febbre.
-Si che sto bene, perché mai non dovrei?- mi toglie la mano dalla fronte, sporcandomela con un pò di schiuma, e stiracchia le labbra in un sorriso smagliante.
-Vai tesoro e divertiti-
Le sorrido felice e mi dirigo verso la porta di ingresso nello stesso istante in cui il campanello suona.
Sospiro estasiata quando apro la porta e ammiro la figura eterea del mio ragazzo.
I jeans e la maglietta bianca valorizzano il suo corpo modellato e tonico, mentre i capelli sono scompigliati e gli occhi verdi brillano nel buio della notte.
Credo proprio che dovrò stare attenta, stasera molte ragazze avranno la possibilità di portarmelo via ma non lo permetterò mai.
-Sei bellissima- si complimenta, mentre arrosisco vistosamente. Riesce sempre a farmi lo stesso effetto sebbene questa non sia la prima volta che me lo dice.
-Grazie, anche tu- ricambio, analizzandolo da capo a piedi ancora una volta.
Non mi stupirei se esistesse un angelo con le sue stesse somiglianze, in fondo il mio ragazzo è bello tanto quanto il più affascinante dei Serafini.
Mi prende una mano e mi tira verso il suo petto, unendo in un istante le nostre bocche in un bacio dolce e intenso.
Mi sento sciogliere le ginocchia quando passa la lingua sul mio labbro inferiore, invogliandomi ad aprire la bocca ed approfondire il bacio.
Ne approfitto per mordicchiargli il labbro inferiore, facendolo gemere di piacere e sorrido soddisfatta.
Ho scoperto da poco che ha un punto debole ed è proprio ik labbro inferiore: gli dai un morso e il gioco è fatto. Ne va pazzo, quindi ogni occasione è buona per torturarlo.
Ci stacchiamo ansimanti. Lo guardo sorridente e scoppio a ridere quando noto che le sue labbra sono più rosse del normale. Lo pulisco ridacchiando, ottenendo un mugolio da parte sua dovuto al fazzoletto contro le sue labbra.
-Forse è meglio andare, non vorrei commettere qualche atto scandaloso davanti a casa tua- mi bacia la fronte appena finisco e si stacca, porgendomi la mano.
Gliela afferro, ricambiando lo sguardo intenso con cui mi sta fissando. Mi fa piacere che lui mi desideri quanto io voglio lui, ma è meglio se non glielo dico, o almeno non ancora, perché mi ritroverei il sue ego già spropositato alto più dell'Everest.
E questo è tutto dire.
•• ••
Giunti alla festa, ci mischiano subito tra la folla, tenendoci per mano per non perderci.
Siamo arrivati un pò in ritardo perchè in macchina ho preteso la mia sessione di baci privati visto che non potrò farlo alla festa.
Non mi piace stare al centro dell'attenzione e già sapere che ci sarà sicuramente qualcuno a guardarmi mentre ballo con il mio ragazzo mi sento a disagio.
-Ehi tutto bene?- Daniel mi guarda preoccupato, e noto che gli sto stringendo la mano in modo convulso.
-Tutto apposto, tranquillo- cerco di sorridergli, sapendo però che al posto di un sorriso ci sia uno spaventoso ghigno.
Daniel continua a fissarmi, per nulla convinto della mia affermazione.
Lo strattono per la mano, in modo che capisca che voglio muovermi ed andare al bancone andare prendere qualcosa.
Ci muoviamo tra i corpi sudati delle persone in pista, ed ci sediamo sulle sedie girevoli intorno al bancone.
Il locale in cui siamo entrati è completamente al buio se non fosse per le luci da discoteca verdi e blu elettrico.
Una ragazza si avvicina a Daniel e gli posa una mano sul bicipite, sorridendo in modo lascivo e ignorando la sottoscritta.
Già mi da fastidio che mi tocchi il ragazzo, ma mai ignorarmi!
-Ciao! Ma lo sai che sei proprio carino?- continua la ragazza, trascinando la mano lungo il petto di Daniel fino alla cintura dei jeans.
-Senti, non so se l'hai notato, ma affianco a me c'è una ragazza bellissima che per essere notata non ha bisogno di mettersi gli stracci che hai addosso tu- Daniel stacca la mano della ragazza dalla zip dei pantaloni e l'allontana, passandomi una mano intorno alle spalle.
-E si dà il caso, carina- parto alla carica, guardandola con un sorriso falso e appoggiando una mano sul petto di Daniel -che sia anche il mio ragazzo-
La ragazza in calore, di cui noto solo ora l'abbigliamento poco coprente che mette in mostra quasi tutto, mi guarda malissimo e gira i tacchi, muovendo tutto il corpo.
Sono disgustata. Ma perché esistono certi scempi al mondo?
Penso però che ragazze del genere assumono questo comportamento solo per sentirsi apprezzate, e, a differenza loro, io non ne sento la necessità e quindi, di conseguenza, non ho bisogno di vestirmi così.
Sin da piccola non venivo accettata per quello che ero, ma crescendo ho capito che ci sono sempre state delle persone che mi hanno apprezzato e che continuano a farlo: la mia famiglia.
A cui poi si sono aggiunti nuovi membri: Emily, Noah, Serena, Thia e il mio Daniel.
Andiamo subito in pista, onde evitare altre distrazioni dal nostro obiettivo.
-Lo sai che mi piaci ancora di più quando sei gelosa?- mi confessa Daniel, avvolgendomi con le sue robuste braccia.
Appoggio i palmi sul suo petto, in corrispondenza del suo cuore, e li raggiungo con la mia testa.
Ascolto i battiti del cuore del mio amore e noto che pompa in modo irregolare ed accellerato.
-Amo i battiti del tuo cuore- sussurro, chiudendo gli occhi, in una beata estasi.
-Amo tutto di te. Amo quando mi fai ridere quando sono triste. Amo quando sbirci tra la mia biancheria intima...-
-Che devo dire che non è niente male- ridacchia, facendomi alzare gli occhi al cielo.
Riprendo il discorso.
-Amo quando fai queste battute scadenti. Amo ancora di più quando mi abbracci e mi baci- alzo lo sguardo e sprofondo nella bellezza dei suoi occhi.
-Ti amo ogni giorno di più ed ho paura che un giorno arrivi una ragazza che ti porti via da me- abbasso gli occhi, presa da un moto di tristezza.
È vero, ho una tremenda paura che trovi una persona bellissima, colta e simpatica che lo abbagli e che lo porti alla decisione di lasciarmi.
Non credo che sopravviverei senza di lui.
-Allison- Daniel mi chiama ed alza il mio viso tenendo una mano sulla mia guancia.
-Al, ti avrei fatto lo stesso discorso. Anche io ti amo, più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma pensa: e se un giorno arrivasse qualcun altro che attira la tua attenzione, io cosa farei? Probabilmente non vivrei. Non so se hai capito che io voglio solo e soltanto te e che sei l'unica ragione per cui io vivo- mi guarda come se fossi una pietra preziosa e noto solo ora che ha gli occhi lucidi.
Daniel non è mai stato un tipo sentimentale, disprezzava sempre le coppiette sdolcinate e i nomignoli affettuosi con cui ero solita prenderlo in giro, ma ora scopro che il mio ragazzo è diventato così romantico che mi vengono le lacrime agli occhi.
-Tu sarai sempre al primo posto, il mio unico grande amore- lo rassicuro mentre elimino la troppa distanza fra le nostre labbra e lo bacio con trasporto.
Lo sento rispondere con altrettanto desiderio mentre mi rendo conto che adesso ho la consapevolezza che qualcosa tra noi è decisamente cambiato.
Ora mi è molto più chiaro quanto sia profondo il sentimento che da tempo covo nei confronti di Daniel, comprendo le paure del ragazzo e di cosa prova per me.
È mio dovere, da adesso in poi, di mostrargli giorno dopo giorno quanto lo amo.
Ci stacchiamo e ci guardiamo sorridendoci.
Si, qualcosa è decisamente cambiato.
💕Angolo Autrice💕
E rieccomi ancora qui! Spero che il capitolo vi sia piaciuto... certo, non mi sono più fatta viva e ho lasciato tutto in sospeso ma I Hope that you love this chapter! (Scusatemi, sto studiando inglese e un pò mi sento contagiata)
Questo aggiornamento lo avevo messo in programma per Natale, come piccolo regalo, ma non sono riuscita a postarlo per via di varie distrazioni che mi hanno portato a dover lasciare la scrittura e dedicarmi alla cucina e via dicendo.
Quindi, auguro un buon Natale in ritardo, certa che lo avrete passato nei migliori dei modi, e vi lascio ad altre due piccole sorprese!
Al prossimo capitolo!
Leti🎆
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