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☆6☆

Aria pov

Il tempo passa, scorre veloce quando fai di tutto per tenere la tua mente occupata.
Per non pensare.
Per non pensare a lui.
A lui che tocca e bacia dei corpi che non è il mio.
A lui nel suo letto, con quelle donne affianco.
Quel letto dove abbiamo fatto l'amore, in cui ci ho messo tutta me stessa, cuore compreso.
E lui me lo ha distrutto in mille pezzi. Fa ancora male perché ci avevo creduto.
Mio fratello mi chiama quasi tutti i giorni, ho come la sensazione che voglia dirmi qualcosa.
Anche Nathan, nonostante siano passati due mesi, ancora insiste a chiamarmi.

"Aria, dobbiamo parlare. Per favore richiamami" questo è l'ennesimo suo messaggio.

Vado all'università, non ho perso una lezione, sempre accompagnata da Shane.
Siamo diventati buoni amici e questa sera verrà ad un mio incontro. Gli ho raccontato cosa faccio ma non mi è sembrato colpito.
Nonostante la palestra dove mi alleno sia vicino casa di Cameron e Nathan, non mi hanno mai vista. Ma io ho visto loro e soprattutto lui.

"Sei pronta?" Faccio un salto e porto una mano sul cuore, quando Shane entra in cucina.
Assorta nei miei pensieri, mi ero dimenticata di lui.

"Dio mio mi hai fatto prendere un colpo...si, prendo la borsa e andiamo"

Shane mi è venuto a prendere a casa, anche se casa è un parolone.
Sono riuscita ad acquistare un monolocale e sono molto soddisfatta.
Salottino con angolo cottura, una camera piccolina e un bagno, ma ho fatto tutto da sola e sono orgogliosa di me stessa.
Chiudo la porta a chiave e ci avviamo alla sua macchina.
Una volta giunti all'ingresso del locale, il buttafuori fa passare avanti a tutti senza chiederci i documenti e le persone ci guardano malissimo.
Una volta dentro, ci dirigiamo al piano di sotto, dove hanno allestito per gli incontri.
C'è solo una gabbia al centro e svariate sedie .
Non so contro chi combatterò questa sera perché me lo diranno poco prima dell'incontro .
Questo è il mio quinto combattimento.
Ne ho vinti tre e persi due.
Solo due volte i miei avversari erano donne.

Mentre sono nello spogliatoio con Shane, entra Rosco.
"Hey, sei pronta? Il tuo avversario già lo conosci, è il tipo che hai battuto un mese fa, vuole la rivincita, poi ho belle notizie.
Una persona molto importante vuole incontrarti.
Alla fine, non scappare che se tutto andrà come deve, faremo soldi a palate." Mi fa l'occhiolino ed esce.
Controllo le protezioni, infilo il paradenti e vado.

Ci chiudono nella gabbia e il mio avversario mi sorride maligno.
Ci studiamo poi, attacca sulla destra facendo, però, una finta e mi colpisce con un calcio sul fianco sinistro.
Accuso il colpo ma credo mi abbia incrinato una costola.
Prova a colpirmi ma mi abbasso e gli tiro un calcio laterale al ginocchio.
Inizia a zoppicare ma mi viene incontro caricandomi. Destro sul fianco e sinistro in faccia e il mio zigomo inizia a sanguinare.
La gente inizia a fischiare.
Scatto sulla sinistra ma è una finta e con la gamba destra gli mollo due calcioni, uno al fianco e uno in faccia. Poi come metto il piede a terra riparto con la gamba sinistra e gli faccio una spazzata, facendolo cadere a terra. Mi ci butto subito sopra e inizio a colpirlo in faccia. Vedo il sangue schizzare ma non mi fermo. Lui però non molla e non batte la mano per terra, ad indicare la sua resa, allora lo blocco con una presa di soffocamento con le gambe.
Sono esausta e dolorante ma stringo finché non sento la sua mano sbattere forte.
Il giudice arriva di corsa per farmelo lasciare, mi alzo e il mio braccio viene sollevato verso l'alto.
E mentre guardo il pubblico che mi applaude, mi si gela il sangue quando incontro quattro occhi che mi guardano increduli.
Improvvisamente gridano "ATTENTA!" ma non faccio in tempo a realizzare che mi sento prendere per i capelli.
Il mio avversario mi trascina indietro per poi darmi un cazzotto in faccia. Cado a terra con il naso che gronda sangue. Mi sembra di vedere della gente nella gabbia ma la vista inizia ad appannarsi.
Sento delle braccia cingermi e gridare il mio nome. Poi il buio.

Nathan

"Questa sera ci andremo a divertire" mi dice Cam. È da poco che ho ricominciato a parlargli .
Dopo quello che ha combinato ci siamo allontanati molto.
Poi è stato inevitabile riavvicinarsi a causa del lavoro.

"Vorrei ricordati quello che è successo l'ultima volta" rispondo con la voce scazzata.

"Niente donne, ti ho già chiesto scusa, solo un incontro di mma. Adrenalina e scommesse, se poi dovessimo trovare qualche ragazza, ben venga" risponde.

"Senti, ti ho già detto che non voglio più saperne di puttane rimediate.
Ti ho spiegato quali sono i miei sentimenti verso tua sorella, quindi, o lei o niente. Il mio uccello resta nel nido" rispondo toccandomi, molto finemente il cavallo.
Mi guarda con tristezza, poi alza le mani al cielo "domani parlerò con mia sorella, voglio risolvere questa storia, ora andiamo"
Gli ho raccontato tutto, di me e di Aria. Alla fine ha capito i miei sentimenti e mi ha detto la verità su quella sera.
Arriviamo al locale e il primo incontro è iniziato già da un po'. Ci avviciniamo alla gabbia e quello che vedo quasi mi fa strozzare.
Sdraiata al centro della gabbia Aria, con la faccia sporca di sangue, tiene in mezzo alle gambe la testa di un uomo e, dal colore che ha, sembra che la stia per staccare dal tronco.
Sento Cam imprecare.
Il malcapitato batte la mano in terra, in segno di resa e il giudice tira su Aria e le alza il braccio in segno di vittoria.
La vedo mettersi una mano sul costato e fare una smorfia di dolore.
Poi, i nostri occhi, dopo due lunghissimi mesi si incontrano ma l'avversario si rialza e la prende per i capelli. A quel punto mi alzo e le corro incontro, seguito da Cameron.
Vedo un pugno colpirla in faccia e il sangue schizzare, non ci vedo più, mi avvento su quello stronzo e lo inizio a picchiare, finché non me lo levano dalle mani. Cameron è già a terra con lei ma non si muove, mi avvicino, la scuoto poi la prendo in braccio e la stringo a me. Apre gli occhi, dice qualcosa ma non capisco.
Mi alzo con lei in braccio e Cameron mi fa largo tra la gente.
Si avvicina un tizio, mi ferma "dove credi di andare con lei?" Chiede infuriato e fortunatamente, gli risponde Cameron "è mia sorella, prima che ti denuncio levati dal cazzo"
Questo si leva ma poi mi blocca per un braccio "dov'eravate in questi due mesi? Io ho raccolto i suoi pezzi. Questa storia non finisce qui" strattono il braccio e andiamo via, andiamo a casa dove io mi prenderò cura di lei, dove Cameron, il prima possibile, le racconterà tutto.

La metto sul letto e le libero le mani dalle protezioni.
Cameron intanto ha preso l'acqua per pulirla e il disinfettante.
Ci mettiamo all'opera senza parlare anche se ogni tanto, lo fulmino con lo sguardo.
Poi Aria finalmente apre gli occhi, anche se uno è più chiuso e gonfio "grazie Cameron " sussurra, lui le prende la mano e la bacia.
Mi giro per andarmene "Nathan"
Mi giro "si?"

"Resta"
Non me lo faccio ripetere due volte e le prendo la mano.
"Sono qui piccola, non me ne vado"

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