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Capitolo 31

Camila e Lautaro furono trasportati in un camioncino. Durante il tragitto, la guardia spiegò loro che il gruppo delle guardie forestali li avevano accompagnati per iniziare le ricerche alle prime luci dell'alba.

-Stanotte, ci siamo accampati non molto lontani da dov'eravate voi. Il tuo cane ci avrebbe guidati subito fino a te, ma il vento che si è alzato stanotte gli ha reso difficile il lavoro -Accarezzò la testa di Nahuel- Che animale fantastico!

Il labrador era seduto nel retro del camioncino. Camila e Lautaro lo baciavano e lo abbracciavano.

-Come fa ad essere qui? Come lo avete portato?- Volle sapere Lautaro.

-Tua madre e tua nonna sono venute con lui in aereo fino a Córdoba, insieme ai tuoi genitori, Camila. Loro vi spiegheranno meglio. Ma ti assicuro che non ci sarebbe stata idea migliore.

-Dov'è mia madre?

-Abbiamo già avvisato che vi abbiamo trovati sani e salvi. Vi aspettano al Centro dei Turisti.

Al Centro dei Turisti, li aspettava, in realtà, un piccolo gruppo, che spaventò Camila. "Cosa ci faranno per esserci allontanati dal gruppo?". Strinse la mano di Lautaro e lo guardò negli occhi per assorbire la sua forza.

-Ho paura- Sussurrò.

-Non averne -Disse lui- Sei con me.

Camila annuì e si obbligò a guardare fuori dal finestrino per affrontare il destino con lo stesso coraggio del suo amato. Li vide per prima tra la gente: i suoi genitori, Josefína e Juan Manuel, erano abbracciati e ridevano e piangevano di commozione alla vista del furgoncino che si approssimava. Avvertì, oltre un velo di lacrime, che Juan Manuel baciava sua moglie. Quella tragedia era servita per unire anche loro due? Si precipitarono fuori dal veicolo appena si fermò, e un'ondata di applausi si alzò tra la gente. Nahuel saltava e abbaiava insieme a loro. Camila si lanciò fra le braccia di sua madre, e subito sentì la stretta di suo padre, che conteneva le due donne, e i baci che le dava sulla testa.

-Scusate, scusate, scusate!- Era l'unica cosa che riusciva a pronunciare.

-Non c'è nulla da perdonare. Nulla- Piagnucolava Josefína.

-Vi ho fatto soffrire tanto. Ho disubbidito e mi sono allontanata dal gruppo.

-Perchè?

-Perchè sono un'idiota. Perchè volevo far ingelosire Lautaro con Sebastián.

-Dopo ci racconterai meglio- Disse Josefína.

Ximena, Lautaro e sua nonna, i tre con gli occhi brillanti di lacrime e di allegria, si avvicinarono per salutarli. Nahuel camminava attaccato al ginocchio del suo padrone. Ximena abbracciò Camila e la baciò varie volte sulla guancia.

-Ximena -Mormorò Camila- suo figlio mi ha salvato la vita. Senza di lui, Sebastián ed io saremmo morti. è il migliore.

Ximena fece una risata mescolata al pianto e tornò ad abbracciarla.

-Grazie per aver portato Nahuel.

-Non è stata una mia idea, -La corresse Ximena- ma di Brenda. Mi ha detto: "Mamma, porta Nahuel. Lui lo troverà". All'inizio, mi è sembrata una sciocchezza. Ma alla fine è stata un'idea fantastica.

-Sì, fantastica- Concordò Camila.

Juan Manuel e Josefína abbracciarono Lautaro e, dopo la dichiarazione della loro figlia, che Lautaro le aveva salvato la vita, lo ringraziarono con elogi.

-Saremo per sempre in debito con te, Lautaro -Disse Juan Manuel- Nulla è più importante dei nostri figli. Camila è il nostro tesoro più prezioso.

-Anche il mio- Rispose Lautaro, solenne, e gli adulti risero.

-Perchè c'è tutta questa gente?- Chiese Camila, mentre uscivano dal Centro dei Turisti per andare alle auto che li avrebbe diretti ad Alta Gracia.

-Avevano avvertito tutti i notiziari del paese- Rispose la nonna di Lautaro.

Le auto che li portarono fino ad Alta Gracia si fermarono all'entrata dell'Ospedale Regionale. Camila, che viaggiava da sola con i suoi genitori, scese subito dalla macchina, e lo stesso fece Lautaro. S'incontrarono a metà strada e si abbracciarono disperati, senza prestare attenzione alle telecamere che li filmavano, né ai giornalisti che li osservavano attoniti. La mezz'ora di separazione si era trasformata di un incubo, e nulla più importava loro, eccetto toccarsi. Il personale dell'ospedale, li aspettavano, pronti per svolgere le visite di controllo. Ximena, Juan Manuel e Josefína si davano sguardi, preoccupati, al vedere l'intensità dell'abbraccio dei loro figli e le frasi sussurrate e appassionate che si dirigevano in mezzo al corridoio dell'ospedale.

-Lautaro e Camila stanno benissimo -Li tranquillizzò il dottore- Non presentano nemmeno segni di ipotermia, che è la cosa più comune in questi casi.

Nel bar dell'ospedale, fecero colazione con cappuccino e brioches.

Per via dell'allegria del ritrovo, avevano dimenticato la fame che avevano; al primo sorso e al primo boccone, la fame di quasi due giorni ruggì nei loro stomachi, e divorarono in silenzio.

-Mangiate piano -Consigliò loro la nonna di Lautaro- Dopo due giorno senza aver mangiato quasi niente, vi farà male riempire lo stomaco così velocemente.

-I ragazzi stanno bene -Dichiarò Juan Manuel- Ringraziamo la vostra preoccupazione. Ora vogliamo arrivare in hotel per riposare. Sono stati giorni molto duri per tutti.

-Camila! Lautaro! -Gridavano i giornalisti- Raccontateci cos'è successo! Perchè vi siete separati dagli altri?

-Una sciocchezza tra ragazzi- Dichiarò Ximena.

Dominata dal senso della giustizia, Camila parlò senza pensare e, subito, una decina di microfoni le si avvicinarono al volto.

-Non è vero. La sciocchezza da ragazzi stupidi l'abbiamo fatta io e Sebastián, ma non Lautaro. Lui ha rischiato la sua vita per venire a cercarci e, grazie al fatto che è rimasto con noi, ora siamo vivi. Saremmo morti senza di lui.

La dichiarazione di Camila zittì per un attimo i giornalisti. Non ci furono altri commenti. Le due famiglie salirono sulle auto e si diressero all'hotel.

I compagni della Scuola Pubblica Numero 2, che avevano appena finito di guardare il servizio della dichiarazione di Camila, uscirono in gruppo per riceverli. Due ragazzi alzarono Lautaro e lo condussero verso l'atrio dell'hotel, mentre gli altri continuavano a gridare i suo nome e ad applaudirlo. Camila abbracciò Bianca, Morena e Lucrecia ed incominciò a rispondere goffamente alle loro domande. Vide con la coda dell'occhio che, nel momento in cui i suoi compagni facevano scendere Lautaro, Ines si lanciava contro di lui. Si allontanò, senza darsi arie né offesa, ma per evitare l'amarezza di vederli faccia a faccia. Anche se non aveva dubbi dell'amore di Lautaro, la ferita era ancora aperta e le faceva male. Mentre Lautaro sistemava le cose con la più bella della scuola, Camila, che era riuscita a raggiungere la reception dell'hotel, si abbandonò alle braccia di Rita e pianse, mentre le chiedeva perdono.

-Perdonami per quello che ti ho fatto! Scusa, Rita!

-Ti perdono, Cami. La cosa importante è che voi stiate bene.

-Si sa qualcosa di Sebastián?- Chiese, mentre si asciugava il viso con la manica della giacca.

-Ancora no -Disse Rita ed abbracciò Camila, commossa per i suoi occhi color cioccolato che tornavano a riempirsi d'acqua- Abbi fede, Cami. Andrà tutto bene.

-Ho paura che perdi la gamba- Sussurrò, e rivisse il terrore che aveva sperimentato poche ore prima mentre osservava rimpicciolirsi nel cielo l'elicottero che si allontanava con Sebastián in stato critico. Più tardi seppero che lo avevano portato all'Ospedale delle Urgenze della città di Córdoba, dove, prima, stabilizzarono i suoi segni vitali, e, poi, lo portarono in sala operatoria per cercare di salvargli la gamba. Anche quell'ospedale venne assalito dai giornalisti. Il chirurgo dichiarò appena ebbe abbandonato la sala operatoria:

-La gamba di Sebastián non è in pericolo. è stata una frattura esposta di primo grado della tibia, cioè, con una ferita piccola, e siamo sorpresi perchè non vi sono infezioni. Inoltre, l'osso è stato rimesso al suo posto.

-Dottor Di Bernardi, -Lo interruppe una giornalista- sapeva che è stato il suo compagno, Lautaro, un ragazzo di diciassette anni, colui che ha rimesso l'osso al suo posto?

-Questo ho sentito anche io. Ovviamente, è qualcosa di sorprendente. Il ragazzo sapeva ciò che faceva. Inoltre, gli ha immobilizzato le articolazioni circostanti, ha mantenuto la ferita disinfettata e l'ha curata con antisettici. Sono in posizione di assicurare che Lautaro ha salvato la gambe e, forse, la vita di Sebastián.

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