48. Papà
Sono sconvolta dalle parole di mia madre.
Stanno insieme.
Mi prendono in giro?
Per favore ditemi che è uno scherzo.
《C- cosa?》sussurro.
《Sì, amore non è fantastico?》
《È davvero una splendida notizia》dico forzando un sorriso.
Mia madre sembra così felice, come non lo era da moltissimi anni, sembrerebbe da ragazzina egoista e capricciosa fare una scenata davanti a lei e Jeremy.
Ora ci manca solo la cena per conoscersi meglio.
《Sono felice che tu sia contenta. Ah, un altra cosa..》comincia.
Non porta bene.
《Stasera ci ha invitati a cena》finisce con un sorriso da ebete in volto.
No.
Fate che è uno scherzo.
Ditemi che mi prende in giro.
《Oh, ma è fantastico》dico.
《Perfetto, allora alle 20 usciamo》dice.
Non è uno scherzo purtroppo.
《Certo》dico forzando un sorriso e andando verso la mia camera.
Trovo mio fratello steso sul mio letto, che guarda qualcosa sul telefono.
Quando si accorge della mia presenza mi fa segno di chiudere la porta.
Lo faccio poso lo zaino e mi siedo sul letto.
《Che ci fai qui?》chiedo.
《Saputo la novità?》
Immaginavo fosse per quello.
《Sì》rispondo.
《Bene, che hai intenzione di fare?》
Ma che sta dicendo?
《Niente》
《NIENTE? Ma sei pazza? Nostra madre si è fidanzata. E stasera ci vuole portare a cena con quello》urla.
Che secondo lui non lo ho capito?
《Lo avevo capito. E sinceramente non vedevo la mamma così felice da moltissimi tempo, quindi direi che se lo merita》
《E a te va bene?》
A me va bene?
《Ehm..Più o meno. Me lo faccio piacere》
《Senti, facciamo così》comincia mio fratello e quando inizia così non finisce bene.
Gli faccio segno di parlare, e continua.
《Stasera vediamo che tipo è. Poi quando scoprirai che ho ragione: come sempre. Diremo alla mamma quello che pensiamo di lui》dice.
《Va bene.》dico.
Tanto si vede che è uno apposto.
È anche carino, certo come mio padre non c'è nessuno. Lui era l'uomo più bello di tutto l'universo.
A volte capisco perchè mia madre lo ha amato così tanto. E poi aveva un carattere d'oro. Era il padre perfetto, vorrei che fosse ancora qui con me.
Mi basterebbe un suo sorriso per migliorare la mia giornata. Per cambiare il verso della mia vita.
A volte quando vedo le foto con lui e la mamma, mi chiedo perchè? Perchè devono andare via quelle persone che non meritano.
Certo, non auguro a nessuno quello che é successo a lui, però il fatto è che non meritava affatto.
Era perfetto, era il mio papà, era la mia salvezza, era solo e unico.
La mamma dice che io ho i suoi occhi. Mentre mio fratello ha i suoi capelli chiari.
A volte mi guardo allo specchio fisso i miei occhi chiari per cercare di vedere quelli di mio padre. A volte fantastico, su come potrebbe essere la mia vita se lui fosse ancora qui, con me.
Sarebbe fiero? Deluso?
Non lo saprò mai. È questo che mi da fastidio, il non poter sapere.
Una lacrima mi riga il volto, la asciugo subito. Papà deve vedermi felice di ricordarlo, non deve vedere che ho gli occhi rossi dalla lacrime.
Sono quasi le 14.00
Posso andare a trovare papà e poi andare da Christian.
Esco di casa e vado verso il cimitero.
Compro dei bellissimi fiori. Camelie.
Anche mio padre amava le camelie.
《Papà》sussurro posando il fiori per terra e carezzando la sua foto.
È la sua foto migliore.
Vederlo con quel sorriso in volto mi fa tornare in mente quel giorno. Era Natale.
E ci stavamo divertendo da matti, poi però successe che io, per come sono sbadata, inciampai nel piede di mio cugino e lui si messo a ridere.
Amo ancora quel momento.
Poi amo ancora di più il fatto che quel sorriso era causato da me.
《Mi manchi davvero tanto》sussurro.
《Sai la mia vita è spenta senza di te, è vuota, non ho più un pezzo di me. Ormai sono passati tanti anni, ma non doveva succedere papà. Pronunciare questo nome fa così strano. Ma è bello, perchè, papà, sei il migliore è sempre lo sarai. Sarai sempre nel mio cuore e nei miei ricordi, sarai sempre il mio papà, per tutta la vita. Te lo giuro. Non so cosa pensi di me, non so se sei fiero o deluso. A volte penso che tu sia fiero, altre tutto il contrario. Papà devo dirti una cosa. Siamo in semifinale, non sai quanto vorrei che tu mi vedessi. E ti prometto una cosa, vincerò le nazionali per te. È questo il regalo che ti faccio, perchè tu mi hai regalato un infanzia perfetta, anche solo grazie ad un sorriso. Adesso, però, tocca a me》dico sighiozzando.
Continuo a piangere. All'infinito.
Poi mi vibra il telefono.
Da Christian:
*Dove sei?*
Vedo l'orario e sono le 15.15
《Papà, ti voglio un bene, che tu non immagini neanche》dico lasciando un bacio sulla foto.
Arrivo a casa di Christian con il volto ancora un po' umido per le lacrime e gli occhi rossi.
Spero solo che lui non se ne accorga.
《Ehi》dico appena apre la porta.
《Ciao, accomodati》dice.
Casa sua è gigantesca.
Ha due piani, sopra ci sono le camera e sotto il salone e la cucina.
È arredata benissimo, è elegante, ma allo stesso tempo è semplice.
Ha una scala a chiocciola, e il pavimento di parquet, un divano grigio e una televisione a schermo piatto.
La cucina è bianca. Con mobili di legno.
Invece ha in salone dei mobili bianchi laccati. E un lampadario grande ed elegante.
《Tutto bene?》chiede.
《Sì perchè?》
《Sembra che tu abbia pianto》
Piano fallito.
《Sono stata da mio padre》sussurro.
《Ti manca?》
《Manca molto.》sussurro《Comunque facciamo in fretta che ho da fare delle cose》dico.
《Tipo?》
《Mia madre e quello con cui esce stasera vanno a cena e siamo invitati anche io e mio fratello》spiego.
《Oh》
Cominciamo a studiare dagli appunti dell'altra volta.
Diciamo che siamo ben preparati, però ho un po' di paura.
Guardo l'ora 17.30
《Va bene. Io devo andare》dico.
《Okay, ci vediamo domani a scuola》
《Sì, speriamo bene》sussurro.
《Tranquilla abbiamo studiato》dice.
E dopo quelle parole esco e vado verso casa per prepararmi per questa sera.
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