Non riesco a capacitarmi di cosa è accaduto ieri, non faccio altro che ripensarci. Cosa mi è saltato in mente? Aimee, Luna... Entrambe erano scomparse dai miei ricordi, come se non avessi mai conosciuto la mia ragazza. Stavo dimenticando la mia vita, l'unica ragione per cui continuo a combattere, il tutto sotto il controllo di Anthea.
Come ha potuto fare una cosa simile?

Violet schiocca le dita davanti al mio viso. «Sam? Ci sei?»

Sospiro. «Sì, diciamo di sì.»

«Sei particolarmente strano, va tutto bene? È successo qualcosa con Anthea? So che vi siete incontrati» dice, sedendosi al mio fianco. «Jena me l'ha detto, sai che ama il gossip.»

«Sono solo confuso» rispondo. «Dopo la scomparsa di Aimee c'è stato un susseguirsi di eventi che mi stanno prosciugando ogni energia. Sono preoccupato per Mary, penso che quel disegno l'abbia sconvolta. Credi accadrà veramente?»

«Non lo so, spero di no» sospira. «Conosciamo Mary, sappiamo entrambi che non farebbe del male a una mosca. Il punto è che se è veramente una premonizione del futuro, non conosciamo gli eventi prima di essi. Potrebbe accadere qualcosa che la porterà a compiere quel gesto, ma non possiamo saperlo. Penso sia inutile stressarci su qualcosa che non potremo controllare.»

«Secondo te cosa accadrà?» chiedo.

Mi stringe la mano. «Non lo so. La nostra vita è cambiata in modo drastico, su questo possiamo concordare, ma dobbiamo combattere ed essere pronti a qualsiasi cosa.»

«E se perdessimo Aimee? Se non riuscissimo a salvarla?» chiedo.

«Ce la faremo» ribatte, risoluta. Si rabbuia all'improvviso. «Sam, posso parlarti di quella cosa ora che hai un momento per me?»

Annuisco.

Fa un respiro profondo, torturando le pellicine delle unghie. «Ti ricordi quella volta in cui Aimee cadde da un ponte? La trovai, riuscii a portarla a riva e la bambina, grazie ai suoi poteri, la salvò. Non abbiamo mai scoperto chi sia stato, però» dice, tenendo lo sguardo basso. «Ricordi?»

«Sì, ricordo. Dove vuoi andare a parare?»

«Volevo accertarmi che la bambina avesse dei poteri, Sam. Non volevo ferire Aimee, non so nemmeno perché io l'abbia fatto...»

«Violet?» la interrompo, voltandomi verso di lei.

«L'ho spinta io» ammette. Spalanco la bocca, sconvolto, sentendo la rabbia aumentare. Mi alzo di scatto dal letto e ribalto una pila di libri sulla sua scrivania, cercando di controllarmi il più possibile. Lei rimane in silenzio. «Mi dispiace...»

«Ti dispiace?» urlo. «Avresti potuto ucciderla! Perché l'hai fatto? Volevi una prova? Una prova di cosa? E se non avesse avuto i poteri, eh? Ci hai pensato? Cosa cazzo ti è saltato in mente?»

«Ho provato a dirtelo prima, ma ogni volta non mi ascoltavi o avevi di meglio da fare. Mi dispiace, va bene? Non so perché l'ho fatto!» dice, con le lacrime agli occhi. «Ci ho provato, okay?»

«Quindi ora è colpa mia?» chiedo.

«No, no!» esclama. «Scusa.»

«Lasciamo perdere» sbotto, tornando a sedermi accanto a lei. Guardo gli indizi posizionati sul pavimento, le varie foto e lettere ricevute. Né io, né Violet finora abbiamo deciso di dire le nostre idee, forse perché troppo surreali. «Hai un piano in mente? Oltre a buttarla da un ponte un'altra volta non appena la incontreremo?»

Ignora la battuta e scuote il capo, in silenzio.

Dove nella tana del lupo vi condurrà.

Si deve per forza trattare degli Atlantidei, ma non riesco a capire in che modo. I luoghi in cui sono stati saranno almeno un centinaio: dove hanno abbandonato i corpi delle vittime, la loro base sconosciuta, dove di sicuro si trova anche Aimee, e il bosco, talmente grande da essere impossibile da analizzare.

Un'idea mi passa per la mente: il bosco!
Come ho fatto a non pensarci prima?
Prendo il disegno e lo guardo: io che inseguo Aimee. Credevo si trattasse di una metafora, ma è una chiara rappresentazione della notte in cui Bree scomparve. Lei la stava cercando e insieme abbiamo raggiunto la casetta nel bosco.
Quel giorno le ho salvato la vita.

«La casa del bosco» dico, alzandomi di scatto. Violet mi guarda con la fronte aggrottata. «Dobbiamo andare là. Scrivi un messaggio a Mary e Dylan e chiedi loro di raggiungerci fuori scuola.»

Io e Violet andiamo in cortile, dove ci sediamo su un prato in attesa dei nostri amici. La sua presenza mi infastidisce, ma è parte essenziale della nostra cerchia e potrebbe essere una dei pochi in grado di salvare Aimee.
Per la vita della mia ragazza voglio mettere da parte le ostilità, l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un gruppo diviso.

Mary e Dylan arrivano verso di noi correndo. «Dove andiamo?» chiede la ragazza, col fiatone.

«Sam ci condurrà nel bosco, pensa di sapere la chiave per sbloccare la terza tappa» spiega Violet.

«Secondo voi cosa troveremo?»

«Non lo so» ammetto. «Si tratta degli Atlantidei, però. Non sarà di sicuro qualcosa di piacevole.»

N/A

Mystery ha raggiunto 35.000 letture!
Non ho parole per esprimere la mia gratitudine, se non ringraziarvi con tutto il cuore!

Vi saluto!