Premessa: Scrivetemi per favore nei commenti eventuali errori presenti nella storia in modo da poterli correggere grazie. Buona Lettura!!!

Suono il campanello.

Silenzio.

Aspetto altri due minuti e lo suono di nuovo.

Una signora dai capelli ricci e biondi sulla cinquantina si affaccia alla finestra e pochi secondi dopo mi apre la porta.

-Buonasera. Ecco a lei- e le do il suo pacco di Amazon. Mi risponde con il solito "Grazie. Arrivederci", e se ne torna in casa sbattendo la porta alle sue spalle.

Guardo l'orologio. Sono le 18:30. In teoria dovrei aver terminato il mio turno.

Controllo il registro delle consegne. Le ho già fatte tutte.

Un sorriso percorre il mio viso.

È volata un'altra settimana di lavoro. Finalmente.

Detto ciò ritorno verso il mio furgoncino, dove potevo intravedere un Charlie molto impaziente di tornare a casa. È normale dato che è venerdì ma dall'apparenza mi sembra più impaziente del normale. Lo capisco perché ha appena acceso una sigaretta.

-Greg, quanto ti ci vuole?- La voce di Charlie mi risuona nelle orecchie come un altoparlante.

-Greg mi senti o ti devo portare dall'otorino?- mi sono immerso nei pensieri senza nemmeno rendermi conto di ciò che sto facendo.

- Ti sento Charlie sta' tranquillo. Mi ero un secondo bloccato, sai come sono fatto... Comunque Charlie hai uno strano atteggiamento stasera...

- Lo so, sinceramente è da stamattina che mi sento strano, e se ti racconto il motivo per cui lo sono ci scommetto che non mi crederai mai Greg!-

-Raccontami tutto sono curioso!-

-Te lo racconto mentre torniamo all'azienda non mi va di perdere tempo, anzi, ho voglia di tornarmene a casa il prima possibile!-

-D'accordo.- rispondo mentre il mio collega accende il motore del furgoncino.

Siamo appena usciti dal quartiere dove abitava la signora e decido di accendere la radio. Parte una playlist di musica folk anni '80 e '90. Come prima canzone ci è capitata "Wannabe", poi" Bitter Sweet Symphony", ed è proprio qui che Charlie inizia ad alzare un po' il volume.

-Stamani ho sentito alla radio le canzoni che avrebbero messo nella playlist, e, fidati Greg, il peggio deve ancora arrivare- mi dice Charlie a pochi chilometri dall'uscita della superstrada.

E ha ragione.

Proprio adesso è partita "Smells Like Teen Spirit" dei Nirvana e devo ammettere che sto morendo. Era la canzone che ascoltavo da piccolo con mio padre e questo mi fa aprire un vortice di ricordi.

Ed è proprio qui che inizio a cantare come un ebete.

Il mio collega scoppia a ridere.

-Credevo che non ti piacesse il rock e che ascoltassi qualcosa come il rap, trap, pop, in poche parole quei generi di musica più noti alla tua fascia d'età. A quanto pare invece hai gli stessi gusti miei e di tuo padre. Avevo ragione allora quando dicevo a tuo padre che da grande saresti stato un amante del rock!- mi spiega con un sorriso.

-Mi avete fatto ascoltare il rock da quando ero piccolo! E vi ringrazio tanto per averlo fatto, perché se no io, Willy, Mike e Robert non avremmo mai fondato la "Grilmirt" due anni fa.- concludo soddisfatto, mentre Charlie mi lancia un sorriso di approvazione.

Comunque la "Grilmirt" è la band che abbiamo fondato io e miei amici, come avrete già capito. Siamo abbastanza famosi, ci conosce infatti quasi un terzo di Houston, la nostra città. Sembrerebbe poco ma per noi rappresenta una grande soddisfazione. Inoltre ogni due settimane facciamo un miniconcerto sul palco che abbiamo costruito vicino casa di Mike. Il problema è che la nostra musica non viene sempre accettata da tutti, ma ognuno ha i suoi gusti.

-Comunque adesso che mi è ritornato in mente, mi puoi spiegare il motivo per cui oggi eri strano?- gli domando mentre entra nel garage dell'azienda.

-Greg tu non ti puoi rendere conto di ciò che ti sto per raccontare! Non crederai ai tuoi occhi!- esclama con voce roca. - Domani mattina verranno a trovarmi i miei figli da Sydney ! Sono dieci anni che non li vedo e mi mancano davvero tanto! Mia moglie per festeggiare ha deciso di invitare alcuni nostri parenti, ma anche la tua famiglia, per un grande pranzo domenica tutti insieme! Resteranno a casa nostra per un mese, per poi ritornare di nuovo in Australia.- Non lo ho mai visto in vita mia con le lacrime agli occhi dalla gioia.

Comunque ha ragione, non ci credo nemmeno io a ciò che mi ha appena detto.

-Allora ci vedremo domenica a pranzo!

- Esatto. A domani Greg! E auguri.- finisce chiudendo il garage.

Charlie è un uomo sui cinquantotto anni dalla carnagione scura, con i capelli corti ricci e la barba un po' grigia. Lavora come corriere postale da più di vent'anni ormai. Abita a circa venti minuti dalla nostra azienda e vive con sua moglie Amanda in una villetta a schiera, nello stesso quartiere dove abitano i miei genitori. Mio padre lo conosce sin dall'infanzia e sono sempre stati migliori amici. È stato inoltre proprio Charlie a trovarmi tre anni fa il posto di lavoro qui, dato che conosceva bene il personale.

Intanto mi distolgo da questi pensieri e salgo nella mia Jeep diretto verso casa, una piccola villa con una piscina, con attorno un bellissimo giardino.

Accendo la radio e mi immergo nella musica.

..........

Ciao a tutti!!!

Spero che vi sia piaciuto questo mio primo capitolo!

Come ho già detto, segnalatemi subito gli errori che faccio se ne vedete grazie❤

Come capitolo potrebbe essere stato anche un po' noioso, ma non preoccupatevi, nei prossimi capitoli aggiungerò un po' di creepy ahhahah

Ricordatevi che nulla è come sembra....😏😬

Ovviamente non spoilero nulla!!!(ci possono essere eccezioni però eheh🤭)

Un bacio,

GINA🥰