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Capitolo 11

Lucy. Lucy ha ucciso Mike. Lo ha smembrato. No, non può essere vero, mi starà raccontando una delle sue solite balle. Ma... da come lo ha detto... non potevo non credergli! Era sincero. Lo era veramente. Ho ancora un dubbio però. Come faceva a saperlo lui? Come faceva? Per saperlo doveva esserci per forza lui quando lo ha fatto, quando lo ha ucciso. Questo è poco ma sicuro. Perché però Lucy avrebbe dovuto uccidere Mike? Che motivo aveva nel farlo? Nessuno. Almeno così credo. Non può essere stata lei, perché avrebbe mai dovuto fare una cosa del genere? 

Le parole di Benjamin però mi hanno preso proprio in pieno. Come un incanto. Non può essere stata lei. È impossibile. Forse lo ha ucciso lui e sta dando la colpa a Lucy per fare in modo che anche io la voglia uccidere. Su di me però queste cose non attaccano, dato che la amo da morire. È la persona più importante della mia vita lei... vero? Ma davvero io la amo? 

Penso al comportamento strano che aveva in questi ultimi giorni. Tutto inizia quando mi stava spiando mentre messaggiavo quella mattina con Benjamin. La sua espressione quando le dissi che andavo a cena con i membri della "Grilmirt". Lei che voleva venire con me alla cena; io che le risposi di no. "Allora non andrai più alla tua.. cena", era la frase che mi disse appena scoprii che Mike era morto. Quel suo sorriso perfido. La carne. La mannaia sporca di sangue abbastanza fresco.  Non ci capisco più niente, anzi, non ho mai capito mai nulla, dal giorno dove la ho salvata.

Inoltre io non so nulla riguardo il suo passato, non so nemmeno dove abitava prima, chi erano i suoi genitori... non so nulla su di lei, a parte il fatto che era fidanzata con Benjamin e che la trattava male. Io invece a lei ho sempre raccontato tutto, ogni singola cosa, anche i miei segreti più profondi. Sono deluso da me stesso. Tutto si sta esibendo attorno a me, come in un film, un film di quelli strani, dove non capisci nemmeno quale sia la verità, perché non c'è mai stata. Non c'è nemmeno una fine, perché finisce con un dubbio che ripercorrerà tutta la tua vita, tutte le tue paure...

Ricordo ancora quella sera. Ho ancora i brividi solo a pensarci, ma pazienza. 

Non sapevo cosa fare. Non potevo lasciarla lì  da sola in quella strada macabra, quel bastardo la avrebbe trovata. 

La guardai con dispiacere e pietà. I suoi occhi erano lucidi e teneri come quelli di un neonato. Aveva da poco smesso di piangere. Quello sguardo magnetico. Mi sentivo di nuovo come incantato. Non mi trattenni dall'abbracciarla. "Ora sei al sicuro", le sussurrai all'orecchio, come farebbe un padre alla sua  piccola bambina. Mentre pronunciavo quella frase un intenso calore percorreva tutto il mio corpo. Avevo l'impressione di essere al paradiso , quando invece stavo all'inferno.

Ero confuso, perché da un lato ero innamorato perso di lei e dall'altro invece mi faceva schifo. Come ti faceva schifo? Lo spiego subito. Sentivo una strana puzza di marcio provenire dal suo corpo, un odore schifoso, come quello di una cassa da morto. Non lo ho sentito per tanto tempo, solo qualche attimo, ma mi è bastato per farmi schifo. Volevo scappare ma... no... quella "possessione" era più forte di me. Ancora me la sento, credo non mi abbia mai lasciato. 

Mi trovo quindi diviso in due: una parte, quella inquietante, dove sono pazzo di Lucy e la amo, l'altra, quella mia vera, dove vorrei soltanto morire invece di vivere in questo trauma che ho da più o meno otto anni.

Chiesi a Lucy dove abitava, nella speranza di poterla portare a casa sua e non vederla mai più in vita mia. Mi sentivo nel posto sbagliato lì, dovevo andarmene. "Posso andare a casa tua? Sai... abito un po' lontano... e non mi va di andare a casa mia... anche perché non ho buon rapporto con i miei..." ero rimasto male dalla sua risposta. SCUSA MA DOVE HAI ABITATO  FINO AD ORA, NEI BOSCHI? 

Le feci un gesto simile a "ma vai a cagare". Salii sul motorino, pronto ad armene da lì, per non fare più ritorno. Quella è pazza se crede che io me ne torni a casa con lei. Lo so, sembrerebbe strano, ma io pensavo questo, ero letteralmente spaventato da lei, una parte di lei non mi convinceva e non mi ha mai convinto del tutto. Era inquietante. Giuro. 

"Dove vai?" trasalii. Brividi di freddo. Non mi va di fare eccessive descrizioni credo si sia già capito come mi sentivo. Mi voltai. Era in piedi. Mi stava fissando con un mezzo sorriso, che con la scarsa luce che c'era sembrava un'espressione demoniaca. 

Per poco non urlai.


.......

Ciao a tuttiii!!!

Lo so sono stronza, ma non volevo scrivere tutto in un capitolo AHHAHAHAHAH

Non odiatemi 😅😂🙃

Cosa ne pensate? Fatemi sapere qui nei commenti 🙃

Ci vediamo mercoledì con il capitolo 12

Questa era un'eccezione infatti lo ho postato un pochino prima HAHHAHAHAH

Un bacio,

Gina🥰

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