Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

•charpter 13•

Quando il silenzio diventa padrone, il vociare ed i passi delle persone che fino a qualche minuto fa erano qui presenti non sono più udibili.

Peró la calma viene interrotta dalla voce squillante ed elevata dell'uomo che prima si era avvicinato al box, dice qualcosa,ma i cavalli fanno fin troppo rumore e non capisco bene.

Si sentono vari rumori riconducibili ad una frusta ed iniziano a calmarsi, riesco così a sentire.

≪eccoti qui piccolo pezzo di merda≫ sento i suoi passi pesanti e veloci sbattendo i piedi sul pavimento verso una posizione a me abbastanza ignota. ≪sai pensare solo col cazzo≫ il contatto violento di una mano umana contro la guancia di qualcheduno che provoca un forte rumore che inquieta ancora di più gli animali.

Inizio a tremare, non solo per la paura di venire scoperta, ma anche per il timore di venire schiacciata da questo animale grasso e puzzolente.

≪cosa stavi facendo eh?≫ un'altra sberla, ma dalla persone che riceve i soprusi non arriva nessuna risposta ≪stavi scopando con quella puttana?≫ un'altra percossa, ancora ed ancora, ma ancora nulla ≪ per punizione farai tutti turni per i prossimi 7 giorni, così non avrai più tempo ed energie per inchiavarla ≫ dice rozzamente e sputa.

Mi smuovo di poco, cercando dell'aria pulita, nello spazio angusto ormai filtra solo aria puzzolente proveniente dal gas di scarico dell'essere vivente.

Provo a rimanere immobile, ma l'odore non è per nulla blando anzi è molto forte e pungente.

Passi fermi e decisi, come i precedenti, si avvicinano sempre di più al box dove mi trovo.

≪controlla che non ci siano topi, ho sentito un rumore≫ si allontana e tiro un silenzioso sospiro di sollievo.

Aspetto che passi un po' di tempo e non sentendo nessun rumore decido di alzarmi.

Suppongo che anche l'altro se ne sia andato, magari sono stata distratta e non me ne sono accorta, penso cercando di liberarmi dal peso soprastante.

La caduta delle balle di fieno provoca un lieve tonfo, che fa sbuffare ed arrabbiare il cavallo, così anche gli altri lo imitano.

ma è una congiura?

≪caro, ricordati che ti ho premesso carote e zuccherini, se non ti calmi non te ne do ≫cerco di dirlo nel modo più tranquillo possibile alzandosi lentamente, se entrasse qualcuno mi prenderebbe per pazza.

Con se mi avesse capito la smette, figlio di una cavalla.

Goffamente inciampo e per poco sbattevo la testa contro la parte sporca di escrementi.

Schifata mi alzo velocemente, facendo versi di ribrezzo, spalanco la porticella e velocemente la chiudo. 

Sprimaccio i vestiti e tolgo il fieno dai capelli, sento uno sbuffo, ≪sto davvero iniziando ad odiarti≫ dico inacidita sospirando ed il cavallo fa lo stesso.

Mi giro verso di lui e scuote la testa infastidito, quella arrabbiata dovrei essere io non lui, alzo gli occhi al cielo e prendo degli zuccherini dal sacchetto vicino al suo box.

≪sei molto antipatico, non dovrei darteli≫ dico mettendo le braccia conserte, ma i suoi occhioni rotondi color nocciola mi ammaliano e cedo.

Avvicino la mano verso il suo muso e rido, le sue labbra al contatto col mio palmo mi fanno il solletico, appena finisce lo accarezzo, ma vedo con la coda dell'occhio una figura scura che ci osserva da lontano.

Mi volto, un ragazzo alto e gracilino, ci guarda scioccato, il suo volto è malaticcio e per ragioni a me oscure sta diventando sempre più pallido, magari gli sta salendo la febbre.

Mi avvicino a lui per vedere come sta, più la distanza diminuisce e più lui è in ansia, strabuzzando gli occhi si allontana.

Sono così puzzolente e così in cattivo stato? Odoro i miei capelli e per poco non vomito, stupido animale. Faccio qualche passo avanti con uno sguardo dubbioso, finché lui non si ritrova in un vicolo cieco, con le spalle al muro.

Magari come me si trova qui contro la sua volontà. I miei lineamenti si addolciscono e cerco di piegare gli angoli della bocca in un sorriso.

≪ehm scusa, non voglio farti nulla, solo aiutarti, sembri malconcio e malaticcio≫ provo nuovamente a fargli un sorriso amichevole, ma lui non risponde, ma deglutisce solamente. ≪ti prometto che ti curerò e poi ti lascerò in pace≫ lui ancora impaurito scuote la testa in segno negativo. 

≪sei più cocciuto di quel cavallo là giù ≫ dico esasperata ed il cavallo nitrisce ≪nemmeno io dovrei essere qui, sto scappando da qualcuno che probabilmente mi ha rapita, voglio solo aiutarti ≫ cerco di sorridere e lo vedo pensieroso ≪sai dove posso trovare qui del materiale curare lividi e tagli?≫ annuisce ed indica un mobiletto lì in fondo.

Mi guardo intorno e vedo un armadietto piccolo non messo proprio bene, mi accuccio a terra e spalanco un'anta che fa un cigolio strano.

≪come ti ho detto non dovrei essere qui, non sapevo dove andare ed ero impaurita, scappare  mi sembrava l'opzione migliore e come una stupida mi sono rifugiata qui.≫ dico gironzolando in quei cassetti e mensole interne fino a trovare della crema per lividi, dei fazzoletti e dell'acqua ossigenata.

Mi avvicino e lui sembra ancora dubbioso e restio, adesso è seduto a terra, io faccio la stessa cosa sedendomi sui ginocchi.

Imbevo uno dei fazzoletti con l'acqua ossigenata e lo avvicino al suo sopracciglio, ma mi ferma la mano. ≪lo so, potrebbe bruciare un po', ma si infetterebbe e poi sarebbe un problema≫ lo guardò negli occhi, non sembra convinto.   ≪farò piano, se ti farò male me lo dirai ed aspetterò, okay?≫ sembra un bambino e ci pensa su per poi annuire.

Sospiro ed inizio a tastare la parte, ma inarca la schiena come se lo stessi pugnalando.

≪Okay, okay mi fermo un secondo, nel frattempo ti metto un po' di crema sulla guancia ≫ prendo la crema e la passo sulla parte rossa ormai tendente al violaceo. 

Lui continua a muoversi ed io sbuffo ≪per favore, sta fermo, ti faccio solo più male altrimenti, non fare il bambino!≫ continuò esasperata lui incrocia le braccia offeso e mi guarda male. ≪scusa≫ dico e lui mi guarda negli occhi, due pozzi neri inquietanti.

Distolgo lo sguardo dai suoi occhi e continuo il mio lavoro, è un ragazzo carino tutto sommato, viso tondo, labbra carnose, occhi penetranti anche se inquietanti ed nasino carinissimo simile a quello di un elfo.

Ha dei capelli rossi magnifici, se avesse le orecchie a punta sembrerebbe un elfo, ma le ha simili a due parabole altrimenti sarebbe un elfo perfetto.

Quando stavo per finire una voce spaventata ci interrompe.
≪Daventh≫ lui si volta ed io faccio lo stesso.

~Spazio autrice~

Hey people,
Due cose:
-si mi diverto a lasciarvi col fiato sospeso
-si sono una ritardataria cronica.
Spero il capitolo vi piaccia, se é così consigliate la storia al cane, al vicino, ai vostri amici ed agli elfi.

No, okay la smetto, but se qualcuno come me non ha niente da fare può scrivermi:)

Comunque questa settimana sono piena di verifiche, so non riuscirò a postare.

Bye bye bitches

-A (si mi piace pll)
-Tessa

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro