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Terza parte (finale).

Las Vegas, America anno 2022.

<<Non mi devi ringraziare, Ohm!.. Se posso renderti felice nel mio piccolo, mi sento già gratificato con me stesso e poi... te lo avevo promesso, ricordi? >> dichiarò, sicuro.

"Tutto questo, non mi sembra vero eppure è la realtà!... Io e Nanon siamo sposati e per la prima volta, abbiamo fatto una follia trovandoci qui, a Las Vegas!... Se dovesse essere un bel sogno, gradirei non fossi svegliato!" riflettei sognante mentre mi accingevo ad osservare ammaliato, la mia anima gemella.
All'improvviso senza averlo previsto, rivelai:

<<Noon, vorrei che fossimo sempre insieme così come lo siamo, adesso... Da ora in poi la nostra vita, cambierà e se ci dovessimo stabilire in America conclusivamente, potrebbero assegnarci anche diversi tipi di ruoli... Ciò che sto cercando di farti capire, è che potrebbe capitare di recitare con una donna per cui io non proverei assolutamente nulla però si dà il caso che nel mondo del cinema, ci sono molti retroscena tossici cioè se ti dovesse giungere all'orecchio che io e questa persona ci frequentassimo anche fuori dagli schermi, tu non crederci mai! >> determinai, con fermezza.
Quelle mie parole, non lo scomposero più di tanto e aggiunse:

<<Amore mio, non mi sognerei mai di credere a quello che si direbbe in giro di te dato che sarebbero degli stupidi ed inutili, pettegolezzi!... Ohm, anche se distanti io riesco a percepire il tuo cuore e saprò con esattezza, la tua sincerità!... Come tu non lo faresti mai, neanche io!... Sarei un pazzo, nel voler rinunciare ad essere felice per tutta la vita, intera!... Io ti ho sempre amato fin dall'inizio che ci incontrammo, per la prima volta.... Per cinque anni, avevo custodito questo amore dentro di me perché non volevo rovinare la splendida amicizia che avevo fino a quando non fosti tu a oltrepassare, quel legame... Ora, mi ritrovo sposato con te in un bellissimo hotel di lusso a Las Vegas.. Non é straordinario?... Eravamo all'ora destinati a stare insieme ma lo siamo sempre stati infondo, se ci pensi...Tutto ciò che avevamo previsto, è accaduto incredibilmente!... A pensarci, mi vengono i brividi.. In conclusione, noi conosciamo i cuori, l'anima l'uno dell'altro... Il nostro amore è puro, leale, fedele e sincero.. Non temere, mi fiderò sempre di te! >>esclamò, deciso.

A quel punto, gli catturai il viso e gli baciai le labbra dolcemente, con commozione:

<<Oh, piccolino mio... Grazie mille, per aver dissipato ogni mio pensiero, turbolento!... Può sembrare sciocco da parte mia tutto ciò ma il nostro mondo è difficile per cui lo confesso, avevo paura che potessimo stancarci di noi e preferire altre pers->> venni interrotto di colpo dalle sue labbra che si posarono irruente, sopra le mie dando inizio ad un bacio ricco di amore, e passione:

<<Noon, ma che ti prend->> provai a chiedergli ma con scarsi risultati dato che mi baciò di nuovo e ancora più irruento e vorace di prima
però io, ci tenevo davvero tanto a completare il mio discorso quindi, mi staccai rapido e fissandolo dritto negli occhi, aggiunsi:

<<Piccolo, so che morivi dalla voglia di baciarmi ma io stavo cercando di finire il mio discorso, seriamente!... Avevo il timore che i nostri sentimenti sarebbero mutati col tempo però non accadrà mai e di questo ne ho la certezza assoluta, vero? >>

<<Sì, vero.. ma mettiamoli da parte certi discorsi per il momento, amore... Siamo in luna di miele e l'unica cosa a cui dovremmo pensare, è la seguente! >>concluse schietto mentre stava iniziando a sbottonarmi la giacca, pian piano.
A quel punto capii che era il momento di tacere perché il mio bellissimo sposo, aveva altre intenzioni per la testa.
Infatti non indugiai oltre e gli sbottonai la camicia velocemente riprendendo ad assaggiare le sue soffici e morbide, labbra:

<<Come...sempre...hai...ragione... tu....basta...parlare...!>> conclusi diretto, col fiato corto.
Alla fine, lo stesi sul letto e dopo avergli tolto tutti i vestiti, ci baciammo nuovamente sulle labbra sussurrando "ti amo" a vicenda dopodiché, feci l'amore con lui in un modo così intenso, profondo e passionale da sorprendermi io stesso nel momento in cui raggiungemmo il massimo piacere, entrambi.

<<Wow, non so spiegarmi cosa mi sia successo ma non avevo mai fatto l'amore con te, in questo modo... É stato come se... >>affermai, esterefatto

<<Avessi espresso in quell'istante, tutto ciò che provavi per me, totalmente? >> domandò , certo.

<<Sì...credo che sia proprio ciò che stavo tentando, di esprimere!>> terminai, con decisione.

<<Può sembrarti strano ma ho provato le tue stesse emozioni, in quel momento ed è stato davvero, un qualcosa di ultrasensazionale! >> confermò, persuaso.

Successivamente, ci addormentammo abbracciati per tutta la notte.

Trascorremmo sette magnifici giorni lì, diventendoci parecchio poi facemmo rientro in Thailandia, per l'uscita del nostro primo film.

La première, si svolse al Sf cinema e accorsero tutti i nostri amici e colleghi di lavoro oltre alle nostre, famiglie.
La pellicola, piacque moltissimo e per entrambi, fu commovente osservare le reazioni di ogni spettatore presente, in sala.

<<Hai visto gattino, mio?...Il nostro primo film, é strapiaciuto a tutti gli spettatori!>> bisbigliai felice leggermente, al suo orecchio.

<<Sì.. e sono senza parole per la felicità!..Finalmente hanno riconosciuto il nostro valore, Ohm!.. É strabiliante! >>mi rispose emozionato, a voce bassa.
A quel punto, volli sigillare quell'emozione incredibile con un piccolo bacio, a fior di labbra.

<<Ai.. Ohm.....(Ohm....)>> sospirò Nanon guardandomi con espressione, imbarazzata.

<<Che problema, hai?... Lo sanno anche i sassi ormai, che ci siamo sposati! >> risposi deciso, con voce sottile.
Allora lui, sorrise e inaspettatamente mi prese la mano annuendo, visibilmente.
Quel suo dolce gesto, non poteva esimermi dal sorridergli sereno.
Conclusa la première, ci fu un boato di applausi provenienti dall'intera sala cinematografica e noi a tal proposito, ci alzammo in piedi tenendoci per mano dopodiché, ci inchinammo davanti a loro per ringraziarli:

<<Non ci aspettavamo di certo di ricevere un'apprezzamento così vasto da tutti, voi!... Ne siamo davvero molto onorati, lusingati.. A nome mio e di Nanon, vi ringraziamo infinitamente! >> conclusi sincero con gli occhi lucidi, per la commozione.
Quel giorno sarebbe stato indimenticabile per entrambi, non solo perché eravamo riusciti a realizzare il film che avevamo sempre desiderato fare ma soprattutto, per la gioia di tutte le persone che hanno partecipato, visto e condiviso con noi, le loro forti emozioni.
Commovente, fu anche l'addio alla Gmmtv quattro giorni dopo la première.
Erano presenti tutti i nostri amici e colleghi di lavoro in particolare Chimon, amico da una vita quasi come un fratello per noi.
Non appena incrociammo il suo sguardo, ci precipitammo ad abbracciarlo:

<<Grazie mille ragazzi, per tutti questi magnifici anni passati insieme... Non mi vengono in mente altre parole quindi posso soltanto augurarvi buona fortuna negli Stati Uniti... prometto di venirvi a trovare qualche volta e non sarò il solo! >> disse, entusiasta.

<<Non ci credo, Mon !... Hai fatto pace con il mio fratellino acquisito, Pluem? >>gli chiese, Nanon.

Lui annuì visibilmente felice per cui mio marito, volle conoscere tutti i dettagli:

<<Quando è accaduto, mentre eravamo a Las Vegas, che vi siete detti? >>esclamò, sbalordito.

<<wooooooowowowo... Noon... Vacci piano con le domande, amico mio....fammi respirare! >> terminò di suggerirgli scosso, il suo interlocutore.

<<Hai ragione, scusami se ti ho soffocato con le mie domande continue ma sapere di questa cosa, mi ha sorpreso molto! >> gli confessò Nanon, onestamente.
Prima di raccontarvi come sono andate le cose tra Chimon e Pluem, vorrei spiegarvi i fatti in breve.
Chimon e Pluem, si erano conosciuti per la prima volta sul set di "My dear love the edge of seventeen" una serie multicouple di cui mio marito, fu il protagonista.
Tralasciando questo dettaglio, Chimon e Pluem avevano sviluppato una forte chimica ed alchimia da quel momento lì.
In seguito alla serie, si ritrovarono di nuovo in "Our skyy" una mini serie bl, che racconta le vicissitudini delle più celebri coppie bl delle serie tv.
A quel punto entrambi, diventarono così intimi da frequentarsi in segreto ma col passare del tempo la loro relazione, si sgretolò fino a quando non giunse il momento di adesso.

<<Ecco.. Non saprei come dirtelo in realtà ma quando tu ed Ohm eravate insieme all'estero,io e Pluem avevamo iniziato a parlare di nuovo come lo facevamo un tempo e a furia di parlare, ci siamo resi conto che eravamo stati due sciocchi immaturi all'epoca e che nessuno ci avrebbe impedito, di riprovarci! >>

<<Quindi morale della favola, siete tornati insieme? >>

<<Sì, la settimana scorsa e spero che stavolta sia definitivo!... Ragazzi, non immaginate quanto mi sia mancato il suo affetto durante questi ultimi, anni! >>

<<Lo possiamo ben immaginare invece, Mon!.. Beh che dire, felicitazioni!... Ma come mai, non si é presentato oggi alla nostra festa di addio? >>gli chiese spontaneo e schietto Nanon, ad un certo punto.

<<Doveva andare a fare lo shooting per la sua nuova, serie tv! >>rispose Chimon, un po' dispiaciuto.

<<Fammi indovinare.. Che iniziava oggi, esatto? >> decretò mio marito, seccato.

<<Sì, sfortunatamente... però mi ha incaricato di mandarvi i suoi saluti e in bocca al lupo, per la vostra nuova avventura negli Stati Uniti!>> affermò sollevato, quest'ultimo.

<<Che carino, quando lo vedrai ringrazialo da parte nostra e digli anche che il sottoscritto, ci é rimasto male peró, lo comprende benissimo! >> sottolineò con sincerità, Nanon.

<<Glielo dirò, non ti preoccupare...In quanto a voi amici miei, buon viaggio! >> concluse commosso, mentre spalancava le sue braccia per abbracciarci, entrambi.
In quel momento anche a noi due, scese una piccola lacrima però, ce l'asciugammo con la mano.
Terminati i saluti al nostro migliore amico, ci recammo presso le nostre famiglie che ci stavano attendendo entrambe, nella casa natale di Nanon.

Non appena mettemmo piede all'interno del soggiorno, ci applaudirono dopodiché fu la mia seconda madre nonché madre di mio marito Ning, a parlare:

<<Sawadeekháa luuk.. (Buongiorno, figlioli)!... A nome di tutti noi, volevamo dirvi che siamo molto orgogliosi degli uomini splendidi e maturi, che siete riusciti a diventare!... Ci ricordiamo ancora di più i vostri primi passi, nel mondo dello spettacolo e sapevamo già, che sareste volati in alto... Mi raccomando di rimanere sempre umili ed educati, in America... Vi auguriamo tutto il successo possibile con le vostre nuove, carriere.. Vi vogliamo un bene immenso e per qualsiasi cosa noi ci saremo sempre per una telefonata, un consiglio... tutto ciò che vi passa per la mente e non riuscite a trovare una soluzione ditecelo, va bene ?.... Fatevi, abbracciare! >>terminó ella, aprendo le sue braccia commossa.

Fu così, che ci precipitammo in un'abbraccio di famiglia, bellissimo.
Inevitabile, fu non riscoppiare in lacrime ma la cosa più bella che potesse capitare era che il padre di Nanon, fosse presente in quel frangente.

Infatti mio marito, sorrise felice e corse ad abbracciarlo staccandosi, da me.

<<Papá, sei qui?... Sono così felice di vederti di nuovo... Anche se non riusciamo quasi mai a vederci, ti penso sempre e mi manchi tantissimo... Spero, che tu sia felice ed orgoglioso di come sono...Ti voglio un mondo, di bene! >> dichiarò lui, sincero.

<<Ciao, figliolo!... Sono molto fiero ed orgoglioso di avere come figlio, la persona più splendida che possa mai esistere... Talentuosa, dolce, altruista, generosa, sincera... Sei la gioia mia e di tua madre, Nanon!... Buona fortuna negli Stati Uniti e cerca di non lasciare mai tuo marito, Ohm... É un gioiello prezioso e raro che ti é capitato di avere al tuo fianco... Non serve a nulla che ti dica delle innumerevoli buone azioni, fatte per te.... Inoltre Ohm é la tua anima gemella, riesci a crederci?.. Amalo e rispettalo per tutta la vita intera e se per caso dovesse accadere che sbagli nei tuoi confronti non colpevolizzarlo dato che conoscendolo bene, si sentirebbe ancora più male piuttosto parlagli e perdonalo... Siamo esseri umani infondo, mica delle macchine?... Ti ho sempre detto che l'importante nella vita, non è sbagliare ma riconoscere i propri errori, e rimediare.... Sono certo che saprai cosa fare, figliolo! >> sostenne sincero, suo padre.

<<Grazie mille per sostenermi sempre, papà... Mi mancherete tantissimo tu, la mamma, Nonnie! >>

<<Lo so, mancherai tanto anche a noi ma ti seguiremo da qui, sta tranquillo che non ci perderemo nulla! >> affermò egli, diretto.

Fu così che dopo esserci congedati dalle nostre famiglie, rientrammo nel nostro domicilio e ci preparammo a fare di nuovo le valigie ma stavolta non ci sarebbe stato un ritorno come succedeva altre volte spesso bensì, una sola andata.

Conclusi i bagagli io e Nanon, guardammo per l'ultima volta l'abitazione che ci aveva accolti in tutto questo, periodo:

<<Non mi sembra vero che lasceremo per sempre la Thailandia, Ohm! >> esclamò ad un certo punto, con una vena di rammarico.

<<Neanche a me, amore...però dobbiamo ritenerci fortunati perché stiamo per iniziare una nuova vita insieme, in America!... Il nostro più grande sogno, si è avverato... Gioisci di questo, Nanon! >> avvalorai, con fermezza.

<<Hai ragione su tutto ciò che hai appena detto anche se non toglie il fatto di sentirne, la mancanza!... Ad ogni modo, é solo una questione di tempo e abitudine... Andiamo in hotel, dai! >> concluse schietto, prendendo la mia mano per stringerla forte, nella sua.
Questo era il nostro gesto per eccellenza un modo da supporto l'un, l'altro.
Decidemmo di affittare la stanza in hotel per due notti, in modo da evitare di essere un fastidio per i nostri genitori nonostante ci avessero consigliato di fermarci da loro, ma fummo irremovibili.
Il terzo giorno partimmo alle prime luci del mattino, per gli Stati Uniti.
Trascorsero mesi dal nostro trasferimento definitivo negli USA, e tutto procedeva per il meglio:

-avevamo già preso parte a numerose pellicole di successo e partecipato alla produzione di serie tv americane ;

-guadagnavamo cifre da capogiro, ogni qualvolta che ci ingaggiavano;

-possedevamo una splendida villa con vista sul mare ad Orange County, in California.

Io e Nanon, non potevamo essere più felici e soddisfatti di quanto non lo fossimo stati, in precedenza.
Esserci allontanati da quell'ambiente tossico del business thailandese, ha giovato le nostre carriere che sono schizzate al vertice, in pochissimo tempo.
E riguardo all'amore, come procedeva?... Beh non potevamo lamentarci perché cresceva ogni giorno di più, diventando sempre più grande, importante, forte ma sopratutto, potente.

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Orange County, CA anno 20xx.

<<Tesoro, hai preso tutte le tue cose?.. Sbrigati che papà ci sta aspettando in macchina, forza! >> ribadí chiaramente, un uomo di trentanove anni ad una ragazzina di 6 anni.
Quell'uomo, era il mio amato marito Nanon Korapat Kirdpan e quella bambina, era Giselle nostra figlia adottiva.
Io e lui entrambi adulti, decidemmo di ritirarci dal mondo del cinema per dedicare il nostro tempo, a costruirci una famiglia.
Giselle, era giunta per caso nelle nostre vite proprio quando si era fatto più vivo, il desiderio di diventare genitori.
Mi ricordai che in quel giorno di 8 ottobre 20xx, ci avevano contattati per un'iniziativa di beneficenza in una casa famiglia, a Los Angeles e noi entusiasti del progetto, decidemmo di farne parte.
Fu in quell'istante che i nostri sguardi, furono incantati da una bimba dolcissima dai capelli castani e gli occhi verde, smeraldo.
La piccola, ci sorrise non appena ci vide e nei tre mesi successivi, ufficializzammo l'adozione.
Giselle, diventò nostra figlia a tutti gli effetti assumendo entrambi i nostri cognomi Chittwasangdee e Kirdpan.
Da quel momento in poi, eravamo diventati una magnifica, famiglia.
La piccola, si affezionò moltissimo a noi due tanto da chiamarci "daddy" e "dad".

<<Eccoci qui, piccolina!.. Adesso io e daddy, ti accompagneremo alla scuola elementare dopodiché, andremo a fare un giro in centro commerciale!... Non ti preoccupare che daddy, passerà a prenderti finite le lezioni, va bene? >>gli fece presente mio marito, appena seduti in auto.

<<Va bene, dad! >>rispose accondiscendente, Giselle.
Nel frattempo io un uomo di quarantuno anni alla guida del mio suv , mi godevo la scenetta tra padre e figlia sorridendo, felice.

<<Ohm, Ohm, Ohm,.. Shiaaaaaa.. Ohmpieng Pawat Chittwasangdee, let's go, come on... (Ohm, Ohm, Ohm... Maledizione... Ohmpieng Pawat Chittwasangdee andiamo, muoviti)! >> urlò irritato, Nanon.
Allora io, non persi tempo e misi in moto l'auto.
Arrivammo a destinazione, puntualissimi e Giselle, scese da sola dopo che mio marito le aprí la portiera:

<<Mi raccomando tesorino, fai la brava con i tuoi compagni di scuola e non combinare niente di male, intesi?.... Qui nel cestino portapranzo , ci sono i tuoi panini preferiti con tonno, maionese ed insalata... C'é anche dell'acqua liscia e un succo di frutta, alla pesca... Giselle, mangia ciò che vuoi e se dovesse avanzare del cibo, tranquilla che non lo butteremo... Ora saluta me e daddy, piccola! >> terminó di dirle mio marito, preciso.
Nostra figlia ricevute tutte le informazioni necessarie per la scuola, ci salutò con un bacino sulle guance e si avviò verso l'ingresso sotto il nostro tenero, sguardo.

<<É una bambina dolcissima non lo pensi anche tu, amore? >> esclamò orgoglioso di essere suo padre, Nanon.

<<Sì, moltissimo!... Inoltre è gentile, affabile ed educatissima con tutti nessuno, escluso!.. Da grande, sarà stupenda e riceverà la corte di un sacco di ragazzi...Oh,poveri noi! >> dichiarai immaginando col pensiero allarmato, ad un certo punto.

<<Susu na khraap.. Mai pben arai... (Forza dai, non preoccuparti)! >> disse mio marito sincero, incoraggiandomi mettendo una mano sulla spalla, sinistra.

<<Khaawp khoon khaap... (Grazie, mille)! >> risposi, sollevato e alla fine, ritornammo in auto diretti al centro commerciale.
Inevitabile, la marea di gente che si avvicinò per ricevere gli autografi,
non appena varcammo l'ingresso.
Noi li concedemmo per poi ringraziarli e congedarci, da loro.
Al centro, non acquistammo molte cose per noi due ma più per nostra figlia dato che ogni volta che incontravamo un negozio di abbigliamento per bambini a Nanon, veniva subito in mente la piccolina e acquistava una quantità di vestitini, pigiami, camicette da notte, indumenti intimi solo ed esclusivamente, per lei:

<<Non riesci proprio a farne a meno di comprare tutta questa roba per Giselle, vero?... Amore... non lo so ma sembra che tu stia esagerando, ultimamente!... Ci eravamo promessi di non viziarla, e cosa é accaduto?.... Che quasi non ti sei messo a svaligiare l'intero negozio di abbigliamento, con la tua carta di credito! >> decretai, sconvolto.

<<Eddai Ohm, ma che male c'è se qualche volta mi va di accontentare nostra figlia?... L'hai vista anche tu, no quanto è bella, dolce, gentile... Ovvio che non riesca a resistere a quei suoi occhioni verde smeraldo, quando la guardo! >> dichiarò Nanon, ammaliato

<<Uh, santo cielo!...Piccolo, tu sei completamente innamorato di nostra figlia... Molto male Nanon, lo sai? >> avvalorai seccato incrociando, le braccia.

<<Shiaaaa... Someone is so much jelaous here, eh?... Damn, darling... You don't have to be like that... I love you the most.. (Merda.. Qualcuno é geloso, qui.. Dannazione, tesoro.. Non devi essere così, io ti amo di più..)! >> mi confessò, sincero per rassicurarmi.

<<Really?... Uhmm.. Sometimes it not seems like that... You only love and think about, her... Buy new chothes for her but what about, me?... I'm becoming invisible, to you?...(Davvero?... A volte non sembra che sia così... Tu solo ami e pensi a lei... Compri nuovi abiti per lei ma di me?... Sto diventando invisibile, a te)? >> gli domandai esasperato, dalla situazione.
A quel punto Nanon, sorrise e catturato il mio viso imbronciato, aggiunse:

<<Awwwww... My baby retriever is sulky, now?... What can I do, for him?... Awwwww... Il mio bimbo retriever è imbronciato, ora?... Cosa posso fare per lui...)? >>

<<You can give to him, so many and hugs and kisses... (Puoi dargli tanti abbracci, e baci)! >>

<<Okay, come here my sweet little doggie... (Okay, vieni qui mio dolce piccolo cagnolino)! >>esclamò allegro, mentre protendeva le sue braccia.
In men che non si dica, mi fiondai rapido sorridendo, felice.
Oramai, ci avevamo preso l'abitudine spesso ogni volta che ero imbronciato.
Di seguito, mi separai e lui non perse l'occasione di baciarmi sulle labbra, dolcemente.

<<And now how you feel, better than before?... Adesso, come ti senti meglio di prima)? >> mi chiese, curioso.

<< Yes, I'm feeling a little bit better... Thanks a lot my only love... (Sì, mi sento un pochettino meglio... Grazie tante, mio unico amore)! >>risposi, serenamente.
Ad un certo punto, lo vidi agitarsi e nello stesso tempo, controllare l'ora:

<<Shiaaaaaa... Ai Ohm... It's late we have to go home, now!.... (Merdaaaaa.... Ohm... É tardi dobbiamo tornare a casa, ora! >>suggerì, allarmato.
Io non capendo bene cosa fosse successo, gli domandai:

<<Noon, what's going on?... Noon, cosa sta succedendo)? >>esclamai, confuso.

<<Our daughter, babe... (Nostra figlia, babe)! >>

<<What?... It's happened something, to Giselle?... Babe come on, tell me... I'm scared... (Cosa?... É accaduto qualcosa, a Giselle?... Bsbe andiamo, dimmelo... Sono spaventato)! >> asserii, nervosamente.

<<Nothing it's happened to her, calm down... We just only need to pick up her from school... (Nulla é accaduto a lei... Calmati, su... Dobbiamo solo passarla a prendere, dalla scuola)! >> aggiunse, calmo.

<<Shiaaaaaa Nanon... You scared me a lot, you know?... Okay, let's go and forget about it.... (Merda Nanon... Mi hai spaventato un sacco, lo sai?... Okay, andiamo e dimenticatelo)! >> terminai, risollevato.

Fu così che ritornammo alla scuola per passarla, a prendere.
Giselle non appena ci vide, fece una rincorsa veloce e saltò in braccio:

<<Hey, sweetie hello... How are you, my dear?... (Ehi, dolcezza ciao... Come stai mia, cara)? >>le domandò mio marito curioso, accarezzandole la testa.

<<Hello dad, I'm fine thank you... (Ciao, papà.. Sto bene, grazie)! >> rispose lei, decisa per poi tornare ad abbracciarci, forte.
Delle sue dimostrazioni di amore ed affetto nei nostri confronti, non potevamo mai stancarci anzi ogni giorno, erano una ventata di vita e Giselle con quei suoi piccoli gesti, ci riempiva il cuore.
Successivamente Nanon, la fece salire sul suv e lei si allacciò le cinture di sicurezza dopodiché mio marito chiuse la portiera, salendo anch'egli...... (continua nella ennesima ultima parte)..

Fine prima parte terza (finale)

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