Natan

Finalmente queste due settimane, paragonabili a due mesi, sono passate e questa sera finalmente stringerò Aria tra le mie braccia.
Ho una sensazione allo stomaco che non sò descrivere.
Credo sia un mix tra ansia, paura, stress e adrenalina. Non voglio pensare che qualcosa potrebbe andare storto. Sono positivo, tutto andrà bene e tutto finirà questa sera.
I nostri amici Lucas, Dylan e Fanny, credo abbiano capito che qualcosa non va.
Soprattutto Fanny.
Ha storto un po' la bocca quando ha visto Cameron e Stacy darsi un bacio e non fa altro che stare in mezzo.
Non era mai venuta da sola al negozio ma, in queste due settimane si è presentata parecchie volte con stupide scuse.
Mi ha chiesto se questo sabato saremmo stati con loro per andare in un nuovo locale e quando le ho detto che avevamo già preso impegni, la sua reazione mi ha lasciato stranito.

Flashback

"Neanche questo sabato ci sarete? Che palle che siete diventati.
Che fine hanno fatto quei due che si scambiavano le ragazze dopo averle scopate nel bagno del locale? Andiamo ragazzi, passiamo un bel fine settimana insieme."

"Sai Fanny,  le persone cambiano. È vero, siamo stati due stronzi io e Nath ma ora siamo cambiati.
Avevamo solo bisogno di trovate la persona giusta."
Cameron   mette un braccio sulle spalle di  Stacy e le lascia un bacio su una tempia.

"Ok, posso capire te Cameron ma tu, Nathan che scusa hai.
Non sei più lo stesso. Lei è andata via e anche da parecchio,  esci con noi e ti assicuro che ti divertirai."
Risponde sfacciata facendomi l'occhietto.

"Hai ragione, è andata via-lei sorride speranzosa- ma non dalla mia testa. Non posso farci nulla. Ti ringrazio per l'invito,  saluta gli altri."
Poi mi giro e entro nel mio studio per preparare l'occorrente per il mio prossimo cliente.
Sento la porta sbattere e capisco che è andata via, torno di là e guardo Cameron.
Tempo due secondi e ridiamo come scemi tutti e tre.
La cosa però non mi convince.

Fine flashback

Siamo sul furgone con gli agenti, finalmente ci siamo.

"Ok ragazzi, vi daremo degli auricolari così sarete in contatto audio con noi.
Mi raccomando,  non scendete dal furgone per nessun motivo o rischiate di mandare a puttane tutto e non lo vogliamo giusto?" Annuiamo come due bravi scolaretti.
Ho il cuore che va a mille, non riesco a stare fermo.
Con un pc siamo collegati alla pagina che organizza l'incontro.
Ci sono gli importi delle puntate che vengono fatte ed è inquadrata la gabbia con il countdown.
Manca poco ormai.
Poi entrano i combattenti e il mio cuore si ferma.
Aria è lì, bella da fare male.
Il suo viso non ha espressione.
Non c'è paura, non c'è niente, vuoto.
Fissa per un secondo la telecamera ed è come se mi guardasse negli occhi.
Sento una mano posarsi sulla mia spalla e la stringo. È Cameron, che sta soffrendo in silenzio come me.
"Siete pronti?" Terence interrompe i nostri pensieri e ci porge gli auricolari.
Deglutisco, ci siamo.
Infiliamo gli auricolari ma non so se sedermi o guardare lo schermo.
Cerco di calmare il mio respiro e il mio cuore.
Dopo parecchi minuti di silenzio, la voce nel mio orecchio mi fa fare un salto "libero" rumori di scarponi che corrono.
Altri "libero, libero" ma sullo schermo le uniche immagini sono quelle di Aria e una ragazza poco più minuta di lei, che combattono. Nessun poliziotto, niente di niente.
"È vuoto, ripeto è vuoto non c'è nessuno "

"Come cazzo è possibile " urla Cameron, mentre io apro lo sportello e scendo velocemente. Sto per correre per entrare quando vengo afferrato da due armadi "lasciatemi, lasciatemi devo entrare" urlo e mi divincolo con la speranza di liberarmi.

"Non puoi, potresti contaminare le prove. Non c'è nessuno dentro " mi dice uno dei due.

Frustrato, torno dentro e continuo a guardare quella ragazza che mi ha rubato il cuore attraverso il monitor, con le lacrime agli occhi.
"È colpa mia, dovevo andare a prenderla l'altra sera. A quest'ora era con me e non su un fottuto ring a combattere." Dico più a me stesso che agli altri.

Terence sale sul furgone e ci guarda negli occhi "a chi lo avete detto, con chi ne avete parlato?"

"Con nessuno" risponde Cameron.

"Siete sicuri? Magari qualcuno vi ha sentito?" Insiste.

"No, ne abbiamo parlato solo tra noi  a casa. Impossibile che qualcuno ci abbia sentito"

"Ok, andiamo a prenderla, andiamo a casa sua"  dice Terence.

Tempo trenta minuti e il furgone si ferma davanti alla stessa casa dove, due settimane fa l'ho lasciata con la promessa che tutto sarebbe finito.
Non facciamo in tempo a scendere che un boato fortissimo fa tremare il furgone.
La casa è saltata in aria.
Restiamo qualche secondo frastornati, poi usciamo di corsa da questo maledetto furgone.
Della casa non resta quasi più niente, le fiamme sono altissime.
Sicuro nessuno è sopravvissuto.
Resto senza parole, senza respiro e anche il mio cuore ha smesso di battere.
Cado in ginocchio e vedo Terence trattenere a fatica il mio amico.
Non riesco a dire o fare nulla.
Sono lì fermo a terra con le lacrime, senza reagire. Mi fischiano le orecchie, le voci e i suoni sono ovattati e lontani. Sento in lontananza le sirene.
Un cellulare squilla e dopo parecchi e insistenti squilli capisco che è il mio e rispondo " Ethan sono Stacy -piange-ho provato a chiamare Cam ma non risponde.
Il negozio Nathan,  il negozio è  saltato in aria."
Non sento più nulla.
Qualcuno tenta di tirarmi su, sono due paramedici.
Qualcosa scatta in me e inizio a urlare, mi alzo e corro verso la casa, in tre cercano di tenermi, sono tre pompieri.
Urlo, strillo, piango.
La nostra Aria, il nostro negozio, non c'è più nulla. Ho perso tutto, abbiamo perso tutto.
Sento una puntura al braccio e dopo qualche secondo le forze iniziano ad abbandonarmi finché le braccia che mi tenevano mi lasciano scivolare piano a terra, poi il buio.

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Ciao a tutti! Come state?
Volevo scusarmi per la mia assenza e per aver tirato fuori un capitolo piuttosto corto.
Siamo quasi al capolinea, credo massimo tre capitoli e saluteremo i nostri ragazzi.
Se avete critiche o domande, io sono qui e se questo capitolo vi è piaciuto, lasciate una stellina ! Grazie a tutti 💖