26-Bree
Mi siedo sul divano con le cuffiette che sparano musica a tutto volume. Ho messo i bassi al massimo, così avrò modo di non pensare.
Mi sento in colpa per aver mentito ad Alex. Mi sento una bugiarda, ma ho fatto bene, no?
In fondo l'ho fatto per una giusta causa, se gli avessi raccontato la verità sarebbe scappato a gambe levate e urlando.
Nessuno vorrebbe essere amico di una ragazza che prevede morti o catastrofi.
Nemmeno io, a dire la verità.
Mi ha creduto, però. Ha creduto alla scusa dell'eccessivo stress scolastico e della lontananza dalla mia città natale.
Mi ritrovo meglio qui, ovviamente: lontana da assassini, pazzi e morti.
Ma ho paura per i ragazzi, che non si fanno sentire come Eatan. Deve ancora comincarmi le novità, anche se non ce ne sono dovrebbe chiamarmi!
Mi allungo per prendere dal tavolino la tazza fumante di camomilla, poi tolgo le cuffiette per concentrarmi sulla TV.
Le solite commedie noiose... Mi ricordo quando Aimee era appena stata cacciata da Violet dalla loro stanza e lei era venuta da me.
Abbiamo improvvisato un pigiama party, con pop-corn e un film comico.
Sorrido al pensiero di questi ricordi e prendo un sorso dalla tazza.
Mi concentro sul film, cercando anche di ignorare Katy che canta in cucina.
Quando prepara da mangiare lo fa sempre, dice che l'aiuta a concentrarsi di più.
Il cellulare vibra, segnalando un messaggio da parte di Alex. Stasera mega party in discoteca, passo a prenderti alle dieci.
Metti qualcosa di carino.
Accetto l'invito e ritorno a guardare la tv. Rimango lì finché Katy non mi chiama per mangiare.
Sento l'odore della cioccolata fino qui, insieme a un fortissimo odore di pane tostato.
Quando arrivo in cucina trovo un piatto fumante di lasagne e un tiramisù al cioccolato.
<<Buon appetito>> Si siede al suo posto, annusando il piatto di lasagne. Sorride soddisfatta. <<Ho voluto provare la cucina italiana>>.
<<Questo tuo esperimento mi ucciderà?>> chiedo.
Mi fa la linguaccia e io scoppio a ridere, prendendo un boccone e portandomelo alla bocca.
<<Stasera farai qualcosa?>> chiede, poi prende un sorso d'acqua direttamente dalla bottiglia. Si rigira il bicchiere fra le mani, poi si concentra su di me. <<Intendo, io uscirò e tu... resterai qui?>>.
<<In realtà no>> rispondo. Prendo dal frigo un altro piatto, poi prendo una fetta di tiramisù e la metto in esso. <<Uscirò con Alex>>.
<<Oh, davvero?>> La falsità nella sua voce è riconoscibile in un secondo, infatti mi volto verso di lei senza parole.
Aggrotta le sopracciglia e mi guarda con un interesse forzato più che evidente.
<<Tu lo sapevi!>> esclamo <<Hai organizzato tutto tu? Vi siete messi d'accordo?>> Senza parole me ne torno in salotto.
Mi siedo sul divano e lei fa lo stesso, guardandomi desolata.
<<Lo abbiamo fatto per un motivo preciso>> dice <<Ti vediamo sempre triste, silenziosa... Vorremmo vederti sorridere di più.
Abbiamo pensato che, magari, uscendo ti sentirai meglio. Alex mi ha raccontato dei tuoi problemi di stress, del fatto che ti manca Hauntown e abbiamo pensato di organizzare un'uscita>>.
<<Ma davvero?>> ironizzo <<Tu e Alex dovreste farvi gli affari vostri. Sono grande e vaccinata, non una bambina da comandare a vostro piacimento!
Voglio uscire? Esco. Non voglio? Non lo faccio! Dovete smetterla di intromettervi nella mia vita, pensando che magari un appuntamento potrebbe illuminare le mie giornate!
Io andrò a quella festa e mi divertirò come una diciannovenne, da sola, però. Magari incontrerò un bel figone che mi offrirà una birra, chissà! E pensa, tutto questo senza il vostro intervento!>>.
Esibisce un sorriso: <<E chi ti darà un passaggio? Non hai un auto. Alex sì>>.
<<Però ho dei soldi e il numero di un tassista>> Sorrido <<Altro da dire?>>.
Vado nella mia stanza e mi chiudo a chiave. Mi getto sul letto sospirando, fermandomi a pensare.
Dovrei essere arrabbiata con loro, ma non lo sono. Mi rendo conto solo ora quanto possa essere brutto e fastidioso passare del tempo con una persona sempre di cattivo umore, ti fai trasportare dal suo malessere.
E devo anche ringraziarli. Senza questo loro intervento non sarei mai riuscita ad avere la forza di rispondere a qualcuno.
Sono sempre rimasta zitta, a subire le angherie degli altri. Ma ora sono stufa di essere trattata così.
Sarà diverso.
Mi alzo e apro l'armadio per esaminare i vestiti: sei una ragazza Bree, comportati come tale.
Mettiti un vestito carino, non i soliti jeans e maglietta.
Piastrati i capelli o fai qualcosa di carino, non raccoglierli in una coda.
E prova a metterti i tac... No, quello è ancora impensabile.
Prendo una gonna bianca che abbino a una camicia viola con fantasie floreali. Metto delle calze e delle ballerine bianche.
Sistemo i capelli in una treccia e mi guardo allo specchio più volte.
Non male se dovessi andare ad un matrimonio.
<<Qualcosa di adatto a una discoteca ci sarà!>> Maledico il mio odio verso le feste. Se le amassi, avrei qualcosa da mettermi.
<<Breanna, è arrivato Alex!>> mi avvisa Katy.
Vengo presa dal panico: ora come farò? Devo ancora trovare dei vestiti adatti!
Ricontrollo un'ultima volta i vestiti nell'armadio. Cambio solo la gonna e metto dei pantaloncini in jeans, poi sciolgo i capelli lasciandoli cadere sulle spalle.
Al posto delle ballerine metto delle scarpe da ginnastica, poi metto in fretta un po' di mascara.
<<Arrivo!>> urlo.
Che la festa abbia inizio.
***
Scendo dall'auto e vado subito all'interno della discoteca.
Questa è formata da due aree, quella interna e quella esterna.
Quella esterna è formata da una pista da ballo e dalla zona dj, quella interna ha anch'essa una pista e alcuni tavoli su cui sedersi.
Vado subito al bancone, dove mi siedo su una sedia.
Ordino una Coca Cola e, nel mentre, un ragazzo si avvicina a me.
<<È insolito vedere una persona che viene in discoteca, ma che sta immobile qui>> dice questo, poi avvicina a la sua mano <<Piacere, chiamami Freccia Verde>>.
<<Freccia Verde?>> Stringo la sua mano <<Io Breanna>>.
<<È un nome d'arte. Sono un artista di strada>> spiega <<Mi esibisco qualche volta nelle gallerie della metropolitana>>.
<<Mi sono sempre chiesta come sia essere indipendenti>> dico <<Immagino sia particolare>>.
Rimango a chiacchierare con questo ragazzo per quasi tutta la serata.
È piacevole parlare con qualcuno di sconosciuto, proprio perché non ti conosce.
Allo scoccare della mezzanotte, sento un'ondata di nausea.
<<Scusa... Io vado... vado in bagno>>.
Mi alzo dallo sgabello rischiando di cadere, ma vado subito in bagno.
Mi accascio al terreno sentendo la testa scoppiare, poi chiudo gli occhi.
Quando li riapro sono in una stanza, che si sta lentamente riempiendo d'acqua.
Ci sono due corpi accanto a me che gridano disperati. Le loro urla mi entrano in testa, sono strazianti, simili a ululati di un lupo solitario.
Alzo lo sguardo e li riconosco: sono Sam e Aimee.
Li guardo sconvolta: <<Aimee! Sam!>> Provo a chiamarli.
Lei alza di scatto la testa e si guarda attorno, mentre Sam continua a gridare.
<<Bree...? Dove sei?>> chiede Aimee, poi crolla a terra presa da degli spasmi.
Perché si comportano così?
Mi guardo attorno confusa, poi vedo una di quelle palline elettriche di un'altra visione.
Elettricità.
<<Aimee>> la richiamo.
Se può sentirmi, è l'unica che può salvare lei e Sam.
<<Aimee, ascoltami>>.
<<Fa male...>> sussurra, poi torna a gridare presa da un'altra scossa <<Fermalo>>.
<<Aimee, ascoltami>> ritento, ma lei sembra non sentirmi.
Vengo presa da una fortissima fitta alla testa, e per un attimo la stanza inizia ad ondulare.
Mi ritrovo di nuovo in bagno, da sola, ma poi ritorno nella stanza.
Non mi rimane molto tempo.
<<Aimee!>> urlo e lei alza la testa di scatto.
Si guarda intorno, e io faccio lo stesso.
Vedo un pulsante sul muro, vicino alla porta. E se quello li facesse uscire?
<<Vicino alla porta>> dico.
Lei sposta lo sguardo dove indicato, ancora scossa dell'elettricità.
<<Vai là e schiaccialo. Hai già sopportato tutto questo, puoi farlo>>.
Mi risveglio in bagno, con Alex accanto a me.
<<Sono entrato dalla finestra>> dice <<Stai bene?>>.
<<Potrei aver bevuto troppo>> mento.
Sorride: <<Dai, ora andiamo a casa>>.
N/A
Come avrete notato il capitolo è più lungo.
Infatti, mi impegnerò d'ora in poi per farli così!
Nello scorso capitolo siete stati stra cute con me*-*
Siete adorabili :3
E niente, buon Epifania!
Lunedì si ritorna a scuola, penso di essere fra i pochi felici ahah.
Sciau pulcini💕
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