☆15☆
"Pezzo di merda, mi fai schifo. Che cazzo ci fai con loro? Non pensi a Cameron e Nathan quando sapranno che ci sei di mezzo tu?" Urlo tutto il mio odio, la mia rabbia contro Dylan e vedono suoi occhi assumere una nota quasi triste.
"Hai ragione Fanny, da quando Nathan la frequenta è diventato un coglione senza palle. Noioso fino allo sfinimento. Che poi, detto tra noi, cosa ci trova in te che le altre non hanno."
Si butta sul divano, seduto scomposto a gambe aperte.
"Forse dovremmo conoscerci meglio" mi fa l'occhietto e si lecca le labbra mentre io rabbrividisco.
"Avvicinati a me e le palle che non hai te le farò ingoiare" gli dico a denti stretti.
"Ragazzi, ora basta giocare.
Dylan lei mi serve per l'ultimo incontro poi sarà tua, potrai farci quello che vuoi. È grazie a te se non ci hanno beccato quindi lei è il tuo regalo per una notte.
La stanno cercando e tenerla sta diventando troppo pericoloso.
Farà l'incontro sabato notte ma a lunedì mattina non ci dovrà arrivare.
Ora fuori, ho delle cose da sistemare. Fanny, accompagna la nostra ospite nella sua stanza. Dylan va con loro".
"Seguimi principessa e sbrighiamoci che c'è un ragazzo che mi aspetta " dice ridendo la strega ma, se pensa che io le creda si sbaglia.
Non ci rivolgiamo più la parola, mi accompagnano nella mia stanza e Dylan mi guarda negli occhi. Sembra voglia dirmi qualcosa ma Fanny lo tira via "dai che non voglio fare tardi".
Dylan fa un passo indietro, ancora con quello sguardo "non fare cazzate" mi dice ma il tono è come se me lo chiedesse.
Poi la porta sbatte e sento che viene chiusa a chiave.
Mi ritrovo sola, immersa nel silenzio in una camera enorme.
Controllo subito le finestre ma hanno le grate.
Sbuffo rassegnata e mi butto sul letto.
Il mio pensiero va subito a mio fratello e a Nathan.
Le parole di Fanny saranno vere? Passeranno la serata insieme?
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Nathan
Cameron è seduto sul divano, stringe a se Stacy che non ci ha lasciati da quando, sei giorni fa , è venuta a prenderci in ospedale.
Mi alzo di scatto " mi sembra di impazzire" dico più a me stesso che agli altri.
"Esco" gli dico mentre mi infilo il mio giubbotto di pelle.
"Nat, non fare cazzate e torna presto"
Annuisco poi mi chiudo la porta alle spalle.
Inizio a camminare, non ho idea di dove sto andando ma non potevo restare chiuso in casa.
Ho perso la mia ragazza, il negozio, le cose a cui tendevo di più. Sono sicuro che Aria sia viva ma non ho la più vaga idea di dove possa essere. Anche Shane non lo abbiamo più visto all'università e la polizia non sa cosa fare.
Senza rendermene conto mi ritrovo difronte al locale dove ogni tanto andiamo con gli amici a bere qualcosa.
Entro e mi siedo su uno sgabello vicino al bancone.
Ordino qualcosa di forte, non mi interessa cosa ma questa sera ho bisogno di staccare.
Sono già al quarto o quinto shottino quando due braccia mi stringono da dietro.
Fanny.
"Ma che bella sorpresa, un Nathan tutto solo, posso farti compagnia ? Hey -chiama il ragazzo del bar- altri due di questi per favore" indica i miei bicchieri vuoti.
"In realtà sono apposto, stavo andando via" le rispondo alzandomi ma il mio precario equilibrio mi costringe a rimettermi seduto.
"Sei da solo? Il tuo amico dove lo hai lasciato." Chiede sorridendo.
"Senti Fanny, vorrei fare conversazione ma non sono dell'umore giusto." Mi alzo, la testa mi gira un po' ma sono sicuro che camminando finora casa, tutto passerà ma lei insiste e mi trattiene per un braccio "che noioso che sei, dai fatti offrire l'ultimo della serata e ti porto a casa" il barman ci mette davanti i nostri bicchieri, lo prendo e lo mando giù tutto d'un fiato.
Poi le immagini diventano sfocate e tutto va a rallentatore. Fanny mi prende per mano e mi porta fuori. La seguo barcollando fino alla macchina, mi apre lo sportello e salgo. Dopo un tempo che non riesco a quantificare sento qualcuno che mi trascina, ridendo. Non mi sembra casa mia ma continuo a seguire la mano che mi tira. Cado su un letto , qualcuno mi sta spogliando "Cameron, amico, sono capace da solo" gli dico ridendo.
Le mani slanciano la mia cintura e mi sfilano i pantaloni, oppongo resistenza quanto tentano di sfilarmi anche i boxer" Cam che cazzo fai" gli urlo, scocciato.
Poi qualcuno si mette a cavallo sopra di me e capisco che non è Cameron "Fanny ma che cazzo...vattene" tento di levarmela da sopra ma sono troppo ubriaco. Mi bacia e inizia a far strusciare le nostre intimità. Sento che dice qualcosa, mi sembra di sentire il nome di Aria ma non sono sicuro poi , il nulla.
Apro gli occhi, la testa mi scoppia ma la situazione peggiora quando, rendendomi conto di non essere a casa mia , mi alzo di scatto.
Sono in boxer, non sono nudo e già questo mi solleva un po' l'umore. Scopro la figura avvolta nel lenzuolo vicino a me e quasi non lancio un urlo. E' Fanny, completamente nuda.
I ricordi cominciano a riaffiorare.
Infilo i pantaloni al volo e così le scarpe, prendo il cellulare e trovo tantissime chiamate perse di Cameron.
Senza far rumore esco e corro verso casa mia.
"Ma si può sapere che cazzo di fine hai fatto?" Mi urla Cameron appena chiudo la porta alle mie spalle.
"Non ci ho scopato, sono sicuro di non averlo fatto, non tradirei mai Aria. Mi ha offerto da bere, ha detto che mi avrebbe portato a casa ma mi ha portato a casa sua e voleva fare sesso con me" ho gli occhi di fuori e parlo senza fermarmi. Il mio amico mi viene incontro e mette le sue mani sulle mie spalle "Nat ma di cosa parli?" Chiede preoccupato.
"Non ridere. Fanny ieri sera ha tentato di fare sesso con me. Mi è letteralmente saltata sopra e si muoveva, si strusciava...dio che schifo" metto una mano sul mio stomaco che comincia a fare rumori sospetti.
"Non tradirei mai Aria, neanche da ubriaco, sono sicuro di non averla toccata neanche con in dito ma questa mattina era completamente nuda nel letto" dopo aver detto queste parole, faccio appena in tempo ad arrivare al bagno che vomito anche l'anima.
Ripeto come un mantra, sotto voce, sempre le stesse parole-non l'ho tradita- finché Cameron non aiuta ad alzarmi.
"Fatti una doccia, preparo il caffè "
Siamo in cucina e mentre gli ripeto per l'ennesima volta che non ho tradito sua sorella, il campanello suona.
"Vado io" dice Cam.
"Non sei la benvenuta...no non ti lascio entrare anzi vattene. Non ho idea di cosa ti sia passato per la testa ma credo tu abbia fatto una cazzata." Lo sento parlare e so con chi.
Mi alzo e li raggiungo.
"Che vuoi?" L'aggredisco.
"Ciao anche a te Nat. Non mi sembrava ieri che ti sua dispiaciuta la mia compagnia" sorride maliziosa e tenta di toccarmi.
"Sono sicuro di non averti neanche sfiorata, sono sicuro perché amo troppo la mia donna per tradirla e da quello che ricordo, sei tu che mi hai messo le mani addosso, nonostante io non fossi nelle mie capacità ma ricordo che, nonostante tutto, ti ho detto che non volevo. Quindi vattene, come ha detto il mio amico non sei la benvenuta".
Se lo sguardo avesse potuto uccidere, ora sarei cenere. Le chiudo la porta in faccia e torno a sedermi.
Il mio amico si siede accanto a me, nessuno dei due parla quando il campanello suona di nuovo.
"Se è ancora lei la sbatto al muro" dico alzandomi.
"Forse non hai ca...Terence scusa, entra pure" Cameron ci raggiunge.
"Ci sono novità, il caso è passato all'Fbi, il giro è più complesso di quello che pensavamo.
Venite con me, gli abbiamo passato il caso ma ho chiesto la cortesia di poter seguire l'irruzione dai monitor.
Se tutto andrà come deve, tra poche ore potrete riabbracciare Aria."
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