Epilogo
Marzo del 2012. Primo giorno di scuola.
Incominciava l'ultimo anno delle superiori, e Camila entrò in classe seguita da Lautaro e avvolta in un'energia brillante, che fece spuntare il sorriso a che le stava vicino; a tutti, ad eccezione di Ines, la cui smorfia amara si approfondì; fissò lo sguardo sul banco e si morse il labbro inferiore.
-Hey, principessa! -La chiamò Sebastián- Ti siedi con me quest'anno?
-Non scassare, Sebastián- Grugnì Lautaro.
-Hey, boy scout! Perchè non mi lasci sedere vicino alla tua ragazza? Se sono un santo.
-Perchè mi siederò con Bianca- Rispose Camila. Passò vicino a Sebastián,blo salutò con un bacio sulla guancia e continuò il percorso fino al posto che Bianca le aveva tenuto occupato.
Lautaro si sedette vicino a Laura, come fin dalla prima, e Nicola con Lucrecia, la sua ragazza. Tutto sembrava in ordine, e Camila respirava con serenità, mentre osservava i suoi compagni. Fino a quando i suoi occhi si fermarono su Ines. Era da sola. Paola non avrebbe frequentato la scuola quell'anno. Alcune voci assicuravano che il padre aveva trovato lavoro a San Luis; altre sostenevano che era scappato dal paese per non scontare le truffe fatte nella fabbrica dei genitori di Lautaro. Ad ogni modo, Paola non c'era, ed Ines era seduta da sola. Camila riportò la sua attenzione sul professore di Informatica e di dimenticò di lei. Diedero il benvenuto alla campanella che annunciava la prima ricreazione, e, in meno di un minuto, l'aula si svuotò. Lautaro aspettava Camila alla porta, mentre questa cercava nello zaino il libro che stavano leggendo insieme.
-Ciao, Camila -La testa di Camila si alzò con un movimento veloce. Ines, ad un passo di distanza, la guardava pensierosa. Lautaro si era spostato nella loro direzione, allerto e attento- Come stai?- C'era sincero interesse nella domanda.
Tardò a risponderle:
-Bene.
-Volevo... È che durante l'estate... Ho pensato... molto, e... volevo dirti che ti considero una ragazza fantastica e che mi sarebbe piaciuto... essere tua amica. Ma si è rovinato tutto.
-Sì, si è rovinato tutto.
Si fissarono. Lautaro era testimone dell'intensità di quello scambio di pensieri e ricordi.
-Mi piacerebbe essere come te -Affermò Ines- così magari, un giorno, qualcuno mi amerà tanto quanto Lautaro ama te.
La frase distrusse l'ultima linea di difesa, e Camila provò compassione per la ragazza che era arrivata ad essere la sua nemica. Pensò alla risposta riflettendo a quello che aveva appreso l'anno precedente.
-Per fare in modo che qualcuno ti ami davvero, devi essere te stessa.
-Io non mi piaccio.
-Una persona molto saggia mi ha detto che tutti abbiamo luci e ombre nelle nostre personalità. A volte, mostriamo solo le ombre; a volte, mostriamo le luci. Tu dovresti scoprire le sue luci ed essere Ines da quel luogo luminoso.
-Ecome si fa?
-Uf, è un lavoro difficile. Incomincia tutto con il conoscere se stessi.
-Ecome si fa? A conoscere se stessi?
-Ame è servita l'astrologia. Una carta natale è un buon modo per incominciare.
-Camila, andiamo?- L'affrettò Lautaro.
-Sì, ora vengo.
-Grazie del consiglio- Sussurrò Ines.
-Di nulla.
FINE
SCRITTO DA
FLORENCIA BONELLI
TRADOTTO DA
BEACAMI99
TITOLO ORIGINALE
NACIDA BAJO EL SIGNO DEL TORO
Ci tengo molto a ringraziare chi ha apprezzato e letto questa storia. Mi è piaciuto tradurla per voi, e spero che un giorno i lettori aumenteranno. Ho voluto tradurla perchè so che in italiano non esiste e, a mio parere, è una storia per ragazzi molto carina che volevo condividere con voi.
Grazie ancora per averla seguita.
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