☆5☆
Nathan
Dio che mal di testa, non riesco a tenere gli occhi aperti.
L'ultima cosa che ricordo di ieri sera, dopo che Aria è andata in bagno, sono stati i bicchieri che Cameron mi ha passato, uno dietro l'altro. Mi ricordo che mi ha passato la bottiglia di qualcosa e abbiamo brindato a qualcuno?! Parlava di un regalo per me ma non ricordo nulla. Spero di non aver fatto la figura del coglione davanti ad Aria.
Mentre sono ancora sdraiato con il braccio sugli occhi, un movimento affianco a me mi fa voltare di scatto "chi cazzo sei?" Urlo, guardando malissimo la ragazza nuda vicino a me.
"Hey, non gridare" un'altra voce ma proviene dall'altro lato del letto.
"E voi chi cazzo siete?" Mi sto impanicando e scendo velocemente dal letto.
Mi rendo conto di essere nudo anche io e afferro, velocemente, un paio di pantaloni della tuta.
Vado, quasi correndo, in camera del mio amico, sbattendo la porta e svegliando di soprassalto quel groviglio di corpi "...ma che cazzo...Cameron cosa è successo? Che cosa hai combinato?" Gli urlo furioso.
"Calma amico, ti è piaciuto il mio regalo? Ti sei divertito?" Mi guarda con uno strano sorriso.
Non gli rispondo e vado in camera di Aria.
Il letto è intatto e alcuni vestiti sono sparsi per terra. Apro qualche cassetto ma sono tutti nella stessa condizione...vuoti.
Scivolo in terra, in ginocchio, mi metto le mani nei capelli "che cazzo ho fatto" sussurro a me stesso.
Cameron mi si avvicina, mi alzo e lo guardo negli occhi "è andata via, sei contento?" Gli ringhio contro.
"Dai amico, l'ho fatto per lei, volevo farle vedere il vero Nath prima che si affezionasse troppo ."
Ride mentre lo dice e non riesco più a contenere la rabbia.
Prima che mi renda conto di tutto, Cameron è per terra con il naso che gli sanguina.
Non gli dico nulla e vado in camera mia.
"Vi do dieci minuti per levarvi dai coglioni, dopodiché vi sbatto fuori così come state " dico a quelle due.
Mi chiudo al bagno e vado sotto la doccia. Sono incazzato, non ricordo nulla ma sono sicuro che sia successo un casino. Aria non è tornata a casa e non ha chiamato, non ha neanche lasciato un biglietto.
Quando esco, sono solo.
Mi vesto velocemente , prendo il cellulare e le chiavi della macchina. La chiamo.
Il telefono squilla a lungo, poi finalmente risponde.
"Pronto" dice, ma non riesco a decifrare la sua voce.
"Ti devo vedere, voglio parlarti. Come stai? Dove sei?" Dico tutto d'un fiato.
"È un un'interrogatorio? Non ti riguarda Nathan anzi, non riguarda più neanche mio fratello. Vi ringrazio per la vostra ospitalità ma ho trovato un posto dove stare, stammi bene Nathan " non mi da tempo di rispondere che mi attacca il telefono in faccia.
E io vorrei morire.
"Tieni amico, facciamo un brindisi a noi" via il primo bicchiere.
"Vediamo chi ne regge di più?" Altri shottini .
"Dai Nath, ti sei rammollito? Tre di seguito, li reggi?" Ancora alcol.
Cameron che mi passa una bottiglia "facciamo un brindisi al noi, ecco il tuo regalo" due ragazze mezze nude mi si mettono ai lati, mi sorridono, gli sorrido. Sono ubriaco perso, non capisco nulla.
Voci che gridano, cori che incitano "giù, giù, giù, giù"
Cameron che alza la bottiglia, io che lo imito e tracanno, senza pausa, tutto il contenuto.
Questo è quello che ricordo ma credo che sia solo una parte di quello che è successo.
Cameron
Mia sorella è sparita, è andata via. Non credevo in una reazione così esagerata e non credevo fosse così presa da Nathan. Ho fatto bene a fare tutto questo. Presto passerà a entrambi.
Le ragazze sono andate via, sono rimasto solo.
Si, ho fatto bene.
Tutto tornerà come prima, sia con il mio amico che con Aria.
Aria
È passato un mese.
Un mese da quando me ne sono andata da casa di mio fratello.
Un mese che non vedo più Nathan.
Un mese che vivo in un monolocale.
Un mese che mi alleno tutti i giorni.
Un mese che Shane mi viene a prendere e riporta a casa dopo l'università.
Un mese che Fanny e Stacy mi chiamano tutti i giorni ma che io non rispondo sempre alle loro chiamate o messaggi.
Un fottuto mese è passato ma a me, Nathan manca da morire.
Sabato avrò il primo incontro.
Alla fine, ho ricominciato a fare quello che mi riesce meglio.
"Buongiorno bionda" mi saluta Shane, mentre salgo nella sua macchina. "Emozionata per domani?" Chiede, riferendosi all'incontro.
"Tu sei più emozionato di me " rispondo sorridendo.
Appena arriviamo, come ogni volta mi guardo intorno, per vedere se qualcuno è venuto a cercarmi. Ne mio fratello, ne Nathan sono mai venuti qui, all'università e questo vuol dire solo una cosa. Che di me non gliene importa nulla.
Flashback
Busso alla porta, la porta si apre e mi trovo Cameron che mi guarda con la faccia sorpresa "Hey sorellina, che fine hai fatto? Ero in pensiero."
"Nessun problema tranquillo, sono venuta solo per prendere le mie cose. Ho trovato una sistemazione" rispondo, sfoderando il mio sorriso più falso.
Passo davanti la cucina e, seduti al tavolo, ci sono Lucas, Dylan, due ragazze e Nathan che appena mi vede resta a bocca aperta .
"Buona sera ragazzi." Sorrido a tutti mentre mi dirigo in quella che , una volta, era mia camera. Inizio a mettere quelle poche cose che avevo lasciato ma, mentre sono di spalle, sento la porta chiudersi. E non ho bisogno di voltarmi per sapere chi è.
"Scusa, scusa per tutto. Vorrei dire che non è colpa mia ma..." tenta di prendermi le mani ma mi allontano.
"Nessun problema, capisco.
Insomma, sei un bellissimo ragazzo, tutte le ragazze cadono ai tuoi piedi.
Puoi averne quante ne vuoi e credo sia giusto così, insomma. Fai bene a divertirti, è sempre stata così la tua vita, tranquillo, nessun problema." Mi batto il cinque da sola per la mia interpretazione.
"In realtà io ne vorrei solo una ma purtroppo ho fatto un casino perché sono un coglione."
"Nathan, basta. La colpa è mia che mi sono intromessa nelle vostre vite. Ora scusami ma Shane mi sta aspettando"
"State insieme?" Dice stringendo i pugni.
"Con Shane? Assolutamente no, siamo amici. Diciamo che mi è stato vicino in un brutto momento della mia vita. Ora devo andare, stammi bene Nat e salutami gli altri "
"Aria...mi manchi"
"Buona vita Nathan "
Fine flashback
Scendo dalla macchina, Shane mi si avvicina, mette il suo braccio intorno alle mie spalle e ci avviamo a lezione. Ma la sensazione di essere osservata non è passata.
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
Sabato è arrivato.
Sono nello spogliatoio mentre Damon mi sistema le protezioni alle mani. Mi metto il paradenti, sono pronta. Lui avanti, io lo seguo. La gente urla il mio nome.
Ho l'adrenalina a mille, è tanto che non combatto ma so di essere brava e di essermi allenata duramente.
Anche se illegali, questi incontri sono controllati e organizzati in base al peso, lasciano uno "scarto" di massimo venti chili.
Questa sera combatterò contro un uomo, è molto alto ma non lo danno come favorito.
Forse, prima voglio mettermi alla prova e vedere come mi muovo nella gabbia.
La campana suona, io e il mio avversario iniziamo a studiarci. Mi guarda e mi sorride ma è un sorriso di scherno.
Poi attacca.
Parte con un destro che riesco a schivare, riparte con il sinistro e con un calcio che mi prende alla coscia.
Sento un dolore abbastanza forte ma resto in piedi.
La folla mi incita ad attaccare ma so io quando sarà il momento giusto.
Mi tira un pugno che mi prende di striscio.
Sorride sicuro di sé.
Allora attacco.
Pugno allo stomaco, calcio al ginocchio e un axe kick, tutto in sequenza.
È a terra, l'arbitro conta, poi mi prende il polso e lo alza verso l'aria.
Ho vinto.
Sorrido alzando l'altro braccio.
Lo zigomo mi fa male, così come gli altri punti dove sono stata colpita.
Vado a cambiarmi seguita da Damon, inizio a mettermi la tuta senza spogliarmi, a casa farò la doccia.
"Sei brava ragazzina, faremo grandi cose tu e io" il suo sorriso non mi piace ma mi piacciono le banconote che mi mette in mano.
Lo saluto e mi incammino.
Ben tornata all'inferno Aria.
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