23-Sam
Rimaniamo lì cercando di capire cos'hanno in mente i nostri nemici. Perché sono tornati indietro nel tempo per far tornare in vita Peter per poi ucciderlo? Questo è una delle tante domande, alle quali non avrò risposta.
<<Cosa stanno architettando?>> chiede Aimee in un sussurro.
Sono davvero preoccupato per lei, non può resistere. In queste condizioni non riuscirà nemmeno a salire delle scale correndo... Mi fa male sapere che potrebbe essere la prima a morire.
Fra sette giorni arriveranno i soccorsi, come potrà farcela? Non è in grado di reggersi in piedi a malapena parlare e dobbiamo anche scappare. Ha resistito a tante cose, ma non riuscirà a questa.
<<Se stai pensando alle mie condizioni, ho passato di peggio>> dice.
<<Come fai a dire che stavo pensando a te?>>.
<<Ti conosco troppo bene>> Sorride.
Rimaniamo in silenzio. Non so cosa dire, vorrei poterla portare il più lontano possibile. Farle passare la vacanza che ci aspettavamo, dei giorni tranquilli e sereni. Invece no, non è successo. Ci deve essere sempre qualcosa che rovina i nostri piani, che ci impedisce di avere delle vite normali. Cosa abbiamo fatto di male?
<<Andiamocene, non è prudente restare qui>> affermo.
<<Dove andremo? Proseguiamo o torniamo indietro?>> chiede.
<<Torniamo indietro. Abbiamo esaminato la stanza, non abbiamo più nulla da fare qui>> rispondo.
Annuisce e si alza. Tento di aiutarla, ma si rifiuta dicendo che può farcela. Questa ragazza è così testarda, vuole sempre fare di testa sua. Un motivo per i quali la amo da impazzire.
Usciamo dalla stanza, ma sento qualcuno che prende Aimee e la sbatte contro il muro. La sento lamentarsi per il dolore, mentre io rimango pietrificato.
Tyler è di nuovo qui, pronto ad avere la sua vendetta. Mi viene in mente Grace, la mia amica... Le ho promesso che avrei salvato Aimee, così sarà.
<<Lasciala andare>> ordino.
<<Altrimenti che mi fai?>> chiede ridendo. Stringe le mani attorno alla sua gola, mentre lei inizia a tossire. Tenta di prendere aria, riuscendoci: non la sta soffocando, è solo un avvertimento. Per me.
<<Cosa vuoi?>> Stringo le mani in un pugno cercando di trattenermi: colpirlo sarebbe una mossa estremamente stupida.
<<Sangue, il tuo sangue. Un piccolo prelievo, poi vi lascerò andare>> risponde.
<<Cosa mi dice che non ci stai prendendo in giro? Che non appena avrai il mio sangue non le spezzerai il collo?>>.
Sorride: <<Anche se è risultata negativa abbiamo già qualcosa in mente. Spera di esserlo anche tu, o avrai la sua vita sulla coscienza>>.
Un uomo che stava alle sue spalle si avvicina e con la siringa estrae del sangue. Tyler lo esamine e scoppia a ridere: <<Non è la tua giornata fortunata, non è così? Sei positivo>>.
Prende Aimee e la lancia dentro la stanza. Corro subito da lei per vedere come sta, ma sento la porta chiudersi alle nostre spalle: <<Dimenticavo>> urla Tyler dall'altra parte della porta <<Non facciamo gioco pulito>>.
Da alcuni buchi sul muro inizia ad uscire dell'acqua, che lentamente inizia a riempire tutta la stanza. Ci guardiamo attorno disperati: affogheremo qui?
<<Oddio>> sussurra Aimee guardando il soffitto.
Seguo il suo sguardo, trovando sul soffito alcune palline rotonde e di ferro: cosa sono? Aimee le guarda terrorizzata, facendomi intuire che non sono niente di buono.
Quando l'acqua arriva al ginocchio, sento un rumore metallico dal soffitto. Le palline cadono in acqua, facendomi sentire un enorme dolore in tutto il corpo.
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