"Mi dici cosa ti passa per la testa?" Urla e strilla Cam.

"Ma che ho fatto? Sono andata in palestra e basta. Lo sai che non posso allenarmi da sola" cerco di giustificarmi.

"Perché? A che ti serve? Che intenzioni hai? Vuoi fare danni anche qui?"  Se vuole ferirmi, ci sta riuscendo.
Abbasso la testa.

"Se vuoi, possiamo allenarci insieme " ci prova Nathan.
Gli sorrido e immagino i nostri corpi sudati, avvinghiati mentre lottiamo. Il suo odore, i suoi gemiti, sopra sotto di me.
Ad interrompere questo mio sogno è Cameron "non credo sia una buona idea" dice secco, guardando la mia espressione sognante.
Ha capito, sono sicura.

"Non credo sia una buona idea ma grazie Nathan.
Io non riuscirei a colpirti e tu neanche. Avremmo entrambi paura di fare male all'altro." Gli sorrido.

Lui mi guarda serio " perché, quando tu alleni, l'avversario deve metterti le mani addosso?" Chiede scuro in volto.

Rido.

"Mma, hai presente?
Ci sono le prese, da sdraiati e in piedi. Con le gambe e con le braccia, non vi sono solo pugni e calci.
È ovvio che ci sia  contatto fisico, con l'avversario e con l'allenatore." Gli spiego.

"Non potevi giocare a freccette? Il venerdì sera, io e te a giocare a freccette al pub sotto casa...un sogno non credi?" È serio e bellissimo mentre lo dice ma, soprattutto , mentre mi guarda. È seduto, le gambe aperte e i gomiti appoggiati sopra, le mani giunte, quasi a preghiera.

Cameron

Il modo in cui Nathan guarda Aria non mi piace. La fissa con gli occhi da pesce lesso. Non voglio che inizino una relazione  perché lui è come me. La farà soffrire e le spezzerà il cuore. Non è tipo da relazione seria e mia sorella deve conoscere la sua vera indole.
Ho già in mente cosa fare.

Aria

Tutta la settima è stata tranquilla.
Gli allenamenti sono  continuati senza problemi, hanno capito che sono brava ma, oltre ad allenarmi e ha simulare i combattimenti, di più non farò anche se mi hanno chiesto se potevano organizzarmi qualche incontro.
Questa sera andremo anche con gli altri in un locale che hanno aperto da poco, il "New" .
Sono indecisa su cosa indossare, vorrei avere gli occhi di Nathan su di me tutto il tempo ma, non vorrei esagerare  e dare un'idea sbagliate di me stessa.
Mio fratello ci è stato  addosso quasi sempre e solo quando si addormentava,  Nathan poteva sgattaiolare in camera mia. Neanche avessi quindici anni.
Decido di indossare un paio di jeans a vita bassa stretti che evidenziano il mio lato B.
Sopra indosso un top incrociato sul davanti che mi sorregge il seno ma lascia la schiena scoperta.
Indosso degli stivali alti al ginocchio, con il tacco, sempre neri e una piccolissima tracolla che riesce a contenere solo il cellulare.
Raccolgo i capelli in una coda alta, nel locale farà caldo e come trucco, opto per uno smokey eye per mettere in risalto i miei occhi.
Rimmel e un rossetto nude per completare.
Scendo e gli occhi di Nathan, che mi squadrano dal basso all'alto, mi fanno sentire soddisfatta del mio lavoro. Il suo sguardo su di me è quello che volevo.

"Sei bellissima " dice, per darmi subito  un bacio sulla guancia e prendermi per mano. Cosa che non sfugge a mio fratello.
"Andiamo?" Dice seccato " ho una sorpresa per te Nathan " continua.

"Cosa?" Chiede curioso.

"Vedrai, ti piacerà,  ti sono sempre piaciute questo genere di sorprese "

La serata procede bene, balliamo,  beviamo, beviamo ancora e balliamo.
Mio fratello è sempre stato sulle sue e mentre io e Nath ballavano un lento, non ho potuto non notare la sua faccia contrariata.
"Perché mio fratello non vuole che ci frequentiamo?" Chiedo stringendomi di più a lui.

"Forse vuole proteggerti"

"Proteggermi? E da chi? Da te?"

"Vedi, io non sono mai stato un tipo fedele , diciamo che era molto difficile vedermi più di due volte con la stessa ragazza.
Per me e per tuo fratello è sempre stato così.
Poi sei arrivata tu e non capisco cosa mi hai fatto" mi stringe a se e vorrei essere a casa in questo momento.

La musica finisce e torniamo al tavolo dove ci sono anche gli altri.
"Mi accompagni in bagno?" Chiede Fanny.

"Si, andiamo" ne voglio approfittare per darmi una rinfrescata.
Cerchiamo di passare attraverso in muro di corpi sudati e , finalmente raggiungiamo il bagno dove, come ogni bagno femminile che si rispetti, c'è la fila.

Dopo venti, interminabili minuti riusciamo ad entrare, facciamo le nostre cose e torniamo dai ragazzi.
Quello che però mi si para davanti è uno spettacolo terribile.
Mio fratello è seduto con due mezze nude e le sta baciando, una gli sta in braccio,  l'altra la tiene per le spalle ma quello che mi lascia a bocca aperta è vedere Nathan, più o meno,  nella sua stessa situazione. Una ragazza è a cavallo su di lui che tiene le sue mani sul suo sedere, mentre l'altra gli accarezza il petto  lasciato in mostra dalla camicia sbottonata.
Non dico nulla, anche se Cameron mi ha vista, faccio un passo indietro e scappo via.
Era questa la sorpresa che mio fratello aveva per Nathan? Perché?

Mentre cerco di uscire da questo locale, sbatto contro qualcuno.
"Scusami, non volevo..." dico tra le lacrime.

"Hey Aria, sono Shane. Tutto ok? Che ti è successo?"

"Io...niente, scusa ancora" sto per uscire quando vengo afferrata per il polso "tu non stai bene, sei sconvolta. Vieni, andiamo via, poi mi racconterai"
Mi porta fuori e mi fa entrare nella sua macchina, parcheggiata poco distante.

"Puoi dirmi cosa è successo?"

"Preferirei di no, potresti accompagnarmi a casa?" Chiedo tra un  singhiozzo e l'altro.
"Vieni da me questa sera, domani con  calma ti porterò a casa. Potrai stare da me quanto vuoi, ho casa grande, nessun problema."
Non lo conosco ma sembra un bravo ragazzo, così accetto.
Il cellulare non  fa altro che squillare, Fanny mi sta  chiamando. Sono felice che con noi non sia venuta Stacy,
anche per lei non sarebbe stato un bello spettacolo.

Inutile dire che ho passato una notte di merda. Le immagini di Nathan che bacia e tocca il corpo mezzo nudo di quelle ragazze , non mi ha lasciata mai. Lo vedevo ogni volta che chiudevo gli occhi.
Sono le otto e sono davanti la porta di casa, Shane è in macchina ad aspettarmi.
Voleva venire con me ma ho preferito di no.

Apro piano, per non svegliare nessuno. Salgo le scale in punta di piedi, la porta di Cam è chiusa , quella di Nat no. La tentazione di sbirciare è troppa e lo faccio, maledicendomi subito dopo.
Infatti è sdraiato a pancia sotto con altri due corpi affianco a lui. In terra ci sono i loro vestiti e io non ho più nessun motivo per restare qui.
Prendo la mia borsa e ci infilo le mie poche cose, prendo il borsone per la palestra e tutto quello che riesco. Prima di andarmene, lo guardo l'ultima volta.
Lascio questa casa e il mio cuore spezzato.
Chiudo la porta e salgo in macchina.

"Tutto ok?" Chiede Shane.

"Si, tutto ok. Posso stare da te qualche giorno?" So già cosa fare, forse l'unica cosa che mi riesce bene.

" certamente,  quanto vuoi"

"Il tempo di trovarmi casa, il lavoro già l'ho trovato"