#18 l' aria di Suna.
Nel giro di quattro giorni, Midori giunse al villaggio; io Gay Kamuro e gli altri ci dirigemmo alle porte della città per accoglierlo e spiegargli la situazione.
Arrivati alle mura rimasimo ad aspettare, ed intanto io spiegai a Kamuro l' abilità innata di mio fratello Midori che consisteva nel controllare e nel saper comunicare con i vari elementi naturali. Mentre spiegavo ciò una ragazza che avevo già notato da un po', si decise a rivolgerci la parola e mi chiese:"Fammi capire bene, tuo fratello maggiore ha un' abilità legata alla natura, stile fiori e coniglietti e tu che sei la sorellina hai un' abilità potenzialmente distruttiva e sconfinata?". La ragazza aveva ad occhio e croce 2 anni più di me, aveva i capelli neri tendenti al blu, un incarnato chiaro, quasi pallido; gli zigomi alti, un piccolo neo sotto l' occhio sinistro e gli occhi verde acqua... uguali identici a quelli di Kamuro. Alle parole della ragazza risposi con una domanda che non c' entrava assolutamente nulla,a mi ero fissata sulla somiglianza schiacciante fra i due, così chiesi:"Scusami, tu e Kamuro siete parenti per caso?".
La ragazza guardando Kamuro con aria sorridente disse:"Purtroppo sì, è il mio fratellino e mi aiuta con le ricerche sull' epidemia, anche se ho solo 15 anni, sono una dei pochi dottori qui, quindi c' è bisogno di me. E anche Kamuro vuole fare il ninja medico, vero?".
Kamuro arrossì leggermente, poi ci diede le spalle e disse:"Sei perfida... era un segreto.... dovresti capirmi, abbiamo solo 2 anni di differenza!".
???:"Bene! Vuol dire che hai la stessa età di Miico!".
Tutti ci voltammo verso le porte della città; vi era un ragazzo sorridente con i capelli lisci, corti e neri, e degli occhi verde intenso. -Midori?- fu quello che gli chiesi. Il ragazzo sfoggiò un sorriso a 32 denti e si avvicinò a noi.
Mi fiondai ad abbracciarlo per poi prenderlo per il polso e letteralmente trascinarlo al pozzo che non era molto distante da lì. Una volta arrivati Midori oltre a visualizzare la situazione, si mise anche a guardare le due facce nuove. Davanti a Kamuro sorrise semplicemente ma poi portando lo sguardo sulla sorella rimase immobile per un momento per poi chiederle:" S-scusami.... posso chiederti chi sei?".
Anche la ragazza lo guardava con un certo interesse, quasi subito gli rispose:"U-Umi... è il mio nome".
Kamuro mi prese da parte e mi disse:
"Allora... non so tu, ma io quei due ce li vedo bene insieme, quindi stai pronta all' eventualità di..... diventare parenti!".
Io:"Bhè, in effetti.... però non pensiamoci ora, noi siamo piccoli e loro pure, aspettiamo come va e vedremo".
Umi:"Ragazzi su andiamo!"
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7 anni dopo.......
Per tutta la mia adolescenza ripensai a Kakashi, a ciò che mi aveva detto e al nostro primo bacio. Tuttavia col tempo crescendo cominciai a considerarlo un amore infantile, e a pensare a Kakashi come un vecchio amico. E poi.... data la lontananza non avevo la benché minima idea di come Kakashi avesse reagito alla morte del quarto Hokage, non lo ritenevo più in grado di provare sentimenti tanto forti, e neanche io pensavo di essere pronta. Durante quei sette anni passai di paese in paese; molto spesso mi ritrovai per settimane nel paese del Vento e anche quella volta....
Ricevetti una missione di grado S: a Suna serviva un ninja, qualunque tipo andava bene. Stranamente al posto della nota "in caso di fallimento la missione verrà assegnata agli anbu",
C' era una scritta del terzo Hokage che diceva:"Il villaggio della Sabbia è terribilmente in crisi ultimamente, serve dunque un ninja in grado di adattarsi a più compiti: dalla missione di grado S più impervia alla supervisione dei giovani ninja nelle scuole".
La missione sarebbe durata fino a nuovo ordine, quindi mi misi in cammino nella notte, con il giusto ritmo sarei arrivata a Suna prima dell' alba.
Col passare degli anni avevo smesso di tagliarmi i capelli che ora erano raccolti con un mollettone dietro la testa, lasciando avanti due ciuffi mossi laterali che dalla fronte formavano la riga. Il mio carissimo ciuffetto viola era in bella mostra fra tutti i capelli legati e mai l' avrei più nascosto. Indossavo una maglia verde acqua con le maniche larghe a punta e più lunghe da un lato il quale partiva dal gomito fino all' avambraccio. Dei pantaloni bianchi al ginocchio e delle comuni scarpe ninja nere. Alla vita portavo tre spade: la prima che amplificava il chackra del fulmine; la seconda creata da me che amplificava il chackra spiritico; e la terza, la più vecchia, quella con cui Kakashi mi aveva insegnato parecchio tempo addietro. Quella era la mia spada migliore e la tenevo sempre e comunque. Oltre a quelle tre ne avevo molte altre, che grazie ad un jutsu riuscivo a far entrare nella mia vecchia sacca. All' alba arrivai a Suna, quell' aria mi mancava, di quei 7 anni per via delle missioni almeno 3 ne avevo passati lì; e poi quello era anche il posto dove mia madre aveva vissuto. Venni portata nell' ufficio del quarto Kazekage che mi disse:"Abbiamo richiesto un ninja da Konoha per vari motivi, uno di questi sono le scuole, lei è molto giovane, ma credo che il compito le si addica. Lei di cognome fa Henko giusto? La casa in cui alloggierà è vicina alla scuola, mi raccomando confido in lei".
Io:"Capisco.... a quanto ammonta l' affitto della casa?"
Il quarto mi guardò sorpreso per poi dirmi:"Mi scusi ma.... la casa è intestata a lei".
Il quarto continuò:" Un ninja anni fa prima di trasferirsi nel paese del Fuoco intestò la casa al suo secondogenito, qualche anno dopo
l' intestazione passò da "secondogenito" a " Miico Henko" che è lei giusto?"
-Esatto- risposi
Quarto:"Bene, comincerà domani mattina ok?"
Io annui per poi dirigermi verso casa. Una volta arrivata vidi camminare a testa bassa un bambino coi capelli rossi dall' aria sconsolata. Dalla tasca gli cadde un piccolo pupazzo in stoffa, stavo per riportarglielo quando una donna mi bloccò il polso e mi disse di non avvicinarmi al ragazzo. Io senza fare domande mi ritirai in casa e passai tutto il giorno a rimetterla a nuovo. Una volta sera cominciai a tirar fuori dalla mia sacca di tutto e di più, dal cibo alle spade ai vestiti, e poi cominciai a posizionare le varie foto che avevo; in una c' eravamo io e Hikaru, un' altra era una foto di classe, un' altra ancora era la foto di famiglia a Konoha e quella al villaggio delle Colline. Poi, in fondo alla borsa trovai due foto: una con il nostro Team ed il team Minato, ed un' altra con il nostro Team, quello di Minato, e poi c' erano Gay, Asuma, Kurenai, Anko, Midori e qualcun altro. Guardando quella foto in cui non erano presenti Ikezu o altri miei parenti apparte Midori, che alla fine, il dolore passa, mentre gli amici restano, o almeno il ricordo di quello che erano.
La mattina dopo mi recai con una guida davanti alla scuola, vidi un gruppetto di bambini accanirsi contro un altro, precisamente il bambino dai capelli rossi del giorno prima; feci per avvicinarmi ma venni bloccata dalla mia guida. Improvvisamente un velo di sabbia si alzò in cielo fiondandosi su uno dei ragazzini. Mi fiondai in suo aiuto e con un salto ci allontanammo da lì. Durante il salto lanciai 3 kunai verso la sabbia e riuscii a perforarla. Arrivata a terra il velo di sabbia si levò e tutti coloro che si trovavano nelle vicinanze Kazekage compreso presero a fissarmi. Io noncurante del fatto iniziai a correre verso il bambino che mi guardò avvilito, spaventato, triste ma anche terribilmente arrabbiato. Egli chiuse gli occhi ed abbassò la testa pronto per una sgridata; io mi abbassai e con aria preoccupata dissi:"Stai bene? Non ti ho fatto del male vero?"
Il ragazzino spalancò gli occhi sorpreso, poi guardandolo negli occhi dissi:"Mi dispiace tanto, ho agito d' impulso, sei sicuro di stare bene?".
Il ragazzino mi disse:"S-s-sto bene grazie, ma tu chi sei?"
Io:"Grazie al cielo! Comunque io sono Miico Henko, e tu sei?"
??:"Gaara Sabaku".
Io:"È davvero un bel nome! Comunque ieri ti è caduto questo".
Gli porsi il pupazzetto di stoffa trovato il giorno prima, lui sorrise e i suoi occhi si riempirono di gioia; era un bambino tranquillo e bastava poco per farlo felice, in quegli attimi furono questi i miei pensieri; finché un ragazzino con sua sorella mi venne davanti come per proteggermi dicendo:"Signorina non si è fatta nulla vero? E tu stai lontano mostro!".
In quel momento nella mia mente tornarono i ricordi della mia infanzia, così mi rivolsi al bambino davanti a me e gli dissi:"Come ti permetti di chiamare mostro tuo fratello!".
Mi resi conto di aver usato la predizione troppo tardi così la ragazzina di fianco a lui si voltò verso di me e disse:" Come sai che-"
Io la interruppi, poi con tono furente mi rivolsi verso gli adulti lì vicino ed alzando la voce chiesi:"Chi è il responsabile di Gaara?!" Il Kazekage si fece avanti poi disse:"Sono io, abbiamo chiamato lei per supervisionare il ragazzo attraverso la scuola ma... è ancora sicura di volerlo fare?"
Gaara mi guardò speranzoso ma allo stesso tempo con aria rassegnata, poi chiuse gli occhi ed abbassò lo sguardo. Trasformai gli occhi verdi in rossi e dopo aver mandato un occhiataccia al Kazekage senza rispondere alla domanda mi voltai, poi mi diressi verso Gaara e gli dissi:"Forza su andiamo"
Gaara alzò lo sguardo con aria interrogativa, poi ripresi:"Per un po' avrò io la tua custodia".
Gaara sorrise, non l' avevo abbandonato e questo per lui contava più di ogni altra cosa.
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Avete presente le vecchie R4 per il Nintendo? Dovete sapere che uno dei giochi che c' erano sulla mia R4 era di Naruto, precisamente sull' esame di selezione dei chunin. In combattimento preferivo usare Temari, ma il mio personaggio preferito in assoluto era Gaara, e da allora ho sviluppato una passione anzi un ossessione per quel personaggio, e poi dopo aver visto l' anime il mio amore per quel personaggio si è tramutato anche in rispetto e robe varie..... dopo aver detto questo, come potevo non mettere Gaara nella storia?
Io vi chiedo un commento, una stella e.......... ultima cosa: per chi ancora segue l' anime sub ita, saprà che il 28 luglio data storica hanno fatto vedere Kakashi senza maschera!!!!! 😍😍😍
Commentate con #qualcosa se anche voi lo sapevate. A presto!
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