Ritrovarmi mio padre davanti è come comprendere tutto.
Non mi ha mai fatto passare una vita facile, mi ha sempre odiata: sono sicura non ci abbia pensato due volte ad etichettarmi come la 'numero sei'.
Rabbrividisco al solo pensiero che abbia vissuto sotto il suo stesso tetto per lunghi diciotto anni, che mentre io ero ad Hauntown lui faceva il 'bravo padre e marito' a casa.

Ora che ci penso meglio, la mail falsa per farmi andare alla Haldell deve essere stata inviata da lui.
Ma perché me?
Perché mi odia tanto?

<<Perché sei qui?>> chiedo sconvolta <<Perché tu? Perché hai sempre cercato di uccidermi? Perché non mi vuoi bene come un padre dovrebbe?>>.

<<Hai troppe aspettative nei miei confronti, le famiglie perfette non esistono. Sei nata per prima ed ero convinto saresti stata perfetta come mia succeditrice, poi è nata Jennifer ed è stata una rivelazione: intelligente, bella e soprattutto non è ficcanaso. Questo ti ha penalizzata molto, Aimee. Mi vergogno di essere tuo padre>>.

<<Hai detto che io poi ti avrei sostituito. Ma se non io, sarà Jennifer a farlo? Sarà lei a diventare il prossimo capo? Il tuo piano è questo?>>.

Io non glielo permetterò, lui non toccherà mai la mia sorellina. Ora capisco come si sente Mary che cerca sempre di proteggere Laura da qualcosa o qualcuno più grande di lei e delle sue capacità. Non è facile, soprattutto quando sai che potresti fallire.

<<Lei sarà ottima come capo, ma sono sicura non lo permetterai. Per questo vai eliminata. La bambina è stata un problema, purtroppo rispetto molto le nostre leggi e la cultura che abbiamo creato. Ma ora che la bambina è al sicuro e tu sei qui, penso sia arrivata la tua ora>> Fa un sospiro teatrale, quindi fa una piccola smorfia. <<Ma il divertimento dove starebbe?>>.

La porta alle mie spalle si chiude e solo ora mi rendo conto che Sam è sparito: dove è finito? Mi guardo attorno e un altro corridoio è comparso. Qualche volta mi chiedo se tutto questo sia reale, a volte è così strano che penso sia tutto un sogno.

<<Prendi quella strada e tornerai dai tuoi amici, sono tutti là attorno alla figlia di Murphy. Addirittura lei è più forte di te>> Quando mi deride mi dà ai nervi, io sono sangue del suo sangue! Lo odio con tutta me stessa.

<<Forse hai ragione, sono una rammollita. Ma, ehi, sono tua figlia e da qualcuno avrò preso>> ribatto.

Corro via sentendo il fianco bruciare: le ferite non sono ancora passate del tutto, ma riesco a sopportarle meglio.
Dopo un po' mi ritrovo nella stanza, dove ci sono tutti: Mary dorme, sembra distrutta, mentre attorno a lei ci stanno Laura, Sam e Dylan.

Nel momento in cui loro tre si girano, io corro verso il mio amico e lo abbraccio forte.
Scoppio a piangere e lui fa lo stesso: è vivo.
Com'è possibile? Mary non aveva detto che l'aveva visto morire a causa sua?

Lui mi racconta cos'è successo e io lo ascolto attenta: il signor Murphy ha dato la sua vita per lui, Violet è morta e anche Eatan, il quale si è rivelato un traditore. Aggiungendo la notizia di mio padre, il tutto sembra esageratamente assurdo.
<<Così siamo rimasti solo noi quattro>> conclude Laura <<E pensare che all'inizio eravamo molti di più...>>.

<<Ma c'è una buona notizia>> interviene Sam.
Ho imparato a convivere con la sua presenza, anche perché finché non saremo fuori di qui dovrò collaborare con lui per vivere.

<<Quale sarebbe?>> chiedo.

<<Abbiamo un piano>> dice Dylan <<Ci ha pensato Laura ed è anche un buon piano, potrebbe funzionare se ci lavoriamo bene>>.

<<In cosa consiste?>>.

<<Sam dovrà andare a recuperare il corpo di Eatan, una volta arrivati i soccorsi diremo che è stato ucciso da loro. Sarà il nostro alibi, mettiamola così. Io e Mary, quando si sarà svegliata, andremo a cercare una via di uscita dalla quale scapperemo. Dylan, invece, sarà con te e voi dovrete fare da diversivo. Dovrete trovarvi vicino ad un'altra uscita, in modo da far scappare me, Mary e Sam, che terrà il corpo di Eatan per portarlo fuori>> spiega.

<<E tutto questo per quale fine?>> domando.

<<Al centro dell'edificio c'è una bomba, qualcuno di noi la farà esplodere>> risponde.

<<È assurdo! Uno di noi non può morire per salvare gli altri, o usciamo tutti da qui o nessuno!>> ribatto.

<<Su questo Aimee ha ragione>> concorda Sam.

Laura tiene lo sguardo basso: <<Non sarà uno di noi. Ma uno degli Atlantidei. Ti ho mentito, Sam, Violet è viva e si è unita a loro. Mi ha lasciato un walkie talkie con cui parlare, è stata lei a dirmi della bomba>> spiega.

<<Cosa?>> Sam sembra sconvolto.

<<Ha detto che è disposta a sacrificarsi, non le interessa se morirà. È la nostra unica possibilità>> conclude.

<<Io ci sto, non abbiamo scelta>> concordo.

<<E se gli Atlantidei avessero ascoltato il nostro piano in questi minuti?>> domanda Sam.

<<Lo scopriremo presto, suppongo>> dice Dylan, che si alza.

<<Sam, Violet ti aspetta con il corpo di Eatan. Ha creato dei corridoi per noi, facciamo in fretta>> dice Laura.

Dylan sorride: <<Nel caso non ci rincontrassimo, sappiate che è stato un onore lottare al vostro piango per la fuga>>.