Me ne sto seduta sul pavimento aspettando Violet: ci sta troppo tempo, se le fosse successo qualcosa?
Mi guardo attorno, ma nessuno sembra arrivare. Sono sola, in silenzio, cercando disperatamente di vedere un qualche segnale da parte della mia amica.

Inizio a sentire l'ansia salire alle stelle e il cuore battere a mille: devo raggiungerla o no?
No, ovvio che no.
Lei ha detto che nel caso non l'avessi vista arrivare, me ne sarei dovuta andare. Solo tornare a dove stavamo prima.

Eppure mi sentirei in colpa a lasciarla sola, magari in pericolo... Cosa devo fare?
<<Laura>>.
Mi giro di scatto e trovo Tyler alle mie spalle. Violet mi aveva detto di iniziare ad urlare, quindi lo faccio.
Ma lei non arriva.

<<La tua amica non arriverà, mi dispiace>> afferma.
Mi guardo intorno per cercare un'altra via di fuga, ma l'unica è la porta dietro di lui.
Devo trovare un modo per distrarlo, poi potrò scappare.

<<Cosa le hai fatto?>> chiedo con le lacrime agli occhi.

<<Sto bene, Laura. Non preoccuparti>>.
Rimango sconvolta quando alle mie spalle sento la voce di Violet.
Si mette vicina a Tyler, che le mostra un sorriso immenso. <<Per quanto possa essere stato difficile ho preso una decisione. Sono tornata dalla loro parte, è la cosa più giusta per me. Questa è la mia vera natura>>.

<<Di cosa stai parlando?>> chiedo sconvolta <<Devi tornare con me dagli altri, dopo tutto ciò che ci hanno fatto ti metti dalla loro parte?>>.

<<Laura, è la cosa migliore...>> mormora.

<<Dopo ciò che hanno fatto a Jena, tu stai dalla loro parte?>>.

E finalmente ecco la reazione che volevo. È come se l'avessi colpita con un coltello, come se le avessi tolto una parte di lei.
Sembra non abbia più un'anima.
<<Non siamo tanto differenti io e loro. Ho ucciso Aimee, lei è ancora qui ma è morta dentro>>.

Si avvicina a me, però non riesco ad indietreggiare.
Mi abbraccia impacciata, io sto con le braccia lungo i fianchi e con la testa appoggiata al suo petto.
<<Tieni questo, potrai comunicare con me>> mi lascia in mano un walkie talkie e mi sorride. <<Per qualsiasi cosa di cui avrai bisogno io ci sarò. Sono in debito con te>>.

<<Non voglio nulla da te>> dico stringendo forte l'oggetto. <<Cosa dirò agli altri? Come gli spiegherò che tu ora sei diventata il nemico?>>.

<<Digli solo la verità>> risponde <<Tyler, lasciala uscire e tornare dagli altri>>.

<<Certo, capo>> Sorride furbo.

Io corro fuori dalla porta tenendo ancora il walkie talkie in mano.
Scoppio a piangere non appena giro l'angolo, presa dalla tristezza.
Pensavo che sarei riuscita a salvarla o, almeno, ad aiutarla.

Ma mi sbagliavo.

***

R

itorno nella stanza iniziale. Se penso che son passati solo pochi giorni dalla prima volta che siamo stati qui e tutto ciò che è successo... Mi sorprendo.
Doveva essere solo una vacanza per far star meglio Aimee, invece si è rivelata solo un disastro che l'ha fatta star peggio.

Quando vedo Sam e mia sorella, la quale è ridotta malissimo, il mio cuore salta un battito.

<<Cosa le è successo?>> chiedo sedendomi vicina a Mary.

<<Dylan, dove andremo in vacanza?>> Sembra stia sognando... Chi le ha fatto questo?
È pallida e la fronte è imperlata di sudore, continua a tremare come una foglia e sembra stia per vomitare.

<<È un chip, è l'effetto di un chip>> risponde Sam.
Mi spiega brevemente l'incontro con Eatan, l'effetto del chip e di come non abbia idea di dove sia Aimee.
<<Dobbiamo trovarla, e anche Violet>> dice <<Dobbiamo uscire di qua, non possiamo restare un minuto di più in questa stanza>>.

<<Dobbiamo toglierle il chip con un coltello? Come Aimee o Eatan sembrerebbe aver fatto con te?>> chiedo con la nausea.

<<No. Tu sei risultata immune quindi il tuo sangue potrebbe aiutarla>> ipotizza.

<<Va bene. Sbrighiamoci>> accetto.

Lui, con una siringa sbucata dal nulla, mi prelieva del sangue del braccio. Cerco di non svenire e di guardare altrove e quando finalmente ha finito lo passa a Mary.

Lei sembra tranquillizzarsi e torna a respirare normalmente.
È crollata in un sonno profondo, quindi Sam si alza e mi guarda: <<Vado a cercare Violet e Aimee, tu resta qui>>.

<<No, Sam>> lo fermo.

<<Cosa?>>.

<<Mi dispiace, ma non troverai Violet>> dico.

<<Perché?>> chiede confuso.

<<Perché è morta>> mento.