-Sono qui solo da un giorno e già mi metto contro il Kazekage... ma ne vale la pena per questo bambino- questi furono i miei pensieri mentre camminavo con Gaara per le strade di Suna. Ci fermammo su una panchina del parco, poi lui mi  chiese:"Miico, perché mi hai difeso prima?"

Io:"Perché nessun bambino merita di essere trattato in quel modo, e poi perché mi ricordi me da piccola, con la differenza che io alla tua età avevo già finito il primo anno scolastico".

Gaara:"Grazie per avermi difeso, ma questo non ti metterà nei guai?"

Io:"No, io sono stata convocata per supervisionarti attraverso la scuola, ma non credo dia problemi a qualcuno se mi occupo di te anche fuori dalla scuola".

Gaara:"Quindi tu mi vuoi bene?"

Io:"Certo, perché non dovrei?"

Il volto di Gaara s' illuminò di gioia, poi mi disse:" Tu sei la terza persona che mi vuole bene qui!"

Io:"Solo? E chi sarebbero gli altri due?"

Gaara:"Sono mio zio Yashamaru e mia madre che veglia su di me dal cielo. E invece, la tua famiglia dov' è? ".

*sorridendo* "Bhè, mio fratello vive nel villaggio degli Alberi, poi ho dei cugini al villaggio della Nuvola, ma con loro preferisco non parlare, ed infine gli zii ed un' altro cugino di Konoha che insieme ai miei genitori, non sono più in questo mondo, ma io li penso in continuazione".

Gaara:"Un po' come la mia mamma?"

Io:"Sì più o meno".

Gaara:"Ho un' altra domanda da farti, come sei riuscita ad oltrepassare la mia sabbia?"

Io:"Perché, è così difficile?"

Gaara:"No, non è difficile, è impossibile; dicono che sia per via del potere del demone dentro di me, ma secondo Yashamaru è lo spirito di mia madre che mi protegge".

Io:"Bhè, forse lo spirito di tua madre non mi riteneva in grado di farti del male".

Gaara:"Già può essere. Miico, secondo te perché tutti mi odiano? Sì, lo so che mi ritengono pericoloso ed hanno paura, ma.... io reagisco così solo quando le persone cominciano a discriminarmi e a farmi sentire un mostro, se tentassero di capirmi, forse smetterei di avere queste reazioni".

Io:"Gaara, io sono sicura che un giorno ti farai degli amici, ma nel frattempo devi cercare di essere forte, e vedrai che piano piano gli amici arriveranno; magari non necessariamente di questo villaggio ma arriveranno ok?".

Gaara:" Ok! Posso chiederti un' ultima cosa? Quella cicatrice.... come te la sei procurata?".

Io:"Difendendo un ragazzino durante la guerra".

Gaara:"Tu hai vissuto la 3° grande guerra ninja?"

Io:"Sì, se vuoi ti racconto qualcosa"

Gaara:"Mi piacerebbe! nessuno mi ha mai raccontato nulla a riguardo".

Io:"Va bene allora ti racconterò tutto; durante il pranzo però".

*******

Gaara:"Quando te ne sei andata che fine hanno fatto gli altri? Gay, Hikaru e Kakashi? Li hai ricontattati? Sai come stanno?"

Io:"Frena la foga! Sembra che tu non abbia mai sentito una storia del genere in vita tua!"

Gaara:"Una storia così mai, ti prego sai dirmi come continua?"

Io:"Continua con il futuro"

Gaara:"In che senso?"

Io:"Anche questa giornata è parte della mia storia, che dunque continuerà con tutto ciò che succederà domani e nei giorni a venire. E lo stesso vale per la tua storia".

Gaara:"Uffa, ma io volevo saperlo ora il continuo".

Io:" Allora........ la storia continua con te che mi vieni ad aiutare a sistemare il giardino ok?"

Gaara:"Va bene!"

Il giardino era completamente rovinato e cumuli di roccia e sabbia scomposti erano tutto ciò che c' era.

Io:"Ok mettiamoci al lavoro!"

Gaara:"Aspetta, ci penso io!"

In un attimo Gaara fece alzare in aria tutti i cumuli di sabbia, ed attraverso questa eliminò i sassi dal giardino, poi la depositò in un angolo nella maniera più ordinata possibile. Io:"Wow! Ottimo lavoro! Sai, quando sarai più grande portandoti un contenitore dietro, la sabbia potrebbe rivelarsi utile per le tue missioni".
Gaara:"Davvero?".
Io acconsentì,  poi mi ricordai di un vecchio contenitore che avevo in casa, lo portai in giardino e dissi:"Puoi usare questo, l' ho trovato ieri e penso che sia perfetto". Era un contenitore con un grosso tappo in sughero, a forma di clessidra con i rispettivi due lati tondi, e con sopra scritto "MWM".
Io:"Dai Gaara, prova a metterla qui dentro". Così fece, il contenitore sembrava perfetto, quindi con l' aggiunta di n po' di chackra sia alla struttura che alla sabbia era perfetto. Gaara mi guardò compiaciuto, c' era voluto molto tempo e anche molto chackra per rimetterlo a posto, ma era perfetto; così prese un bastoncino dicendomi:"Incidiamo i nostri nomi qui, vicino al collo del recipiente". In quel momento c' erano dunque gli ideogrammi delle parole Gaara e Miico. Corsi in casa e presi una fascia bianca, la legai al contenitore senza che coprisse le firme per poi dire:"Usa questo per portarla in giro. Facciamo così, ora la lasciamo a casa mia, poi quando riprenderò il mio viaggio la porterai a casa ok?"
Gaara acconsentì e poco dopo tornò a casa per la cena. Mi piaceva avere a che fare con quel ragazzino, gli bastava poco per essere felice, e tutto quello che chiedeva era un po' d' affetto, che al momento riceveva solo da suo zio, ma era solo e soltanto grazie a quell' affetto che Gaara restava stabile e non si isolava completamente dal resto del villaggio. Di lì a poco me ne sarei dovuta andare, ma prima di fare ciò volevo lasciare a Gaara la mia lezione di vita che forse gli sarebbe stata utile in futuro.

*******
5 giorni dopo.........
*******
Io:"Gaara, vieni un attimo qui!"
Gaara mi raggiunse in pochi attimi, era con suo zio Yashamaru.  Arrivò con la sua solita aria sorridente, mi chinai verso di lui, poi presi dalla mia tasca un ciondolo nero e alla fine di esso c' era una gemma di chackra spiritico, ossia viola. Mettendogliela gli dissi:"Io non so quanto tempo potrò ancora stare qui, quindi ti voglio regalare questo oggetto. Devi sapere che il mio chackra è un po' speciale, infatti grazie a questo ciondolo riuscirai a sentire tua madre più vicina che mai!".

Gaara:"E come?"

Io:"Devi sapere che la mi abilità speciale mi permette di comunicare con il mondo degli spiriti; solo che il sistema è complicato, e le persone che vi accedono non possono rivedere i propri genitori o parenti stretti. Io sono riuscita a rivedere mio cugino, però...."

Gaara:"Bhè non è una bella cosa? Io ho sentito parlare di questo tipo di ciondoli speciali".

Io incuriosita chiesi:"In che senso speciali?".

Gaara:"Come, non lo sai? Girano leggende sul tuo clan, si dice che i vostri ciondoli di chackra e non, grazie a delle tecniche speciali, riescano a mettere in contatto persone attraverso i sogni, quindi....
c' è una remota possibilità che io in un sogno riesca ad incontrare mia madre.... ma incontrarla veramente?!"

Gaara mi chiese ciò con lo sguardo misto tra felicità, speranza e.... no, quel tono di rassegnazione e tristezza non era più presente nei suoi occhi.
Ricordandomi poi del sogno con Kakashi, mi resi conto che forse aveva ragione, che aveva effettivamente una possibilità, ed io avevo scoperto un altro tratto del mio clan che non avevo mai scoperto prima d' ora.
Abbandonai l' aria sorpresa che si trasformò in un sorriso rivolto a Gaara per poi dirgli:"Sì, una possibilità c' è, anche io 7 anni fa l' ho sperimentato, l' ambientazione che ti si presenterà davanti sarà inizialmente di bianco totale, poi inizieranno a crescere degli alberi dal nulla e il ciondolo inizierà a strattonarti verso una strada, da lì poi capirai da solo".
Non avevo idea se i sogni sarebbero stati uguali, così raccontai a Gaara il fatto fasullo della strada, se un giorno mi avesse detto di aver fatto quel sogno senza però vedere la strada, la teoria degli incontri in quel posto si sarebbe rivelata reale.
Yashamaru:"Miico posso parlarti un attimo?"
***
Yashamaru:"Grazie per tutto quello che hai fatto per Gaara in questi giorni, solo che... il quarto Kazekage mi ha detto di provocare pesantemente Gaara per vedere la sua reazione.... io sono certo che finirà male, anzi malissimo, non tanto per me, ma per lui.... penso che quest' azione lo cambierebbe dentro... dimmi tu con la tua predizione vedi qualche alternativa?"

Io:"Purtroppo...... purtroppo no. Ma tu..... tu cerca di rimandare la cosa..... il più possibile ok?"

Yashamaru:"Sì, il Kazekage mi aveva chiesto se per me e per lo stato attuale di Gaara sarebbe stato meglio rimandare all' anno prossimo, e in quel caso la mia memoria verrebbe annullata per evitare che io evitassi di promulgare informazioni..... in questi giorni stagli vicino, io sarò via per un  po' ok?"

Io acconsentì, poi Yashamaru salutò Gaara e restammo soli. Ad un certo punto arrivò da noi Kankuro  il fratello di Gaara, che ci disse:"Gaara, in questi ultimi giorni sei meno cruento del solito, e a noi serve una mano, puoi recarti alla serra e richiedere questi medicinali per l' equipe medica? Miico, potresti accompagnarlo? Non si sa mai". Detto questo Kankuro diede un foglio a Gaara e poi si allontanò. Gaara era abbastanza soddisfatto, dopotutto suo fratello che fino a 6 giorni prima lo chiamava mostro gli aveva appena dato un compito. Appena arrivati alla serra però, dopo aver chiesto le erbe; una forte esplosione distrusse la parte inferiore della serra che crollò completamente. Tutti gli addetti si riunirono con noi, dissi a Gaara di restare con loro e di proteggerli in caso di attacco; mentre io estrassi la mia spada principale per poi fiondarmi all' attacco. I nemici erano due, anzi no.... era uno solo che usava però una sua copia connessa a lui con un ombra per difendersi. Dopo un violento scontro con l' ombra d' un tratto sentii una fitta al fianco, guardandolo lo vidi sanguinare, e mi accorsi che il nemico vero e proprio mi aveva colpito anche lui con una spada sul fianco e mi aveva provocato una ferita terribilmente profonda. L' ombra mi sbalzò via ed io rimasi impotente a terra. L' aggressore cominciò ad avvicinarsi a me, quando un onda di sabbia per poco non lo travolse; era Gaara che provava a difendermi. Il nemico si avventò allora su di lui, ma un velo di sabbia difese lui e tutti quelli che c' erano dietro di lui. Dopo vari colpi però la difesa di Gaara si ruppe e l' ombra diventata ormai un enorme mostro con un colpo sbalzò via il povero Gaara che atterrò morbido grazie alla sabbia, ma perse i sensi per via del volo in aria e per via dell' impatto iniziale. L' ombra stava per abbattersi sulle persone lì presenti quando improvvisamente l' ombra si bloccò e si distrusse. L' uomo che la controllava respirava in maniera affannosa ed una scintilla lo olrepassava. Estrassi il braccio e l' uomo cadde a terra; quello che avevo appena creato non era esattamente lo Chidori di Kakashi, bensì una copia inventata da me sul momento non mortale. Non ricordo nemmeno come feci ad alzarmi e ad arrivare fin lì per colpire l' uomo; l' unica cosa che ricordo è stato ciò che pensai:"Devo fare qualcosa, ci vuole una tecnica veloce e precisa...... ma certo il Chidori! Però... non l' ho mai fatto..... Miico concentrati! Possiedi o no il chackra del fulmine!  Forza alzati e fatti avanti!". Dopo aver realizzato la tecnica svenni e.......

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Tecnicamente avrei dovuto pubblicare domani, ma il capitolo che è già lungo così sarebbe venuto il doppio, e poi..... posso sempre dire che lo ha pubblicato Stagista; giusto?

STAGISTA :"Cos? Aspetta, per prima cosa io esigo un nome e secondo perché devi affibiarmi la colpa?

Dai su Stagista non te la prende....

STAGISTA:"No! Aspetta, il capitolo è tou? Allora chiudo io! Quindi ragazzi commento, stella e ci rivediamo domani!