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#27 Per essere del clan...

Questo capitolo è lunghissimo ma vi assicuro che ne vale la pena.
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Io:"Sakumo Hatake.... è per caso imparentato con il maestro Kakashi?".

Sakumo:"Sì, sono suo padre".

Io:"Scusi la domanda, ma posso sapere come... sì, insomma ha capito".

Sakumo:"Bhè, la mia storia non è propriamente adatta ad un bambino, magari quando sarai più grande ti andrai ad informare".

Io:"Certo; se lei vuole aspetterò".

Sakumo sorrise, poi mi disse:"Comunque, non sono qui per chiacchierare, però prima dimmi come ti chiami".

Io:" Shio, se posso chiedere per cosa è qui?".

Sakumo:"Poco fa stavo passando, naturalmente ero nel mondo degli spiriti, ho visto una vibrazione abbastanza forte provenire da questa panchina. Quando mi sono avvicinato mi sono ritrovato qui, ti ho visto ed ho notato che sei del clan Henko e che dentro di te c' è una confusione magistrale".

Io:"E ciò vuol dire?".

Sakumo:"Che posso aiutarti a controllare la tua abilità innata, ovviamente solo se tu lo vorrai".

Scattai in piedi, e con un leggero inchino dissi:"Certo! Ne sarei onorato! Mi scusi ancora, la devo chiamare "signore" o "maestro"?".

Anche Sakumo si alzò in piedi, poi mi disse:"Sei davvero un bambino educato, credo che "maestro" vada più che bene. Ora vieni con me, ma prima avvisa Kakashi ok?".

Io:"Sì, certo!".

Mi voltai, raggiunsi il maestro Kakashi, lo ringraziai per la breve visita e tornai dal maestro Sakumo.
Ci spostammo nel bosco poiché era un ambiente calmo ed ottimo per gli allenamenti.

Sakumo si rivolse a me:"Per prima cosa, devi sapere cosa accade dentro di te".

Io:"In che senso?".

Sakumo:"Solitamente le persone sono in grado di usare un paio di tipi di chackra tra: acqua, vento, fulmine, fuoco e terra; e solitamente la griglia di possibilità è questa".

Io:"E fin qui ci arrivo, infatti noi del clan Henko oltre a quei tipi di chackra ne possediamo uno in base alla nostra abilità".

Sakumo:"Di solito è così; ma nel tuo caso al gruppo non si aggiunge un solo tipo di chackra, bensì è il gruppo stesso a cambiare".

Io:"Puo spiegarsi meglio?".

Sakumo:"Nel tuo corpo sono attivati 5 tipi di chackra, e questo già è strano. Ma la cosa più strana è che tu non possiedi il chackra dell' acqua, del vento, del fulmine, della terra e del fuoco; tu possiedi 4 tipi di chackra speciali, ed uno comune ereditato da un parente; in breve tu possiedi:

il chackra spiritico;

Il chackra onnivisivo;

Il chackra comunicativo;

Il chackra dell' acqua ereditato probabilmente da qualche tuo parente;

Ed infine il chackra della predizione.

Se riesci a padroneggiare a fondo tutte queste abilità e a far combaciare fra loro tutti questi tipi di chackra; otterrai il chackra della tua abilità innata, ossia il chackra della distorsione".

Rimasi sorpreso; insomma, quell' abilità è sempre stata definita la più forte, e  la più misteriosa, nonché la più difficile da controllare; come potevo possederla io?
Questa domanda si sostituì ad un' altra: come faceva lui a sapere che quella era proprio la distorsione?
Fu quello che gli chiesi, e la risposta fu molto vaga:"La guerra ti porta a sapere molto per..... necessità; magari quando sarai più grande capirai".

Io:"Posso chiederle il motivo?".

Sakumo:"Preferisco che tu non sappia.... non ancora".

Ci fu un momento di silenzio, poi Sakumo riprese:" Devi sapere che tu puoi usare tutti e 5 i tuoi  tipi di chackra speciali contemporaneamente; ma riesci ad usarne uno alla volta in maniera incompleta e nel frattempo provi ad usare anche gli altri; senza però alcun risultato".

Io:"Capisco.... ma perché "5 tipi di chackra speciali"? Vuole dire che anche il mio chackra dell' acqua è diverso?".

Sakumo:"Certo! Shio, devi sapere che qualsiasi sia il tuo tipo di chackra, o qualunque abilità speciale tu abbia in comune con qualcuno del tuo clan, nel tuo caso sarà più forte; è questa una delle peculiarità del tuo potere".

Io:"Sinceramente non mel' aspettavo! Sono davvero così potente?".

Sakumo:"Certo! Ma per riuscire a trasformarti devi imparare a coordinare e controllare il tuo chackra".

Io:"Ed è molto difficile?".

Sakumo:"No, affatto; dovrai solo concentrarti, cercare di capire bene come "funzioni"; e cominciare a fare gli esercizi più comuni che fanno i genin per il controllo del chackra".

Io:"Scusi la domanda, so che non c' entra nulla con l' allenamento, ma visto che lei è così informato potrebbe.....".

Sakumo mi chiese con aria interrogativa:"Fare cosa?"

Io:"Ecco lei... potrebbe aver conosciuto mio nonno, o forse il mio bisnonno. Insomma qualcuno della mia famiglia ai quali nè mio padre nè mia zia hanno fatto in tempo a chiedere nulla".

Sakumo rispose nella stessa maniera con cui aveva risposto a tutto:
" Magari.... quando sarai più grande".

Sinceramente quella risposta cominciava a stancarmi, ma portavo molto rispetto nei confronti dei fantasmi, quindi preferivo non protestare. Sakumo continuò con la spiegazione:"Ora devi sederti, chiudere gli occhi e concentrarti; comincerai ad avere delle visioni, una per ogni tuo tipo di chackra; anche se può non sembrare le visioni sono tutte reali. Una volta entrato in questo stato dormiente non sentirai più nulla di ciò che accade all' esterno, stai tranquillo, terrò io lontani eventuali animali o persone; hai bisogno di calma ok?".

-ok- feci io; dopodiché mi sedetti a gambe incrociate, unì le mani e chiusi gli occhi. Dopo qualche istante mi ritrovai nel buio più nero; iniziai a vedere cinque cerchi in movimento, ognuno di loro rappresentava un tipo di chackra; improvvisamente scomparvero tutti tranne uno, che si avvicinò velocemente a me e mi travolse. Sentii un sussurrio:"Prima prova: Resta concentrato...".  Mi ritrovai nelle profondità di un lago; davanti a me si formò uno spirito a forma di serpente,  la cui testa era grande come il mio busto.
Dopo avermi guardato attentamente fece un cenno con la testa, e cominciò ad allontanarsi. Provai a seguirlo ma era impossibile muoversi; mi cadde un foglietto di carta dalla tasca, e nel momento preciso in cui toccò il fondo (a pochi centimetri dalla mia posizione) cominciò a bagnarsi ed in meno di 5 secondi l' acqua fece effetto su di esso e si distrusse. Subito dopo sentii qualcuno sussurrarmi qualcosa.

??:"Se fai anche solo un passo o un movimento brusco; perdi la gravità e
l' ossigeno presente in quest' area...".

Mi resi conto di avere un serpente addirittura più grande dello spirito di prima alle spalle; il suo corpo mi passava dietro la schiena e procedeva lungo verso sinistra;  mentre la testa (grande come me) era quasi appoggiata al mio fianco destro. Evitando di scompormi dissi:
"C' è un modo per andare avanti?".

??:"Impara a controllare l' acqua qui intorno; ti darò qualche consiglio: non puoi espandere quest' area; fai un solo passo o saltello e torni da dove sei venuto; qualsiasi cosa ti si pari davanti, resta concentrato".

Senza dire nulla tolsi un piede dall' area sicura; poi uscii completamente; cominciai a camminare, senza fermarmi, con passo tranquillo.

??:"Bravo, vedo che hai capito; un passo insicuro ti avrebbe fatto risalire e tu sei andato spedito. Adesso mantenendo questa concentrazione, devi schivare qualunque cosa ti si pari davanti.... ricordati che queste non sono illusioni".

Nel lago comparve una miriade di pesci e creature varie, il serpente di prima (che era ancora accanto a me)
disse:"Devi essere veloce, non ti devi fermare mai, nonostante la gravità dell' acqua devi continuare o sarà tutto lavoro sprecato!".

Cominciai a correre, senza fermarmi, mi abbassai e saltai; purtroppo non avevo controllo; non abbastanza e durante un salto, la gravità cominciò a spezzarsi ed io cominciai a tornare a galla.
Improvvisamente il serpente mi bloccò velocemente; mi aggrappai a lui, poi scese sul fondale, e disse:"Se siamo fortunati il controllore di questa prova non ti ha visto, l' importante è che tu abbia ancora l' ossigeno".

Superammo il banco di pesci, il mio "amico" mi adagiò sul fondale, ripresi il controllo della gravità e davanti a noi comparve un enorme serpente marino, che rivolgendosi al mio accompagnatore disse:" Tu! Hai fatto ciò che ti ho detto di fare?".

Serpente:"Sì; certo!".

??:"L' hai aiutato o infastidito?".

Serpente:"No signore!".

??:"Lei può confermare?".

Io:"Dice a me?".

??:"Certo!".

Io:"No signore".

??:"Non c' è bisogno di chiamarmi signore, lei è del clan Henko no?".

Io:"Sì sign... emm sì".

??:"Ottimo, questo serpente che ti ha accompagnato, ti seguirà per le prossime prove".

Poi si rivolse a lui e disse:"Quindi vedi di non fare disastri è chiaro?!".

Serpente:"Sì sì certo! O-ora andiamo ok emm.... come hai detto che ti chiami? "

Io:"Shio".

Dopo aver detto ciò tutto e tutti intorno a me sparirono, tornai al buio originario e nuovamente venni travolto da un cerchio; sentii un altro sussurrio:"Seconda prova... impara ad ascoltare".

Un' immensa luce mi travolse, seguita da una fortissima folata di vento; dopo qualche istante riuscii a comprendere la mia posizione: ero su un' altissima montagna innevata, mi guardai intorno, la montagna era stracolma di caverne, pendii e sporgenze. Sentii qualcosa tirarmi la gamba, guardai in basso e vidi lo stesso gatto con le ali che avevo visto al parco; mi chinai verso di lui; questo con aria preoccupata mi disse:"Ci serve aiuto!".
Poi cominciò a correre per un sentiero che saliva verso l' alto; lo seguii immediatamente per poi ritrovarmi davanti ad una grotta collassata su se stessa, il gatto mi disse:"Un mio amico è intrappolato lì dentro!".

Io:"Ci penso io! Hai qualche consiglio da darmi? Non so, forse tu sei del posto".

Gatto:"Devi ascoltare attentamente.... Piccolo Henko".

Una folata di neve coprì l' animale che dopo sparì; mi sfregai gli occhi e mi ritrovai nel mezzo della caverna.... improvvisamente il terreno tremò, e da una delle gallerie sbucò un enorme creatura che non riuscivo ad identificare; ella si avvolse a me facendomi saltare per poi ricadere sul suo gigantesco corpo. Solo alla fine tirai un sospiro di sollievo, era il serpente della prova prima; ora che non era sott' acqua riuscivo a vederlo meglio, la testa era rossa, poi aveva delle parti gialle e rosse alternate da una riga blu scuro; non era velenoso, si vedeva dalla forma della testa; con aria sollevata mi disse:"Finalmente! Dov' eri finito?!".

Io:"La domanda è da dove sei sbucato!"

S.:"Da quella caverna".

Io:"Ed io che pensavo fossi sceso dalle stelle!".

S:"Molto divertente Shio; allora, qual' è l' obbiettivo?".

Io:"Devo trovare qualcuno che si è perso qui; qualche animale di un' altra dimensione; puoi darmi qualche spiegazione?".

Il serpente mi rimise a terra, cominciammo a camminare in linea retta, poi disse:"Tu riesci a parlare con cose non umane giusto?".

Io:"Sì; pensa che solo oggi ho parlato con il falco di mia zia".

S:"Chi Shiico? Conosco bene quel falco, è più che normale il fatto che parli".

Io:"Che cosa?! Lui è il falco di mia zia fin da quando era piccola; come può non saperlo?".

S:"Tua zia è del clan Henko?".

Io:"Sì, certo!".

S:"Bene".

Io:"Come "bene" io voglio sapere!".

S:"Zitto un attimo......".

Sentii un suono lontano, era un fruscio; continuai ad andare avanti, quando il serpente mi bloccò, e lentamente mi avvicinò a lui, per poi aggrovigliarsi su se stesso e spingermi all' interno della cupola creatasi.
Dopo alcuni attimi di silenzio con la testa entrò anche lui, poi mi disse:"Devi stare attento ai rumori che segui; il tuo obiettivo è trovare una voce, un qualcuno che chieda aiuto, non un fruscio di foglie; quello ti avrebbe condotto ad una possibile uscita e in meno di un secondo saresti stato rimandato fuori da qui".

Io:"Come mai ti interessa così tanto il mio successo?".

S:"Ti spiegherò dopo, adesso andiamo".

Detto questo si sciolse dal suo groviglio ed io tornai ad ascoltare; stavolta sentii una vera e propria voce, chiamava aiuto.
Cominciai a correre per i vari corridoi, ma improvvisamente la voce sparì; continuai a camminare, il serpente non era più accanto a me, ma sapevo che prima o poi mi avrebbe ritrovato. Dopo pochi minuti sentii nuovamente la voce, e stavolta corsi come non avevo mai fatto nella vita; riuscii ad arrivare a destinazione, c' era un gatto grigio a strisce nere e senza ali che mi guardava. ringraziandomi si avvicinò a me, purtroppo però camminando abbassò una mattonella; improvvisamente dal nulla comparvero circa 30 frecce, presi il gatto in braccio chiusi gli occhi e poi.....  una volta riaperti sopra di noi c' era una cupola gialla, rossa e blu; la cupola strisciando tornò ad essere un serpente; aveva bloccato le frecce, non sembrava che gli facesse troppo male, ma comunque mi aveva salvato.
Feci per aprire bocca, ma precedendomi disse:"Non c' è di che".
Di nuovo tutto quello che era intorno a me scomparve; sentii una voce, stavolta non era un sussurrio che mi disse:"La prova per il chackra spiritico l' hai già completata grazie a Sakumo; ma voglio che tu sappia che la parola prevista era "pazienza".

La voce poi riprese sussurrando:"Quarta prova.... velocità".

Comparvi davanti ad una fittissima foresta, accanto a me comparve il serpente; aveva il segno delle frecce sulle scaglie.

Io:"Serpente..... stai... stai bene?".

S:"Certo; questo ed altro per te".

Io:"Posso... posso sapere il tuo nome?".

S:"Dai tempo al tempo; intanto devo spiegarti cosa devi fare qui".

Io:"Dimmi pure".

S:"Qui devi correre; non devi fermarti mai e grazie alla predizione devi capire quali strade ti porteranno alla salvezza; ma stai attento, una volta che hai preso la strada sbagliata dovrai andare avanti e provare a superare anche quegli ostacoli; tutto chiaro?".

Io:"Chiarissimo! Da cosa dovrei scappare?".

Il serpente si voltò ed indicò con il muso una montagna; improvvisamente il terreno cominciò a tremare e la montagna esplose. Un fiume di lava cominciò a scrosciare dal cratere; e zampilli fumanti vennero scagliati nel cielo;

S:"Comincia a correre!".

Cominciai a correre nella vegetazione; a saltare, e a volte a rotolarmi a terra. Per due volte la mia predizione riuscì a condurmi nella direzione giusta; ero al terzo bivio, la lava era lontana ed io stavo per dirigermi verso la direzione centrale; quando enormi massi incandescenti mi bloccarono il passaggio facendomi deviare verso destra. In quel momento l' importante non era più arrivare a destinazione; bensì salvarsi dal vulcano.
Durante la mia corsa intravidi
un' enorme distesa d' acqua, non avevo idea di come l' avrei superata, ma improvvisamente vidi un masso bollente del vulcano avvicinarsu ad essa. Arrivai in tempo per la sua caduta nel lago, esso generò un' onda immensa su cui saltai sopra. Mi affidai al mio chackra dell' acqua; fu una buna idea... per i primi 5 secondi, subito dopo sprofondai nell' acqua gelida quasi artica e rimasi in balia della corrente. Poco dopo venni scaraventato al suolo, rotolai un paio di volte e tossii violentemente; era terribilmente freddo ed iniziavo a non sentire più le dita delle mani; in pochi attimi mi addormentai. Mi risvegliai sulla schiena del serpente che, senza dire nulla mi portò a pochi metri dal traguardo.
Mi adagiò a terra, poi disse:"Mi dispiace;  ma la prossima prova dovrai farla da solo".
Non dissi nulla e camminai fino al traguardo. Tornai asciutto, e nel nero più profondo, la voce tornò e disse:"Ultima prova... ecco.... ragazzino...".

Io:"Sì, dimmi".

?:"Cerca.... cerca solo di resistere".

Sapevo che per quella prova non avrei avuto aiuti, mi sentivo abbastanza teso; mi ritrovai seduto su una sedia, era ancora buio, e non vedevo nulla; la voce di prima disse:"In questa prova dovrai solo guardare..... guardare e resistere".
Da un lato ero sollevato di non rischiare la vita, ma dall' altro quel "resistere" mi faceva più paura di qualsiasi altra cosa.
Le luci si accesero, ero in una cucina; c' erano due genitori e due bambini, guardandoli bene mi resi conto di chi fossero:i nonni, mio padre e mia zia; era quasi l' ora di cena e tutti erano a tavola. La scena mi interessava parecchio, mio padre aveva circa 6 anni e mia zia 4; lo riconoscevo dai capelli e dalle facce, erano uguali alla foto di famiglia scattata circa un mese prima del loro trasferimento.

Miico:"Mamma, papà, come si scrivono i vostri nomi?"

Quant' era dolce la zia a quei tempi; e mio padre era il classico fratello maggiore;

Midori:"Non sai ancora come si scrivono i nomi Atame e Jiyu?"

Miico:"Esatto! Non ne ho idea, hai qualche problema?!".

Atame:"Calma voi due!"

Miico, Midori:"Scusa mamma".

Jiyu:"Bravi, così mi piacete. Allora, Midori l' anno prossimo inizia la scuola, e visto che qui al villaggio delle Colline non c' è un accademia, potresti andare a Konoha".

Miico:" Posso andarci anche io!?".

Atame:"Suppongo di sì, sono circa 2 ore andata e ritorno quindi... perché no?".

Midori:"Konoha è una città grande?"

Jiyu:"Certo! E ci sono tante cose interessanti, un giorno di questi andremo a fare un giro lì".

Improvvisamente ci fu una scossa terribilmente forte; non sembrava un terremoto bensì un attacco.
Tutti quanti cominciammo a correre nel seminterrato, dove c' erano tutti gli altri zii ed i loro genitori. I grandi si riunirono a parte ed io lì seguii.

Jiyu:"Abbiamo già detto ai bambini che frequenteranno la scuola di Konoha; mi dispiace solo che non  potremmo stare tutti nello stesso villaggio".

Si rivolse agli altri componenti della famiglia;  lo schema era il seguente: avrebbero mandato i bambini rispettivamente al villaggio della Foglia, al villaggio delle Nuvole e a quello della Sabbia; ed in seguito li avrebbero raggiunti; poi il nonno aggiunse qualcosa che papà non mi aveva mai raccontato, qualcosa che forse nemmeno lui sapeva; il nonno infatti disse:"Purtroppo il nostro clan  è in costante pericolo di attacchi per via delle nostre abilità innate; se cadiamo noi, Konoha è scoperta..... o almeno è quello che ci hanno sempre detto; la realtà è che Konoha farà diventare questo villaggio un campo di battaglia, poiché ci siamo noi con le nostre abilità innate. Secondo loro saremo noi a vincere; sappiamo anche che alcuni dei ninja di Konoha sanno identificare le nostre abilità innate; è un' operazione rischiosa e tutti noi sappiamo cosa succederà, adesso voglio dire una cosa per... per chi in questo momento sta affrontando una prova e ci sta guardando; che sia Midori, che sia Miico o che sia un loro successore, ricordati quello che stai per vedere, ti prego di resistere e mi raccomando..... non dimenticarti di noi".

L' immagine sfumò completamente.... che voleva dire ciò? Cosa mi sarei dovuto aspettare? Un brivido mi percorse la schiena; mi ritrovai fuori dalla casa, erano passati sì e no due giorni,

Atame:"Jiyu.... è stato bello, finché è durato".

Jiyu:"Atame.... tu puoi ancora andare, devi stare con i bambini e.."

Atame:"Di me c' è bisogno qui ed adesso; i bambini sono partiti poco fa, se andassi ora da loro, verrei seguita e non posso permetterlo".

Una delle mie pro zie disse:" Io invece... credo di dover andare; non mi sento di lasciarli da soli... se riuscite raggiungetemi ok?".

-ok-  disse un mio zio.

La donna si allontanò, fece un salto, ma nel mentre venne colpita da un kunai con una carta bomba attaccata; una goccia di sangue arrivò sulla mia guancia, lo spettacolo era orribile, ma non era ancora cominciato nessuno scontro; in quel momento mi resi conto....resisti.... avrei dovuto vedere quella battaglia per la mia abilità innata... forse la stessa cosa avevano dovuto farla anche tutti i miei zii, la zia Miico e mio padre...

Io:"Basta! Voglio uscire!"

Nessuno mi rispose, anzi, iniziai a non potermi più muovere e in pochi secondi milioni e milioni di ninja cominciarono a sbucare da tutte le parti, erano ninja della Roccia, Della Foglia, della Sabbia e della Nebbia; tutti in quella piccola radura, fino a pochi attimi prima piena di case, giardini e alberi.... ora invece era una zona desolata, piena di persone e distruzione. Ogni esplosione si rifletteva nei miei occhi, che oramai erano impotenti ed incantati da tutta quella devastazione....
Improvvisamente mi ritrovai nel vivo dell' azione, tre dei miei zii erano insieme, uno di loro si staccò dal gruppo poiché coinvolto in un combattimento, un altro ninja da dietro con una spada gli tagliò quasi a metà la gamba, mio zio cadde a terra, venne poi colpito allo stomaco, infine una carta bomba cadde accanto ai tre, uccidendoli tutti, io che avevo riacquistato la libertà di movimento ero davvero vicino a loro, venni quindi travolto da un immane schizzo di sangue che coprì quasi completamente la mia maglia.
Rimasi con lo sguardo assente, mi inginocchiai a terra, sconvolto, ma poco lontano da me c' era già un' altra morte: un kunai venne conficcato nello stomaco di mia zia, poi venne presa per il collo e ricevette altri colpi in punti vitali, poi venne lasciata a terra a morire.... quello era stato il destino di molti purtroppo. Le lacrime cominciarono a rigarmi il volto, poi cominciai a correre via, a sguardo basso; ma improvvisamente qualcosa mi cadde addosso: il corpo dell' ultimo zio, con un profondo taglio sulla gola, mi alzai velocemente, in quel momento il pallore della mia faccia era ricoperto solo da sangue, solo le lacrime lo lavavano via.
Più correvo, più mi avvicinavo all' epicentro della battaglia. Ad un certo punto rimasi bloccato davanti ad una battaglia per la presenza di troppa gente, la nonna stava combattendo contro un uomo, ma un' altro di lato puntò allo stomaco con una spada, corsi più che potevo verso di lei, mio nonno si mise tra lei e la spada, tutto inutile, entrambi vennero trafitti da essa. La spada aveva la lama avvelenata, i due rimasero immobili,

Jiyu:"Avevi ragione..... è stato bello Atame.... ci vediamo dall' altra parte.....".

Atame:"Se qualcuno..... magari uno dei nostri figli o nipoti ci.... sta guardando voglio che sappia che.... gli vogliamo bene.... fatti forza e.... vai avanti".

Una carta bomba colpì lì vicino, sbalzando i corpi senza vita lontano, liberandoli dalla spada. Mi inginocchiai nuovamente, ero in una pozza di sangue.... esattamente ciò che erano diventate le mie lacrime.... non piangevo più acqua, bensì sangue per il dolore... spalancai gli occhi, mi alzai in piedi e gridai:"ADESSO BASTA!!!".

Ci fu un attimo di silenzio, poi tutto scomparve, tornai in ginocchio e, piangendo ancora sangue sbattendo il pugno sul pavimento nero continuai a gridare:"basta.....basta.....BASTA!!".

Sentii qualcosa strisciare, era il serpente; mi fece appoggiare su di lui, poi mi avvolse nella sua calda morsa e disse:"Mi dispiace ragazzino.... questo forse potevano risparmiartelo".

Rimasi in silenzio, mi alzai ed abbracciai il serpente subito dopo la testa, era lui l' unico che durante quelle prove mi aveva aiutato

S:"Ora puoi sapere il mio nome.... Fukasa".

Io:"Cosa..... significa?".

Fukasa:"Profondità..... adesso devi stringere un patto d' evocazione con me".

Io:"Perché?".

Fukasa:"Perché ad ogni membro del tuo clan viene affidato un animale speciale, a quelli con il chackra dell' acqua come te, veniamo affidati noi serpenti marini, a quelli con il chackra del fulmine vengono affidati i Falchi come Shiico e poi ci sono altri animali... durante queste prove ti ho protetto perché se avessi fallito e ricominciato non sarei stato più io il tuo compagno".

Io:"Come faccio a sapere che anche tu fai parte del clan Henko?".

Fukasa:"Bhè abbiamo gli occhi uguali".

Io:"Ma tu.... hai gli occhi blu scuro, non verdi".

Fukasa:"Guardati allo specchio".

Fukasa fece apparire uno specchio.... avevo i capelli biamchi e gli occhi blu scuro.... ero riuscito a trasformarmi;

Io:"Quindi anche tu possiedi l' abilità di distorsione?".

Fukasa:"Esatto; adesso tieni questa".

Fukasa mi porse un ciondolo, su questo c' era l' ideogramma "decisione" era proprio come quello che papà portava sempre al collo, solo che su quello c' era scritto "volontà" e su quello della zia c' era scritto "forza d' animo".....

Io:"Tutti hanno fatto queste prove?".

Fukasa:"Sì.... allora... usciamo?".

Io:"Aspettiamo ancora un attimo".

Detto questo mi addormentai...

  Grazie a tutti voi che mi seguite

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