Capitolo 8: un nuovo inizio
Pov nessuno
Hidan:<<Non so voi, ma a me questa missione non dispiace affatto!>> disse tutto contento l'albino.
Deidara:<<E perché? Mph.>> domandò scettico il biondo.
Hidan:<<Perché finalmente la gente si renderà conto del mio bell'aspetto! Inoltre potrò convertire gli abitanti di quel villaggio al culto del sommo Jashin!>> "In effetti è un bel po'
che nessuno si unisce a questa religione..."
Deidara:<<Beh a me invece non piace affatto! Noi modelli? Ma figuriamoci! Siamo ninja noi, altro che modelli! E poi quella considera arte i vestitini che crea, ma si sbaglia! L'arte non è continua e mutevole, ma un'esplosione, qualcosa che dura un solo istante! Quando ha distrutto Konoha, quella si che la sua poteva considerare arte! Ha perso tutta la mia stima. Mph.>> disse irritato.
Hidan:<<E tu che ne pensi Itachi? Sei emozionato per la missione?>>
Itachi:<<È solo una missione, non un gioco.>> rispose senza emozione nella voce.
Hidan:<<Eddai, un po' di vita! Se ti comporterai così seriamente non ti prenderanno mai come modello!>>
Itachi:<<Come ha detto Deidara, noi siamo ninja. E comunque è un problema mio come mi comporto, tu non devi preoccupartene.>> rispose nuovamente seccato.
Hidan:<<Che noioso che sei! Persino Kakuzu è più simpatico di te!>>
Deidara:<<Guardate, si vede il villaggio. Mph!>>
Itachi:<<Bene. Siamo quasi arrivati. Hidan, Deidara, è ora di iniziare la fase sotto copertura della missione.>>
<<Sí!>> rispondono in coro l'albino e il biondo.
Pov Tsukiko
<<Signorina Angel, si alzi è mattina! La colazione è pronta.>> dice la mia assistente svegliandomi. È simpatica, ma non sopporto quando mi fa alzare di mattina presto, anche se tanto presto non è. Si chiama Karina, ha 29 anni; ha i capelli castani corti e gli occhi blu. Non è molto alta, ma con i tacchi rimedia sempre, inoltre ha un fisico da modella, da far invidia a tutte le ragazze che incontra.
<<Karina, non ho voglia di alzarmi. Fammi dormire ancora un po'>> dico sbadigliando e tenendo la faccia affondata nel cuscino.
<<Sono le 8, è ora di cominciare. Oggi è una giornata piena di impegni, c'è del lavoro arretrato che la aspetta e non si dimentichi del colloquio con quei tre ragazzi.>> mi risponde lei. Se non ci fosse dimenticherei sempre quello che devo fare, e non scherzo! Quando ero in cella, ogni volta che mi vedevano in fase pre-distruttiva mi rifilavano una sostanza che normalmente avrebbe ucciso una persona, ma nel mio caso, e non so nemmeno come sia possibile, mi ha causato dei danni al cervello; la parte del mio cervello attinente alla memoria è compromessa, infatti non ricordò quasi nulla di prima dell'incidente, mente degli anni trascorsi in cella ricordo ben poco.
Karina è fidanzata con Yoshi, ma dopo 3 anni che stanno insieme lui non le ha ancora chiesto di sposarla. Mi chiedo quando abbia intenzione di farlo.
<<D'accordo, mi alzo. Però mi porti la colazione a letto. Oggi mi sento pigra.>>
<<Sei la solita! E io che pensavo non vedessi l'ora di fare un giro, dato che ora puoi>> mi dice sorridendomi dolcemente.
<<Si è vero, ora posso fare ciò che voglio!>> rispondi entusiasta. Con una sola frase mi ha rallegrata tantissimo, pensavo che fosse impossibile rendere felice una persona solo con le parole, ma a quanto apre mi sbagliavo.
Le parole non sono solo un'arma con cui ferire qualcuno, sono anche un tesoro prezioso, un dono che ci fa stare meglio, che ci rende felici. Le parole, che grande invenzione! Hanno il potere di vincere una guerra, se solo vogliono e vengono usate bene; sono il modo migliore per esprimere quello che si ha dentro, a mio parere.
Quasi mi pento del male che ho fatto io solo usando le parole a quelle guardie a cui rinfacciavo la loro stessa vita, facendoli pentire del loro comportamento nei miei confronti e torturandoli psicologicamente per vendicarmi del male che il villaggio mi aveva arrecato; quasi appunto.
Mi alzo dal letto e vado in bagno, collegato alla mia stanza da letto; mi faccio una doccia veloce, lavando con cura la mia lunga e nera chioma, poi torno in camera e indosso una tuta. Noto che Karina è uscita, così nel mentre la aspetto attivo lo sharingan mutando tutto il mio aspetto, assumendo il volto di Angel. Mi sdraio sul letto e in quel momento Karina entra, tenendo stretto fra le mani un vassoio, sul quale si trova la mia colazione: una fetta di torta al limone accompagnata da una tazza fumante di té.
<<Ma voi mi volete viziare!>> esclamo con un tono sarcastico, non riuscendo però a trattenere le risate.
<<Beh, siete ansia e popolare, dovete essere viziata!>> mi risponde Karina iniziando a sua volta a ridere.
Mi trovo bene con Karina, è una ragazza gentile e disponibile, anche se ci vuole poco a farle perdere la pazienza, e in quel caso è meglio non essere nel suo raggio d'azione! Lei sa chi sono, glielo ha detto Yoshi quando la abbiamo incontrata la prima volta, ovviamente per mio volere, non perché gli è scappato durante la conversazione, e mi sorpresi molto nel non vederla infastidita in alcun modo dalla notizia, o sconvolta o spaventata. Anzi, in un certo senso era fiera di me, e la è tutt'ora: dice sempre che nonostante il mio passato io non mi sono mai arresa, che ho continuato a lottare e ad andare avanti per la mia strada, anche se a volte mi sembra che esageri parlando così bene di me, soprattutto perché nota aspetti di me che io non mi accorgo neanche di avere. Inoltre, questa è una caratterizza che non mi apparteneva prima: me l'ha trasmessa Naruto. E ne sono felice. Non arrendersi mai, il suo credo ninja, è anche il mio, almeno in parte. È come se lui fosse sempre con me, a tenermi compagnia come quando eravamo piccoli.
Karina si avvicina al letto e mi appoggia il vassoio sulle gambe, che tengo distese per creare una base più stabile. Mangio golosamente la fetta di torta, felicitandomi del fatto che da oggi sarà sempre così tutte le mattine, e al pensiero non posso fare a meno di sorridere. Appena finisco Karina porta via il vassoio, per poi tirare fuori da un mobile in bagno i trucchi: mi mette eye-liner e un rossetto rosa chiaro, aggiunge un po' di fard sulle mie guance per darmi un po' di colore; non esagera col trucco, anche perché sa che non mi piace molto truccarmi. Poi passa ai capelli: mi pettina e quando finisce mi fa sue piccole trecce ai lati del viso, che congiunge in un'unica treccia dietro la testa, lasciando il resto dei capelli sciolti.
<<Ecco, ora sei pronta.>> dice, soddisfatta del suo lavoro.
Mi guardo allo specchio che mi porge; sono davvero carina, nonostante il pessimo colorito del mio incarnato.
<<Sei bravissima come sempre Karina! Grazie!>> dico facendola lievemente arrossire.
Per completare il tutto, ci vuole un abito all'altezza della bravura della truccatrice! Apro il mio immenso armadio, le scelte sono tante, troppe! Dopo un quarto d'ora passato a riflettere su quale abito indossare quest'oggi, tirando fuori metà del mio guardaroba, opto per un abito che arriva a metà coscia, rosa antico simile al rossetto, ricoperto da uno strato di piccole rose ricamate di colore bianco, con le spalline anch'esse bianche fatte in tulle; a dare un tocco in più al vestito, a livello del punto vita, c'è un piccolo fiore formato da strati di tulle sovrapposto, sempre bianco, che rimandano al motivo ricamato floreale. Termino il tutto con delle scarpe rosa come l'abito, con un tacco non eccessivamente alto.
<<Sono pronta! Come sto?>> domando curiosa a Karina.
<<Incantevole come sempre Tsukiko!>> mi dice guardandomi con aria sognante, da ammiratrice.
<<Ssssh! Quando sono qui devi chiamarmi Angel! Pensa cosa succederebbe se qualcuno da fuori ti sentisse!>> la rimprovero agitando le mani come una forsennata, mentre lei rimane impassibile davanti al mio consueto modo di fare, strambo è un po' imbarazzante.
<<Tranquilla, non ci sono le guardie fuori dalla porta, ho ordinato loro di non passare dal corridoio qui fuori per non disturbarti.>> mi risponde pacata, facendomi l'occhiolino.
<<Ah.>> è tutto quello che riesco a risponderle, riuscendo però a rilassarmi a sentire le sue parole.
Usciamo insieme dalla mia camera per uscire in giardino, situato dietro l'edificio, e camminiamo un po'; nel mentre lei mi aggiorna sulle novità quali i nuovi dipendenti che sono stati assunti in questi ultimi mesi, il guadagno delle vendite, costante e abbondante, e così via.
Dopo aver fatto quattro passi in giardino decidiamo di fare un giro per il villaggio; verso mezzogiorno entriamo in un locale che vende ramen e ordiniamo da mangiare. Finito di pranzare con quella gustosa pietanza, torniamo nel mio ufficio per ingannare il tempo aspettando gli aspiranti modelli.
Il tempo vola, tra una chiacchiera e l'altra, qualche piccolo scherzo alle guardie e le visite a sorpresa di qualche bambino dell'orfanotrofio, la cui visita è sempre gradita.
Alle 16 in punto Yoshi bussa alla porta del mio ufficio, avvisandoci che i tre ragazzi sono appena arrivati.
<<Scusate il disturbo ragazze, volevo avvisarvi che i tre candidati Sonia trovati e stanno attendendo nella stanza di fianco.>>
<<Molto bene. Karina, prepara foglio e penna; scrivi tutto ciò che diremo durante il colloquio e non dimenticare di fare una descrizione fisica dettagliata dei soggetti.>> affermo seria, ma anche un po' divertita; non vedo l'ora di mettere in atto una recitazione da favola, di quelle che vengono sempre a me nei momenti più disparati. Non amo molto recitare, ma quando si tratta di ingannare qualcuno, per uno scherzo o per lavoro, mi entusiasmo sempre moltissimo, perché posso fingermi chiunque, e la cosa mi rallegra, visto che posso creare una nuova immagine di me e nascondere quella vera.
<<Non ti preoccupare, non tralascerò nulla!>> afferma sicura Karina, pronta anche lei a mettersi all'opera.
<<Ok Yoshi, fai entrare il primo.>>
Note d'autrice
Ehilà bella gente, sono tornata! Scusate se ci ho messo un po' ad aggiornare, ma con l'inizio vacanze mi sono un po' impigrita 😅.
Grazie a voi che leggete la mia storia, mi rendete davvero felice!
Stavo pensando di pubblicare un'altra storia in cui inserire gli abiti che tecnicamente inventa Tsukiko (in realtà sono opere mie), che ne pensate? Magari ci aggiungo anche altri disegni che faccio per passare il tempo.
Scrivere nei commenti il vostro parere, che è sempre ben accetto.
Intanto, vi lascio la foto di un piccolo disegno per darvi un'idea della raccolta di abiti.
Alla prossima, vostra Fra
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