Capitolo 14
POV'S DANIEL
Trovarmi Allison i tutti i posti dove mi ritrovo io è stato strano, sembrava che lei ed io non fossimo così diversi.
In un certo senso, non siamo così diversi e ci completiamo.
Lei è una secchiona di matematica e io il solito bad boy che non sa un tubo in matematica.
Quando serve, siano entrambi seri ma sappiamo poi come divertirci.
Corriamo entrambi per rimanere in forma.
Siamo cocciuti. Siamo molto testardi.
Con un'unica eccezione.
Lei è determinata a vincere, si batte per ciò a cui tiene, mentre io mi arrendo da subito.
La prova sono i sentimenti che provo per lei. So che è troppo per me, non la merito e perciò mi sono arreso da subito.
-TESORO! CAMBIATI CHE STASERA ABBIAMO LA CENA RICORDI?- mi urla mia madre dal piano di sotto.
Sbuffo annoiato e mi fiondo nella doccia.
L'acqua lava via il sudore, e con loro, momentaneamente, se ne vanno anche i problemi, i brutti pensieri.
Penso solo ad Allison. Al suo viso, ai suoi occhi, il suo sorriso, il suo modo di scherzare...
E mi rendo conto che la mia è molto più radicata di una semplice cotta.
Sono innamorato di lei.
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Siamo davanti al ristorante nell'attesa che i coniugi Paper con i loro figli arrivino.
Come si sarà vestita? Sarà sempre bellissima? Appena mi vedrà proverà le stesse emozioni che provo io? Mi sorriderá? Cosa mi dirà? Che cosa farò?
Tutti i miei dubbi influenzano i miei pensieri trasmettendomi ansia, tanta ansia.
Guardo il traffico e sospiro. Chissà dove si trova Allison in questo momento. Ogni mio pensiero vola a lei: per ogni cosa o motivo, lei è il mio primo pensiero.
Glielo devo dire. Le devo dire che sono innamorato di lei. È diventata il centro del mio mondo: quando passeggio per le strade, cerco nei visi delle persone il sorriso e lo sguardo dolce e deciso di Allison.
Cavolo, devo diventare un poeta. Farei un sacco di affari se Allison continua a rendermi così romantico.
Mi volto verso il parcheggio appena sento il rombo di un motore di una Lamborghini, e quasi mi strozzo con la mia stessa saliva appena vedo Allison scendere dalla macchina vestita come una dea.
Il vestito blu con pietre preziose e inserti d'argento che le fasciano la parte sotto del seno, stretto in vita che le cade morbido lungo le gambe in un turbinio di tulle blu notte fino ai piedi, la rende ai miei occhi la creatura più bella dell'intero universo.
Credo che mi sia bloccato in posizione "Sbavo": occhi sgranati, bocca aperta e lingua a penzoloni.
Senza parlare del suo sorriso. Mi sto accecando da quanto stasera sembri emanare luce propria.
Ditemi se non ci si può innamorare di una ragazza così.
Affascinante. Giusta. Decisa. Dolce. Simpatica. Ironica. Bellissima.
La ragazza perfetta per me.
Ci raggiunge salutandoci con un sorriso. I denti bianchissimi sono resi ancora più luminosi dal rossetto rosso.
Gli occhi verdi, invece, sono evidenziati dalle lunghe ciglia nere su cui ha applicato il mascara.
Aiutatemi, sto per svenire. Allento la cravatta senza farmi vedere da mia madre e faccio profondi respiri, cercando di calmarmi.
Sono eccitato. Chissá cosa indossa sotto questo vestito...
Daniel, riprenditi! Stai per andare a cena con la tua famiglia, con il tuo migliore amico, la ragazza di cui sei innamorato e la sua migliore amica con le loro famiglie, che vuoi che sia?
Quanto la fai facile, coscienza cara che vorrei tanto non avere.
Sussulto quando vedo Noah avvicinarsi alla MIA Allison e le fa il baciamano.
Sará anche il mo migliore amico, ma se stasera ci prova con Allison gli spacco la faccia.
Lo guardo male, ma lui sembra non farci caso e si avvia verso Emily, che nel frattempo è arrivata con la sua famiglia.
Vado da Allison e mi avvicino lentamente al suo viso, sussurrandole:
-Sei bellissima, stasera le stelle sono invidiose di te-
Arrosisce molto velocemente, e io non riesco a non pensare a quanto sia tenera quando si imbarazza.
Le porgo il braccio come fanno i gentiluomini e, sorridendo, mi prende sotto braccio e ci avviamo verso l'entrata del ristorante.
Allison intanto parlotta con Emily, che è a braccetto con Noah.
-Lo hai visto anche tu?- mi sussurra Allison all'orecchio.
La guardo confuso. -Cosa?-
-Oh Daniel, quando si tratta di queste cose diventi cieco quanto una talpa- sbuffa la ragazza al mio fianco.
-Non vedi che il tuo migliore amico è cotto della mia migliore amica?- continua lei, facendo comparire sul viso d'angelo uno splendido sorriso.
Guardo meglio i nostri amici e devo dire che Allison ha buon occhio per le questioni d'amore: Emily e Noah si scambiano occhiate a dir poco ambigue, si sorridono imbarazzati e Noah non smette mai di accarezzare la mano della ragazza.
-Hai ragione, Noah sembra proprio preso da Emily... anche lei non scherza però- alzo un sopracciglio.
Sorridendoci, continuiamo a seguire i nostri genitori, che ad un tratto si fermano davanti a un cameriere.
-Buonasera, benvenuti al "Il Gusto". Come posso aiutarla?- chiede quest'ultimo a mio padre.
Allison, appena sente la voce del ragazzo, impallidisce e mi stringe maggiormente il braccio, quasi avesse paura.
Guardo meglio il ragazzo: è qualche centimetro più basso di me, capelli biondi scompigliati e occhi azzurri.
Scommetto che, se avesse la nostra etá, probabilmente incarnerebbe il classico tipo popolare, quello che tutte le ragazze sognano nel proprio letto.
Sembra che sto parlando di me, è vero, ma da quando ho capito di non voler perdere Allison, ho smesso di portarmi a letto le ragazze.
Il cameriere nota Allison e le rivolge un sorriso di quelli "ti porto subito a letto", ma la mia occhiataccia deve averlo riportato sulla retta via, visto che si accinge ad accompagnarci ad un tavolo per 17 persone.
Ci accomodiamo e, guarda caso, sono finito vicino ad Allison. Ah, il destino...
Il cameriere di prima viene al nostro tavolo e si presenta.
-Io sono Jacov, e sarò il vostro cameriere per questa serata. Volete ordinare qualcosa da bere mentre decidete cosa prendere?- posa il suo sguardo su ognuno di noi, e quando arriva ad Allison si ferma e la guarda attentamente, rivolgendole poi un sorriso sornione.
Questo qua già me le sta già facendo girare... al prossimo sorriso gli spacco la mascella, dopo voglio proprio vedere se riesce a sorridere.
Tutti ordinano una bottiglietta d'acqua, tranne per gli uomini che hanno insistito per prendere anche qualche bottiglia di vino, Jake una lattina di coca-cola e Mark e Molly, i fratellini gemelli di Emily, una lattina di aranciata per ciascuno.
Guardiamo il menù, e, visto che ne mancano, offro ad Allison la possibilità di leggerlo in due.
-Allison, ma lo conosci?- le chiedo, curioso di sapere il perché delle sue reazioni quando eravamo all'entrata.
-Lo conosco- risponde semplicemente, scandagliando con i suoi occhi smeraldo la lista dei primi piatti.
-Ah sì?- le chiedo, scettico e geloso.
Si, sono geloso: magari questo Jacov ha avuto più volte la possibilità di parlarle, toccarla e baciarla mi fa imbestialire.
È solo mia. MIA.
Raggiungo la mano di Allison posata sul tavolo e la stringo con la mia, proprio mentre passa Jacov a ritirare i menù.
Lei mi guarda di sottecchi e arrossisce, mentre Jacov ci guarda male, probabilmente deluso.
Ordiniamo e, appena arrivano i primi, iniziamo iniziamo a mangiare in assoluto silenzio tra noi, mentre i bambini litigano, le mamme discutono di moda, Emily e Noah che tra un pò si saltano addosso per baciarsi ( e sarebbe anche ora) e gli uomini parlano di affari.
Quando finiamo, Allison si alza.
-Scusate, esco a prendere una boccata d'aria- detto questo, si allontana verso l'uscita con eleganti movenze.
La seguo con lo sguardo fino alla porta, poi sospiro quando la figura della ragazza scompare dietro di essa.
Passano i minuti, ed Allison non torna. Sono preoccupato.
E se le fosse successo qualcosa? Se fosse caduta e avesse sbattuto la testa? E se qualcuno si approfitta di lei?
All'ultimo pensiero, mi alzo di scatto dalla sedia e corro verso la porta.
Appena esco, una leggera brezza mi investe, scompigliandomi i capelli e facendo volate di poco la cravatta.
Cerco Allison con lo sguardo e noto che sta parlando con qualcuno.
Mi avvicino lentamente, cercando di non far rumore.
-Perchè mi hai illuso, Allison? Pensavi che fossi uno stupido?-
-Non ho idea di che cosa tu stia parlando- risponde lei, decisa.
-Quello che ti ha preso la mano, chi è? È il tuo ragazzo? Dimmelo!- le si avvicina pericolosamente, prendendola per le spalle.
Persino da qui la sento mugolare per il dolore, e se prima ero arabbiato perchè si è permesso di toccarla, adesso sono letteralmente furioso.
Esco dal mio nascondiglio di fortuna e mi avvicino.
-Si, lo sono e se non la lasci andare ti spacco questo bel visino che ti ritrovi- gli intimo, mentre lui si gira.
Allison mi guarda come per dire di stare attento e di non fare pazzie, ma nessuno la può toccare o minacciare. Nessuno.
-E tu chi sei, nanetto?- mi deride lui. Noto che ha preso coraggio.
Come se lui fosse alto, poi. Anzi, è anche più basso di quando l'ho visto stasera quando siamo entrati e riesco a guardarlo negli occhi tranquillamente.
-Nanetto lo dici a tuo fratello e se le fai ancora male ti spacco il naso- ringhio offeso.
-Ah sì? Vieni belva, fammi vedere di cosa sei capace- mi dice, sempre sghignazzando.
Non l'avesse mai detto.
Gli salto addosso con tutta la furia che ho in corpo e inizio a tempestarlo di pugni. Lui cerca di difendersi ma non riesca bloccare tutti i colpi.
Allison, probabilmente, si sente spaventata e inizia a chiamarmi, prendendomi per il braccio.
-Daniel, basta- mi sussurra all'orecchio, e io, piano piano, mi alzo da lui.
Ho le nocche insanguinate, mentre Jacov ha un occhio nero, un labbro spaccato e il sangue scende copioso dal suo naso.
-Andiamo- la prendo per mano e mi incammino verso il giardino dietro al ristorante, lasciando a terra il cameriere.
-Che cosa ti è preso?- mi domanda Allison, fermandosi di scatto e scegliendo la presa.
Non le rispondo e mi siedo sul bordo della piccola fontanella presente al centro del bel giardino.
Allison si avvicina e si mette tra le mie gambe, in piedi, e mi solleva il viso con la mano.
-Rispondimi Dan- mi incoraggia dolcemente.
-Non doveva trattati così- inizio a dire, abbassando la testa. -anche se io fossi stato il tuo ragazzo, non sarebbe cambiato niente, avrei ripetuto l'azione lo stesso. Ci tengo a te e non voglio che qualcuno ti faccia male-
Sento sospirare tra i miei capelli e, quando anche lo il viso, noto che Allison sta sorridendo ad occhi chiusi.
-Ti voglio bene Dan- mi guarda dall'alto con i suoi bellissimi occhi.
Mi abbraccia e io la stringo forte a me.
Vorrei tanto che questo momento non finisse mai, che il tempo si fermasse e ci lasciasse vivere questo attimi per sempre, solo per averla tra le mie braccia.
Non la lascerò scappare. Questa sera non posso rivelarle i miei sentimenti, ma lo farò al momento giusto.
-Andiamo, i nostri genitori si staranno preoccupando- Allison mi prende la mano, dopo che abbiamo sciacquato le mie nocche doloranti e insanguinate, e mi guida verso il ristorante.
Quando varchiamo la soglia, mi lascia la mano e corre dai suoi genitori.
É un angelo. Lei è il mio angelo, per sempre.
💕Angolo Autrice💕
Ecco il capitolo 15! Notiamo un Daniel piuttosto geloso, eh?
Cosa succederà nel prossimo capitolo? Vi basti sapere che tra ancora poco tempo finirà la prima parte del libro!
Siete curiosi? Beh, al prossimo capitolo!
Leti😙
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