Capitolo 17- MISSING MOMENT: Amore dichiarato ( Noah/Emily)
Non ve lo aspettavate, vero? Ebbene, questo è un capitolo speciale che ci porterá a scoprere cosa è successo tra Emily e Noah la sera della festa... non siete curiosi?💞 Buona lettura🎇
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POV'S NOAH
- Emily, aspetta!-
La ragazza si gira di scatto, facendo sventolare I suoi lunghi capelli biondi e investendomi con il suo dolce profumo. Mi guarda con gli occhi spalancati e solo ora mi accorgo che ho avvolto una mano intorno al suo polso.
Lo lascio andare arrossendo ed all'improvviso mi accorgo di non sapere come iniziare il discorso.
Voglio invitare Emily al ballo di fine anno, voglio dichiararmi e chiederle di diventare la mia ragazza.
Ma mi rendo conto che il detto "Tra dire e il fare, c'è di mezzo il mare" non è mai stato più vero di così.
-S... sì Noah?- balbetta lei, arrossendo.
Sorrido. Almeno non le sono del tutto indifferente. E grazie a questo trovo il coraggio di parlare.
-Ti va di venire al ballo con me?-
Spalanca gli occhi più di quanto si possa fare normalmente e apre la bocca, sbalordita.
-Se...se non puoi perchè... perché ti... hanno già invitata non fa niente- asserisco abbassando il viso, completamente paonazzo dalla vergogna.
Dio,che scemo! Come ho fatto a non pensarci prima? Emily è così bella che chissà quanti inviti per andare al ballo avrà ricevuto...
Mi sento afferrare il viso da un paio di mani soffici e morbide e il mio sguardo viene proiettato negli occhi verdi di Emily.
-Noah, sarei felice se fossi tu il mio cavaliere- mi sorride dolcemente.
-Si, insomma, non sei... cosa?!- esclamo.
Ho capito bene? Ha accettato di venire al ballo con me?
Mi sorride e annuisce energicamente.
Sono euforico. Mentalmente sto ballando la macareña dalla felicitá.
-Allora ti vengo a prendere alle 20:00, e ci saranno anche Daniel e Allison- farfuglio eccitato.
--Va bene, però ora devo andare- mi dice e si avvicina maggiormente a me, baciandomi l'angolo della bocca.
Le sue labbra indugiano sulla mia pelle e in questo momento vorrei solo che mi baciasse veramente.
Si allontana sorridendo e riprende a camminare verso casa sua.
Domani sarà tutto perfetto.
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E, invece, è stato tutto un maledetto disastro.
Cioè, finalmente sono riuscito a invitare la ragazza che amo al ballo di fine anno, e una sanguisuga dai capelli ossigenati e il seno rifatto cosa fa? Mi si attacca al braccio come un polipo e si struscia addosso a me.
L'avrei anche staccata dal braccio se non avesse guardato indietro verso la folla.
E mi sono ricordato che non solo c'è solo il mio migliore amico con la "sua ragazza", ma anche la persona di cui mi sono perdutamente innamorato.
E il problema divaga quando incontro proprio i suoi occhi.
Si avvicina lentamente e ora posso vedere i suoi begli occhi contenete una furia che mai avevo visto.
-Beh, se volevi mettere in chiaro che tra noi non c'è niente, potevi dirmelo senza fare tutta questa scena!- mi grida contro, sia per sovrastare la musica assordante, sia per esprimere tutta la rabbia nei miei confronti.
Oh mamma, pensa che si stata tutta una farsa!
-Emily!- inzio a gridare, spaventandomi delle sue parole appena ne apprendo il significato, e vedo che le lacrime scorrono libere lungo il suo viso.
Scappa piangendo e si dilegua tra la gente proprio mentre io mi affretto ad alzarmi e staccarmi di dosso il polipo truccato, che fino ad adesso è stata zitta.
-Emily!- corro tra la folla urlando disperati il suo nome, fermandomi per alzarmi in punta di piedi e allungare il collo per scovarla.
Appena scorgo una chioma biona familiare che sta correndo attraverso la porta d'emergenza che unisce la palestra alla scuola, scatto in quella direzione immediatamente.
Appena varco la porta, corro per i lunghi corridoi alla ricerca dell'unico vero motivo per cui dovrei essere felice.
Non posso lasciare così le cose, la voglio al mio fianco sempre e se per averla la dovrò affrontare in queste condizioni, quando sono stato io a ferirla, lo farò senza la minima esitazione.
Appena arrivo al secondo piano e sento dei singhiozzi sommessi provenire dalla mia classe, capisco che la mia ricerca è finalmente terminata.
La porta è chiusa ma riesco ad aprirla senza far troppo rumore.
Avrei voluto non farlo.
Emily sta piangendo disperata con le braccia incrociate sul mio banco e la testa sepolta tra esse è mormora quanto sia stata stupida ad essersi lasciata andare.
Appena alza la testa,sento il mio cuore spezzarsi lentamente per come lo ridotta: il suo sguardo trasmette odio ed è accentuato da quanto sono rossi e gonfi gli occhi.
-Che vuoi? Sei venuto per umiliarmi ancora di più?- si asciuga col dorso della mano le lunghe scie nere che percorrono le sue guance.
-No, volevo solo spiegarti- le rispondo, all'improvviso timoroso della sua reazione.
Emily è un libro aperto di solito, ma quando si infuria prende coraggio ed è imprevedibile, e ciò la rende pericolosa ed eccitante ai miei occhi.
-Che cosa? Che non valgo niente? Che non ti è importato dei miei stupidi sentimenti? Di ciò che provo?- ringhia, sulla difensiva.
-CHE MI SONO ILLUSA SE SPERAVO CHE IL RAGAZZO CHE AMO RICAMBIASSE I MIEI SENTIMENTI?- scoppia alla fine, urlando.
Apro la bocca, completamente impietrito. Ha appena ammesso di amarmi?
-Co... cosa?- balbetto, incredulo. Ditemi che non sto sognando!
-Hai capito bene! Io ti amo!- sussurra piano, con gli occhi lucidi.
Abbassa la testa per non guardarmi negli occhi, ma col cavolo che adesso la lascio scappare. Adesso le dirò tutto.
Mi avvicino a lei, lasciando pochi millimetri tra noi. Passo un mio braccio intorno alla vita sottile e le alzo piano il viso, prendendola per il mento.
-Emily, ore ti dirò una cosa senza girarci troppo intorno- inzio il mio discorso, emozionato.
-Sarò chiaro e conciso, voglio che tu capisca subito che appena ti ho visto per la prima volta sapevo che non sarei mai stato più lo stesso. Quello che provo per te è unico e speciale, non potrei mai provarlo per nessun'altra ragazza neanche se volessi, compresa la "sanguisuga-polipo" - ironizzo, vedendolo spuntare un piccolo sorriso sulle labbra.
Ora arriva la parte difficile.
Appoggio la mia fronte sulla sua e le soffio sulle labbra quelle parola che ho tenuto per me solo per lei,e che adesso premono tanto per uscire.
-Ti amo-
E, dopo questo, mi butto sulle sue labbra.
POV'S EMILY
Oddio, sto sognando!
Finalmente riesco a confessare i miei sentimenti a Noah e con gioia scopro che anche lui ricambia.
Non importa se quella bambola con le tette di plastica ci ha provato, Noah ha detto di amarmi e questo basta.
Ha delle labbra spettacolari: sono morbide e sono così esperte, si muovono con maestria sulle mie.
Sento che sto per svenire.
Mi morde il labbro inferiore e mi sfugge un gemito sommesso, ma questo non sembra far altro che incoraggiarlo a continuare.
Scorre le mani lungo i miei fianchi fino ai miei glutei. Dopo di che li afferra e mi alza da terra, appoggiandomi sul suo banco per poter essere alla sua stessa altezza.
Continua all'altezza baciarmi per quelli che mi sembrano minuti, poi si stacca leggermente, cercando di regolarizzare il respiro.
-Credo proprio che non cambierò più posto, piuttosto mi porto dietro il banco- parla con le labbra a sfiorar le mie.
-Perchè?- sorrido, raggiante.
-Perchè hai appoggiato il tuo bel sedere sulla sua superficie e poi perché ti ho baciata proprio qua sopra- ammette, sorridendomi entusiasta.
A questa affermazione divento nervosa. Vorrei sapere quale è il nostro rapporto ora.
-Noah, ma adesso cosa siamo?- domando a bassa voce. Ho così paura che adesso se ne penta e che mi dica che vuole essere solo mio amico.
Che il bacio è stato solo un gigantesco errore quando, per me, è stato il momento più bello della mia vita.
-Non è forse ovvio?- mi da un delicato bacio a fior di labbra.
-Ti amo e voglio che tu sia la mia ragazza- sorrido, era proprio quello che volevo sentirgli dire.
-Ti amo- sussurro e lo bacio con trasporto.
-Torniamo dai due piccioncini, ti va?- mi domanda, appena ci allontaniamo ansimanti.
-Va bene, voglio vedere se Daniel si è dichiarato- ridacchio scendendo dal banco.
Noah mi prende per mano e ci dirigiamo verso la palestra.
La festa è ancora in alto mare, e tutti sembra che si stiano divertendo.
Noah e io ci districhiamo tra coppiette che sembrano star facendo di tutto tranne che ballare, ragazzi ormai già ubriachi e ragazze che flirtano.
Raggiungiamo i divanetti dove eravamo seduti e notiamo che né Daniel né Allison sono lì.
-Cosa facciamo? Li andiamo a cercare?- grido nell'orecchio del mio ragazzo.
Lui annuisce soltanto, teso.
Ci dirigiamo di nuovo verso la porta di emergenza e appena la apriamo sentiamo delle urla provenire dal bagno del piano terra.
In quel preciso momento, Daniel scende dalle scale che portano al primo piano e si avvicina a noi.
-Sbaglio o quella è la voce mi è troppo familiare?- dico spaventata. Oddio, fa che non sia ciò che sto pensando.
Quando la voce grida il nome del mio migliore amico del mio ragazzo, Daniel scatta verso la porta del bagno femminile e la spalanca.
Noah mi abbraccia in modo che io non possa vedere, ma sento la mia migliore amica piangere e un ragazzo gemere.
Quando Noah mi lascia andare, corro verso Allison.
Ha la gonna rosa antico tutta sgualcita, il trucco sbavato e piange disperatamente.
La abbraccio e cerco di calmarla, ma la lascio alle braccia di Daniel, che la solleva e la porta via.
-La porto a casa,prendo la macchina Noah- ci avverte. Noi annuiamo, poichè le nostre case sono abbastanza vicine alla scuola, e corre fuori.
Io sorrido tristemente per la dolcezza di Daniel e guardo il corpo del ragazzo svenuto che ha tentato di stuprare Allison, e lo riconosco.
È Martin, uno dei più bei ragazzi del liceo, ma é estremamente arrogante e ambizioso. Più volte ci ha provato con me, ma non è mai stato il mio tipo.
-Che si fa ora?- domando a Noah.
Il ragazzo si avvicina a Martin e lo trascina addosso al muro, in modo che stia seduto.
-Faccio una chiamata ai suoi genitori, li conosco abbastanza bene e poi parleremo con Allison per vedere se vuole sporgere denuncia- afferma serio e deciso.
Mentre chiama i genitori di Martin, non posso fare a meno di notare quanto Noah sia affascinante quando è serio e convinto di ciò che dice e fa.
-Andiamo?- mi riscuote il mio ragazzo, porgendomi la mano.
-E Martin? Lo lasciamo lì?- chiedo perplessa.
-Tra poco dovrebbe tornare cosciente, i colpi di Daniel sono stati forti, ma non abbastanza per provocargli danni gravi. In più i genitori mi hanno detto che verranno a prenderlo tra poco- mi spiega, dirigendosi verso l'uscita.
Mi stringo al suo braccio appena una leggere brezza mi investe e ci dirigiamo a piedi verso le nostre abitazioni.
Appena arrivo a casa, mi giro verso Noah e lui mi lascia un bacio a fior di labbra.
-Vado a riprendermi la macchina, poi domani mattina preparati che vengo a prenderti, così andiamo a vedere come sta Allison- mi dice.
-Va bene- rispondo. -Allora a domani-
-A domani, amore mio- mi sfiora di nuovo le labbra con le sue e poi si gira, incamminandosi verso casa di Daniel.
Sorrido raggiante.
Se togliamo quello che è successo ad Allison, che ora sono mortalmente preoccupata per lei e quanto questo fatto influirà sul suo comportamento, la serata sarebbe stata perfetta.
Come ho sempre desiderato.
💕Angolo Autrice💕
SURPRISE!
Piaciuta la sorpresa? Mi è piaciuto molto scrivere questo capitolo, lo trovo molto dolce😛
Come vi sembra la coppia Noily? Sono troppo pacioccosi😂😍
Vabbè, sto delirando perchè in soli due giorni ho finito di scrivere questo capitolo e mi sto sentendo una super star🎇
E ora... al prossimo capitolo!
Leti😙
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