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Capitolo 18

POV'S ALLISON

Muovo la testa sul cuscino, mugolando. La testa mi sta per scoppiare!

Apro gli occhi sbattendoli un paio di volte prima di abituarmi alla luce che entra dalla mia finestra, e solo ora mi rendo conto di essere coperta da almeno dieci coperte, oltre il lenzuolo e il copriletto, fin sotto al naso!

Neanche mia madre lo fa più!

Mi muovo in un fruscio di coperte e cerco di alzarmi, appoggiandomi alla tastiera del letto.

La luce del sole entra dalle finestre e passa tra le tende, creando giochi di luci sul mio letto.

Guardo in giro per la stanza, e noto una persona seduta sulla poltrona e profondamente addormentata.

Una persona che mi fa battere tanto forte il cuore.

Daniel ha una faccia così rilassata che non sembra stia dormendo su una scomoda poltrona. È così bello anche quando ha i capelli completamente spettinati, i vestiti spiegazzati e un piccolo sorriso sulle labbra.

Mi mordo il labbro inferiore. È talmente sexy che...

Ma a che sto pensando? Meglio se mi alzo, tutto questo caldo mi sta facendo fondere il cervello.

Scosto le coperte piano in modo che Daniel non senta e mi avvicino alla porta.

A un passo dal quella superficie legnosa, vendo bloccata da una mano che mi afferra il polso e mi catapulta tra due braccia.

-Ma cosa fai? Non fai altro che abbracciarmi ogni qualvolta che io non sento che ti avvicini a me!- sbuffo, ma affondo la testa respirando il suo profumo.

-Che ci vuoi fare, sono diventato indipendente dai tuoi abbracci e poi sai che sono un ragazzo bisognoso di amore- sento che sorride contro i miei capelli.

-Ah sì?- alzo la testa, incontrando i suoi occhi che oggi hanno una luce particolare.

-Sì- annuisce con la testa, mantenendo quel sorrisino irritante.

-Beh, allora dovrai iniziare a farne a meno perchè presto partirò per le vacanze con Emily e quindi...- lascio in sospensione la frase perchè so che ha capito il resto della frase.

Ride spensierato. Ora che ci penso... ieri non sono riuscita a fargli gli auguri di compleanno!

Oddio che amica orribile che sono!

-Oddio Daniel! Scusami, scusami, scusami, scusami!- salto in braccio a Daniel, che, sorpreso, riesce a malapena ad afferrarmi le cosce per tenermi su.

Nascondo la testa nella sua spalla e mormoro:

-Sono una pessima amica, oddio!-

-Ma cosa stai blaterando?- mi domanda stranito, accarezzandomi la schiena con una mano.

-Non ti ho fatto gli auguri di compleanno! Cavolo, hai fatto 19 anni e io me ne sono totalmente dimenticata!- urlo contro la sua maglietta.

Si è cambiato d'abito: adesso indossa un paio di jeans, una maglietta a maniche corte bianca e un paio di infradito.

-Non fa niente, puoi farmeli adesso- mi bacia una guancia e sento il mio cuore alzarsi in volo per la felicità.

-E, visto che te ne sei dimenticata, per regalo e punizione passerai tutto il giorno insieme a me!- mi dice e mi fa scendere dal suo corpo.

Io non mi lamento e accetto subito, perché voglio farmi perdonare e perché farei di tutto per stare da sola con il ragazzo di cui sono totalmente e follemente innamorata.

-Allora cosa facciamo, capitano?- gli domando curiosa.

-Vestiti e mettiti un costume sotto, adesso facciamo colazione al Da Daisy!- esclama sorridendo.

Vestiti? Ma scusa, non indosso i vestiti di ieri sera?

Mi guardo e sgrano gli occhi: indosso i miei pantaloni grigi larghi e la mia maglia bianca a maniche lunghe! Ma?!

-Chi mi ha cambiato gli abiti?- gli domando confusa.

-Tua sorella- risponde scrollando le spalle con nonchalance.

-Lilith?- domando. Okay, oggi Daniel vuole farmi uscire il cervello spappolato dalle orecchie.

-Le ho detto che ti sei addormentata in macchina e che era il caso che qualcuno ti cambiasse, poichè i tuoi non c'erano e Jake dormiva- spiega tranquillo, mentre guarda nel cassetto dei costumi della cabina armadio.

E io lo lascio fare finchè non mi ricordo che, insieme ai costumi, ci sono anche parecchi completi intimi che mi sono stati regalati da mamma, Lilith ed Emily.

Non li ho messi insieme a quelli che più metto perchè mi sembrano parecchio... ehm... provocanti: Alcuni in pizzo vedo-non vedo, altri di colori passionali come il rosso. Preferisco i colori neutri e quindi quelli li ho messi tra i costumi per poterli usare in futuro.

-E questo?- ride Daniel, tenendo con un dito un tanga rosso fuoco, abbinato ad un reggiseno rosso con il pizzo nero.

-Ehi!- mi butto addosso a lui nel vano tentativo di togliergli dalle mani quell'indumento, ma Daniel è troppo alto per il mio metro e sessantacinque e quindi il mio braccio arriva a malapena al suo avambraccio.

-Daniel, lascialo subito!- gli ordino, pestando i piedi per terra come una bambina.

-Solo se mi prometti che quando te lo metterai mi manderai una tua foto! Sembra piuttosto provocante- mi sorride lascivo, facendomi scoppiare a ridere.

Oh Dio, quanto lo amo quando fa battutine del genere!

-Uff, ma non hai una ragazza a cui chiederlo?- gli domando, pentendomene subito.

Sicuramente non ha la ragazza, non l'ho mai visto con nessuna ma il minimo dubbio che lui possa avere qualcun'altra oltre a me mi fa ingelosire tanto. Tantissimo.

Daniel è mio. Stop. Chi lo tocca è morta.

-E va bene, ti manderò una foto, ma ora mi lasceresti andare?- sbuffo, arrendendomi. Avrò preso anche più coraggio, ma contro di lui non posso niente.

Ma lo lancia ridacchiando e mi ricorda che devo andare a cambiarmi.

Recupero dall'armadio un vestito blu estivo e un bikini bianco e blu.

Mi fiondo in bagno e mi faccio una doccia veloce. Lascio i capelli bagnati sciolti lungo la schiena e mi infilo il costume e il vestito.

-Sono pronta!- esclamo appena metto piede in camera.

La prima cosa che noto è che Daniel ha sempre la stessa maglia ma ha cambiato i pantaloni con un paio di bermuda.

Oddio, è ogni giorno più bello, non posso credere che lui sia di nuovo qui con me.

Lo amo così tanto, vorrei poterglielo dire liberamente, ma temo troppo un suo rifiuto per avere il coraggio di confessarlo.

-Andiamo?- mi domanda, facendo schioccare le dita davanti ai miei occhi.

Oh cavolo, mi sono imbambolata! Uffa, ma perchè faccio sempre figuracce davanti a lui?

-S...sì andiamo- balbetto, superandolo e dirigendomi verso la porta.

Lo sento ridere alle mie spalle per la mia reazione. È colpa sua, non mia!

-Ma i miei genitori?- domando appena scendiamo al piano terra. Non c'è anima viva.

-I tuoi sono andati a lavorare, Lilith è in giro con qualcuno e Jake è a dormire da un suo amico- mi spiega dirigendosi verso la porta.

-Tranquilla, le chiavi ce le ho io- mi rassicura, aprendo la porta e aspettando che io passi per prima.

Cammino verso la sua auto e salgo sul posto del passeggero, aspettando che il ragazzo mi raggiunga.

Appena mette in moto, partiamo a tutta velocità verso il nostro bar preferito, Lorena's drinks.

Daniel spinge le porte e le tiene aperte per farmi passare.

È un locale molto carino e moderno, color bianco con frasi color beige scritte in una calligrafia elegante. Ai lati del muro si trovano dei divanetti e poltrone bianche disposte ad angolo, con un spazio grande abbastanza per ospitare un tavolino, su cui vengono disposte le ordinazioni.

Ci sediamo su un divanetto e un cameriere ci raggiunge, con in mano un blocchetto per le ordinazioni e una penna.

-Buon giorno ragazzi, cosa posso portarvi?- ci chiede, non staccando gli occhi dal mio viso.

Daniel grugnisce. -Un cappuccino e una brioche alla crema. Tu, amore?- si gira verso di me, guardandomi dolcemente.

Evidentemente è geloso, non so per quale motivo, ma quell'espressione ha qualcosa di sincero che quasi mi illudo che quel soprannome, "amore", non l'abbia detto solo per scoraggiare il cameriere a flirtare con me.

-Anche io un cappuccino e una brioche al cioccolato, per favore- sorrido timidamente a Daniel, che rivolge invece un'occhiataccia al ragazzo, come per dirgli "Lei è mia, non devi neanche azzardati a guardarla".

Mi sento davvero lusingata per tutte queste attenzioni, mi fa sentire speciale, amata.

Parliamo del più e del meno fin quando non arrivano i nostri migliori amici.

-Mi dispiace, mi dispiace, sono una pessima amica...- Emily mi abbraccia buttandosi sul divanetto su cui sono seduta e riducendo lo spazio che c'è tra me e Daniel, sono quasi sopra di lui.

-Perchè lo pensi? Non è affatto vero!- la stacco da me prendendola per le spalle.

-Si invece! Se Daniel non fosse venuto a cercare Noah che cercava me, non ti sarebbe successo niente! Oddio, faccio schifo come migliore amica!- piagnucola.

-Non è colpa tua- la rassicura, accarezzandole una spalla.

Noto che Noah si è seduto sul divanetto davanti al nostro e guarda Emily con occhi innamorati. Quando lei si gira verso di lui, gli sorride tristemente e lo raggiunge, appiccicandosi al suo fianco mentre il ragazzo le passa un braccio sulle spalle, attirandola ancora di più verso di sè.

Non mi dire che la mia migliore amica si è messa con Noah?!

-EMILY!- ringhio e lei fa una faccia spaventata.

-Quando intendevi dirmelo?- continuo arabbiata. Cavolo, è la mia migliore amica! Come le ho detto tutto ciò che provo per Daniel, lei doveva dirmi che era finalmente diventata la ragazza di Noah.

-Dirti cosa?- continua, iniziando a tremare e guardando il ragazzo al mio fianco con occhi supplicanti, quasi a chiedergli di calmarmi.

Daniel però alza le mani in segno di resa, ha capito che questa questione la dobbiamo risolvere tra noi due.

-Dirmi che magari voi due vi siete messi insieme?- urlo dalla felicità, buttandomi sulla nuova coppia, abbracciandoli contemporaneamente.

-Oddio, mi è quasi venuto un infarto! Non farlo mai più!- esclama la mia migliore amica, ricambiando il mio abbraccio insieme a Noah.

-Così impari a non dirmi prima queste cose- rispondo mentre mi siedo di nuovo affianco a Daniel.

-Comunque, siamo felici per voi- si congratula per entrambi Daniel.

-Tienitela stretta, è l'unica che riesce a tenerti per le palle- continuo io, mentre Noah ridacchia e annuisce.

-Non ci penso proprio a lasciarla andare- le rivolge uno sguardo talmente dolce che quasi mi fa invidia.

-Allora, vi lasciamo, pensavamo di farci una bella passeggiata a Central Park- Noah si alza seguito da Emily che, prendendosi per mano, ci salutano ed escono dal locale.

-Bene, invece noi andiamo dalla parte opposta- anche Daniel si alza, obbligandomi a fare lo stesso e seguirlo.

Paghiamo il conto e usciamo. Oggi fa veramente caldo, fortuna che ho indosso un vestito leggero, se no chissà quanto avrei sudato.

Saliamo in macchina e Daniel ci guida verso l'autostrada, mentre io lo bombardo di domande.

Sbuffa. -Hai finito?-

-No finchè non mi dici dove stiamo andando! Potrei sempre pensare che questo sia un sequestro di persona- sbotto, incrociando le braccia al petto.

-Se fosse stato veramente un sequestro, credi che ti avrei lasciato il telefono? E poi, se ti dico cosa è la sorpresa, che sorpresa sarebbe?- mi dice, tenendo gli occhi fissi sulla strada.

-Avrei dovuto farti io la sorpresa, non tu a me- ribadisco, abbassando lo sguardo per la vergogna.

Lui ha reso il giorno del mio compleanno il più speciale di tutti, mentre io glielo ho reso un inferno.

-Ally, ma quando la smetterai di sentirti in colpa?- sbuffa, fermando macchina in un parcheggio.

-Adesso però non ne voglio parlare, se no avrei fatto tutti questi kilometri per niente e dovrei andare ad uccidere chi ti ha fatto del male- si dirige verso il retro della macchina e ritorna con un cesto da picnic e una coperta a quadri rossa e bianca.

Mi prende per mano e mi guida verso una spiaggia, non molto affollata poichè sono solo le dieci di mattina.

Ci appostiamo a metà strada tra il piccolo bar presente e il l'oceano.

Inizio a togliermi i vestiti per mettermi la crema solare e noto che i maschi dell'ombrellone più vicino al nostro mi guardano maliziosi.

E presto sento una presenza alle mie spalle che mi circonda la vita con le sue braccia possenti e mi stringe a sè, contro il petto.

Daniel deve essersi tolto la maglietta, poichè posso sentire la pelle liscia e la linea perfetta degli addominali contro la mia schiena.

Mi bacia una spalla e rivolge un'occhiata fugace ai ragazzi, che adesso hanno abbassato lo sguardo su ciò che stavano facendo.

-Mi aiuti?- chiedo a Daniel, mettendomi seduta sulla sdraio di schiena e porgendogli il tubetto della crema.

Sento qualcosa di fresco corrermi lungo la colonna vertebrale e un paio di mani esperte spalmato la crema lungo la schiena pallida.

Faccio la stessa cosa a lui e sono completamente ipnotizzato dalle sue spalle, larghe e possenti.

Come quei ragazzi, ora c'è un gruppetto di ochette che continuano a guardare Daniel lanciando urletti e la cosa mi fa ingelosire e imbestialire molto.

Ma Daniel non deve essersene accorto poichè si alza e si gira verso di me.

-Facciamo un bagno?- mi chiede giocoso.

-Adesso non ho voglia- gli rispondo stendendomi sulla sdraio. Ho proprio bisogno di un pò di abbronzatura, sono troppo pallida.

-E va bene, lo hai voluto tu- mi sento afferrare per le ginocchia e ben presto mi ritrovo con il sedere all'aria e il bel culetto sodo di Daniel sotto il naso.

Beh, potrebbe anche piacerti questa posizione se solo Daniel non corresse verso l'oceano urlando come un forsennato e se il sangue, per tutto questo su e giù, non mi stia già annaquando il cervello.

Urlo quando l'acqua fredda incontra la mia pelle e la risata di Daniel si sente distintamente anche da sott'acqua.

Riemergo sputacchiando un pò di acqua salata e fulmino Daniel che, ovviamente, sta ridendo della sfortuna altrui.

-Ma sei scemo o cosa?- gli grido contro, iniziando a schizzare, vendicandomi.

-Ma come ti permetti?- mi risponde urlando, appena l'acqua salata va a contatto con i suoi occhi, e risponde al fuoco con potenza.

Ben presto le nostre vendette si trasformano in una battaglia a chi inzuppa di più l'altro.

Alla fine, usciamo ansimanti dall'acqua e ci dirigiamo verso il nostro ombrellone e ci asciughiamo con dei teli.

Daniel si mette sdraiato sulla sdraio a gambe aperte e mi invita a sedermi tra esse.

Senza esitazioni, ma accomodo appoggiando la schiena contro il suo petto e mi avvolge tra le sue braccia, inondandomi con il suo dolce profumo, mischiato a quello naturale dell'oceano.

E, con questo, sprofondo in un sonno senza incubi.

¤ ¤¤ ¤¤¤ ¤ ¤¤ ¤¤¤ ¤ ¤¤ ¤¤¤

Quando mi sveglio, mi ritrovo sdraiata sulla sdraio da sola, coperta da un telo.

Mi alzo lentamente e noto che è il tramonto e una figura di spalle seduta sulla sabbia ad osservare il sole che piano piano lascia il posto alla luna.

Mi avvicino a lui e mi siedo alla sua destra, avvolgendomi nel telo, nel più totale silenzio.

-Devo dirti una cosa- inizia a dire, mantenendo lo sguardo fisso sulla linea dell'orizzonte.

Annuisco. -Dimmi-

-Volevo dirtelo già da un pò, ma ogni tuo comportamento mi ha scoraggiato sempre più, finché ho deciso di non dirtelo. Ma ora siamo soli- indica la spiaggia vuota- e vorrei dirti tutto senza timore di fare figure di merda-

Ridacchio ma non rispondo, voglio che costruisca un discorso senza aiuti.

-So che il passato non si può cambiare, so che probabilmente mi odi ancora per ciò che ti ho fatto e per il dolore causato, ma spero che quello che sto per dirti ti addolcisca un pò- mi sorride tristemente girandosi per la prima volta verso di me da quando mi sono svegliata.

Non l'ho mai visto così serio, senza il solito sorriso sghembo che lo caratterizza.

-Avevo una cotta per te da quando avevo sette anni- confessa, ed io strabuzzo gli occhi.

Oddio, ma allora non ero l'unica che provava qualcosa!

-Ma io...- provo a parlare ma Daniel porta l'indice destro sulla mia bocca, zittendomi.

-Shhhhh, fammi finire, ti prego. Quando mi hai detto che ci saremmo visti anche quando avremmo iniziato il liceo, mi sentivo davvero felice. Ma quando ho visto che preferivi passare tempo con i tuoi nuovi amici al posto che con me, qualcosa nel mio cuore si spezzò completamente- mi rivela, gli occhi coperti da un lieve velo di lacrime.

Oh, mio dolce Daniel...

-Appena ti ho rivista, dopo che te ne sei andata, ho pensato che tutto l'odio che provavo per te fosse cresciuto a dismisura solo perché sei diventata bellissima. Avevo paura che i miei veri sentimenti si manifestassero più forti di quello che credevo di sentire, ma mi sono accorto che mi ero illuso-

Mi stanno già scorrendo le lacrime sul mio viso per tutto quello che Daniel mi sta dicendo. Ho causato tutto il suo dolore, quel dolore che si porta dietro da quattro lunghi anni.

-Ora, quando ti guardo, vedo un angelo che devo e voglio proteggere dai demoni che potrebbero attaccarla; vedo la ragazza più bella del mondo, vedo la mia migliore amica, vedo la mia anima gemella, vedo la persona con cui voglio passare il resto della mia vita-

Non sento più il cuore, se prima batteva furente nel mio petto, adesso sembra che si sia fermato completamente.

Si gira verso di me e mi prende le mani, stringendole tra le sue.

-Allison, provo per te quello che non ho mai provato per nessun'altra perchè l'unica ragazza che ha mai fatto parte della mia vita e che è il mio punto di riferimento sei sempre stata tu. Sei bellissima, intelligente, divertente, dolce, testarda e sono qui, davanti all'oceano con te, perché l'oceano rappresenta i miei sentimenti-

Si avvicina alla mia bocca e sussurra due parole che mi amano in tilt il cervello e il cuore insieme.

-Ti amo, Allison, ti ho sempre amata e ti amerò in eterno-

E, dopo questa frase, non riesco a trattenermi.

Lo bacio, mettendoci tutto l'amore che provo per lui.

Ricambia il mio bacio con ardore, trasformando ciò che c'era si dolce di questo contatto in qualcosa di rude e passionale.

La sua lingua picchietta tra le mie in attesa che io gli dia il permesso di esplorarmi ed io faccio l'unica cosa possibile da fare.

Apro le labbra e presto la sua lingua incontra la mia, danzando in armonia tra di loro e inondandomi la bocca con il suo dolce sapore.

Mi siedo su di lui, con le gambe piegate lungo i suoi fianchi, e porto le mie mani sulle sue guance mentre lui mi accarezza la schiena con movimenti lenti e leggeri.

Dalle spalle piano piano scende fino al fondo schiena, fino alle natiche. Anche le sue carezze sono desiderose, passionali, proprio come il bacio che ci stiamo scambiando.

Nello stomaco mi ritrovo non solo uno stormo di farfalle, ma un intero zoo: i ringhi dei leoni sono l'irrefrenabile desiderio che provo per lui mentre lo scalpitio delle zampe degli elefanti sono i battiti potenti e irregolari del mio cuore.

Quando ci stacchiamo ansimanti, appoggio la fronte sulla sua, il mio respiro affannato che si mischia al suo.

Ora tocca a me.

Respiro profondo.

Coraggio

Due parole che cambieranno la mia vita per sempre.

-Ti amo-

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💕Angolo Autrice💕

Ehilá gente! Allora che ve ne pare?

Secondo me è il capitolo più lungo dell'intera storia: sono 3356 parole, ragazzuole!

Proprio perché è così lungo mi scuso per il ritardo, ci ho messo un pò ma spero che l'attesa sia stata ben ricompensata!😍

Anche perché sto iniziando a scrivere una nuova storia in contemporanea a questa, solo che verrà pubblicata dopo "Everything I Need" e probabilmente gli aggiornamenti saranno più veloci... si spera😇

Ebbene, siamo arrivati alle dichiarazioni d'amore! La cosa di fa piuttosto interessante... secondo voi Daniel come reagirà? Mmmmmm...😕😕

E, con questo spazio dedicato a moi, annuncio ufficialmente che alla fine della prima parte mancano 8 capitoli!🎉🎊🎉🎊

Eh già, io sono molto pignola (come sottolineato nella challenge😂) e quindi ho preparato tutte le parti aventi un titolo che riassume il contenuto del capitolo, in modo da sapere cosa scrivere... diciamo che mi piace avere tutto sotto controllo😂

Allora, you'll see to the next chapter!

Lety🐳

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