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21✔️

Sistemo la giacca in pelle e scrollo le spalle, osservando il mio riflesso: la mia espressione fa intendere senza alcun dubbio che non ho intenzione di partecipare a questa stupidissima festa, ma Jena ha insistito talmente tanto che alla fine ho dovuto accettare per farla smettere.
Prendo le chiavi della macchina e vado in salotto, dove Violet mi attende seduta sul divano. Mi lancia un'occhiata e accenna un sorriso, imbarazzata. I rapporti fra di noi sono ancora molto freddi dopo la sua confessione, probabilmente non riuscirò mai a perdonarla del tutto.

«Sei pronto?» chiede, mordicchiando il labbro inferiore.

Il mio sesto senso mi suggerisce di mentire, dire che non mi sento bene e restare a casa, ma Jena sarebbe capace di venire qua e trascinarmi alla festa per un orecchio. Sospiro. «Sì, andiamo.»

Scendiamo di sotto e saliamo in auto, dove attivo il riscaldamento. Questa sera è particolarmente fredda e pungente, fa venire i brividi. Violet, durante l'intero viaggio, tenta di fare conversazione, ma fallisce ogni volta che le rispondo con semplici monosillabi. Alla fine rinuncia e usa il cellulare, lanciandomi qualche occhiata furtiva che io fingo di non notare.

Quando arriviamo al luogo della festa, un piccolo pub dalle pareti riflettenti e che concede alcool anche ai minorenni, dobbiamo organizzare un piano per tenere sotto controllo Anthea. Mi volto verso di lei, che si guarda attorno con gli occhi stretti.
«Cerchiamo di non dividerci e troviamo gli altri» dice. «Anthea è pericolosa, osserviamo come si comporta.»

«Va bene, ma dobbiamo tenere un comportamento norm...»

«Ragazzi!» Anthea fa la sua comparsa.  «Come state? Spero che la festa sia di vostro gradimento.»

«Siamo appena arrivati, ma al momento va tutto bene» risponde Violet, sorridente.

«Venite, gli altri sono laggiù.» Con un cenno del capo ci invita a seguirla.

Raggiungiamo i nostri amici, che ci accolgono con grande entusiasmo: c'è Clary, che devo ammettere stia meglio rispetto a mesi fa. Sono sorpreso, soprattutto dopo ciò che ha fatto il gemello. Mary e Laura sono vicine e parlano fra di loro, la prima con sguardo preoccupato e la seconda intenta a rassicurarla.
Mi guardo attorno: di mio fratello nessuna traccia.

«Mary, dov'è Eatan?» chiedo.

«In bagno» risponde subito, stringendo con forza il bicchiere che tiene fra le mani. Butta giù tutto d'un sorso il contenuto e sorride: perché è così nervosa?

L'assenza di Dylan si fa sentire, soprattutto perché il nostro destino è nelle sue mani. O tornerà con un indizio, o sarà la nostra fine. È il 22 luglio, manca pochissimo all'inizio di agosto e, quindi, l'arrivo di settembre.
Infine, tempo scaduto.

«Cos'è questo faccino triste?» chiede Jena, sorridente. «Forza, andiamo in pista!»

***

Mi appoggio a un tavolino, sentendo l'alcool in tutto il corpo. La pista da ballo gira vorticosamente e non riesco a restare lucido: mi sono fatto trasportare dai pensieri su Aimee, su quanto mi manca, e ora eccomi qui, riuscendo a malapena a reggermi in piedi.

«Sam?» Anthea poggia una mano sulla mia spalla, con sguardo colmo di preoccupazione. «Stai bene?»

Scoppio a ridere. «Ecco qua la stronza!»


Spalanca la bocca. «Scusami?»

«No, no, no, no!» ripeto, ridendo. «Non devo preoccuparti, non serve procurarmi altre visioni: ci sta già pensando l'alcool! Ti chiedi mai perché in pochi parlano con te? Per esempio Mary, Dylan, Violet... Semplice: sanno dei tuoi sporchi giochetti e ti odiano.»

Nasconde uno sguardo ferito e sorride. «Non sai di cosa stai parlando, sei chiaramente ubriaco.»

«Le parole di un uomo ubriaco non sono altro che la verità» ribatto, per finalmente farla tacere.

Lei mi guarda impassibile e si allontana, finché Violet, Mary, Eatan e Laura non mi raggiungono. La più piccola mi tira un colpo in testa, con gli occhi sgranati. «Perché le hai permesso di andarsene?» chiede.

Faccio spallucce. «È corsa via nella speranza di perdere la scarpetta e trovare il principe azzurro.»

Mary fa una smorfia. «È ubriaco» commenta.

«Molto ubriaco» concorda Violet. «Dividiamoci. Mary e Laura, cercate il fratello maggiore di Anthea: dove c'è lui, c'è anche lei. Eatan, controlla il retro.»

«E io?» chiedo.

«Tu rimarrai seduto qui e aspetterai il mio ritorno. Non muoverti, intesi? Io andrò a controllare il parcheggio.»


«Non posso andare insieme a Eatan?» chiede Mary.

«No, resta con tua sorella» risponde Violet, ma anche lei nota le continue occhiate che si lanciano i due fidanzati. «C'è qualche problema?»

Mary sospira. «No, assolutamente no. Solo...» guarda mio fratello e gli lascia un bacio sulle labbra. «Non fare stupidaggini, ti prego.»

Cosa nascondono questi due?

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