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Anakin non sapeva come avrebbe reagito o cosa avrebbe fatto se davvero Padmé fosse comparsa davanti a lui.
Era pronto per rivederla?
Ma soprattutto era ancora degno dell'attenzione della regina?
Non lo sapeva, e questo gli faceva male.
Lui era scappato, ma non sapeva nemmeno il motivo.
Forse non voleva essere giudicato, lo era stato per talmente tanti anni, che ora, dopo aver ucciso l'uomo che avrebbe fatto precipitare la repubblica in una dittatura, invece di affrontare le conseguenze del suo gesto aveva preferito scappare.
La verità era che non avrebbe potuto vivere senza Padmé.
Non gli importavano né titoli né onori, a lui importava solo di lei.
Ma lei era una regina, una come lei non avrebbe mai guardato un ex schiavo come lui.
Avrebbe sicuramente cercato qualcuno più affine a lei, quel Rush Clovis ad esempio.
Lo aveva visto molte volte gironzolare intorno a Padmé e la sua sola presenza aveva la straordinaria capacità di innervosire Anakin.
Non amava i politici, l'unica di cui si fidava era Padmé.
Eppure lei aveva lasciato Naboo per andare a cercarlo su uno dei pianeti più inospitali della galassia.
Doveva pur voler dire qualcosa.
Dubitava fortemente che il suo angelo fosse andata fin lì mandata da qualcun altro.
No, Padmé non lo avrebbe mai fatto, se era venuta su Mustafar era per sua espressa volontà.
Si sentiva nervoso.
Erano tre anni che non la vedeva di persona, certo sapeva ogni cosa accadesse su Naboo grazie alle ancelle inviate da Dormé.
Eppure la vicinanza della regina aveva l'effetto di renderlo agitato ed euforico al tempo stesso.
Lui, che aveva combattuto nelle guerre dei cloni, aveva paura di affrontare una donna.
Purtroppo la suddetta donna non era una donna qualunque ma la donna che Anakin amava.
Una paura tremenda e ingiustificata.
-Non dovreste avere paura sire Anakin - la voce di Versé ebbe il potere di farlo sobbalzare.
-Versé! Non ti ho sentito entrare - dichiarò il ragazzo voltandosi verso la porta dove l'ancella era comparsa.
-Me ne ero accorta, eravate immerso nei vostri pensieri - la donna lo affiancò.
-Prima o poi mi direte cosa vi spaventa di più : se rivedere lady Padmé o le conseguenze del vostro gesto contro Palpatine - dichiarò Versé.
Anakin sospirò appoggiandosi alla finestra, puntando lo sguardo sul paesaggio desolato di Mustafar.
-Penso entrambe. Puoi dirlo che sono un vigliacco, perché è la verità, sono scappato davanti alle mie stesse responsabilità - il ragazzo tirò un pugno con la mano metallica contro il vetro che si scheggiò leggermente.
Versé non parve impressionata da quella dimostrazione di forza, non era la prima volta che accadeva.
-Sapete che non lo dirò mai.
-Ma hai tutti i diritti di pensarlo. Ammiro voi ancelle per il vostro coraggio -
-Voi sapete che le prove che dobbiamo affrontare sono molte per diventare ancelle-
Anakin annuì.
-Cercate di calmarvi, va bene? Lady Padmé è qui per voi e non dovreste avere paura di quello che potrebbe dirvi. Cercate di non pensarci - consigliò l'ancella.
Il ragazzo non rispose, non poteva negare che Versé avesse ragione, tuttavia non era così semplice calmare i battiti del cuore che aumentavano tutte le volte che veniva nominata Padmé.
Poteva solo aspettare.
***
La marcia di Padmé verso il castello di Anakin era inarrestabile.
I passi della regina erano veloci, forse perché non si sentiva molto al sicuro anche perché era disarmata.
Tuttavia ben altri pensieri si agitavano nella mente della sovrana di Naboo.
Negli ultimi tempi, infatti, erano giunti a Theed un sacco di principi, re, nobili e politici con l'intento di chiedere la sua mano.
Tra i vari pretendenti che si era vista arrivare davanti vi era anche Rush Clovis, senatore di Scipio, che Padmé conosceva bene.
Anche quando erano in senato Clovis aveva mostrato interesse per lei, tanto da averla baciata quando erano rimasti soli.
Padmé all'inizio ci era stata, ma in seguito, lo aveva allontanato chiarendo che loro due erano solo amici e colleghi e che tra loro non sarebbero nato altro.
Tuttavia appena il senatore aveva scoperto che Padmé era tornata su Naboo come regina, aveva pensato che fosse una buona idea presentarsi al suo scoperto e chiederle di sposarlo, come se fosse una cosa semplice.
Come se una corona sul capo potesse cambiare il fatto che Padmé lo avesse rifiutato una volta.
Per quanto riguardava la regina, alla proposta di Clovis il quale, come tutti gli altri pretendenti, si era messo a elencare i suoi possedimenti e le sue ricchezze, forse dimentico che Padmé già sapeva tutto, compresi i legami che il senatore aveva intrattuto con i separatisti.
La giovane quindi lo aveva rifiutato di nuovo, anche perché ancora follemente innamorata di Anakin.
Padmé tuttavia sapeva che Clovis, così come tutti gli altri pretendenti sarebbero tornati all'attacco appena lei avesse rimesso piede su Naboo.
Ma la regina non aveva intenzione di accettare la corte di nessuno di loro, lei voleva Anakin.
Quando giunse davanti al portone del palazzo le due guardie ai lati della porta scattarono sull'attenti.
-Altezza, il generale vi aspetta - dichiarò uno dei due.
Padmé annuì con un sorriso da sotto il cappuccio.
Era solo a pochi centimetri dal suo amore.
Angolo Autrice : Dopo secoli torno ad aggiornare questa storia, spero che vi piaccia :)
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