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32-Dylan

Aimee mi sta dietro cercando di tenere il mio passo. Fa fatica e la cosa mi preoccupa: sto andando piano per lei.
Vederla in queste condizioni è dura, ma ce la farà: ne sono sicuro.

<<Dylan, quanto manca?>> chiede col fiatone.
Mi fermo e lei si appoggia alla parete ingiallita. Riprende fiato appoggiandosi alla parete gialla e con la mano si stringe il fianco. <<Fa malissimo>>.

<<Resisti, presto raggiungeremo gli altri e ci riposeremo>> la rassicuro.

Quando concludo la frase, sento il rumore di una voce.
È maschile, ma da qualche parte l'ho già sentita... È robotica, come se si trattasse di una televisione.
Ma certo!
È un uomo che sta parlando durante un telegiornale.

Ma perché gli Atlantidei dovrebbero interessarsi a questo? Perché hanno lasciato tutto acceso?
Se solo riuscissi a capire da che parte proviene potrei ascoltare cosa dice... <<Aimee, lo senti?>>.

Lei annuisce e mi prende la mano. Insieme avanziamo seguendo la voce, che ad ogni passo si fa sempre più forte e più chiara.
Arriviamo davanti a una stanza identica a tutte le altre. Ma, questa volta, a una delle pareti che di solito erano spoglie c'è una televisione.

<<La tempesta che sta colpendo Hauntown negli ultimi giorni sembra stia per finire.
Sarebbe dovuta durare una settimana, ma, per quel che sembra un gigantesco cambiamento climatico, la situazione si sta calmando.
Durerà ancora due giorni, poi finalmente i ragazzi scomparsi verranno recuperati.
Ascoltiamo le parole del nostro testimone>>.

Eatan compare sullo schermo.
Indossa una camicia rossa e i capelli sono curati. Fra le sue braccia tiene Luna, che sembra essere già più cresciuta.
Aimee sobbalza non appena la vede e io le stringo più forte la mano.

<<Ero lì, mi hanno mandato qua. Sono stato un codardo, avrei dovuto salvarli.
Potrebbero essere già morti>> si interrompe in preda alle lacrime e il video si interrompe.

Aimee si avvicina al televisore scoprendo che era un CD.
<<Era registrato. Volevano lo vedessimo>> afferma.

Lo prende in mano e lo esamina, ciò che trova sono due lettere scritte con un pennarello nero.
E.V.
Non c'è scritto altro, solo quelle lettere che potrebbero significare qualsiasi cosa.

Certe volte mi chiedo da dove trovino queste idee, come abbiano fatto a progettare tutto questo...
Deve essere lavoro di anni, chissà per chi era progettato.
L'hanno fatto senza un motivo o qualcuno doveva essere la vittima?

<<Eatan e Violet>> dice Aimee.
Mi passa il CD e mi mostra le due lettere. Sono le iniziali dei nomi di due nostri amici?
Perché proprio loro?

<<Non penso, Aimee. Non avrebbe un senso>> ribatto.
Lei annuisce non del tutto convinta, quindi riprendiamo il viaggio e avanziamo seguendo il corridoio.

<<Sono stufa, Dylan>> dice continuando a parlare <<Stufa che io sia stupida, che io non possa dire qualcosa di sensato solo perché sono stata aggredita.
Ho avuto momenti di debolezza, ma non li avresti avuti anche tu?
Ho ricordi freschi nella mia mente e mi sembra di riviverli.
So cosa significano quelle lettere, però non riesco a capire perché.
Non è un caso, Dylan. È come se fossi una chiave>>.

Non so cosa dire.
Aimee mi ha lasciato senza parole: non aveva mai parlato così.
È cresciuta tanto, in questi anni l'ho vista diventare una donna improvvisamente.

Non è più una bambina, non è più quella folta chioma rossa che correva qua e là senza pensare.
Ne ha passate tante, ma ne ha superate molte di più.

<<Va bene, ora andiamo>> sussurro.

Lei mi guarda male: <<Sai dire solo questo? Peggio del visualizza e non risponde>> borbotta.

Scoppio a ridere e lei fa lo stesso, poi continuiamo a camminare.
Finalmente raggiungiamo Sam, che è seduto con Violet e Jena.
Aimee lo abbraccia e Violet li guarda in modo strano.

C'è qualcosa che io non so?

Alle mie spalle sento un meccanismo e la porta si chiude.
Prima che accada, però, viene spinto fuori un carrello.
Sopra ad esso è pieno di prelibatezze: pollo arrosto, insalata, patate fritte, hamburger e acqua.
In mezzo ad esso c'è un biglietto.

<<E se fosse avvelenato?>> chiede Jena.

<<Moriremo. Non ti pare ci stiano già uccidendo?>> chiede Aimee. <<Aspettiamo le altre, però. Se dobbiamo morire facciamolo come l'abbiamo iniziato. Insieme>>.

Sam la stringe a sé e lei sorride.
Io mi avvicino e prendo in mano il biglietto, poi lo leggo ad alta voce:

<<Miei cari ragazzi, nutritevi perché ciò che vi aspetta potrà spezzarvi anima e corpo.
Sacrifici e segreti, che metteranno a rischio rapporti e vite.
Morireste per uno di voi?>>.

<<Carino>> commenta Violet sarcastica.

Sentendo un brutto presentimento, lascio cadere il biglietto e mi volto per prendere l'unica porta rimasta: <<Io vado a cercare Laura e Mary, ci vediamo dopo>>.

<<Ma... Dylan>> Aimee si alza e mi insegue <<Vengo con te, non ti lascio solo>>.

<<Resta qui, è rischioso>> rispondo e le prendo la mano.

Lei abbozza un sorriso: <<Tornerai, non è vero? Promettimi che lo farai>>.

L'abbraccio forte e lei ricambia: <<Te lo prometto>>.

N/A

Ma buon San Valentino, single che stai leggendo!

Comunque, spero che abbiate passato bene questa giornata.

E nel caso l'abbiate notato sì, ho cambiato nome utente.
Mi andava un cambiamento.

Buona serata, buona cena e buona notte❤

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